Capitolo 47
Giulia's pov
La proposta di Davide era la cosa più bella che io avessi mai visto. Eccetto la mia.
Era l'ultimo giorno che potevo passare con mia sorella e per festeggiare avevamo deciso di fare del sano shopping, sempre accompagnate da Riccardo. Quel ragazzo era la persona perfetta per questo genere di cose. Peccato che era stato piuttosto strano tutto il giorno. Nonostante ciò girammo tanti di quei negozi che avevamo riempito il poverino di buste.
G: < Ultima tappa amore promesso, poi andiamo a pranzo .... E non mi sono dimenticata dei biglietti che mi hai regalato.>
Pochi giorni prima era stato il nostro anniversario ma a causa di alcuni impegni di lavoro non lo avevamo potuto festeggiare. Così appena firmato il contratto che ci avrebbe portati nella meravigliosa città di Osaka per un intero anno, Riccardo mi aveva donato due bellissimi biglietti per lo spettacolo di alcuni nostri allievi. Chissà se avranno fatto tesoro dei nostri consigli.
R: < Guarda amore, mi spiace davvero tanto ma ho dimenticato che devo parlare con il direttore del corso per informarlo che il prossimo anno ci sarà Laura al mio posto. Andate tu e Federica, è la vostra giornata.>
Anche se aveva ragione, rimasi comunque delusa. Era da tutta la mattina che era strano. Nonostante ciò ci avviammo verso il teatro mentre Riccardo prendeva la macchina.
F: < Sai Giuly, è da tanto tempo che non andiamo a teatro io e te.>
G: < Hai proprio ragione. Eppure l'atteggiamento di Riccardo mi incuriosisce .... Non è mai stato così strano. Tra l'altro le foto che abbiamo fatto al centro commerciale che fine hanno fatto?>
F: < Sai credo le abbia prese Riccardo per metterle in macchina.>
Ancora più strano.
F:< Sorellona .... Non ti fare i filmini mentali ed entriamo per favore.>
Seguii mia sorella ma non riuscivo a smettere di pensare a tutto quello che stava succedendo. Sembrava così felice di partire, avevamo fatto dei progetti .... Visitare molti luoghi bellissimi, invitare i nostri amici per vedere la fioritura dei ciliegi .... Luca e Sara impazziranno solo all'idea. Quando poi si è iniziato a parlare di matrimonio, è diventato impaziente .... E anche molto pensieroso. Lo vedevo fulminare Federica con lo sguardo ogni volta che ritornava sul discorso. Forse non voleva passare il resto della sua vita con me? Magari era per questo che era così strano, voleva lasciarmi e non sapeva come fare ora che avevamo firmato un contratto che ci costringeva a lavorare fianco a fianco. Tutti quei pensieri resero irrequieta l'attesa degli attori, tanto che sussultai quando si spensero le luci e una voce iniziò a risuonare per l'intera sala.
X: < Questo sarà uno spettacolo diverso, uno di quelli che nessuno si aspetterebbe. Uno spettacolo che tutti sognano ma che gli stessi hanno paura di realizzare. Ma qualcuno l'ha fatto.> il sipario si aprì, mostrando un palco vuoto con una sedia nel mezzo e tre rose sopra di esse. Dietro, sullo sfondo c'era un maxi schermo,mi voltai e vidi una luce partire da un punto non meglio precisato in alto, di sicuro un proiettore. Che razza di spettacolo è questo.
All'improvviso lo schermo venne inondato di luce e un rumore simile ad una vecchia cinepresa attirò la mia attenzione. Sullo schermo si palesarono delle foto mie e di Riccardo nei camerini dei vari teatri, poi iniziarono le foto che avevo per tanto tempo chiesto a Sara ma che non avevo mai ricevuto. E proprio quando sembravano finite, la voce di prima riprese a parlare
X: < Romeo non sarebbe Romeo senza la sua Giulietta. Così come Ettore senza Andromaca, Mr Darcy senza Elisabeth Bennet, Penelope senza Ulisse, Cyrano senza Rossana. Allo stesso modo Amore senza Psiche, Eco senza Narciso, Ade senza Persefone, Zeus senza Era, Apollo senza Dafne, Venere senza Marte, Orfeo senza Euridice, Enea senza Didone, Arianna e Teseo .... > esattamente dopo quest'ultimo nome, vidi Riccardo uscire da una delle due quinte.
R: < Io senza te, Giulia.> dopodiché lo vidi avvicinarsi alla sedia, dividere le tre rose ed avvicinarsi a me. Solo in quel momento notai l'archetto. Mi porse la prima rosa.
R: < Questa rappresenta il nostro passato, il rosa è il colore dell'amicizia, come quella che ci ha legati indissolubilmente e che ci ha permesso di essere qui.>
Mi misi le mani sul volto per nascondere il porpora delle mie gote. Ed eccolo con una seconda rosa.
R: < Questa simboleggia il nostro presente, rossa come la passione che ci travolge ogni giorno e che ci tiene uniti.>
Ed infine l'ultimo fiore.
R: < Quest'ultima rappresenta il nostro futuro ed è del colore del corallo. Il colore del desiderio.>
Mi voltai verso Federica che però fissava lo schermo di fronte a noi. Seguii il suo sguardo e vidi un collage di tre foto in cui si vedeva il ragazzo che ora mi guardava in attesa, che sfoderava un sorriso imbarazzato e che reggeva un cartello con su scritto "vuoi sposarmi?"
Rimasia bocca aperta. Ma le sorprese non erano finite. Riccardo era ancora lì, con larosa in mano e solo allora notai l'anello al suo interno. Non riuscivo aparlare, riuscivo solo a piangere lacrime di gioia. Annuii con foga e glidedicai uno dei migliori baci che avevo mai dato. E solo allora mi resi contoche ero una povera idiota e che lui mi amava davvero.
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