Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 46

DAVIDE'S POV

Quando Sara e Ivan tornarono erano piuttosto strani, tra loro parlavano poco ed erano più impacciati del solito. Eppure erano entrambi più sereni. Incredibile come una ragazza come Sara fosse in grado di far sentire tutti meglio con la sua sola presenza. Anche se quando venne da me con faccia estremamente seria non mi sentivo più così felice.
S: < Davide dobbiamo parlare.> Era seria quando lo diceva, sembravamo un medico e un malato terminale. Salimmo in camera mia e la vidi sedersi sul letto.
D: < Mi dica, dottore, quanto mi resta da vivere?> cercai di sdrammatizzare, guadagnandomi un'occhiata confusa. Ma lo sconcerto non durò che pochi secondi.
S: < Credo sia arrivato il momento di essere sinceri con noi stessi e soprattutto con i nostri amici. Mi sento ignobile a pensare che abbiamo preso in giro tutti così a lungo ed è strano che sia stato tuo fratello a farmelo capire .... >
D: < Ma di cosa stai parlando?>
Stava per rispondere quando Giulia e Riccardo si precipitarono come due uragani sulla porta.
R: < Si va a cena fuori, Laura sta andando a casa vostra a cambiarsi.>
S: < Direi che capita al momento perfetto! Dille di prendere qualcosa anche per me, tipo la gonna rossa che lei conosce benissimo. Ah dille che di scegliere lei cosa abbinarci.> stavolta fui io a guardarla confuso. Era una cena tra noi mica il veglione di capodanno.
D: < Sara la gonna di cui parli non è quella che hai lasciato da me?>
La ragazza si immobilizzò all'istante e anche io, quando mi resi conto di cosa avevo detto, mi tappai la bocca. Come potevo rimediare ora?
G: < E perché mai Sara dovrebbe aver lasciato degli abiti a casa tua? > il sorriso furbetto che nacque sul volto dei nostri amici mi fece intendere che sarebbe stato difficile trovare una scusa adeguata.
S: < È importante? L'importante è che non facciamo tardi no? Ora che ricordo ho anche i trucchi nella borsa, sai con il lavoro ho dovuto adeguarmi.>
I due alzarono le mani in segno di resa e ci lasciarono di nuovo soli.
S: < Dovresti uscire anche tu sai? Devo cambiarmi.>
D: < Sara .... amore .... davvero? Dopo tutto quello che è successo tra noi nelle ultime due settimane, davvero ti vergogni a mostrarti in intimo? Sul serio questa cosa non ha molto senso.> la vidi mordersi il labbro, ma non riuscii comunque a convincerla.
S:< O esci tu o esco io. Se dovessero salire di nuovo, si insospettirebbero.> detto ciò prese i suoi vestiti dal mio armadio e si chiuse in bagno. Mi resi conto che mi piaceva vederla rovistare nel mio armadio in cerca dei suoi vestiti. Avrei potuto farci l'abitudine.
D: < Sai principessa, è comodo che tu abbia qualche abito da me no? Potremmo farla diventare qualcosa di più di una coincidenza.>
S: < Cosa vai blaterando! Piuttosto scendi e prendimi i trucchi, lasciameli in camera, per fortuna ho anche lo specchietto da viaggio.> risi di cuore, mentre pensavo seriamente alla proposta che volevo farle. Feci come richiesto e sgombrai la scrivania da tutti i miei vecchi spartiti per far spazio alle sue cose. Quando rientrò in camera, rimasi come dire.... folgorato. La gonna rossa metteva in mostra le gambe magre, ma non troppo, mentre la canottiera nera che davanti appariva quasi monacale, dietro lasciava completamente scoperta la schiena. I capelli avevano un aspetto .... bagnato direi.
S: < Dovrò scendere e chiedere a Luca qualcosa per ... questi. > disse indicando i suoi capelli.
D: < Se mi dai il permesso, io ho la soluzione.> detto ciò frugai tra le cose di Luca e dopo aver trovato cose strane, estrassi ciò che cercavo. Attaccai il phon alla presa e iniziai a passarlo sui capelli della mia ragazza, aiutandomi ad allisciarli con la spazzola. Avevo sempre sognato di tornare a fare questa cosa, poter passare le dita tra i suoi capelli morbidi, da quando eravamo tornati insieme, quel giorno fuori casa sua. Il giorno in cui tutto ha avuto inizio. Il giorno in cui il nostro rapporto ha spiccato il volo definitivamente, arrivando allo step successivo. Fin dove lei non era mai arrivata con nessun altro se non con me.
Impiegai quasi mezz'ora, Durante la quale, Sara era stata con gli occhi chiusi e coperti dalle mani.
D: < Ora puoi aprire gli occhi.> I capelli completamente lisci le ricadevano sulle spalle, ogni traccia di piccola onda era scomparsa.
S: < Davide sono.... perfetti!> disse attaccandomi le braccia al collo mentre mi lasciava dei piccoli baci a fior di labbra. Io le misi una mano sulla schiena nuda e sentii gli stessi brividi che mi prervadevano da un po' riflettersi lungo il suo corpo. Simbolo che eravamo in perfetta sincronia.
D: < Dai muoviti a truccarti che i ragazzi ci aspettano. Che poi mi chiedo perché tutta questa eleganza stasera .... non dovrai dare mica qualche notizia importante. L'ultima volta ci hai comunicato che partivi per un anno.>
S: < In effetti si, devo dare una notizia. Voglio dire tutta la verità. Su di noi.>
Ogni traccia di dubbio scomparve dal mio volto. Quindi di questo mi voleva parlare! Le sorrisi per farle capire quanto fossi d'accordo e le diedi un bacio improvviso sulle labbra, togliendole il rossetto.
Appena scesi erano tutti straniti per il nostro ritardo e non ci fermammo a scambiarci convenevoli ma ci dirigemmo diretti al nostro solito ristorante. C'era un'aria strana tra noi. Di sicuro sospettavano qualcosa.

Fu durante la seconda portata che finalmente Sara si decise a sputare il rospo.
S: < Ragazzi dato che siamo qui e visto che domani mattina i nostri giovani ospiti dovranno tornare a casa, vorrei liberarmi di un peso che tengo da ormai diverse settimane.> ed immediatamente ebbe l'attenzione di tutti. Prese un respiro profondo e lo disse.
S: < Io e Davide stiamo insieme.>

Sul viso di tutti si dipinse la stessa espressione. Sconcerto. E felicità. E rabbia, per averlo nascosto così a lungo. Quest'ultima parte riguardava soprattutto le ragazze.

S: < Mi ucciderete dopo cena, ora voglio solo commenti positivi.>

G: < Credo di parlare a nome di tutti se dico ERA ORA!>

R: < Sul serio Sara siete dei pessimi bugiardi, Davide devi rivedere le tecniche di recitazione .... Credete davvero che non ce ne eravamo accorti? Voi forse non vi rendete conto degli sguardi che vi scambiate, quando siamo entrati il cameriere è rimasto folgorato dalla visione delle gambe scoperte di Sara, nessuno l'ha notato tranne te Davide, ma quello che io ho notato è come l'hai avvicinata a te e come la tua mano è rimasta ferma sulla sua schiena tutto il tempo .... Amico non basta essere gli ultimi della fila per passare inosservati.>

L: < Sara tu non lasci mai i tuoi abiti da nessuna parte per più di due giorni, non lo facevi da me quando vivevamo con i nostri genitori figurati se lo fai a casa di un ragazzo che nemmeno sopporti. Sono delusa da voi ragazzi.>

Mentre io ero preoccupato che tutto ciò potesse rovinare l'equilibrio del nostro gruppo, Sara era rilassata e sorrideva persino.

S: < Non fate le vecchiette acide, so che siete felici che siamo tornati insieme.>

In un attimo il clima tornò il solito di sempre, le risate erano tutto ciò di cui avevamo bisogno e non ce stavamo nemmeno rendendo conto. Uscimmo da quel ristorante come una coppia ufficiale finalmente.

F: < Ragazzi io ho voglia di dolci. Giulia ricordi quel posto dove venivamo spesso? Faceva dei tiramisù che erano la fine del mondo.>

L: < Approvo!>

G: < Cosa mi hai ricordato Fede! Non so quanto dista da qui.>

Lu: < Ho capito quale intendete! Non è troppo lontano da qui, possiamo arrivarci a piedi.>

S: < Vi odio! Mi avete fatto venir voglia di tiramisù al pistacchio.>

D: < Allora andiamo così lo prendi no? In fondo dobbiamo festeggiare!> era l'occasione perfetta per la mia parte in questo bizzarro piano. 

Ci incamminammo verso questa famosa caffetteria dopo aver letto che chiudeva a mezzanotte. Come aveva detto Luca distava veramente poco dal punto in cui ci trovavamo. Appena entrati vidi Sara sorridere.

S: < Ragazzi qui dentro mi sento quasi a casa, c'era lo stesso locale anche nel mio paese e dopo ogni cena con le mie amiche era per noi tappa fissa. L'arredamento è diverso qui, più raffinato, i tavoli trasparenti con i centro tavola con delle candele profumate e delle rose finte, deliziosi devo dire.>

Ci fecero accomodare in un angolo tranquillo e subito una cameriera munita di taccuino prese i nostri ordini. Tiramisù alle fragole per Giulia e Federica, cup cake al cioccolato con granella di cocco per Laura e tiramisù al pistacchio per Sara e me. Per Luca, Riccardo e Ivan solo caffè e thè. Questi ultimi furono i primi ad arrivare. Riccardo rimase a contemplare la sua tazza di thè trasparente.

R: < Mio Dio ragazzi, non potete nemmeno immaginare che delizia sia questo thè. Sara ti prego devi assaggiarlo.>

G: < Amore io a volte dubito seriamente della tua eterosessualità.> disse la ragazza facendo ridere anche noi. Sara intanto fece come richiesto dal nostro amico.

S: < Ric hai ragione. Se non è un problema potresti portarne una tazza anche per me?> la cameriera sorrise ed annuì.

Prima che arrivassero le nostre ordinazioni mi fermai a parlare con la nostra cameriera.

D: < Scusami, quando porterai le ordinazioni della ragazza bionda puoi aggiungere questa?> vidi il sorriso ammiccante di poco prima affievolirsi e diventare un sorriso di cortesia. Si era fatta delle strane idee sembra.

Mi riaccomodai al mio posto e vidi che la scena non era passata inosservata.

S: < Di cosa parlavate voi due? Hai voglia anche tu di bere qualcosa?> era così buffa quando cercava di reprimere la gelosia. Chissà che faccia farà quando vedrà la mia sorpresa. Ma intanto ...

D: < No amore, mi stavo assicurando che le nostre ordinazioni fossero giuste. La poverina non aveva capito che il tiramisù al pistacchio era uno e non due.> era ancora un po' sospettosa ma nulla di che.

L: < Bhe chissà di chi è la colpa se la ragazza non ha capito.>

S:<  Magari di due occhi nocciola furbetti e distraenti ....> 

D: < Bhe però dai considerando il cameriere del ristorante, siamo pari.> nel frattempo arrivarono le nostre ordinazioni.

S: < Questi dolci sono enormi! Davide mi aiuterai a finirlo vero?>

D: < Ma certo tesoro.>

G: < Ragazzi dato che oggi è la giornata delle rivelazioni anche io e Riccardo ne abbiamo una per voi. Mentre facevamo shopping insieme a Fede ci è arrivata una chiamata importantissima: l'opportunità di fare una serie di spettacoli in giro per il Giappone. Si tratta di un contratto di un anno e al termine del quale ..... abbiamo deciso di celebrare le nostre nozze, proprio lì in Giappone.> per una buona mezz'ora fu un continuo di urletti delle ragazze e pacche sulle spalle di noi ragazzi. Il solito insomma. Nel frattempo la cameriera accompagnata da un altro ragazzo erano in attesa di poter depositare i piatti sul tavolo. Tempismo perfetto. Presi il piatto e vidi Sara allungare la mano per avere il suo thè.

D: < Direi che è arrivato il mio momento allora. Sara prima di bere vorrei che tu guardassi bene il tuo dolce.> la ragazza mi guardò stranita poi fece quanto detto e solo allora si rese conto della scatolina blu. La aprì con le lacrime già pronte ad uscire e ciò che vi trovò le fece crollare tutto l'autocontrollo. Si trattava di un anello con montatura in oro bianco che culminava con un cuore in oro rosa al centro del quale si trovava un diamante. Sulla montatura era stata incisa una data, quella della sorpresa.

D: < Avrei voluto fartene dono quel giorno ma poi tu mi hai anticipato, iniziando tutta questa diatriba della relazione segreta così ho dovuto aspettare. Poi oggi la decisione di rivelare tutto, mi hai reso il ragazzo più felice del mondo. E dopo la bellissima notizia di Riccardo e Giulia, ho maturato un'idea. Se Laura e Luca vanno a convivere così come Giulia e Riccardo, noi due rimarremmo a vivere in due case vuote. Io qui davanti a tutti ti dico che voglio vedere il mio armadio pieno delle tue cose, vorrei mettere uno specchio sulla parete di fronte al letto e sotto ad esso voglio avere un comò, i cui cassetti dovrebbero essere divisi equamente, ma non lo saranno mai e a me starà benissimo così. Voglio avere le tue foto sopra la mia scrivania insieme ai miei spartiti e ai miei testi, voglio poter suonare la chitarra la notte per aiutarti a prendere sonno quando stai male o per alimentare la tua creatività così da progettare insieme dei servizi fotografici sempre più belli, anche se lo sai già fare da sola, voglio mettere due sedie ed un tavolo da thè nel terrazzo della stanza di Luca, che diventerà la nostra, dove poter stare nelle sere di settembre in cui senti la malinconia, con una tazza di thè o di caffè in una mano e la coperta sulle spalle. Quella stessa coperta che voglio poterti rimboccare ogni sera quando, troppo stanca per aspettarmi dopo il lavoro, ti trovo al mio ritorno con gli occhiali sul naso un libro sulle gambe e i capelli sparsi sul cuscino, per poi darti un bacio in fronte e sussurrarti "buonanotte amore mio" prima di coricarmi al tuo fianco. Voglio poter fare la lista della spesa insieme e poi darci degli scemi per tutto ciò che ci dimenticheremo. Voglio svegliarmi ogni giorno con te, l'odore di caffè la mattina, voglio poterti portare la colazione a letto per il tuo compleanno, ma anche quando non lo è, voglio riempirti di fiori quando torno dal lavoro, voglio vederti ridere, cantare e ballare mentre facciamo le faccende di casa insieme, perché voglio una compagna di vita non una serva. Voglio scontrarmi con te su cose stupide e meno stupide, voglio che mi urli contro se faccio qualcosa di sbagliato ma che poi facciamo pace, perché mi hanno sempre insegnato che non si va a letto arrabbiati. E voglio tante altre cose, tanti altri voglio che si possono riassumere in uno unico. Voglio che tu ti trasferisca da me Sara, perché voglio passare il resto della mia vita con te.>

Solo allora mi resi conto che nell'intero locale era calato il silenzioe finito il mio discorso uno scroscio di applausi ci avvolse e non smiseronemmeno quando misi l'anello al dito di Sara, che nel frattempo non smettevapiù di versare lacrime. Tanto che quando mi baciò con più passione di quantoavesse mai fatto, ne sentii tutto il sapore. Ma erano lacrime di gioia. Eral'inizio di un nuovo capitolo. Il nostro.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro