LUCA'S POV

Così tornammo in albergo, la faccia del personale quando ci vide così stravolti e sudati è stata epica, forse avevano paura che gli avremmo sporcato la moquette. Entrammo nelle nostre camere e uno dopo l'altro entravamo nella doccia, erano più o meno le 18:30 quando ci ritrovammo tutti freschi, puliti e profumati nella hall.

Se: < Ci voleva, mi sento rinato! Ma ora sono curioso di sapere come continuerà la giornata.>

A: < Non ci resta che tornare alla limousine.> Il viaggio durò più o meno un quarto d'ora, la limousine si era fermata davanti ad un locale davvero intrigante lo "Show Restaurant". Dentro era davvero pazzesco: la sala era enorme ed ospitava decine e decine di tavoli rotondi e di varia grandezza, ma la cosa che più colpiva era il grande palco attrezzato di luci strumenti e addobbi chic, posto al di là dei tavoli. Eravamo tutti a bocca aperta, e neanche ci siamo accorti del fatto che Andrea era andato a comunicare la nostra ordinazione. Una cameriera ci scortò al nostro tavolo e ci lasciò il menù.

A: < Che ve ne pare? Il tavolo migliore per goderci lo spettacolo.>

D: < Pensi sempre a tutto eh?>

Andrea gli rispose con una strizzata d'occhio... davvero irritante.

Se: < Che tipo di spettacoli fanno qui?>

A: < Musicali per lo più... Ballerini, cantanti, musicisti... tutti di grande talento.>

Lu: < Wow non vedo l'ora che inizi!>

R: < Per le ballerine?>

Lu: < Ah ah molto spiritoso... comunque non ci sarebbe niente di male, oggi dobbiamo divertirci!>

Se: < Giusto!> Il menù era pieno di prelibatezze, non fu facile scegliere. Dopo l'ordinazione un cameriere ci propose una bottiglia di vino rosso e ce ne fece assaggiare un calice per uno, era delizioso, così gli facemmo lasciare la bottiglia. Il pianista iniziò a suonare una melodia molto soft perfetta per godersi i pasti e poco dopo arrivarono gli antipasti, i primi e i secondi, tutto davvero squisito e intanto la curiosità sullo spettacolo cresceva. Ogni tanto qualcuno saliva sul palco per curare gli ultimi dettagli.

Lu: < Ma quando inizia?>

Da: < La pazienza non è il tuo forte eh?>

Lu: < Sono solo curioso!>

Se: < Concordo!>

A: < Manca poco ragazzi... lo spettacolo è il dessert, la ciliegina sulla torta.>

Lu&Se: < Sì sì, abbiamo capito...>

D: < Ahahah ragazzi che facce.>

R: < Quanto godo se non ci saranno ragazze stasera Ahahah. > Gli risposi con una smorfia.

A: < Impossibile Ahahah.> In quel momento le luci si abbassarono e al centro del palco comparve un occhio di bue che illuminava quello che doveva essere il presentatore della serata. Non abbiamo molto di quello che diceva, a parte il nome dell'artista principale, ovvero "Miss Tyna". Quando il presentatore lasciò il palco, comparve lei: alta, capelli lunghi, mossi, biondissima, un corpo da paura coperto da un vestito brillante, argentato. Il pubblico era in delirio, doveva essere famosa da quelle parti. Si avvicinò all'asta col microfono vecchio stile ed iniziò a cantare sotto le note del pianoforte. Intanto la piccola orchestra aveva preso posto sugli scaloni alle spalle della cantante.

Cy: < Que voix! >

Jo: < Merveilleuse!>

Eravamo tutti incantati, era davvero brava, il pubblico la adorava. Quando la canzone finì, le luci sul palco si spensero mentre quelle in sala si riaccesero. La voce del presentatore si fece risentire e intuimmo che quello era solo un assaggio dello spettacolo che avremmo visto quella sera.

In poco tempo le luci si spensero di nuovo e in una nuvola di fumo comparvero almeno una decina di ragazze vestite in modo simile alla cantante di poco prima e presero posizione mentre il fumo piano piano si diradava.

R: < Bello spettacolo Andre .... Hai buon gusto.>

Se: < Ha stupito anche me, prima di conoscere Sara il massimo che poteva organizzare era una serata in uno strip di dubbio gusto. Non che i mezzi gli mancassero ma .... Era quello il suo massimo divertimento.>

Lu: < Già, la nostra scimmietta ha il magico potere di trasformare un don Giovanni in un angelo.>

D: < Noto un velo di sarcasmo nelle tue parole amico mio.>

R: < Evidentemente ti senti punto nel vivo Davidino.>

D:< Riccardo rimangia ciò che hai detto.>

E tra un battibecco e l'altro affrontammo un viaggio di ritorno con la limousine, con impressi nella mente i dolci ricordi di una piacevole serata a sorpresa. Una novità .... Data la compagnia.