5. Cambiamenti
Emma
La domenica purtroppo dura sempre troppo poco.
Senza che io me ne accorga è già lunedì, il che vuol dire iniziare una nuova settimana e provare a mettercela tutta per far cambiare idea ai professori, per iniziare a far capire a chi mi ascolta quanto io ami la musica.
Per far comprendere quanto io tenga a questo posto nella scuola e quanto io mi stia impegnando per svolgere al massimo tutti i compiti che mi vengono assegnati.
La mia sveglia suona prima di quella delle mie compagne, almeno avrò il tempo di utilizzare il bagno senza essere stressata dal loro continuo bussare alla porta.
Impiego poco tempo a fare la doccia e a cambiarmi e quando esco per mettere le scarpe, vedo Carmen e Claudia che si sono appena alzate.
"Buongiorno." tento di essere gentile, anche se il mio primo impulso sarebbe quello di rivolgere ad entrambe un'espressione di disgusto.
"Buongiorno, hai già finito con il bagno?" chiede subito Claudia con quel tono da insegnante dell'asilo che usa sempre quando parla con me.
Sono straniera, non cretina.
"Sì sì, scendo a fare colazione." prendo tutto ciò che mi serve ed esco dalla camera con una velocità da record.
Meno tempo trascorro lì dentro, più tranquilla sarà la mia giornata.
Vado a bussare alla porta della camera di Einar, Luca e Biondo ed è proprio lui ad aprire.
"Buongiorno babe, aspettiamo i ragazzi e scendiamo." sorride e non posso far a meno di notare che il suo inglese sta migliorando, il che mi fa sorridere di rimando.
Anche io dovrei fare qualche sforzo in più per parlare meglio l'italiano.
"Ciao Emmina!" mi saluta Luca che ci raggiunge insieme all'altro cantante che a sua volta mi augura il buongiorno.
"Ciao ragazzi!" aspetto che chiudano la porta e ci incamminiamo tutti insieme verso il ristorante.
Adoro il fatto di aver trovato in loro degli amici e adoro che mi facciano sempre sentire bene.
"Sei emozionata per oggi?" domanda Simone mentre mi cammina affianco.
Mi ci vuole qualche secondo per capire a cosa si riferisce.
"Tantissimo!"
Oggi andremo a chiedere alla produzione se io posso passare nella squadra di Biondo e Luca.
Ieri non abbiamo parlato di altro.
"Quindi sei sicura?" si aggiunge anche Einar alla discussione.
Lui è il capitano della mia attuale squadra ed è stato l'unico a difendermi dagli altri compagni.
Da ieri prova a dissuadermi dal chiedere questo cambio, ma io sento di non poter dare il massimo continuando a restare nella squadra del Ferro.
"Resterei solo per te, ma ho bisogno di cambiare." gli dico con sincerità e lo abbraccio come per farmi perdonare.
"Come preferisci." sorride con un po' di malinconia e poi torna al suo discorso con Luca.
"Andrà bene." Simone mi fa l'occhiolino e sono sicura che lui abbia ragione.
Andrà bene.
Biondo
Ho l'ansia.
È strano, ma è così.
Sono ansioso e non mi concentro neanche troppo sulla discussione che va avanti a tavola.
Ripeto in testa il discorso che dovrei fare alla produzione per essere abbastanza convincente per far passare Emma nella mia squadra.
Guardo alla mia destra e vedo che anche lei è abbastanza pensierosa.
Così mi alzo all'improvviso senza riuscire più a star seduto e la trascino con me facendo spaventare lei e gli altri ragazzi seduti a tavola.
Potevo essere più delicato effettivamente.
"Scusate." mi rivolgo ai compagni seduti con noi "Ci vediamo agli studi."
Gli altri mi guardano sconvolti e annuiscono pensando probabilmente che io sia del tutto pazzo.
"Ma sei impazzito?" chiede infatti Emma affondando la faccia nella sua sciarpa appena il vento freddo di gennaio ci investe.
"Scusa, non riuscivo più a star seduto." le dico la verità "Avrei bisogno di fare una torta." borbotto poi mentre attraversiamo la strada.
Lei mi guarda di traverso; mi avrà capito?
"Vuoi...fare una torta?" mi chiede in italiano utilizzando il suo adorabile accento.
Quando parla la mia stessa lingua mi viene voglia di abbracciarla, il che non ha molto senso.
"Sì, è una storia lunga."
Mi imbarazza dirle che cucinare mi rilassa quando sono agitato, quindi meglio far finta di nulla.
Anche se ho bisogno di trovare un modo per scaricare la tensione.
Lo trovo qualche secondo dopo, quando Emma mi prende una mano per farmi fermare.
"Sei più agitato del sabato!" ride di me, ma senza cattiveria.
"Non voglio che tu stia ancora in quella squadra e preferisco di gran lunga che tu faccia parte della mia." ammetto senza guardarla negli occhi "Vinceremmo sempre praticamente!" aggiungo per non sembrare troppo sentimentale.
Non so perché io mi senta così attaccato a lei.
Forse perché la vedo indifesa e sola o perché mi accorgo che ha bisogno di qualcuno che le stia accanto.
O più semplicemente perché anche io ho bisogno di qualcuno con cui condividere quest'esperienza e il suo arrivo è stata un po' la mia fortuna.
Ovvio, ho altri amici qui, ma con lei è diverso.
Mi è addirittura mancata durante le vacanze di Natale e ci eravamo conosciuti da una sola settimana!
Scuoto la testa per allontanare i miei pensieri e tornare in me.
Sex simbol freddo dove sei in questi casi?
"Andiamo." dico prima che lei possa aggiungere qualcosa.
Riprendo a camminare, ma non lascio la sua mano che si sta rivelando particolarmente terapeutica contro il mio nervosismo.
Emma
Sono bastate poche semplici parole per rendere meravigliosa la mia giornata.
È bastato un "sì" da parte del responsabile della produzione e adesso sento di poter vivere davvero bene la mia opportunità qui ad Amici.
Salto praticamente al collo di Simone e credo che non potrei essergli più grata.
È stato anche merito suo se hanno accolto la mia richiesta.
Con i suoi discorsi un po' strani e i suoi modi di fare ha contribuito a convincerli del fatto che per me fosse davvero importante passare nella sua squadra.
Inoltre è stato fondamentale per via della lingua: io ho impiegato un'infinità di tempo per farmi capire e per capire loro, mentre lui non ha avuto problemi ovviamente.
"Sono felice." dico spontaneamente e sento la sua presa attorno a me farsi più salda.
"Anche io."
-
La notizia lascia sconvolti i miei ormai ex compagni di squadra che si dichiarano molto dispiaciuti e a me viene quasi da ridere.
Fino a due giorni fa a stento mi parlavano, adesso fanno questa scenata.
L'unica che si preoccupa di venirmi a parlare è Grace.
"Mi dispiace che nessuno di noi ti sia stato accanto. Possiamo ricominciare tutto daccapo?" chiede con un sorriso che sembra essere sincero.
"Certo." rispondo e lei mi abbraccia.
Magari questo è davvero un nuovo inizio.
Resto qualche minuto a parlare con lei che continua a scusarsi per l'atteggiamento che ha avuto nei miei confronti da quando sono entrata.
Sono realmente contenta dal fatto che si sia resa conto di quanto sia stato difficile per me vivere ciò che ho vissuto e sono contenta di essere nella sua stessa squadra adesso.
Dopo qualche minuto però mi rendo conto che è davvero tardi e che Paola Turci mi aspetta in sala 2, quindi la saluto ringraziandola per la sua appena trovata amicizia e mi avvio verso l'aula per preparami alla lezione.
-
"Ciao Emma!" mi saluta la professoressa Turci con un sorriso quando entra in sala.
Ricambio il saluto e aspetto che parli.
"So che hai cambiato squadra." io annuisco e lei continua "Pensi che questo ti farà stare meglio?"
"Sì, penso di sì."
"Bene, io lo spero. Vedo che hai bisogno di sbloccarti, c'è qualcosa che ti tieni dentro. Forse questo cambiamento ti aiuterà."
So che ha ragione. Non riesco ad esprimere del tutto i miei sentimenti quando canto davanti a così tante persone.
Sono una perfezionista e non accetto di sbagliare qualcosa per colpa delle emozioni.
Per me è difficile mostrare me stessa, fidarmi di qualcuno, essere me al cento per cento con chi non conosco.
E lo ammetto davanti a Paola che continua a sorridermi.
"Non devi avere paura di emozionarti Emma. È umano!" mi scuote dalle spalle "Tu sei umana e puoi anche mostrare i tuoi sentimenti senza timore di essere giudicata o di sbagliare, ogni persona sbaglia qualcosa."
"Lo so, ma per me è...difficile. Non so come fare." provo a spiegarle in italiano.
"Cantiamo." propone lei "Avanti, mostra completamente le tue emozioni! Fammi sentire, fammi piangere!"
Io mi siedo al pianoforte e la prof mi chiede di fare Halo.
"Devi lavorare molto con la tua anima, con le lacrime che tieni dentro." mi raccomanda Paola.
Inizio a suonare le prime note e provo a concentrarmi su tutto ciò che questo testo vuole trasmettere e su tutto ciò che trasmette a me.
Amo questa canzone. È una dichiarazione d'amore intensa; è una dimostrazione di fiducia verso qualcuno a cui hai donato il tuo cuore; è la certezza di avere accanto una persona capace di illuminare la tua tristezza solo con la sua presenza, con la sua aurea.
Penso a tutto ciò che ho condiviso con il mio ragazzo negli ultimi tre anni, alle volte in cui ha portato luce nel mio buio, a tutte le volte in cui l'ho sentito ad un passo dal mio cuore, a quando ho pensato che lui fosse l'unica cosa di cui avessi bisogno nella mia vita.
Canto pensando a qualcosa che improvvisamente sembra non appartenermi più.
Canto sentendo così distanti delle parole che credevo fossero le più vicine a me.
È come se si fosse creata una piccola crepa tra le mie convinzioni.
Non riesco davvero a pensare a lui.
Mi sento bloccata; lo sento lontano e non soltanto fisicamente.
Quasi non mi accorgo delle lacrime che mi rigano le guance.
Paola mi ferma con un sorriso gigante sul volto.
"È questo ciò di cui parlavo." mi si siede accanto "Devi cantare sempre così. Non preoccuparti di essere perfetta, di prendere sempre la nota al meglio. Il tuo compito è trasmettere emozioni."
Annuisco ancora una volta incapace di dire qualcosa, sconvolta da ciò che la mia mente ha appena involontariamente elaborato.
"Ti affido due canzoni: Sky full of stars e In assenza di te. Voglio che tu legga i testi, li studi e li capisca, voglio sentire le emozioni di quelle parole. Ci vediamo presto."
"Grazie, arrivederci."
Paola esce dalla sala e io ho bisogno di qualche minuto per riprendermi.
Forse il cambiamento di cui ho bisogno non si limita ad un passaggio di squadra.
Forse il cambiamento di cui ho bisogno si estende anche a qualcuno che ormai non amo più, qualcuno a cui voglio un mondo di bene per una semplice abitudine.
Spazio autrice
Ciao a tutti!❤️
Mi dispiace molto non aver pubblicato ieri e pubblicare così tardi oggi, ma sono stati due giorni davvero pienissimi e non ho avuto un minuto libero.
Qualcuno ricorda il daytime in cui Emma ha cantato Halo? Io l'ho adorata😍
Comunque tengo a precisare che non seguo alla perfezione l'ordine cronologico in cui sono avvenute alcune cose o alcune lezioni.
Fatemi sapere cosa ne pensate e anche se ci sono errori che mi sono sfuggiti!☺️
Grazie come sempre, a presto❤️
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