Emma
Oggi ho vissuto per la prima volta l'emozione della diretta del sabato e mi sono sentita carica come altre poche volte nella mia vita.

Tuttavia è stata dura lasciare di nuovo la mia famiglia dopo le vacanze natalizie e ricominciare la mia vita qui.
Anzi, è stato tutto complicato; considerando che le suddette vacanze sono iniziate una settimana dopo il mio ingresso nella scuola, non ho avuto nemmeno il tempo di abituarmi ai ritmi di Amici che sono tornata a casa.
Mi sono goduta un po' l'affetto dei miei cari, fino all'otto gennaio, giorno in cui tutti noi allievi siamo tornati per ricominciare a lavorare prima della diretta di questa mattina.

Quella appena trascorsa è stata una settimana impegnativa.
I professori richiedono molto da tutti, ma a me in particolare ricordano sempre che il serale si avvicina a grandi passi e io, essendo entrata da poco, devo lavorare più degli altri per convincerli che merito di andare in prima serata.
Sono comunque soddisfatta del mio lavoro, anche se ancora vengo definita "fredda" dai miei insegnanti, ma sono sicura che riuscirò a far cambiare loro idea.

I problemi maggiori sono stati quelli con le mie compagne che evidentemente non riescono proprio ad accettarmi.
Fortunatamente ho avuto il sostegno di Luca e Simone, ma anche loro sono stati impegnati con lo studio e non hanno naturalmente potuto trascorrere tutto il loro tempo a risollevarmi l'umore.

Quantomeno non sono stata l'unica ad accorgersi dei comportamenti poco simpatici delle altre allieve della scuola e oggi in puntata è nata una lunga discussione per questo motivo.

Carmen ha rinnegato di aver detto qualsiasi cosa sul mio conto, nonostante ci fossero numerosi video a testimoniare che io non ho inventato nulla, ma almeno i professori mi sono venuti incontro e hanno fatto capire alle ragazze che questo non è il giusto modo di accogliere una nuova compagna.

Peccato però che io debba sopportare lei e le altre anche in hotel, quando gli insegnanti o Maria non possono intervenire.
Di certo non pretendo di avere dei babysitter che mi difendano dalle loro parole, ma vorrei che il mio malessere per questa situazione venisse compreso e che si potesse trovare una soluzione.

Ancora una volta tuttavia, devo però ringraziare i miei due amici che spesso hanno preso le mie parti, ricordando alle ragazze che io le capisco quando parlano male di me e che questo mi ferisce profondamente.

Sono molto grata a entrambi.
Durante la puntata non ho potuto reprimere un sorriso quando hanno fatto vedere un video in cui Biondo chiedeva alle ragazze di essere più gentili nei miei confronti.

Mi sento fortunata ad avere anche persone che mi vogliono bene qui dentro.

Non appena la puntata si è conclusa infatti, mi sono catapultata tra le braccia del ragazzo dai capelli ossigenati ringraziandolo per avermi difesa.

Anche adesso, che siamo tutti in sala relax in attesa che ci dicano di essere liberi, io sono seduta tra lui e Luca.

"Ragazzi, ci vediamo lunedì. Buon fine settimana!" annuncia uno dei ragazzi della produzione dopo aver spalancato la porta della sala.

Tutti si alzano contemporaneamente creando un gran frastuono, raccattano le loro cose e si dirigono verso l'uscita continuando a commentare la puntata.

Dopo il solito incontro con i fan che ci chiedono foto e autografi, entriamo finalmente nell'hotel ben riscaldato.

Adoro vedere quante persone ci sostengono e tifano per noi, ma adoro un po' meno stare tutto questo tempo fuori con l'insopportabile freddo invernale e quando entro, sentire il calore prodotto dai termosifoni dell'albergo è un gran sollievo.

Le mie coinquiline corrono verso la stanza probabilmente per conquistare il bagno prima che possa farlo io.
Poco male. Approfitterò di stasera, quando loro saranno impegnate a truccarsi e farsi i capelli in qualche altra camera prima di uscire, per fare una doccia rilassante senza loro intorno.

Do un bacio sulla guancia di Luca e uno su quella di Simone "Ci vediamo più tardi!" li saluto prima di incamminarmi verso la mia camera, guardandoli raggiungere la loro.

Come ogni sera da una settimana a questa parte, anche oggi ceneremo insieme e dopo andremo a fare una passeggiata per Roma con gli altri.
Entrambi hanno deciso che è inaccettabile che io non veda la Città Eterna e che rimanga anche questo sabato in albergo, quindi mi hanno chiesto di ignorare i commenti delle ragazze e di divertirmi senza pensare a nulla almeno per una sera e io ho accettato volentieri.

Ho proprio bisogno una serata serena.

Mi sento stranamente propositiva e anche quando varco la soglia della camera, che divido con Carmen e Claudia, mantengo un'espressione tranquilla e per nulla infastidita.

Non devo farmi condizionare dalla situazione e dai loro commenti!

Lo ripeto a me stessa per mantenere la promessa fatta ai miei amici.

Tutti i miei buoni propositi svaniscono però quando, prima ancora di poter togliere il giubbotto, sento le voci di Carmen, Nicole e Claudia provenire dal bagno.
Perché Nicole è nella nostra stanza?

Andando contro ciò che ho appena detto, mi avvicino alla porta del bagno per origliare la loro conversazione.

"Vogliono far sembrare noi quelle cattive!"
"Guarda che Emma è più furba di ciò che sembra. Sta facendo questa tragedia di proposito."
"Capisce solo quando vuole capire, mica è scema!"

Sento immediatamente gli occhi diventare lucidi e lo stomaco stringersi, mentre la rabbia e la delusione creano un groppo in gola facendo male.

Non posso credere che ancora dicano cose del genere.
Pensavo che dopo oggi le cose sarebbero andate meglio e che forse avremmo potuto chiarire una volta per tutte.
Non mi aspettavo di certo abbracci e dimostrazioni di affetto, ma nemmeno di sentire ancora parole simili.

Le lacrime di nervosismo e frustrazione prendono il sopravvento e mi costringono ad uscire nuovamente dalla mia camera, prima che i miei singhiozzi possano essere sentiti dalle tre chiuse in bagno.

Automaticamente le mie gambe si muovono verso la porta a cui so di poter bussare per ricevere il conforto che mi serve.

Batto le nocche accanto alla targhetta con il numero della camera e dopo pochi secondi Einar apre la porta con un'espressione confusa.

"Emma..." mormora arricciando le labbra.

Probabilmente il mio viso rigato dalle lacrime lo ha lasciato perplesso, ma io non ho nessuna voglia di dare una giustificazione per il mio aspetto che immagino sia indecente.

Sto per chiedere di Luca e Biondo, ma la voce del cantante milanese mi anticipa.

"Emma, che succede?" raggiunge me ed Einar davanti alla porta e praticamente sposta il suo amico con un braccio per avvicinarsi a me.

Io non rispondo. Mi lascio semplicemente abbracciare.

Luca ed Einar mi fanno entrare in stanza e io mi siedo su uno dei tre letti guardando in basso, mentre entrambi provano a chiedere cosa sia successo.

"Ma che è sto casino?" un'altra voce mi fa alzare la testa e i miei occhi incontrano quelli di Simone che si sta passando un'asciugamano tra i capelli platino.

Biondo
Mi guardo allo specchio del bagno e indosso la mia felpa poggiata sul mobile accanto al lavandino.

Sto per mettere i jeans quando sento qualcuno bussare alla porta della stanza e poi le voci di Einar e Luca.
Non riesco a distinguere chiaramente cosa dicono, ma io sono troppo curioso così mi affretto a darmi una sistemata e a vestirmi ed esco dal bagno continuando ad asciugare i capelli con un telo preso a caso.

"Ma che è sto casino?" chiedo senza troppa delicatezza, convinto di trovarmi davanti uno dei ragazzi della scuola che chiede qualcosa tipo il gel per i capelli o la schiuma da barba.

Solo quando vedo Emma, seduta sul mio letto, che mi guarda con gli occhi lucidi, capisco di aver fatto una brutta figura.

Fortunatamente ormai ha imparato a conoscermi e sa che non sono sempre così brusco.

"Emma! Che hai fatto?" la raggiungo e mi abbasso sulle ginocchia per guardarla in viso "Colpa delle ragazze vero?" chiedo capendo che non mi spiegherà nulla di sua spontanea volontà.

Lei annuisce e ricomincia a piangere.
Mi siedo accanto a lei e l'abbraccio.

Effettivamente non l'ho mai abbracciata tanto come oggi, cioè in realtà non è che abitualmente ci abbracciamo.

Non abbraccio a caso persone che conosco da poco più di una settimana, ma lei sembra averne davvero bisogno e posso capirlo.
Vive lontana da tutte le persone a cui vuole bene e qui gli unici amici per lei siamo io e Luca.

Mi accorgo che indossa ancora il giubbotto e un'idea si fa spazio nella mia mente.

Mi stacco improvvisamente dall'abbraccio lasciando perplessi sia lei che i miei compagni di stanza.
Prendo la mia giacca e le chiavi della mia macchina.

"Vieni, so come farti tornare il buonumore!" la prendo per una mano e la tiro su dal letto con la forza.
"Voglio restare in hotel." si lamenta lei opponendo resistenza.
"Avanti, non costringermi a prenderti in braccio!" la ricatto affettuosamente.

Intravedo un sorriso e poi si alza per seguirmi.

"Torniamo prima di cena." comunico a Luca ed Einar che continuano a guardarmi come se fossi un po' fuori di testa.

"D'accordo." borbotta il milanese mentre io mi chiudo la porta alle spalle.

Io continuo a guidare Emma fino al parcheggio e quando arriviamo davanti alla mia auto la invito a salire.

Lei mi guarda titubante.

"So guidare, non ti preoccupare!" le apro lo sportello e lei si convince a salire.
Io mi sistemo dal lato di guida e accendo l'auto.

Tra le comodità di essere già un abitante di Roma, c'è anche questa: sono libero di spostarmi con la mia macchina e di raggiungere la mia famiglia quando voglio dopo le lezioni.

Ma adesso la destinazione non è casa mia, ma un posto che sono sicuro farà tornare il sorriso alla ragazza seduta accanto a me.

Spazio autrice
Spero di poter continuare ad aggiornare una volta al giorno, almeno finché avrò questi capitoli pronti da pubblicare; più avanti non so come farò perché avrò bisogno di più tempo.
Comunque ancora grazie a chi legge e commenta: mi strappate sempre un sorriso❤️
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto i vostri pareri!😘
Ps. La copertina stavolta l'ho messa solo per la gioia di Moonlight_Thoughts_ 😏