17. Mondi paralleli
"Questo sono io
E sono io nell'attimo in cui ho deciso
Che so farti ridere ma mai per caso
Sono io se ritorno e se poi vado
Questa è la mia gente
Sono le mie strade e le mie facce
I ponti che portano a quando ero bambino."
-Tiziano Ferro (L'amore è una cosa semplice)
Emma
Il sole che batte sulle strade di Roma riscaldando l'aria invernale è meraviglioso.
Non posso far a meno di fotografare ogni cosa che vedo per poi inviare decine di foto alla mia famiglia.
Dopo venerdì sera non ho più parlato a mia mamma di Simone, ma so che appena ne avrà l'occasione sarà lei stessa a sottopormi ad un interrogatorio senza fine.
Dopo una lunga riflessione io e Biondo abbiamo deciso che potevamo permetterci una passeggiata tra le stradine meno affollate della città, nei pressi di casa sua.
E sono più belle di quanto potessi immaginare.
Non ci sono troppe persone che creano confusione, posso prendermi il mio tempo per osservare qualche piccolo negozio e non devo preoccuparmi della mia mano stretta in quella di Simone.
Lui di tanto in tanto mi indica qualcosa raccontandomi qualche aneddoto riguardo la sua infanzia.
Mi fa piacere che mi abbia portata a vedere i posti in cui è cresciuto, non me lo sarei aspettato da lui.
"Come mai mi hai portata qui?" chiedo dopo un po' di tempo mentre camminiamo, incapace di trattenere ancora la mia curiosità.
"Perché io voglio che tu mi conosca." afferma con una sincerità che mi spiazza.
L'ha detto come se fosse la cosa più ovvia del mondo, eppure non è così.
Simone non sembra affatto uno che fa sul serio con le ragazze e questa cosa mi ha sempre frenata un po', ma oggi mi sta dimostrando tutto il contrario.
È come se ci stessimo conoscendo di nuovo.
"Quindi ci stiamo ufficialmente frequentando?" questa domanda mi tormenta dal bacio di venerdì sera e non potevo più tenerla per me.
Mi sembra strano anche dire una cosa del genere, dopo aver trascorso gli ultimi tre anni della mia vita pensando solo ad un ragazzo, ma come ha detto mia mamma: non devo avere paura dei cambiamenti.
"Se tu lo vuoi." si ferma di colpo obbligando anche me a bloccare la nostra passeggiata.
Sono di fronte a lui adesso, con il viso illuminato dagli ultimi raggi del pomeriggio.
Ripenso al nostro rapporto e non riesco più a trovare un motivo per cui io dovrei rifiutarlo.
Simone mi vuole bene e io ne voglio a lui, siamo in sintonia e tra di noi c'è attrazione, ci siamo già dimostrati di tenere l'uno all'altra e il giudizio della gente non deve spaventarmi troppo.
Non voglio trovarmi a rimuginare per l'ennesima volta su questa storia.
In cuor mio ho già deciso domenica scorsa, quando mi ha baciata, e adesso devo zittire la mia parte razionale.
"Mi sembrava abbastanza ovvio quando ho accettato quest'appuntamento." dico con finta aria di superiorità.
Lui ride avvicinandomi a sé e dandomi un bacio sulla testa.
"Ma sentila! Chi ha mai parlato di appuntamento?" riprende a camminare e io mi affretto a seguirlo per dargli un piccolo pugno sul braccio.
"Sei un controsenso Simone!" mi lamento incrociando le braccia al petto.
"E tu sei adorabile!" mi lascia un piccolo bacio sul naso mentre camminiamo e io non posso far a meno di sorridere quando lo vedo essere così dolce nei miei confronti.
"Ma non ti abituare a tutti questi complimenti!" aggiunge subito dopo, forse provando a riabilitare la sua immagine di Sex symbol, ma ormai ai miei occhi è proprio uno dei ragazzi più gentili che io abbia mai conosciuto.
-
Sono sotto la doccia da più o meno mezz'ora e so perfettamente che se non esco entro cinque minuti, Lauren butterà a terra la porta e darà di matto.
"Emma, tra poco dobbiamo andare a cena!" urla infatti la ballerina.
Sbuffo e controvoglia chiudo il getto d'acqua calda per indossare l'accappatoio ed uscire dal bagno.
"Finalmente!" esclama la mia compagna di stanza appena mi vede spuntare davanti ai letti.
"Scusa, mi perdoni?" le sorrido per convincerla e fortunatamente lei ricambia il sorriso.
"Certo, se mi racconti cosa hai fatto oggi con Simone."
Sento immediatamente le mie guance surriscaldarsi.
Lauren ha ovviamente capito che tra me e lui le cose stanno diversamente da qualche giorno a questa parte, anche se io non le ho detto nulla mantenendo fede al patto che ho fatto con Biondo.
È ancora una cosa solo nostra.
"Siamo stati a pranzo e poi in giro per Roma, ci vogliamo molto bene, lo sai." resto sul vago, ma noto l'espressione scettica dell'americana.
"Mh mh." mormora senza convinzione.
"Tu invece sei stata in giro con Daniele eh?" la provoco ribaltando completamente la situazione e allontanando l'attenzione dalla mia giornata con Simone.
Stavolta infatti è il volto di Lauren ad assumere un colore innaturale.
"Sì, ci vogliamo molto bene, lo sai." ripete le mie stesse parole facendomi il verso e si dirige velocemente verso il bagno lasciandomi da sola a ridere come una stupida.
Mi diverte sempre da morire parlare con lei e il fatto di poter utilizzare espressioni inglesi con la certezza di essere capita, mi rende tutto più facile.
Prendo dei vestiti a caso dal mio armadio, mi vesto e poi mi siedo sul letto per iniziare ad asciugare i capelli.
Mi piace da morire la mia bella chioma color miele, ma asciugarla è davvero uno stress ogni volta. Vorrei fosse sempre estate solo per non dover sopportare questo supplizio del phon.
Dopo circa un quarto d'ora finalmente sono pronta, con i capelli asciutti e spazzolati, perfettamente lisci.
Sono troppo stanca anche solo per pensare di truccarmi quindi decido che se per una sera scendo a cena struccata, non succede nulla.
"Andiamo?"
Lauren sbuca fuori dal bagno già pronta per andare a cena, così io prendo il necessario e la seguo fuori dalla camera.
Biondo
La nostra stanza è un delirio in questo momento.
Einar non è più un nostro coinquilino perché alla redazione non sembrava giusto che stesse con me, Luca e Irama che facciamo parte della squadra del Fuoco, mentre lui è il capitano della squadra del Ferro.
La trovo una cosa alquanto inutile, perché comunque trascorriamo tutti la maggior parte del tempo insieme a prescindere dalla disposizione delle stanze.
"Luca! Hai visto per caso il mio spazzolino?" urlo dal bagno per farmi sentire dal cantante milanese.
"Sta là, cerca bene!" risponde lui a voce altrettanto alta.
"Non c'è!" mi lamento io.
Luca è un po' il fratello maggiore che non ho mai avuto: mi rimprovera quando sbaglio, mi incoraggia quando ne ho bisogno e prova a mantenere ordine in mezzo al casino che creo ovunque io passi.
"Ma che devi fare con lo spazzolino prima di andare a cena?" sbuffa facendo irruzione in bagno.
"Mi devo lavare i denti no?" replico con tono di ovvietà.
"Ma qual è il senso?" alza gli occhi al cielo e nel frattempo fa spuntare il mio spazzolino da non so dove.
"Tengo alla mia igiene orale!"
"O devi sbaciucchiarti la tua Emmina?" mi pizzica le guance con le dita sfottendomi.
Ma che simpatico!
Luca è un caro amico di entrambi e gli dà fastidio che né io né lei gli abbiamo ancora raccontato nulla di ciò che sta succedendo, ma lui sta potendo immaginare senza troppe difficoltà e non perde occasione per prendermi in giro.
"Sto andando dai ragazzi della Wave. Emma non c'entra nulla." specifico.
Abbiamo trascorso una giornata magnifica insieme e ho adorato vederla così felice solo per merito mio, ma adesso ho bisogno di stare un po' con i miei migliori amici.
Non posso stare sempre attaccato ad Emma.
Ognuno deve avere i propri spazi e non voglio assolutamente che uno diventi dipendente dall'altra prima ancora di poterci definire in una relazione.
Cioè abbiamo detto soltanto oggi che stiamo iniziando a frequentarci!
"Salutatemela tu!" esclamo atteggiandomi da vero Sex symbol prima di uscire dalla camera.
Devo pur salvare la mia reputazione in qualche modo e devo evitare di sembrare uno che si è rammollito per Emma!
-
"Bella Biò! Ma che fine avevi fatto? Non ti sei fatto più vedere!" mi accoglie Brian, uno dei miei più cari amici, che come me fa parte della Wave.
Effettivamente in quest'ultimo periodo ho avuto pochissimo tempo e non ho avuto alcuna voglia di allontanarmi dall'albergo, perché stare lì significava avere Emma sempre sott'occhio, ma stasera non potevo prendere decisione migliore se non quella di dedicare un po' di tempo ai miei amici prima di ricominciare la settimana.
"Ma chi era quella figa con cui sei stato a pranzo oggi?" domanda subito Emanuele che è tranquillamente sdraiato sul divano e che non si è affatto scomodato per salutarmi.
"Ma come chi era? È la cantante perfettina! Quella inglese!" gli risponde Brian al mio posto.
"Emma non è inglese, è di Malta." lo correggo, ma vengo bellamente ignorato.
"Ah sì, quella che secondo me è insopportabile? Cioè un motivo ci sarà se non va d'accordo con nessuno lì dentro, no?" Emanuele stavolta si rivolge a me "Ma te? Che fai? La difendi solo perché è bona?"
Sì, decisamente non faccio una chiacchierata con i miei amici da troppo tempo.
Devono essere aggiornati su molte cose.
"Te che dici? L'hai vista bene? Biondino sta sicuramente provando a fare colpo!" aggiunge l'altro.
"Ha dimenticato i modi da Sex symbol freddo mi sa però!"
"Ma lei non si farà mettere un dito addosso! Quanto se la tira secondo te da 1 a 10?"
La discussione tra i miei due amici va avanti ancora per un po' e io li ascolto trattenendo a stento una risata.
Praticamente sono convinti che il mondo di Emma sia completamente parallelo al nostro e non crederanno mai a quanto in realtà siano complementari, almeno per me.
E inoltre mi hanno decisamente sottovalutato: pensano che io non ci sappia fare con le ragazze?
"Ma quindi alla fine perché sei stato a pranzo con l'inglese figa ma un po' fredda?" domanda Brian sottolinenando bene l'ultima parola.
"Perché ci stiamo frequentando." dico con nonchalance.
Vedo gli sguardi dei mei amici saettare su di me e guardarmi con perplessità.
Io fingo indifferenza e mi sdraio sul divano libero.
"Tu e lei?"
"No, io e un'altra."
Alzo gli occhi al cielo scoppiando a ridere senza riuscire più a trattenermi.
Non ho mai messo in difficoltà Brian ed Emanuele come oggi.
Nessuno dei due sa cosa dire mentre si scambiano occhiate confuse.
Effettivamente pensare a me ed Emma, completamente opposti, come una coppia che si frequenta, sembra una cosa alquanto strana.
"Dovevo capirlo! Guarda che faccia da coglione che ha oggi!" urla Brian mettendo fine alla mia risata "Doveva per forza esserci di mezzo una ragazza!"
Non ho la faccia da coglione!
"E capisce quando ve parlate? Cioè te sei incomprensibile anche per me!" mi prende in giro Ema.
"Mica parlano! Faranno altro!"
"Ti pare? Ma se lei mi sembra una santa intoccabile!"
"Boh, Simò non c'entrate niente insieme!"
Beh non mi aspettavo di certo che sparassero i fuochi d'artificio per questa notizia, ma nemmeno una reazione del genere.
Posso capire che Emma non sembri proprio il ritratto della socievolezza e dell'espansività, soprattutto attraverso un televisore, ma dovrebbero avere un minimo di fede in me.
Se io mi trovo bene con lei un motivo ci sarà!
"Oddio ma te piace davvero?" esordisce dopo un po' Emanuele, forse vedendo che non rispondo.
"Stavamo a scherzà eh! Mica te la prendi!" aggiunge il biondo.
"Tranquillo bro, ha quest'aria da tipa con la puzza sotto il naso all'inizio." lo rassicuro ridendo "Poi ve la faccio conosce. È forte."
Tutti e tre ridiamo mentre l'aria diventa subito più rilassata.
Mi piacerebbe che Emma li conoscesse, perché capirebbero che non è affatto come sembra.
Non siamo mondi paralleli.
Poi loro hanno conosciuto tutte le ragazze con cui sono uscito e hanno sempre capito da primo momento quale sarebbe stata giusta per me e quale no e finora ci hanno sempre azzeccato.
"Oh Biò, ma se dal vivo è come in tv io poi non so dove guardare, te lo dico. È fatta tutta bene sta ragazza!" mi stuzzica Ema.
Mi sembrava strano che ancora non avessero fatto battute sul suo aspetto.
Emma è obiettivamente bellissima e qualsiasi ragazzo non può far a meno di notarlo.
"Tu per sicurezza non guardare da nessuna parte." dico io rispondendo alla sua provocazione.
Tutti e tre ci mettiamo a ridere di nuovo.
"Abbiamo perso Biondino!" continuano a prendermi in giro senza nessuna cattiveria.
Parliamo di qualsiasi cosa per tutta la serata, fino a quando non mi accorgo che è assolutamente ora di andare se voglio rispettare il coprifuoco e un po' a malincuore devo lasciare i miei amici.
Spazio autrice
So che sono stata assente per un po', ma ormai siamo agli sgoccioli con la scuola e ovviamente il tempo libero è sempre meno, ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo un po' più lungo! Aspetto di sapere cosa ne pensate!
Comunque, ieri i Biemma ci hanno rivelato la loro data di fidanzamento è il come ogni volta devo ancora riprendermi😍😍
Perdonate gli errori e i periodi strutturati un po' male, li correggerò quando finirà la scuola!
Grazie come sempre❤️
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