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14. Una cosa solo nostra

Emma
Le parole di Simone mi hanno sorpresa e il mio cuore non potrebbe battere più velocemente di come sta facendo in questo preciso istante.

Lui non è uno che parla tanto e non sembra nemmeno un tipo che fa discorsi profondi, ma in realtà è molto diverso da come vuole apparire.
Vorrebbe essere quello distaccato e un po' menefreghista e invece è dolce e sempre disponibile, almeno con me.

Ho ascoltato con attenzione ciò che mi ha detto e so che ha ragione.
Ha avuto il coraggio di dirmi tutto ciò che anche io penso, ma che non sapevo come dire.

La paura è temporanea, il rimpianto è per sempre.

Oggi pomeriggio ho ceduto alla paura e non ho assolutamente preso in considerazione il rimpianto che probabilmente mi avrebbe tormentata tra un po' di tempo per non aver nemmeno provato a vivere ciò che mi si sta offrendo.

È successo tutto così velocemente che, se non fosse per le labbra di Simone incollate alle mie, non mi sembrerebbe neppure vero.

Siamo arrivati a questo punto senza accorgercene.
Non avevo messo in conto che potesse succedere una cosa del genere, eppure adesso non vorrei trovarmi da nessun'altra parte.

Ogni cosa mi sembra al suo posto: faccio parte di una scuola che sta avverando il mio sogno, ho il supporto di tanti fan e con me c'è un ragazzo d'oro.
Ma qualcosa mi tormenta ancora.

Quando ci separiamo abbasso il viso imbarazzata.

So di dover chiarire alcune cose con lui in questo momento. Devo essere sincera sin da ora.
Non possiamo correre, deve avere pazienza.
Io ho appena lasciato il mio ragazzo dopo tre anni e noi ci conosciamo da soltanto un mese, non voglio che qualcuno arrivi a pensare cose sbagliate sul mio conto.

Io so qual è il nostro rapporto, ma gli altri probabilmente non capirebbero.

"Però Simo dobbiamo parlare di una cosa importante..." alzo gli occhi su di lui e vedo il suo sguardo farsi preoccupato.
"Te ne sei già pentita?" prova a ironizzare, ma noto il suo sorrisetto nervoso così gli accarezzo delicatamente la mano.

La sua espressione si addolcisce e penso che davvero di freddo questo ragazzo non ha proprio nulla.

"No, non me ne sono pentita." lo rassicuro "Ma devi darmi tempo, è successo tutto all'improvviso e nessuno capirebbe cosa c'è tra noi. Per adesso può restare una cosa solo nostra? È come una piccola prova...non voglio buttarmi a capofitto in un'altra relazione."

Spero di non essere stata troppo diretta e spero soprattutto che lui abbia capito, perché lo vedo riflettere un po' su ciò che ho detto, probabilmente per tradurre il mio discorso nella sua testa.

Alla fine mi sorride "Non ho intenzione di metterti fretta per nessun motivo, te l'ho già detto. Sarà una cosa solo nostra finché vorrai e non diventerà nient'altro di diverso finché non saremo pronti."

Annuisco e so che lui ha capito tutto ciò che voglio dirgli senza bisogno che io aggiunga altro.
Dobbiamo imparare ancora a conoscerci dal punto di vista più sentimentale e né io né lui vogliamo fare passi falsi.

Lo abbraccio e mi poggio sul suo petto lasciandomi cullare dalle sue mani che mi accarezzano i capelli e dai baci che di tanto in tanto mi lascia sulla testa.

La sua solita accortezza nei miei confronti sembra essere improvvisamente aumentata.
O forse è semplicemente una mia impressione, adesso che lo vedo sotto un altro aspetto.

Vorrei urlarlo a tutti che persona meravigliosa mi sta tenendo tra le sue braccia davanti agli occhi della Città Eterna, ma tenere tutto questo per noi è la scelta migliore per adesso e ne sono convinta.

Chiudo gli occhi assaporando questo momento in cui mi sento estremamente felice tra le braccia di chi ha imparato subito a conoscermi ed è riuscito a conquistare il mio cuore con una facilità disarmante.

Biondo
Sorrisi.
L'unica cosa che riesco a vedere sono sorrisi.

Il mio sorriso e quello di Emma seduta accanto a me.
Anche i miei compagni mi sembrano essere sorridenti, anche se in realtà ognuno si sta facendo gli affari propri e non stanno di certo facendo i salti di gioia per qualche motivo in particolare.

Anzi sono tutti in ansia per la puntata che registreremo tra poche ore, ma a me non importa.

Io da ieri sera non riesco a far altro che sorridere come un ebete.
Mi sento davvero stupido e tutti si sono accorti di questa cosa, ma nessuno ha avuto da me una spiegazione in merito al mio buonumore.

Non c'è una persona che sappia quello che è successo tra me ed Emma ieri davanti all'immensità di Roma, in quel posto che è ormai ufficialmente diventato il nostro posto speciale.

Non sa nulla nemmeno mia sorella Sara, ma con lei parlerò non appena sarò riuscito a realizzare che è tutto vero e che non mi sto immaginando nulla.

Fino a due giorni fa pensavo che alla fine Emma avrebbe deciso che la scelta migliore sarebbe stata quella di restare amici e io mi sarei ritrovato un'imbarazzante situazione di friendozone.

Invece no. Dopo ieri sera posso dire che la ragazza più bella e adorabile che io abbia mai conosciuto, ha scelto me.

Cioè, tecnicamente ancora non posso dirlo a nessuno, ma posso dirlo a me stesso e posso lodarmi da solo per questo.

Mentre continuo a pensare alla serata trascorsa con lei ieri, non posso far a meno di guardarla di sfuggita mentre fa colazione e parla con Luca.

Ha ragione quando dice che tutto è successo all'improvviso; non so quando con esattezza siamo passati dall'essere amici particolarmente affini a ragazzi irrimediabilmente attratti l'uno dall'altra.

Non dico di certo di amarla, perché sarebbe una follia, ma posso affermare con sicurezza che tengo a lei tanto quanto desidero baciarla ad ogni ora del giorno.

Ma quando sono diventato così?

Sospiro scuotendo la testa per provare a distrarmi dai miei pensieri, ma il mio sguardo ricade nuovamente su Emma che adesso mi sorride.

"Sto andando a prendere il borsone su, a dopo." si alza da tavola e manda un bacio volante a tutti prima di dirigersi verso l'uscita.

"È più allegra del solito stamattina." commenta Luca guardando prima Einar e poi me.

Io alzo le spalle fingendo indifferenza e i miei due amici iniziano a fare ipotesi sull'umore della cantante, lanciandomi qualche occhiata di volta in volta.

Lo so che sospettano qualcosa, ma non dirò nulla, sarò zitto come una tomba perché ho promesso ad Emma che avrei rispettato i suoi tempi e anche perché non saprei cosa dire.

Io e lei non stiamo ufficialmente insieme, non siamo mica fidanzati, ma non siamo nemmeno amici.
Per adesso siamo noi e basta, più avanti si vedrà.
Abbiamo deciso che prenderemo tutto com'è, senza farci troppi problemi.
Come ha detto Emma, siamo una piccola prova.

Dopo qualche minuto mi alzo anche io dalla tavola annunciando che devo andare a recuperare il raccoglitore con i testi dei brani e le cuffie del telefono.
Saluto i miei compagni e salgo al terzo piano, in cui si trova la mia stanza, ma io mi fermo davanti ad un'altra porta e busso per trovarmi davanti il sorriso di Emma.

"Ciao." mi sussurra come se mi vedesse ora per la prima volta da stamattina.
"Ciao." le metto le mani sui fianchi e la spingo dentro la camera per chiudere la porta e darle un bacio a fior di labbra.

Lei mi sorride e le sue guance diventano rosse.
Trovo adorabile il fatto che si imbarazzi sempre.

Mi siedo sul suo letto e la guardo mentre si sistema il trucco e spazzola i capelli.
Ha questa mania di voler sempre apparire perfetta e non si accorge mai di quanto sia effettivamente bella senza bisogno di nient'altro che la sua naturalezza.

Rimango a fissare tutti i suoi movimenti aspettando che finisca di prepararsi.

"Possiamo andare!" esclama dopo qualche minuto indossando la sua giacca e venendomi incontro.

Non mi dà neppure il tempo di alzarmi, si siede sulle mie gambe e mi guarda per qualche istante.

"Prima però..." lascia la sua frase a metà e le sue labbra si poggiano sulle mie, prima con delicatezza e poi con più passione.

Sorrido sulla sua bocca, piacevolmente sorpreso da questo suo slancio e da questo improvviso coraggio.

Fino a cinque minuti fa arrossiva per un bacio a stampo!

Faccio scivolare le dita tra i suoi capelli morbidi appena spazzolati e respiro intensamente il suo profumo.

Mi sono totalmente rincretinito ormai e non sono passate nemmeno ventiquattro ore da quando siamo diventati...questo.

"Niente male come buongiorno, signorina Non Voglio Correre!" la prendo in giro quando ci separiamo.

Ieri non ha fatto altro che ripetermi di dover andare con calma e di non lasciarmi prendere dalla situazione e adesso mi sorprende baciandomi in questo modo senza preavviso.

Lei mi rivolge una smorfia e poi si alza dalle mie gambe con mio disappunto.
Sarei stato volentieri ancora per qualche ora, con lei in braccio a me, a baciarla.

"Andiamo o faremo tardi!" cambia completamente discorso e mi trascina fuori dalla stanza senza che io possa protestare.

Rido e le lascio fare strada verso la scuola, con la triste consapevolezza però che non potrò più avvicinarmi a lei fino a stasera.

Spazio autrice
Prima di qualsiasi altra cosa, mi voglio scusare per questi giorni di assenza, ma sono stata sempre fuori casa divisa tra i vari impegni.
Oltre questo, spero che il capitolo vi piaccia e soprattutto che vi sembri appropriato come primo avvicinamento di Emma e Simone come "coppia" o quasi!
Poi volevo dire che i commenti che oggi Zerbi ha fatto ad Emma erano assolutamente no sense...boh non so cosa dire tranne che dovrebbero farle cantare gli inediti!
Nonostante tutto sono felice per il secondo duetto Biemma con una canzone che adoro tantissimo😍
Aspetto i vostri pareri e grazie come sempre❤️

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