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Caro Diario
La testa va in tilt i mentre a passi lesti mi allontano dalle mura del college di Los Angeles , la voglia di affondare in un mare di alcool in un oceano di sigarette aumenta ad ogni passo è il campus diventa sempre più piccolo alle mie spalle
Le lacrime sono sempre più amare e bruciano quasi sulle mie guance rosse e ne evidenziano le occhiaie ,le mani sanguinano ancora e fanno male ogni colta che ne accarezzo i tagli
Il cuore batte in modo irregolare mentre la voglia di vomitare e con la consapevolezza che Eddy non vorrebbe che facessi stronzate mi fa camminare , passo dopo passo , con il cuore in gola e un poco nello stomaco che forma un magone
I passi sono sempre più lenti mentre le gambe si sentono cedere sotto gli anfibi messi al volo prima di abbandonare Natalia in un mare di vetri e goccioline rosse
'Devo farlo per Eddy '' mi ripete il mio subconscio mentre attraverso la strada desolata è ancora inattiva
' Principessina mia , devi essere forte sempre , nonostante tutto quello che può succederti tu devi sempre essere forte e trovare la volontà di andare avanti , chiaro principessa , attenta che ti tengo d'occhio ' le parole di Eddy mi frullano nel cervello ed esplodono come dinamite lasciando spazio al dolore
' fallo per me Axel , fallo per noi ' le lacrime scendono insieme ai singhiozzi mentre la mia mente focalizza una delle ultime cose che Eddy mi disse sul letto dell'ospedale , con un aghetto in vena che distillava il sangue e le vitamine , con uno di quei così attaccati al petto che controllano il battito
Poi solo i suoi occhi spenti e chiusi , il suo fiato assente e le mani ormai morte , con nessuno vicino parte me , con il rumore acido in sottofondo di grida e piagnistei , un grosso 'bip ' fa scolpire tutti di stupore nei dintorni e poi il grande silenzio è solo il rumore dei miei singhiozzi
Quel ricordo mi fa piangere ancora di più mentre di fronte a me appare una grande rete che serra un vecchio parco giochi del posto , con un cartello appeso che vieta l'ingresso
" Vietato l'accesso "
Beh mi dispiace per i poveri uomini che hanno sprecato tempo ad appendere questo segnale visto che io odio i divieti
Cazzi loro
I miei anfibi sono sulla rete , tra i buchini metallici , per permettermi di scavalcare con maestria , come i vecchi tempi
Un balzo subito dopo e alla fine mi ritrovo col culo che assaggia il dolce piacere di atterrare sul marmo grigio della strada
Mugugno alzandomi e notando una grande ruota panoramica spenta , piena di lampadine colorate non illuminate è leggermente impolverate
La sua estositá mi affascina e continuo a fantasticarci sopra mentre collego la cassa al cellulare e mi infilo le piccole ballerine rovinate e in gesso
La cassa rossa -mannaggia a me - è scarica e quindi ho il tempo di mettere solo le mie canzoni preferite , ' li mortacci mia '
Il mio subconscio ironizza i miei errori mentre la musica parte lasciando spazio ai miei movimenti aggraziati e semplici
Le parole dell'artista mi riempiono le orecchie di melodie e il mio corpo si muove accaldato -mentre mi sfilo la maglietta nera larga liberando la canottina nera e lucida , della sera prima - e sprigiona l'armonia e la calma che non ho nella vita sociale o con le persone in generale
La testa é improvvisamente leggi era mente un balzo compiuto dalle mie gambe attorniate dal pigiamone nero di flanella , e sento la libertà di espressione nelle vene
I piedi -appoggiati sugli alluci , intenti a sfregarsi contro il gesso bianco e ormai consumato - fanno passi su passi , facendo aumentare il mio battito cardiaco
I miei occhi si fanno più vivi e il grigio di essi diventa improvvisamente più intenso e acceso , e la voglia di vomitare svanisce seguita dal pensiero di farmi una birra , portando altrove le energie negative per pochi attimi
La cassa si spegne sulle ultime note di pianoforte e chitarra classica della canzone e mi maledico mentalmente per non averla messa in carica , il mio subconscio insulta il mio cervello mentre gli occhi si rispengono a loro volta seguiti dal battere del mio cuore che si fa sempre più intenso
Le gambe sono definitivamente ferme e il cuore da pulsazioni irregolari . Il fiato affannoso e forma con se delle piccole nuvolette bianche - che provengono dalla mia bocca socchiusa - e le sprigiona nell'ambiente dandomi la forza di alzare la testa : il suole é definitivamente alto nel cielo azzurro e senza nuvole e i colori mi circondano mi fanno tornare leggermente il sorriso
Mi guardo intorno sempre sulle punte dure come marmo -leggermente scomode - , noto un chiosco di legno chiuso e altre bancarelle serrate da pezzetto i di legno scuro e rovinato, scarti di cartacce , di caramelle e altro , sul terreno grigio è spento
Il luogo è desolato e nei dintorni - di rumore buffo - ce solo quello del mio respiro affannato , il posto mette quasi angoscia
'Allora siamo in due ad essere solo giocattoli difettosi ' commenta il mio subconscio
Mi avvicino lentamente alla ruota ferma e spenta che si trova al centro della "mini-piazzetta"
Accarezzo con le dita tinte di un rosso acceso dato il freddo e i tagli , e accarezzo le lampadine che attorniano dei sedili di ruota panoramica ormi manomessi e messi veramente male
"Deve essere stato bellissimo questo posto prima che lo riducessero uno schifoso ammasso di rottami , che gente di merda " dice sta volta il mio cervello , come per rispondere al commento precedente del mio subconscio
Il respiro ormai si é regolarizzato , e guardando in basso noto che i miei tatuaggi sullo sterno sono messi in evidenza dalla mia pelle poco chiara e dalla canottina sudata e lucida
Il pantalone nero di flanella è sudato e urta molto le gambe umide è leggermente muscolose che mi ritrovo
Le mani accarezzano ancora il metallo rivelando un lieve dolore dato i tagli di poco fa
Mille idee sbucano nella mia testa su come gestirei io questo posto di grande fascino , mi sembro cruna bambina ,a fantasticare su migliaia di persone che si divertirebbero in questo posto se lo gestissi io
Migliaia di bambini con lo zucchero filato in mano , con i clow e il circo che li aiutano a sorridere maggiormente , riservare una parte delle attività a chi rimane poco da vivere , hai malati terminali e hai ragazzi disabili
Con migliaia di dolciumi e giochi vari che mi frullano nella testa cone trenini su una staccionata
Tantissimi ragazzi che si amano , con i genitori che accompagnano i figli piccoli e ancore innocui che troppi guai avranno da combinare , quei genitori che io non ho avuto
Una voce alle mie spalle , profonda e d'oca , mi fa sobbalzare , nel girarmi i suoi occhi incontrano i miei è un uomo sulla mezza etá da libero sfogo alla sua mascolinità , poco distante da me , con in mano un cacciavite e con una salopette di jeans macchiata a dosso , gli gli occhi bassi e con l'aria rude
Capelli brizzolati e con il mento messo in evidenza dalla barbetta bianca poco spessa ed evidente
Sono incapace di staccargli gli occhi di dosso , il suo sguardo così noto ma terribilmente rude da inquietarmi , e se mi inquieta vuol dire che sta facendo del suo meglio
Xx:<<sciocca bambinata , é una proprietà privata , sparisci subito >> urla con tutta la voce che può mettere , ma il notevole sforzo gli provoca un attacco di tosse
La sua aria inquietante è sparita quando gli occhi si sono addolciti , quell'azzurro fresco di ragazzo mi tranquillizzano , prendo la mia roba con calma mentre lui continua a fissarmi provando a sembrare irritato ma la cosa sembra non riuscirgli
Il mio comportamento però è così irritante tanto da spingerlo a ripere la frase una seconda volta
Xx:<< Mi hai sentito stupida ragazza da quattro soldi >> urla gettando a terra il cacciavite in modo a provare a intimidirmi
Ma la cosa non gli riesce , sono calma rigida mentre continuo a prendere le mia roba e ad infilarmi gli anfibi in modo furtivo e provvisorio
Non lo degno di uno sguardo e continuo a sistemarmi infilandomi la maglietta nera di cotone
Xx:<<Ragazzina seriamente , devi andartene da qui prima che arrivi Manfred >> dice addolcendo il tono , capendo che le maniere forti ormai non mi inquietano per niente
Il fatto che mi stia mettendo fretta mi irrita è così decido di sedermi sul terreno freddo che mi provoca brividi lungo la schiena
Appoggio il busto ad una bancarella e incrocio le gambe tranquillizzandomi
Il fatto che non aggiunga altro mi irrita ancora di più e mi spinge a parlare
Io:<<Non mi fai paura , se tu , né le tue parole che pensi siano rudi e fredde , devo dire che mi hai intimidita solo quando sei sbucato dal nulla alle mie spalle mentre fantasticavo >> sbotto indifferente appoggiando la testa al legno alle mie spalle
Il vento tira sulla mia pelle sudata , mi copro le spalle facendo tremare il mento per il freschino improvviso
Una coperta di lana cotta mi copre la vista per alcuni secondi impigliandosi con il pearcing sul mio nasino a punta
La cosa mi irrita tantissima è uno sbuffo esce dal mio viso iniettato di angoscia rabbia contemporaneamente
Xx:<< Copriti sennò ti freghi >> dice senza lasciarmi il tempo di reagire
Io:<< Eh cosa ti dovrebbe importare a te ?>> chiedo coprendomi le spalle con la lana calda
Tiro fuori dal mio zainetto il libro per controllare in che condizioni stesse la foto , accarezzo i margini del libro rosso in pelle pulita e morbida e devo dire che ha mantenuto la foto in un modo scioccante , é senza un graffio
Mi esilio con la mente un secondo , il tempo di tranquillizzarmi
Xx:<< Lo dico per te ragazzina , non mi frega un fico secco se poi non mi dai ascolto >> sbotta lui , sedendosi difronte a me , ad una distanza gradevole per entrambi
Il mio fiato è irregolare mentre i suoi occhi mi scrutano , occhi che intrigano persino me
Il suo sguardo continuo però mi irrita ulteriormente
Io:<< Che hai da guardare?>> sbotto acida non capendo i suoi sguardi intensi
Xx:<< Mio figlio aveva una amica come te>> dice accennando un sorriso lieve
Cosa vuol dire aveva ? Cos'é morta la sua amica ? Che mi sta augurando una sventura ?
Io:<< Cosa vuol dire aveva , ha perso l'amica?>> chiedo allibita
Xx:<< Mio figlio era speciale , anche con una come lei >> disse abbassando lo sguardo
Suo figlio non c'é più, lo capisco dal suo modo di accarezzarsi le spalle e nel guardarsi le scarpe sporche sulla punta
Io:<< Oh mio Dio , mi scusi ecco io >> dico rammaricata e mortificata
Xx:<< Non scusarti , lui non vorrebbe , non ha mai voluto che qualcuno facesse qualcosa per lui ,mai >> disse asciugandosi gli occhi
Nemmeno Eddy voleva che mi scusassi, diceva che ero molto più carina quando ero sicura di me e non quando mi mortificavo o piangevo a dosso
Xx:<< Axel ma non dovresti essere a scuola ?>> chiese cambiando argomento
Io:<< eh tu come sai il mio nome ?>> chiedo interrogativa , ma che cazzo é un veggente per caso?
Xx:<< C' é scritto sul tuo zainetto >> dice alzandosi e porgendomi la mano per aiutarmi , la scostò e mi alzo da sola
La mia coscia improvvisamente vibra è una musichetta Reg parte interrompendo il silenzio
Il mio viso impallidisce a leggere la scritta che illumina lo schermo
'papà '
Merda !!
~\\un piccolo disastro
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