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Caro diario
Ho il cuore a mille e l'irritazione sale notando che sta guardando i tatuaggi che ho sul collo , sempre con quegli occhioni espressivi ma leggermente spenti , appoggiato allo stupidì della porta
Io:<<cazzo. >> dico senza peli sulla lingua , mettendomi il maglione precedentemente tolto e me lo avvolgendolo attorno al collo per non far vedere i tatuaggi, che assolutamente non lo riguardano
L:<<Però puoi fare di meglio.>> dice cercando un libro da uno scaffale ,accarezzando tutte le copertine del bordo ,mentre le sue parole sono peggio di coltellate ,mi offendono ,e lui non sembra accorgersene, lui non sa nulla di me e si permette di giudicarmi.
Io:<<Stai zitto.>> borbotto acida ,prendendo il cellulare e controllandone i messaggi ,che naturalmente non controllo ,ma faccio finta per non farmi vedere interessata alle parole del moro. Per non sembrare ferita.
'Fai sempre così'
L:<<Non te la prendere, Novellina. È solo un'opinione, dico solo che dovresti sempre interpretare la musica a modo tuo. Mi sembri così statica.>>
'Così rispettosa di quello che fai da non volerlo rovinare.'
Il giovane ragazzo impertinente parla senza guardarmi, rimane di spalle, ad accarezzare copertine, come se cercasse il libro ideale, quello che gli sussurra senza neanche essere aperto. Tutto è così strano, non sembra neanche lui, quando parla, in questo ambito mi sei sulla tutto più tagliente e meno reale. Come se le parole non fossero dette dalla sua bocca.
Io:<<Vedo che non ti è bastato il pugno di prima.>>sussurro, tentando di regolare il battito, il fiato, e i brividi.
L:<<Piccola impertinente.>>ridacchia offeso, girandosi per incrociare il mio sguardo, il mio sempre più netto, il suo sempre più spento.<<Non mi hai lasciato neanche il segno, il tuo pugno mi ha appena toccato. Ma tranquilla>>si avvicina a me, velocemente, diminuendo la distanza fino ad appoggiare le mani ad un passo dalle mie, svelto, vicino tanto da farmi respirare il suo respiro.<<non succederà più. Qualcuno, prima o poi, ti metterà in riga.>> il calore, il battito del cuore, tutto in un singolo gesto.<<Hai ancora tanto da imparare, Novellina, non metterti nei guai senza capire come funziona dalle nostre parti. L'UCLA non è per bambine.>>parla guardandomi in viso, con il naso ad un passo dal mio, con parole sempre più taglienti. <<Non capisco perché sprechi fiato, allora. Non capisco neppure il perché del tuo arrivo qui, novellino. Ti sei perso, per caso? Oh, il pugno di questo pomeriggio ti ha ferito così tanto da spingerti a venire qua, a stuzzicare me, credendo che io, da piccola fanciulla, mi sciolgo davanti al tuo aspetto da ragazzaccio?>>la sua espressione torna seria, tanto vicina alla mia da farmi sentire l'odio che cova, le intenzioni che nasconde. <<amore mio>>Metto le mie mani sulle sue <<non hai capito niente.>> e le allontano, facendolo retrocedere di qualche passo, fino a tornare alle postazioni di partenza.
L:<<Cosa ci fai qui?>>chiede come se il luogo gli appartenesse.
Io:<<Potrei porti la stessa domanda. Mi pareva di aver capito che sta sera ci fosse il compleanno del vostro amico >> sputo acida ,scendendo dal tavolo su cui ero seduta.
Xx:<< Non é mio amico , se é amico di Natalia non vuol dire che sia anche mio amico >> esita <<Mi ci vuole autocontrollo per non menarlo >> aggiunge rivolgendomi uno sguardo inespressivo
Mi alzo , ormai stufa di ascoltarlo , e sempre sulle scarpette di gesso arrivo fino ad una delle tante librerie e passo la mano sulle copertine del libri esposti
Uno mi colpisce inarticolate , mentre con la coda dell'occhio guardo il ragazzo che poggia le gambe sul tavolo , mettendosi comodo
Riconosco lontano un milio il paio di scarpe che porta , sono uguali alle mie , anfibi neri e rovinati , con i lacci scuri e sporchi , proprio come le mie
Smetto di guardarlo e mi incanto in un libro in particolare , la copertina é rossa e di pelle , con il titolo inciso in inchiostro dorato
'Words' é la parola incisa in modo raffinato e carino , e non essendo pacchiano lo tiro fuori dal mucchio e ne sfoglio la prima facciata
Su tutto il foglio c'è una frase al centro che dice :
' Vorrei potervi dire che il viaggio mi ha cambiato , rendendomi la persona che gli altri desideravano che fossi , ma alla fine il senso del mio viaggio é stato comprendere che nonostante tutto io rimango sempre me stesso. Che l'importante del viaggio è il tragitto e non la meta. '
Mi colpisce , tantissimo , anche se non so più ormai se ne sono più tanto d'accordo , ormai non so più nemmeno chi sono
Una voce roca alle mie spalle mi riporta alla realtà , facendomi rabbrividire dal tono rigido e disinteressato che usa
Xx:<< É una minchiata , non lo leggere, non fa per te e perderesti solo tanto del tuo tempo >> dice con tono impertinente il che mi irrita maggiormente
Io:<< Non mi importa la tua opinione >> sbotto acida , mordendomi l'interno guancia per mantenere il controllo e non prenderlo a sberle con quel cazzo di libro blu che ha in mano e che sfoglia con attenzione
Le scarpette me le sento cedere sotto i piedi e mi affretto a cimentarmi sul tavolino alla distanza giusta , cioé tanta , da lui .
X:<< Fantastico donnina mestruata >> dice accennando un po' di divertimento
Se gli rispondo molto probabilmente esagero e finisco nei guai , e se Eddy fosse qui non ti vorrebbe vedere nei guai con le mani intente a schiaffeggiare il viso di questo arrogante poco cresciuto
Mi calmo iniziando a leggere il primo capitolo del libro e mi perdo nelle frasi del protagonista tanto da accorgermi minimamente che l'arrogante ragazzo dal ciuffo ribelle ha appena sbattuto il libro in modo brusco e che é uscito sbattendo i piedi e sbuffando -infilandosi -il grande giubbotto di pelle nera e lucida per la pioggia che casca -nel frattempo -veloce sul tetto
I minuti sul l'orologio passo come attimi , ormai del libro rimangono poche pagine , e non é una cazzata come ha detto il ragazzo il cui nome mi é assolutamente indifferente
Un rumore alle mie spalle mi fa scattare in piedi , e l'ansia dentro di me sale a tal punto da spingermi a prendere tutto quello che c'é sul tavolino in legno e da uscire in modo veloce e silenzioso
* * *
L'acqua mi infradicia i capelli e un mare di goccioline riempiono il pavimento parquet della camera sola e desolata del college , di Natalia nemmeno l'ombra il che mi tranquillizza lievemente
I vestiti e le ballerine rosee ricadono morbidi sul pavimento e le mie mutandine bagnate a fantasia mi fanno sghignazzare al contrasto con la mia aria arrogante e spenta che in questo momento mi devasta.
Il phon asciuga i miei capelli azzurri e il mio pigiami impelago riscalda il mio corpo infreddolito , e alla fine gli occhi si chiudono nello spegnersi della luce , lasciandomi - ormai -quelle poche ore rimaste per riposare in santa pace , con la mano stretta al petto di me e di Eddy
* * *
La finestra socchiusa filtra luce mentre un rumore forte mi riempie le orecchie ,e una voce roca fa da sottofondo , sento Natalia sbadigliare esausta mentre i miei occhi focalizzano l'immagine
L'arrogante di ieri sera che ci fa in camera mia alle -mi volto verso l'orologio e appoggio la foto -sei e mezza del mattino
Quando lo vedo frugare nella mia valigia perdo il controllo e mi alzo in piedi di sana pianta e la allontano dalle mie cose
Io:<<Mi spighi che cazzo stai facendo ?>> urlo irritata , allontanandolo poggiandogli una mano sul petto alquanto muscoloso
X:<< Dove cazzo é il mio libro ragazzina>> sbotta acido urlandomi in faccia aumentando la mia irritazione
Da le spalle al mio comodino e la differenza di altezza -nelle litigate- mi fa sentire inferiore ma non meno potente
Io:<<Ma cosa cazzo ne so dove é il tuo fittutissimo libro , sono le sei di mattina merda >> gli rio furiosa andandogli in contro arrabbiata
Lui arretra e con i piedi urta il mio comodino bianco , e in quel momento perdo un battito
Il vetro si frantuma sul pavimento e la cornice che raffigurava me ed Eddy va in frantumi sul pavimento facendomi perdere battiti
Le lacrime sono ingestibili e le ginocchia mi cedono facendomi inginocchiare sul pavimento senza fiato , vorrei urlare ma non posso
I frammenti di vetro che ho in mano mi lasciano taglienti è una goccia di sangue cola sul pavimento traumatizzando i ulteriormente
Il dolore aumenta a ogni sguardo che rivolgo a una delle poche cose che mi rimanevano di Eddy che in questo momento é in frantumi
Il legno è rovinato è rotto e alcune scheggia si infilano tra le mie dita facendomele leggermente sanguinare
Il fiato mi manca è il battito accelerato , il cuore sembra voler esplodere e la voglia di vomitare aumenta
Io:<<Vattene >> sono le uniche parole che riesco a sussurrare
Il coglione si gratta la testa
Xx:<< cosa?>> chiede insicura ma comunque con tono ferreo
Io:<< Esci cazzo !>> urlo con tutte le forze che ho , come se la voce mi avesse preso tutte le preoccupazioni in una volta
Sento i passi alle mie spalle e la porta si chiude dietro di me mentre le mani di Natalia mi coccolano la schiena , ma non ci faccio caso , l'unica cosa che go in mente é quella foto che ora é fra le mie mani e quei vetri sul pavimento
Eddy mi manca e senza la sua cornice penso che mi rimane veramente poco di lui , e penso che potrei cedere
L'immagine delle sigarette mi frulla in mente e le birre subito dopo . Le lacrime continuano a colare e la voglia di vomitare aumenta
Mi alzo di scatto , prendo le cose che potrebbero tranquillizzarmi , prendo il mio libro rosso e ci ficco dentro la foto più importante della mia vita è alla fine , esco sbattendo la porta e provando a dimenticare anche se é tutto dannatamente difficile
Di Eddy ormai , senza la cornice , non mi rimane nulla
\\~un piccolo disastro
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