[94]
[Cinque mesi dopo]
N.
"Sono gemelli." Sorrise, dando la notizia agli altri, e si poggiò al mio petto.
"Avrete due piccoli Horan in casa." Esultò Eleanor, facendoci ridacchiare.
"Sì, sono eterozigoti. Però, non abbiamo ancora i nomi."
"Possiamo aiutarvi io e Lou." Continuò la ragazza.
"Volentieri." Sorrisi. "Ma, passando a cose serie." mi schiarii la gola. "Vuoi due, invece, quando farete un piccolo Tomlinson?" Eleanor arrossì, mentre Louis circondò la vita di quest'ultima, lasciandole un delicato bacio sulle labbra.
"Beh... Dobbiamo darvi anche noi una notizia." Louis parlò, guardando la ragazza dolcemente.
"Sì, ecco... Sono incinta di tre mesi." Angel si alzò dalla sedia e la aiutai, per poi abbracciarla.
"Siamo felice per voi, ragazzi." Abbracciò anche Louis, e mi congratulai a mia volta.
"Grazie mille. Ora, vogliamo vedere l'ecografia." Mormorò il castano.
"Ah, giusto. Vado a prenderla." Mi proposi, ma venni bloccato dalla voce della mia ragazza.
"No, vado io. Non preoccuparti."
"Va bene, ma fai attenzione." Ridacchiò, e le lasciai un bacio sulle tempie.
"Sì, amore. Stai tranquillo." La vidi dirigersi verso le scale, per poi salirle e scomparire.
[...]
Stavamo chiacchierando, fino a che non sentimmo un grido.
"Angie!" Corsi sopra le scale e varcammo la porta della camera. Dopo essere entrato, la vidi poggiata al muro. "Piccola." Mi avvicinai a lei. "Che succede?" La coccolai tra le mie braccia.
"Mi si sono rotte le acque." Disse con gli occhi lucidi, e prese un respiro profondo, tenendosi a me.
"Mio dio." Sussurrai nel panico.
"Che aspetti? Portala all'ospedale, sta per partorire!" Mi rimproverò Eleanor.
La sollevai ed entrammo in macchina, per poi partire. Sostai, qualche minuto dopo, in quello più vicino ed informai il dottore. Così,la fece distendere sopra un lettino e la trasportò in sala parto.
[...]
"Dia un'ultima spinta, vedo la testa della bimba." Mi strinse la mano più forte che poté e, il pianto di essa, ruppe il silenzio. Il dottore la avvolse in un asciugamano e me la porse.
"È meravigliosa." Sorrisi. Angel prese un respiro profondo e continuò a spingere, stringendo le lenzuola.
"È bravissima, ma continui. Prenda dei respiri profondi tra una spinta e l'altra." Annuì e fece come il dottore le consigliò.
"Non mollare, piccola. Io sono qui." Le lasciai un bacio sulla fronte e cercai di stringere la sua mano con la mia.
Qualche minuto dopo, un altro pianto echeggiò nella stanza. Sospirò e si lasciò cadere. Prese tra le braccia il bimbo e lo guardò, sorridendo.
"Complimenti, sono splendidi." Pronunciò il dottore e vidi la mia ragazza sospirare dal sollievo. "Ora scusate, ma dobbiamo portarli a fare dei controlli di routine." Sollevò i bimbi ed uscì dalla stanza, lasciandoci soli.
"Ti amo." Pronunciai, lasciandole vari baci sulle labbra. "Come fai ad essere bellissima anche così?" Ridacchiò e mi baciò a sua volta.
"Ti amo anche io, Niall."
[...]
"Allora, come li chiamerete?" Chiese Louis, tenendo la mano di Eleanor.
Guardammo i bimbi, i quali dormivano nella culla accanto al nostro lettino, dove io ed Angel eravamo distesi.
"Hailey e Brian Horan." Mormorammo all'unisono.
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