N.

"Giorno, piccola." Le stampai un bacio sulla guancia e mi sorrise stropicciandosi gli occhi.

"Giorno." Sbadigliò. "Ma che ore sono?"

"Le sette del mattino."

"Perché, dimmi perché." Brontolò e ridacchiai.

"Hai ancora sonno?"

"Sì, quindi zitto e lasciami dormire." Si rimise sotto le coperte e chiuse gli occhi.

"Ma io voglio baciarti."

"Solo uno piccolo e poi mi prometti che mi lascerai in pace?" Mugolò.

"Promesso." Sorrisi trionfante.

"Ok, vieni."

Mi avvicinai e mi distesi su di lei poggiando le mie labbra sulle sue, dolcemente. Ma non mantenni la promessa e la baciai con foga. Iniziò a darmi dei pugnetti sul petto ma, invece di spostarmi, non feci altro che muovere più sensualmente la mia lingua con la sua.

Le accarezzai l'interno coscia, compiendo movimenti regolari, dall'alto verso il basso e rabbrividì. Ghignai malizioso, così spinsi i miei fianchi contro i suoi e gemette.

"Non qui, ti prego." Ansimò.

"Oh, andiamo. Vorrei ricordarti che ti ho fatto un ditalino giusto ieri su queste lenzuola, e direi che ti è piaciuto." Le morsi il labbro e mi guardò negli occhi.

"Ci sentiranno così."

"Non mi importa, tanto conoscendo Harry, avrà già fatto le sue ipotesi."

"Ma..."

"Vuoi o non vuoi sentirll muoversi dentro di te?" Si morse il labbro e mi baciò.

Sorrisi e le tolsi i vestiti, facendola rimanere in intimo. Dato che io ero già in boxer, me li tolsi rapidamente, per poi abbassarle lentamente le mutandine e leccarmi le labbra.

"Aspetta, controlla se la porta è chiusa. Potrebbe entrare qualcuno."

"Principessa, quante volte devo ripeterti che la porta si apre solo dall'interno? Servirebbe la chiave, ma siccome la abbiamo solo noi, nessuno può disturbarci. Ora voglio fare l'amore."

Annuì e tornai ad abbassarle le mutandine, fino a farle scivolare lungo le gambe e gettarle a terra. Le baciai il collo e scesi fino al petto, che si alzava ed abbassava velocemente. Le slacciai il gancetto del reggiseno e glie lo tolsi.

Ora eravamo entrambi nudi.

Si strusciò su di me, tenendosi alle mie spalle e chiuse gli occhi, gemendo. Mi lasciai sfuggire un gemito gutturale, sapendo di stare per avere un imminente erezione.

Cazzo, cazzo, cazzo Angie. Smettila ti prego.

Imprecai mentalmente per l'effetto che aveva lo sfregamento. Mi morsi il labbro e la penetrai deciso. Gemette fortemente ed iniziai a spingere. Mi baciò, probabilmente per il dolore.

"È così... Duro." Ansimò.

"Solo per te." Sussurrai, aumentando le spinte, facendole diventare più decise, tanto da soddisfare l'erezione.

I gemiti si propagarono per la stanza e spinsi ancora ed ancora. I suoi gemiti mi facevano spingere sempre di più e le strinsi il fondoschiena, non appena sentii l'orgasmo vicino.

"Oh, Niall." Ansimò, "S-sono vicina." Gemette.

"Anche io, piccola." Ansimai e mi graffiò la schiena, gemendo dal dolore. Poi, la riempii con il mio orgasmo e sorrisi. "Ti prego, non strusciarti più su di me in quel modo. Sei fottutamente sexy."

"Allora, lo continuerò a fare." Mi fece la linguaccia e la baciai.

"Ti amo, piccola." Pronunciai in italiano e mi sorrise, mordendosi il labbro.

"Ti amo anche io." Rispose, per poi stamparmi un sonoro bacio sulle labbra.

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A/N

Mi scuso in anticipo per gli errori spero vi piaccia il capitolo.
All the love as always, H.