[86]
A.
Mi svegliai, ma sentii una fitta al ventre e decisi di rimanere distesa nel letto. Mi voltai, ma l'altra parte era vuota. Niall se ne era andato. Come immaginavo, non mi ha svegliata per il concerto. Guardai l'ora sul telefono. Ormai erano quasi le undici ed il concerto era finito. Tra poco sarebbe tornato.
Alzai le coperte e mi rifugiai sotto di esse, per il freddo che c'era in questa maledetta stanza. Forse, ero io che sentivo così tanto freddo o forse era che in questo hotel i riscaldamenti non sono molto di moda. Non costa molto premere un tasto ed accenderli. Sentii il click della porta sbloccarsi, ma entrò Eleanor. Mi sorrise raggiante e si sedette accanto a me.
"Come mai non sei con Louis al concerto?" Le chiesi perplessa.
"Non mi sentivo molto bene ed ho saputo che anche tu stessi male, così sono venuta a farti compagnia. Almeno, non sarai sola." Disse e dopo aver annuito, si distese accanto a me. "Come stai?"
"Io sto meglio, grazie." La abbracciai e mi strinse più forte. "E tu?"
"Mi gira ancora un po' la testa, ma non preoccuparti. Invece, come sta il bambino?" Poggiò una mano sul ventre e le sorrisi.
"Alla grande." Pronunciai raggiante. "Scalcia già, ma non è così fastidioso."
"Sapete già il sesso?"
"No, non ancora. Tra un po' andremo a fare la prima ecografia e ve lo diremo."
"Poi festeggiamo, ma niente alcolici per la neo-mamma." Ammiccò, guardandomi.
"Tranquilla."
"Come si comporta Niall, sapendo che diventerà padre?"
"È così dolce. Si preoccupa che non mangi troppo, mi sorregge salendo e scendendo le scale, mi protegge da qualsiasi cosa e mi prende sempre per mano. È geloso ed amo quando un ragazzo lo è della propria ragazza, perché significa che a lei tiene veramente."
"Niall è sempre stato tenero e dolce. In più è una bellissima cosa, specialmente in un ragazzo."
"Sì, lo so. Sono felice di averlo al mio fianco. Quando siamo insieme, potrebbero esserci anche altre mille persone attorno a noi, ma per me ci saremmo sempre solo io e lui."
"Sei proprio cotta!" Esclamò entusiasta. Si gettò su di me ed iniziò a farmi il solletico.
"Ti prego, basta." Dissi ridendo. "Soffro troppo il solletico." La pregai, a corto di fiato.
"La smetto, ma solo perché ti voglio bene."
"Allora, dovrei ringraziarti."
"Mmh... Suppongo di sì." Ridemmo all'unisono e poco dopo bussarono alla porta.
"Avanti." Mi schiarii la gola. La porta si aprì e ne usì Niall. "Ciao, amore." Gli sorrisi.
"Beh, allora io vado. Quando hai bisogno di me, sai dove trovarmi."
Mi diede un bacio sulla guancia e ne diede uno a Niall, per poi uscire dalla stanza. Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulle labbra. Aprii le braccia e mi abbracciò, dandomi un bacio delicato sulla fronte.
"Di cosa avete parlato tu ed El?"
"Niente di che." Alzai le spalle e gli sorrisi.
"Non mi convinci, piccola. Ma farò finta di nulla." Ridacchiai e rise di conseguenza.
Estrasse i vestiti dalla valigia e ne prese un cambio pulito. Mi alzai, ancora dolorante, e presi il mio pigiama invernale, visto che morivo di freddo.
"Come sta la mia principessa?" Mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sul collo.
"Non bene. La pancia non vuole smettere di farmi male."
"Ci hai messo la borsa dell'acqua calda?"
"Sì, ma non ha fatto effetto." Risposi amareggiata.
"Sai cosa ti ci vorrebbe?" Scossi la testa. "Un po' di coccole." Annuii decisa e lo abbracciai nuovamente. "Mi faccio una doccia e vengo."
"No, aspetta. Entro con te, non riuscivo ad alzarmi dal letto prima e poi è venuta a El, perciò non mi sono potuta lavare."
"Tranquilla, non mi disturbi. Anzi..." Mi prese dai fianchi e mi stampò un bacio sulle labbra per poi intensificare ruotando la lingua con la mia.
"Devi ancora spiegarmi perché non mi hai svegliata."
"Mi dispiace, ma dormivi così bene. Per di più stavi male, così ho pensato che fosse meglio che restassi a letto." Mi sorrise.
"Va bene." Sbuffai.
[...]
"Amore, mi fai le coccole?"
"Certo, piccola." Mi sorrise e mi strinse a se.
Mi massaggiò il ventre lentamente e mi addormentai abbracciata a lui.
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