N.

La presi per mano ed entrammo nella hall. I ragazzi ci vennero incontro ansiosi, ed Eleanor la abbracciò d'istinto. Angie si stupì, ma ricambiò poco dopo sorridendo.

"Come stai?"

"Sto bene."

Le sorrise e ciò non fece che aumentare la stretta di Eleanor. Le lasciò infine un bacio sulla guancia, per poi dare spazio anche a Perrie e Sophia di salutarla.

"Perché sei svenuta?" Chiese perplessa la bionda.

I ragazzi rivolsero il loro sguardo verso di lei, che invece, cercava la mia mano come aiuto, e glie la strinsi per farle capire che sarei rimasto accanto a lei, aiutandola.

"Uhm... Io..."

"È incinta." Risposi impulsivamente.

Gli occhi di tutti si spalancarono qualche secondo, per poi venire ad abbracciarci e congratularsi con noi. La vidi felice e ringraziò tutti.

"Allora, dobbiamo festeggiare. Non vi pare?" Sbottò Louis.

"A te basta che ci si divertente Lou." Risi.

"Ed invece, a te basta che si mangia." Ribatté.

"Touché." Tutti risero ed alla fine mi unii a loro, divertito.

A volte sembriamo proprio dei bambini.

"Ora però, noi due andiamo in camera. Ha bisogno di riposare." Mi voltai a guardarla e dopo averle sorriso, la baciai.

"Siete così dolci." Dissero in coro i ragazzi.

"Ah, e non fate tanto rumore, visto che da qui si sente tutto." Ammiccò il riccio, ridendo sotto i baffi e facendo mordere il labbro alla mia ragazza.

"Tranquillo, non faremo nulla di tutto ciò." Lo guardai di sottecchi.

"Beh, ci credo. Visto che vi siete dati già da fare prima, a quanto pare." Indicò i succhiotti sul suo collo.

Sgranò gli occhi ed avvampò. La strinsi più a me e le diedi un bacio sulla fronte.

"Non sono affari tuoi, Harry." Detto ciò, la presi per mano e ci incamminiamo verso la stanza.

La aprii e la feci entrare per prima, accennando un piccolo inchino. Ridacchiò e si inchinò a sua volta, sorridendo.

"Grazie amore." Mi abbracciò e mi beai del suo profumo così dolce.

Si staccò e poggiai le miei labbra sulle sue, per poi schiuderle e leccarle il labbro inferiore. Mi diede subito l'accesso alla sua lingua che iniziò a danzare con la mia. Le miei mani si posarono sul suo fonsdoschiena avvicinandola di più al mio petto.

"Ho fame." Disse, ridendo.

"Se aspettavi un secondo di più, te lo avrei detto io." Risi assieme a lei, racchiudendo le mie mani con le sue e poggiai la mia fronte sulla sua. Le accarezzai una guancia e sorrisi tristemente. "Sei così innocente, piccola." Mi sorrise leggermente e chiuse gli occhi, lasciandosi accarezzare.

"Sembra un complimento." Commentò amaramente.

"Lo è." Sussurrai, portando la sua mano all'altezza del cuore e stringendola. "Non è una cosa brutta. A me piacciono le ragazze semplici e delicate, e tu sei una di loro. Forse è per questo che ti amo così tanto." La strinsi a me e le cinsi i fianchi.

Chiuse gli occhi e restammo abbracciati per una manciata di minuti.

"Principessa, vieni sul letto. Così, mentre mangiamo mi coccoli." Strizzai l'occhio e ridacchiò. "Cosa vuoi da mangiare?"

"Non so, a  me va bene tutto quello che prenderai."

"Allora, prenderemo la pizza." Dissi entusiasta.

"Va bene." Si poggiò a me e le sfiorai il ventre. "Pensa che tra meno di otto mesi lo avremo tra le braccia." Sorrise al pensiero e mi ritrovai a sorridere assieme a lei.

"Ci penso da quando so che sei incinta, credimi non vedo l'ora e prometto di essere un buon padre."

"Ed io prometto di essere una buona madre." Si voltò verso di me e le sorrisi. Azzerai le distanze ed unii le labbra in un bacio pieno di dolcezza ed amore.