N.

Mi svegliai lentamente, tastando il letto alla mia destra, ma era vuoto e non sentivo il calore del suo corpo accanto al mio. Così, mi alzai e la cercai nel bagno della camera, ma con scarso successo. Aprii la valigia, vicino al letto, e ne estrassi un paio di skinny jeans neri, una maglietta a maniche lunghe bianca e verde acqua con le converse anch'esse bianche. Mi sciacquai il viso e scesi per fare colazione. Mi avvicinai al tavolo e salutai tutti, per poi abbracciare la mia ragazza, lasciandole un lungo bacio sulle labbra.

"Giorno, piccola." Dissi ancora con la voce impastata dal sonno e le cinsi i fianchi, poggiando il mento sulla sua spalla. La sentii ridacchiare  e stringenrsi nel mio corpo.

"Giorno, amore." Mi sorrise dolcemente. "Dormito bene?"

"Con te al mio fianco è impossibile non farlo." Sussurrai al suo orecchio e la vidi arrossire, mordendosi il labbro. Mi sedetti accanto ad Angie e la guardai, intenta a imburrare un fetta biscottata. "Da quanto sei sveglia?"

"Non so." Pronunciò, alzando le spalle. "Credo da almeno un'oretta, ma sono rimasta nel letto con te per un po' prima di scendere."

"E cosa hai fatto?"

"Ti ho accarezzato i capelli." Sorrise.

"Non è giusto, io dormivo." Feci il finto offeso.

"Eri così adorabile, che ti ho lasciato dormire. E poi sei in tour, non voglio che ti stanchi. Avrai molti concerti, tra cui uno stasera."

"E voglio che tu ci venga."

"Ma, non voglio disturbare."

"Se ti ho portata con me, è per ufficializzare meglio il nostro rapporto. Tutti dovranno sapere che ormai sei solo mia e di nessun altro."

"Le fan mi odieranno, lo sai?"

"Sì, piccola. Ma avrai anche ragazze che saranno pronte a difenderti, me sono sicuro. Finché ci sarò io, non permetterò a nessuno di ferirti." Annuì e mi guardò negli occhi, pronunciando un flebile grazie che a malapena riuscii a cogliere.

Posò ciò che stava facendo e si alzò dalla sedia, tornando in camera. Mi alzai assieme a lei, sotto lo sguardo accigliato dei ragazzi. Salii le scale ed entrai nella camera ed ra distesa nel letto con il mio capello in testa. Sorrisi appena mi ricordai fosse quello che le avevo regalato per il primo tour.

"Ehi." Mi sedetti accanto a lei e si voltò dall'altra parte. Mi distesi, accarezzandole il ventre e sentii i nervi sciogliersi sotto il mio tocco. "Non hai toccato nulla, hai fame?"

"No."

"Che ti succede?" Le cinsi i fianchi, poggiando il mento sulla sua spalla e si voltò in modo da guardarmi negli occhi, lasciandole dei piccoli baci sulla spalla. 

"Ho paura, Niall." Disse, trattenendo le lacrime.

"Shh, va tutto bene." La rassicurai. "Io sono qui."

"Mi insulteranno e quando sapranno che sono incinta, mi odieranno ancora di più. Sono una fan e so come ci si sente. Saranno deluse, perché vorrebbero essere al mio posto, ed odieranno anche il nostro bambino." Singhiozzò. 

"Ti prometto che non accadrà. Tempo al tempo, principessa." Le sussurrai. Poggiai le mie labbra sulle sue, unendole in un tenero bacio. "Ricorda che ti amo."

"Ti amo anche io." Sorrise tra le lacrime.

"Vieni, riposa con me."

"Ma non hai le prove?"

"Aspetteranno. Niente è più importante di te e del bambino." Sorrise e mi abbracciò, coccolandosi nel mio petto.

Alzai le coperte e le adagiai su di noi. La feci distendere su di me e le accarezzai la schiena, confortandola. La riempii di baci ovunque, fino ad addormentarci abbracciati.