[72]
A.
Mi alzai in piena notte ed andai in bagno a vomitare. Mi poggiai poco dopo al muro, sentendomi improvvisamente stanca ed affannata, pur non avendo fatto nessuno sforzo. Chiusi gli occhi e respirai lentamente, per far tornare il battito normale.
"Respira, è tutto ok." Mi ripetei, ma non funzionava.
La sensazione si ripeteva ed aumentava sempre di più, minuto dopo minuto. Mi alzai e mi guardai allo specchio. Stavo piangendo inspiegabilmente. Tornai in camera, poggiandomi al muro e distendendomi di nuovo nel letto, accanto a Niall.
Mi rifugiai nelle sue braccia, singhiozzando. Voglio che smetta perché sento una fitta al ventre e spero solo che il bambino stia bene. Iniziai a tremare e mi strinsi di più nel suo petto. Avvolse le sue braccia attorno a me e mi strinse a se.
"Piccola." Disse, mugolando. Aprì gli occhi lentamente e. dopo aver messo a fuoco, mi vide piangere. "Ehi, che succede, un altro incubo?" Scossi la testa, incapace di parlare a causa del dolore.
"Mi fa male. Portami in ospedale, ti prego." Singhiozzai pronunciando quelle parole. Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Sì, certo. Dimmi solo se riesci a vestirti da sola."
"N-no." Lanciai un grido di dolore.
"Cazzo!" Si alzò velocemente, correndo al lato opposto del letto per toccarmi il ventre. Sbarrò gli occhi e mi preoccupai. "Non lo sento..." Mi paralizzai, ansimando.
Non voglio perdere il bambino. Non me lo perdonerei mai. Mi vestii rapidamente e, dopo essersi vestito anche lui, prese la macchina del padre e mi portò nell'ospedale più vicino.
"Niall, ho paura." Singhiozzai.
"Va bene." Trattenne a stento le lacrime e si asciugò il viso.
"Mi dispiace, non nemmeno stata capace di prendermi cura del nostro bambino, perdonami." Annuì a scatti.
"Principessa, shh. Sono sicuro che non è come sembra." Annuii poco convinta. "Vieni, siamo arrivati. Puoi camminare?"
"Non molto."
Mi sollevò da terra e mi prese in braccio. Mi portò sino al piano superiore, dove c'era il dottore. Bussò e dopo aver sentito un 'avanti' in risposta, aprì.
"Mi scusi, la mia ragazza sta male. È incinta di un mese e mezzo ed ha delle fitte al ventre." Parlò velocemente.
"Vediamo cosa si può fare, ma deve uscire."
"Cosa? Ho il diritto di sapere come sta il nostro bimbo." Guardò verso di me e mi strinse la mano, baciandola.
"E va bene, ma solo perché la ragazza è minorenne." Annuì e mi sorrise.
Mi visitò facendomi distendere sul lettino e poco dopo uscì dalla stanza per poi tornare con delle pillole.
"Allora, è normale che senta delle fitte. Ogni corpo reagisce in maniera diversa alla gravidanza, ma le basterà prendere questa pillola una volta al giorno, non di più mi raccomando, e vedrà che il dolore scomparirà. Si ricordi di assumerla solo quando sente dolore. Parlando del piccolo, è tutto nella norma, è sano e sta bene." Sorrisi e sospirai. Niall mi baciò dolcemente e poggiò la testa sul mio ventre.
"Amore." Sussurrò. "Ti amo." Sorrisi, mordendomi il labbro. Mi diede un altro bacio e mi prese di nuovo in braccio. Ringraziammo il dottore e mi portò a casa. "Visto, te lo avevo detto. Basta sperare." Annuii, sorridendo.
Aprii la confezione per prendere una pillola, dato che il dolore era lancinante. La presi con un sorso d'acqua e la mandai giù. Dopo poco tempo, potevo sentirne già gli effetti. In effetti, il dolore era sparito e potei dormire in pace. Così mi misi nel letto e Niall mi coprì, stringendomi a lui, si mise accanto a me e si riaddormentò.
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