N.

"Non ho ancora finito." Le sussurrai all'orecchio. "C'è ancora qualcosa che voglio farti vedere." Si voltò e mi sorrise, mordendosi il labbro.

"E che cosa?" Mi gettò le braccia attorno al collo. Le diedi un bacio sul naso e chiuse gli occhi.

"Vieni, te la mostro." Mi seguì e la portai fuori, dove c'era il giardino che circondava il castello. Le misi una benda sugli occhi, in modo che fosse una sorpresa, per poi allontanarmi.

"Amore..."

"Shh, sono dietro di te. Ti guido io." Le misi le mani sul ventre e poggiai il suo corpo sul mio. Le diedi un bacio all'angolo della bocca, per poi camminare assieme.

"Niall..."

"Piccola, non aver paura. Non ti lascio." Potei notare un sorriso a causa delle sue fossette.

"Va bene." Continuò a camminare, fino a che non le dissi di fermarsi e fece come le consigliai. Le tolsi la benda lentamente ed arrivammo in un campo pieno di fiori di tutti i colori.

"Ti piace?"

"È magnifico." Disse stupita.

"Venga, mia principessa." Le presi la mano, baciandola e fece un inchino. La portai sotto un albero, dove poco prima avevo allestito un pic-nick.

[...]

Mi sedetti sotto l'albero e mi guardò mordendosi il labbro, sorridente come sempre.

"Lo hai fatto per me?" Chiese timidamente, sedendosi sulle mie gambe. Mi cinse il collo con le braccia e le baciai la spalla.

"Per te ed il bambino." Continuai a baciarle la spalla, per poi passare al naso. "Perché ti amo e non mi stancherò mai di ripeterlo." Sorrise, sfiorando le sue labbra con le mie e la baciai in modo casto, per poi approfondire lentamente.

"Sei meraviglioso." Si ranicchiò nel mio petto e le accarezzai la schiena, dandole un bacio sulla fronte e scostandole i capelli dal viso.

"Sembri un angelo e, ogni volta che ti vedo, me ne convinco sempre di più. Quando ti accarezzo, ti sfioro per paura di farti del male. Le tue labbra sono la mia rovina, non sai quanto. Vorrei baciare ogni centimetro del tuo corpo, solo per vedere la tua pelle così candida e perfetta rabbrividire sotto il mio tocco. Il tuo profumo è indimenticabile ed i tuoi occhi sono inconfondibili, li riconoscerei tra mille. Sei bellissima giorno dopo giorno ed io sono fortunato ad averti, fortunato ad avere una ragazza come te. Ti amo più di me stesso." Sussurrai e continuai a coccolarla. "Fortuna che sei solo mia." Alzò il suo sguardo verso il mio e ridacchiò. La baciai, mordendole il labbro. So che piacesse quando lo facevo, e sorrise.

"Sei solo mio. Non voglio nessun'altra tra di noi, dimentica Hilary." Poggiò la sua fronte con la mia e chiuse gli occhi.

"Già fatto, quando ho incontrato i tuoi occhi. E non esagero se ti dico che avevo dimenticato come si respirasse."

Sussurrai e rise, mettendo una mano tra i miei capelli, accarezzandoli. Le sfiorai la guancia accaldata, perché stava arrossendo, e la baciai.

"Principessa." Mi inchinai. "Mi concede l'onore di questo ballo?" Le baciai la mano dolcemente.

"Volentieri."

Si alzò da me e presi il telefono, mettendo Always di Bon Jovi, perché sapevo che la adorava. Era la canzone che abbiamo ballato al nostro primo appuntamento. Le cinsi i fianchi, mi circondò il collo con le braccia e si poggiò al mio petto. Così, feci partire la canzone.

"Ti sei ricordato." Disse contro il mio petto.

"Non posso dimenticarlo."

Le presi la mano e la racchiusi nella mia delicatamente, lasciando il braccio attorno ai suoi fianchi. Ballavamo lentamente e le canticchiai la canzone all'orecchio. Finita, la guardai negli occhi e la baciai a fior di labbra.

"Perché semplicemente non posso smettere di pensare a te. Hai riempito il mio cuore, oltre che la mia vita, e non posso esserne più felice." Aveva gli occhi lucidi e le baciai le tempie.

"Sei così dolce."

"Non posso trattare male un angelo come te, è impossibile maltrattare una ragazza così fragile e innocente. Sarei uno stronzo ed un idiota a lasciarti andare." Sfiorai le labbra sensualmente e le leccai il labbro inferiore.

"Non lo fare..." Sussurrò.

"Nemmeno per sogno. Ora che sei mia, non ti lascio più."

La feci indietreggiare fino all'albero, poggiando le mani sul suo fondoschiena, mentre le sue correvano tra i miei capelli.
Fu il bacio più dolce e romantico di sempre.