[Dedicato a xxhoranjulietxx, l'angelo che ha creato la magnifica copertina.]

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N.

Mi distesi nel letto, aspettando che il mio bellissimo angelo uscisse dal bagno. Sorrisi, ripensando a quanto era timida la prima volta che ci eravamo conosciuti, mentre ora era cresciuta e non potevo esserne più felice. Tutto questo grazie a me. Sono stato io a farla crescere, con il mio amore e con il suo.

È magnifica, non riuscirei ad immaginarmi un futuro senza di lei. Davvero, non ci riuscirei. Perché ogni frase che costruirei, metterei il suo nome ovunque e non mi importa se riusciranno a comprendere il nostro amore o no. Le cose non cambieranno perché lei ha me tanto quanto io ho lei.

"Amore, stai bene?" Rise, passandomi una mano davanti alla faccia e scossi la testa tornando alla realtà.

"Mai stato meglio." La afferrai dalla vita e la attrassi a me. Le diedi un bacio e vidi che chiuse gli occhi, anche quando le nostre labbra non erano più in contatto.

"Che significa?" Si toccò le labbra.

"Niente di particolare, volevo farlo." Alzai le spalle e mi sorrise. Abbassai lo sguardo e notai che era ancora vestita. "Mmh, ma... Niente vestitino sexy?" Dissi dispiaciuto.

"Sì, è solo che ti ho visto assorto nei tuoi pensieri e volevo sapere a cosa stessi pensando."

"Hai paura che pensi ad un'altra?"

"E chi può dirlo." Mi fece l'occhiolino e risi, mandandole un bacio. 

Detto ciò, si chiuse nuovamente in bagno. Presi il telefono ed iniziai a giocarci, per passare il tempo. Uscì qualche minuto dopo, con indosso un completino tanto sexy quanto provocante. Mi cadde il telefono dalle mani e rimasi allibito.

"Vuoi farmelo indurire ancor prima di iniziare?" Mi leccai le labbra.

"Niall!" Arrossì violentemente, subito dopo. Avanzò verso il letto, venendo verso di me. "Non capisco una cosa. Ha un buco... Lì."

"Fammi vedere."

"No." Scosse la testa. "Lo vedrai dopo."

"Piccola, ti prego..." La supplicai.

"Dimmi." Sorrise, guardandomi.

"Non ce la faccio..." Indicai il rigonfiamento nei miei boxer. Annuì e lo liberò dal tessuto. Un sospiro uscì dalle mie labbra.

"Sei così eccitato." Sorrise ingenuamente.

"E tu sei così calda." Avvampò nuovamente.

"Ora, fai solo ciò che ti dirò di fare. Devi resistermi."

"Allora, legami. Non ne sono capace."

"Ma è proprio questo il gioco." Si leccò le labbra e si avvicinò all'erezione.

Si chinò ed iniziò a leccare attorno, massaggiandomi la punta con la mano. Ansimai e chiusi gli occhi, beandomi del suo tocco e di ciò che mi stava facendo provare. Non perse tempo e leccò la punta, per poi metterlo in bocca, pompando tutta la lunghezza. Dei gemiti uscirono dalle mie labbra e la sentii ridere. Aggiunse la lingua, facendolo diventare un bacio passionale.

"Oddio." Dissi, ansimando. Non resistevo più e lo sentii indurirsi di più, tanto da farmi gemere. "Come sei brava, dio."

Raggiunsi la sommità del piacere e mi svuotai nella sua bocca. Ingoiò tutto, leccandosi le labbra alla fine. Continuai ad ansimare e si distese accanto a me baciandomi. Sapeva di me e la strinsi, toccandola ovunque.

"Se prima ti desideravo, ora ti desidero ancora di più." Le baciai il collo avidamente e gemette.

"Mi vuoi?"

"Sì, ti supplico."

"Quanto mi vuoi?"

"Non sai quanto." Rise e le sussurrai all'orecchio. "Non sai che ti fare." Si strusciò su di me, così velocemente che si indurì.  Ansimai e gemette.

"You are my dirty little girl." Le sussurrai all'orecchio, leccandole il collo e la misi sotto di me. "Voglio comandare io. Ora alzati." Si alzò e la sbattei al muro. La presi in braccio ed entrai in lei in modo rude, iniziando a spingere forte.

"Niall..." Gemette. Strinse in pugno i mei capelli e si morse il labbro, tanto da farsi uscire il sangue. 

"Gemi, fammi sentire quanto ti piace."

Gemette sempre più forte e gemetti a mia volta. I nostri gemiti si unirono in uno solo e spinsi di più e più velocemente, ancora ed ancora. Ed ad ogni spinta che davo, lei mi chiedeva di dargliene un'altra più forte.

"Dì il mio nome, voglio che sentano che appartieni solo a me." Dissi, ansimando. Il mio nome uscì a piccoli sbuffi dalle sue labbra e non potevo essere più appagato di sentire quanto le piaceva fare l'amore con me. "Più forte, devi gridarlo."

"Niall!" Ansimò.

"Cazzo, piccola!" La riempii del mio orgasmo e sorrise, accasciandosi su di me.

"Ancora." Ansimò. "Non uscire, per favore." Si mosse e gemette.

"Facciamolo ancora, ti voglio così tanto." La baciai dolcemente, riprendendo fiato.

"Lo faremo, ma non oggi."

"Va bene." La baciai intensamente e schiuse le labbra, così introdussi la lingua e la mossi assieme alla sua, leccandola. Mi staccai e la succhiai. "Sei una cattiva ragazza."

"Lo so." Sorrise maliziosa e le baciai il ventre. "Ti amo, lo sai questo vero?" Fece scontrare il suo naso con il mio.

"Certo che lo so, e tu lo sai che ti amo più della mia stessa vita?"

"Sì." Annuii ed uscii da lei, che gemette in disaccordo. "Perché lo hai fatto?"

"Voglio coccolarti come non ho mai fatto prima. Voglio gridare al mondo intero che ti amo e che mi sacrificherei per te, darei la mia vita per te. Darei tutto per te, per averti accanto. Se ti perdessi, darei anche l'anima pur di riaverti con me." Misi la sua mano sul mio cuore e la abbracciai, dandole un bacio sulla spalla ed uno sulla clavicola. 

"Ti amo. Non mi importa se te l'ho già detto, ma ti amo come non ho mai amato nessuno. Sei così dolce e ti amo ancora di più, giorno dopo giorno"

"Qualsiasi cosa accada, ricorda. Io ho te e tu hai me, questo non cambierà mai."