N.

Spalancò gli occhi e si alzò da me, iniziando a gridare terrorizzata. Scattai seduto e la trovai ranicchiata su se stessa, piangendo e singhiozzando disperata.

"Piccola." Mi avvicinaì per consolarla, ma si ritrasse dal mio tocco.

"Non mi toccare..." Disse, con voce tremante. "Non mi toccare..." Continuava a ripetere.

"Sono io,Niall..." dissi sussurrando.

"Ti prego non farmi del male" le tremava la voce a causa del pianto ed iniziai a preoccuparmi. Non mi aveva riconosciuto forse lo avrebbe fatto se si fosse lasciata toccare. Così tentai nell'impresa ma come facevo un passo verso di lei, ne faceva due indietro verso di me. "Piccola" tentai nuovamente. "Sai chi sono?" mi avvicinai lentamente e con cautela facendola parlare come diversivo per toccarla.

"Sì..N-niall"

"Brava" sorrisi. "Sai dirmi altro?" ero a pochi centimetri e mi sedei accanto a lei sul letto. Stavolta non si ritrasse ed aveva le ginocchia al petto.

"Amore..." sibilò"Voglio lui"

"Sono quì piccola. Sono sempre stato accanto a te" le accarezzai la guancia ed immprovvisamente realizzò. Si voltò e scoppiò in lacrime fiondandosi nelle mie braccia.

"Amore" scoppiò in un pianto dirotto e la strinsi a me. "Aiutami" singhiozzò. Era stranamente fredda ed aveva le labbra violacee. Le guance erano pallide così come il suo volto. Era completamente pallida anche nel resto del corpo.

La misi sotto di me e la scaldai con il mio corpo baciandole le labbra piene e di quel colore ciliegia che amavo, ma che in quel momento erano viola. Continuai a darle dei casti baci mentre teneva gli occhi chiusi ma qualche lacrima continuava a scendere indisturbata. Le scaldai il corpo con le mani, accarezzandole ogni parte del corpo anche da sopra il tessuto del pigiama.

"Sono quì, sono quì piccola. Ora ci sono io a coccolarti. Va bene?" annui a scatti e le diedi un altro bacio casto. Mi alzai ma si alzò di conseguenza, rimanendo seduta sul letto.

"Non andartene ti prego" con gli occhi gonfi di lacrime. "Ho bisogno di te per favore" mi supplicò. Annuì ed andai nel bagno e riempire una bacinella di acqua calda. La misi sul comodino e si distese sollevata di essere stato breve. Immersi la mano nell'acqua bollente e le massaggai il ventre per poi trasalire al petto.

"La senti?"

"Sì" sorrise. "Grazie.." le sorrisi in risposta e la baciai a lungo ma dolcemente ricambiando.

"Piccola cosa è successo?" mentre continuavo nell'intento di scaldarla.

"Un incubo...solo che era diverso dai miei soliti" si accigliò.

"Che intendi?"

"Di solito sogno immagini del mio passato o il mio patrigno che abusa di me. Ma questo era totalmente diverso"

"Perché? Cosa hai visto?'

"C'ero io...e c'eri anche tu" aggiunse in seguito.

"E cos'è che ti ha spaventata così tanto?"

"Il fatto che volesse uccidermi"

"Chi era?"

"..." ,non rispose chinando la testa.

"Piccola, chi era?"

"Eri tu...quella persona eri tu"