[52]
A.
Ci stavamo baciando dolcemente, quando Maura non ci interruppe.
"Ni-" Aprì la porta e ci vide impegnati.
"Mamma!" La ammonì dolcemente e sorrisi.
"Disturbo, ragazzi?"
"No, la bacio ogni giorno." Mi sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia.
Maura ridacchiò divertita e mi rivolse uno sguardo tenero, quasi come se fosse mia madre, e ricambiai il sorriso.
"Amore, dai tempo a tuo padre. Sai com'è fatto. Lui non è cattivo, ma quello che gli hai detto lo ha sconvolto." Gli mise una mano sul ginocchio.
"Sì, mamma. Però, io non voglio lasciarla."
"Lo so, amore." Gli accarezzò la guancia. "Era da tanto che non vedevo Niall così felice, come quando sta con te. È spensierato, dolce ed amorevole. Ha sempre il sorriso sulle labbra ed ora che sei in dolce attesa, esplode di gioia da tutti i pori. Ti ringrazio molto."
"È lui che fa felice me. Lui è meraviglioso ed io non chiedo di meglio. Rifarei tutto daccapo. Dalla prima fino all'ultima cosa, allo stesso modo." Mi sorrise e mi abbracciò. Rimasi perplessa ma ricambiai volentieri.
"Sapete che sono qui, vero?" Scoppiammo a ridere entrambe e lo baciai.
"Vi lascio soli." Si diresse verso la porta ed uscì.
Non appena la chiuse, si distese su di me.
"Allora, dove stavamo?" Lo baciai ripetutamente e lo strinsi a me.
"Mi stavi baciando." Prese a baciarmi in modo poco casto.
"Cazzo." Gemette, lasciando le mani sul fondoschiena e lo guardai accigliata.
"Che succede?"
"Non sono riuscito a trattenermi dal non baciarti."
Mi morsi il labbro e lo spinsi sulle mie labbra, che si incontrarono violentemente mentre le nostre lingue giocavano insieme.
"Nemmeno io." Risi e mi fiondai di nuovo sulle sue labbra morbide.
-
B.
Non riuscivo a credere che Niall stesse con una ragazzina di soli quindici anni, e ciò mi sconcerta. Lui è così preso, però lei mi sembra tanto distaccata e fredda. Finirà per soffrire e non posso permette che accada una seconda volta.
"Amore, vieni." Mi chiamò Maura.
"Dove?" Chiesi e mi condusse nella loro stanza, facendomi spiare dal buco della serratura.
"Guardali, sono così dolci insieme."
"Non lo so." Ribadii, ancora pensieroso.
"Il modo in cui si guardano, in cui si baciano ed il sorriso che ha Niall ogni volta che la vede. Gli si illuminano gli occhi e sono sempre appiccicati a baciarsi o a coccolarsi. È palese che si amino."
"Mmm."
"Anche noi eravamo così, non te lo ricordi?"
"Sì ma tu avevi vent'anni anni ed io ventuno."
"Non sto dicendo l'età, ma il comportamento. Insomma, noi facevamo le stesse cose. Quindi, ciò significa che non sei convinto nemmeno di noi due perché se dubiti di loro che si comportano come noi, allora metti in dubbio anche il nostro di amore."
"Non è vero!" Mi difesi prontamente. "Del nostro amore non dubito."
"Ed io non dubito del loro." Mi sorrise e fece una pausa. "E poi ti piaceva Hilary, che ha fatto soffrire da morire Niall, e non ti piace Angel che stravede per lui? Sei strano."
"Hai ragione tesoro."
"Finalmente." Mi sorrise raggiante.
"Le darò una possibilità."
"Sul serio?" Disse entusiasta.
"Sì, tutti la meritano."
"Ok. Allora, vai a dirlo a dire ai ragazzi." Disse, abbracciandomi.
"Lo farò, lo farò."
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