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[20]

N.

La rincorsi e la chiamai, per farla girare.

"Angie, per favore, parliamone."

"Vattene! Se non hai fiducia in me e nella nostra relazione, è meglio lasciarci."

"No, ti amo. Sei la cosa più importante che ho, mi dispiace aver dubitato di te."

"Niall ti amo anche io, ma-" Le cinsi i fianchi con un braccio e la baciai, prima dolcemente e poi con foga. "No, Niall. Staccati."

"Nemmeno per sogno, mi piace baciarti."

"Ho detto smettila, è finita ormai."

"Non ti credo." La feci voltare e la spinsi al muro. "Guardami negli occhi e dimmi che è finita."

"Io..." Si morse il labbro.

"Non puoi, perché tra di noi non può finire. Ci amiamo troppo per lasciarci andare."

"Se è come dici tu, perché hai dubitato di me? Io sono stata sincera, perché ti amo e non ti tradirei mai. Invece, tu lo faresti!" Le scese qualche lacrima. "Ora vattene, lasciami sola." Disse, calmandosi.

"No, resto qui." Le accarezzai l'interno coscia e alzò la mano per darmi uno schiaffo, ma fui previdente e le presi le braccia bloccandole al muro. "Ora, che farai?" Mi avvicinai alle sue labbra.

"Lasciami." Sussurrò.

"So che non vuoi che me ne vada."

"Cosa te lo fa capire?" Disse soffiando.

"I tuoi occhi neri, mi chiedono di restare. Ho sbagliato e me ne pento, ma ti amo da morire. Le tue labbra e la tua lingua sono per me una droga, non posso starti nemmeno un minuto lontano. Voglio passare la mia vita con te, piccola. Voglio avere dei bambini da te, voglio sposarti ed invecchiare insieme. Non mi importa cosa possa dire la gente, anche se sei piccola. Ma sei la mia piccola e ti cresco io. Dammi un'altra possibilità non chiedo altro."

"Lo sai che quando mi chiami piccola mi sciolgo."

"Ti prego..." Dissi, soffiando sulle sue labbra.

-

A.

"Ti prego..." Disse, soffiando sulle mie labbra.

[...]

"Va bene." Dissi sfiorando le labbra.

Gli leccai le labbra, succhiando il labbro inferiore. Lo sentii mugolare e aprì la bocca per dire qualcosa, ma infilai la lingua, baciandolo in modo focoso. Gli gettai le braccia intorno al collo e mi prese in braccio.

"Le pensi veramente quelle cose?"

"Certo." Mi palpò il fondoschiena, riprendendo a baciarmi. "Voglio formare con te la mia famiglia, sei la ragazza che ho sempre voluto."

"E tu il ragazzo che ho sempre desiderato." Mi diede un ultimo bacio a stampo e tornammo alla casetta, per mano.

"Come ti senti?"

"Credo di sentirmi molto meglio, grazie." Gli diedi un bacio sulla guancia.

"Lo farò sempre, sia per te che per i nostri bambini."

"Amore, ti riempirei di baci."

"Io ti farei altro." Gi diedi uno schiaffo dietro la nuca.

Poi mi prese in braccio ed iniziai a baciargli tutto il viso, passando infine al collo e si lasciò sfuggire un gemito. Mentre baciavo ogni centimetro di pelle scoperta, aprì la porta e mi portò su. Ma saliti, avevamo gli occhi di Melissa e di Alex su di noi.

"Uhm... Ragazzi noi siamo ancora qui." Pronunciò Melissa, in imbarazzo.

"Oh, scusate non vi avevamo visto." Arrossii violentemente.

Che figura.

"Me ne sono accorto." Si alzò dal letto ed andò verso Niall. "Se solo provi a ferire mia sorella, ti giuro che vengo cercarti e ti ammazzo." Disse duramente.

"Alex!" Lo rimproverai. "È il mio ragazzo, se mi ferisce lo lascio."

"Sì, lo lasci e poi lo mandi da me, che lo concio per le feste." Gli diedi uno schiaffo dietro la nuca.

"Ho detto basta."

"Ok, ok, scusa. Dio, fa male."

"Ti sta bene, spari cazzate." Sibilai indifferente, provocando la risata di tutti. "Ti voglio bene, lo sai."

"Anche io." Mi baciarono la guancia ed uscirono.

"Tua sorella è tanto dolce, ma Alex mi fa paura."

"No, è solo molto protettivo."

"Lo spero, non voglio essere picchiato."

"Non lo farà, ti difendo io."

"Piccola." Mi diede un casto bacio. "Ora che se guarita però, niente coccole."

"No, me le avevi promesso."

"Ma stai bene." Mi prese i fianchi, da dietro, stringendomi.

"Sì, ma le voglio lo stesso."

"No." Mi baciò il collo, ma mi scansai e lo buttai sul letto. "Vogliosa?"

"Sì, di coccole."

"Anche io."

"Ci penso io a te."

Mi distesi su di lui e gli tolsi la maglietta, baciandogli il petto e disegnando le linee con le dita e poi con la lingua. Gli baciai il naso più volte, perché sapevo che gli piaceva. Misi la sua maglietta, togliendo la mia, ma lasciando gli shorts. Aprii l'enorme finestra in camera ed uscii sul balcone. Era in cemento bianco e si affacciava sul mare. Così mi sedetti sul bordo, lasciando che le gambe restassero in bilico.

"Cazzo!" Mi prese, facendomi poggiare i piedi a terra. "Ma sei matta, volevi buttarti?"

"Ma no, stavo solo guardando il panorama. Che ti viene in mente!"

"Ah, ok." Tirò un sospiro di sollievo.

"Paura?"

"Da morire."

"Non preoccuparti, ho tutto quello che desidero." Gli feci l'occhiolino e mi sorrise.

-

N.

Mi avvicinai a lei e le cinsi i fianchi, poggiando il mento sulla spalla.

"Vieni, ti porto in un posto bellissimo." Le presi la mano ed uscimmo di casa, scalzi.

"Sono stanca, non ho voglia di camminare."a misi sulla spalla. "No, dai, mettimi giù." Rispose ridendo.

"Hai detto di non voler camminare." Ammiccai, dandole una pacca sul sedere.

"Ehi, non prenderci gusto." Mi rimproverò.

"È eccitante."

"Stupido." Rise. Aveva la risata più bella di tutti. "Siamo arrivati?"

"Sì." La misi giù delicatamente, sedendomi sulla riva.

"Perché siamo qui?" Si sedette sulle mie gambe.

"Volevo farti vedere una cosa. Guarda il cielo." Fece come le avevo detto e alzò lo sguardo, ammirando il tramonto e stringendosi tra le mie braccia. "Ti piace?"

"È bellissimo."

"Il meglio deve ancora venire." Sussurrai al suo orecchio.

"Davvero?"

"Esatto, lo avevo riservato per dopo."

"Cos'è?" Disse, scalpitando come una bambina.

"È una sorpresa. Abbi pazienza, manca poco."

"A volte sei davvero cattivo."

"E dai, bella bionda."

"Come, scusa?"

"Bella bionda."

"Ci può stare, ma essere chiamata piccola è meglio."

"Anche essere chiamato amore. Poi, se esce dalle tue labbra mi fa impazzire."

"Amore." Sorrise. "Amore." Ridacchiò.

"Ok, basta sfottermi."

"Non ti voglio sfottere, ma farti impazzire."

"E perché?"

"Ma, non so..." Disse divertita.

"Perché sei una bambina cattiva."

"E tu un bimbo cattivo."

"Sì, ma un bimbo innamorato e cattivo."

"E io una bambina innamorata e stronza."

"Abbastanza."

"Ma sta zitto!"

Mi ammutolì, con un bacio casto sulle labbra. Ricambiai, dandogliene uno all'angolo della bocca. Mi alzai e la sollevai, in stile sposa, camminando fino al luogo prestabilito.

"Eccoci qui." La feci scendere e le misi una coperta addosso, visto che aveva solo una mia maglietta.

"Grazie." Mi sorrise.

La presi per mano e la misi su uno scoglio, davanti ad un bel fuoco per farla scaldare. Mi sedetti accanto a lei e presi la chitarra, intonando Irresistible.

Don't, try to make me stay
or ask if I'm okay,
I don't have the answer.

Don't, make me stay the night
or ask if I'm alright
I don' t have the answer.

Heartache,
doesn't last forever,
I'll say I'm fine.

Midnight,
ain't no time for laughing,
when you say goodbye.

It makes your lips,
so kissable.
And your kiss,
unmissible.
Your fingertips, so touchable.
And your eyes...
Irresistible.

I 've, tried to ask myself,
should I see someone else?
I wish I knew the answer.

But I know, if I go now,
if I leave and I'm on my own tonight,
I'll never know the answer.

Midnight,
doesn't last forever,
dark turns to light.

Heartache,
flips my world around,
I'm falling down, down, down.
That's why?

I find your lips,
so kissable.
And your kiss,
unmissible.
Your fingertips, so touchable.
And your eyes...
Irresistible

Irresistible
Irresistible
Irresistible

It's in your lips,
and in your kiss.
It's in your touch,
and in your fingertips.
And it's in all the things,
and other things
that make you who you are.
And your eyes, irresistible.

It makes your lips,
so kissable.
And your kiss,
unmissible.
Your fingertips, so touchable.
And your eyes...
Irresistible.

Per tutta la canzone non smetteva di arrossire ed io non smettevo di guardarla negli occhi. Erano così profondi, ma meravigliosi. La rendevano così innocente. Mi avvicinai e la vidi alzarsi. Mi abbracciò e baciò, ricambiai.

"Ti amo, piccola."

"Anche io, amore."

Ci distendemmo sulla riva, coperti e abbracciati sotto il cielo stellato, addormentandoci l'uno nelle braccia dell'altro.

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