-Lover-, o di matrimoni e valzer in salotto

Ladies and gentlemen,
will you please stand?
With every guitar string scar
On my hand,
I take this magnetic force
Here to be my
Lover

-Caro amore mio, io, Tristan Jenner ti prometto di farti sorridere come stai sorridendo adesso. E mi fa ridere perché potrei anche solo ripetere le nostre vecchie promesse. Ma no. Sarò originale. Caro amore mio, io, Tristan Jenner, ti amo. Caro amore mio, non riesco a respirare come vorrei se non ci sei e quando entri in una stanza non posso non sorridere. Caro amore mio, quando ho fatto decentemente bistecca e purè di patate mi hai baciato così profondamente che stavi per avere un mancamento perché io. Io avevo fatto ciò. Caro amore mio, sai già che lascerò la TV accesa e che non andrò via sta volta. Perché non sono bravo con queste cose. Sono proprio una schiappa. Ma caro amore mio, con o senza la benedizione dei nostri migliori amici/testimoni di nozze/ex fidanzati e della adorabile Katie, io ho intenzione di sposarti. Perché non no mai smesso di amarti.  Caro amore mio, Prometto di restare. Nel bene e nel male. In salute e in malattia. Prometto di nascondermi dietro le tue spalle e vedere sorgere e tramontare i tuoi sorrisi. Caro amore mio, ti amo. Ti amo. Ti amo.-
-Io, Nick Rodney, mi sento ufficialmente non all'altezza delle tue promesse, e trovo assolutamente divertente come abbiamo passato settimane a scriverle ed è comunque la seconda volta che ci ritroviamo ad improvvisare come due deficienti.
Io Nick Rodney prometto di spegnere la TV, e prometto tutte le cose che ti io promesso un tempo. Prometto di amarti e onorarti, a parte dopo la quarta birra sul divano di Dom, a quel punto disonore su di te, disonore sulla tua mucca, disonore sulla tua famiglia. Prometto di citarti le principesse Disney ogni qual volta mi vada perché hai questa faccia assolutamente adorabile e mi fa venire una voglia matta di ignorare l'ordine delle cose e baciarti-cosa che non farò perché il giudice sembrava pronto ad avere un esaurimento alle tue promesse non promesse, e non mi sembra il caso. E prometto di restare a bocca aperta ogni volta che ti guardo, perché ti amo. Dio. Dio, ti amo così tanto. Ti amo. Ti amo. Mi scusi Signora Giudice, si potrebbe spicciare? Voglio baciare mio marito .-
-Ti amo anch'io.- sussurrò Tris proprio mentre Katie urlava -Non è ancora tuo marito.-
Nick strinse le sue dita un po' più forte, voltando il mento verso Katie ma con gli occhi incastonati in quelli di Tris. -È sempre stato mio marito.- sorrise.

Quando Tris tornò la casa quella sera le luci erano soffuse ed era piuttosto sicuro che la canzone in sottofondo fosse Lover di Taylor Swift, anche se la stava cantando un ragazzo dalla voce calda. Le armonie erano incredibili.
-Ehi?- chiamò abbandonando cappotto e giacca su una poltrona e Nick comparve da dietro l'angolo, con una  camicia elegante e pantaloni aderenti.
Stava sorridendo dolce e timido insieme, come ogni volta in cui voleva fare qualcosa di romantico e si sentiva come se stesse fallendo. Ma Lover di Taylor Swift e mani gentili?, decisamente non stava fallendo. Prese tranquillo la mano del ragazzo e lasciandosi trascinare in un lento quasi sul posto, a causa delle dimensioni ridotte del loro salottino.
-Che combini Nick, provi a farmi venire il diabete?-
Nick ridacchiò poggiando piano la fronte sulla sua spalla
-Ho anche preparato la cena a lume di  candela.- mormorò forse un po' imbarazzato e Tris catturò il sorriso timido tra le labbra. Lo amava. Dio, lo amava. Dio, lo amava, lo amava, lo amava.
My heart's been borrowed and yours has been blue
Ed era vero, il modo in cui ci avevano girato intorno per settimane anche quando ad entrambi si bloccava il respiro per l'assenza.
All's well that ends well to end up with you
Ed era vero, come era stato ti baciarsi per la prima volta dopo anni, e risentire quell'ansia e il calore e quella aperta perfetta sensazione di completezza. E la sensazione di aver quasi perso tutto.
Swear to be overdramatic and true to my lover
Nick glie lo canticchiò in faccia, piano, ad un millimetro dalle sue labbra. Poteva baciarlo. Poteva canticchiare indietro. -Ti prego, sposami.- invece gli chiese quasi bisognoso e Nick lo fissò interdetto prima di scoppiare a ridere.
-Cazzo, non di nuovo.- affermò rumorosamente, la voce tremante per il divertimento. Tris sussultò. Se non se la sentiva adesso andava bene, ma non aveva intenzione di aver affidarsi a lui di nuovo? Lo aveva ferito troppo? Non si sentiva più suo marito? Perché ad essere del tutto sinceri Tris non aveva mai smesso di sentirsi così.
E se avesse rovinato troppo le cose? E se Nick non volesse fidarsi di nuovo? Dio aveva incasinato di nuovo le cose. Dio. Dio.-Scu.. Scusami.- borbottò piano.- Scusami. Mi... Mi è solo passato per la testa, e...- abbassò lo sguardo. -Non avrei dovuto. Avre... Avrei dovuto pensarci, e...-
-Tris.- lo chiamò dolcemente Nick e Tris sollevò lo sguardo. Nick era assolutamente intenerito, e aveva quello sguardo così innamorato e buono e dolce, e huh. Aveva una scatolina tra le dita. Una scatolina con un anello.
-Lo abbiamo fatto di nuovo.- ridacchiò.
E ora Tris capiva il senso. Lo avevano già fatto. Era già successo. Scoppiò a ridere con Nick, su Nick, per Nick.
Dio, era così suo. Così suo.
Sembrava che il nome di Nick fosse inciso su ogni cellula del suo corpo.
-Quindi mi sposi?- sussurrò, e le risate di Nick rallentarono fino a fermarsi.
-Almeno un milione di volte si.- sorrise piano.

Quindi. La torta era scivolata mentre la portavano in sala. C'era una quantità abbondante di panna sui capelli di Tris, ed era sicuro che Katie avesse fatto in  modo di ficcargliene un po' nel colletto quando avevano deciso di non sprecare il dolce, usandolo sul campo di battaglia come munizioni. Il fatto che tutti fossero più o meno sbronzi-a parte i bambini naturalmente, loro erano così al naturale-non aveva minimamente aiutato la causa dei camerieri. Così quel pacifico, tranquillo matrimonio si era trasformato in una battaglia nemmeno eccessivamente distruttiva-a parte per i camerieri, di nuovo, i quali avevano deciso che il povero disgraziato dalle mani molle avrebbe pulito quel disastro. Tutto da solo- almeno finché non era partita la musica. Ora Nick e Tris si stavano dondolando lentamente abbracciati al centro della pista, gli smoking irrimediabilmente  sporchi, i sorrisi enormi, gli occhi socchiusi, fronte contro fronte. E Nick. Oh, lui aveva avuto tanta di quell'ansia, aveva tormentato Shawn per settimane, perchè tutto fosse perfetto, ed ordinato, e ora la stanza era un disastro, non avevano una torta da mangiare, ed  erano coperti di crema e panna dalla testa ai piedi, eppure stava buttando la testa indietro per ridere un po' più forte mentre Tris li faceva volteggiare sul pavimento lucido e scivoloso.
Intanto Shawn sprofondò un po' di più tra le braccia di Dom, sorridendo intenerito.
-Non sono sicuro sia sano il modo in cui li adoro come coppia.- mormorò rilassato, e Dom lo strinse un po' di più al  petto staccandosi definitivamente dallo schienale della sedia. -Siamo stati insieme a due uomini sposati mentalmente. Facciamo schifo.- gli ridacchiò nell'orecchio e Shawn inarcò un sopracciglio. -Farai schifo tu, io gli ho organizzato il matrimonio, sono fantastico.-  Disse con un sorrisetto e Dom emanò uno strilletto offeso. -Tu? Sono io il wedding planner. Tu hai solo fatto in modo che nessuno avesse una crisi isterica.-  affermò piano strofinandogli il naso freddo contro il collo solo per il piacere di infastidirlo. -E ho parlato col catering. E trovato i vestiti. E badato ai bambini di praticamente tutti mentre si preparavano per il matrimonio. E trovato delle scarpe per Katie. Le ho anche stirato il blazer e i pantaloni, in effetti. E...- Dom ridacchiò. -Ok, ok, hai ragione, tu sei fantastico.-  Shawn arrossì un poco, arricciando il naso, e poi si alzò dalle gambe del ragazzo. -E tu sei bellissimo. Ballerai con me?- gli porse una mano e Dom sorrise accecante. -Anche tutta la sera.-

 [...]
Can I go where you go?
Can we always be this close,
For ever and ever?
And now, take me out,
take me home.
You're my, my, my,
My lover.