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-as pointless as you and me-

As pointless as you and me - o di come Nick e Shawn divennero migliori amici.

-Shawn? Stai bene tesoro?-
-Ti amo, credo.-

Un anno e mezzo doveva essere abbastanza. Shawn sperava davvero lo fosse, considerando che per altro era stato Tris a mollarlo-e ora Shawn aveva davvero bisogno di un amico. Normalmente avrebbe rotto le scatole a Dom, ma era Dom il problema intero. Avrebbe potuto assillare Katie allora, ma era la migliore amica di Dom e Paul era il migliore amico di Katie. Era importante che Dom non lo sapesse, ecco tutto. Così si ritrovò a scendere le scale di tutta fretta maledicendo la sua dannata timidezza, perché ora si ritrovava a doversi confidare riguardo la sua cotta col suo ex ragazzo.
Bussò animatamente alla porta dell'appartamento col naso che gli prudeva e la più silenziosa delle preghiere alla "fa che non lo stiano facendo proprio ora, fa che non lo stiano facendo proprio ora, fa che non lo stiano facendo proprio ora".
Naturalmente fu Nick ad aprire, cogliendolo con il pugno alzato per bussare ancora.
-Ehy Flowerboy.- Salutò amichevole -Tutto okay?- chiese e no. No, nononono, no.
-In realtà non del tutto. Tris è in casa? È più o meno un emergenza.-
Nick alzò le sopracciglia preoccupato poggiandogli una mano sulla spalla.
-Shawn? Respira, entra in casa. Hai gli occhi tutti lucidi e arrossati. Hai pianto? Qualcuno si è fatto male? -
Il respiro di Shawn tremò -Sì, ho pianto. È stupido, ma è un buon modo per sfogare la paura. E io ho di nuovo incasinato tutto di nuovo, quindi sí! Ho pianto. E ora ho bisogno del tuo ragazzo, perché è l'unica persona con cui posso parlarne. E mi spiace, perché in realtà è quasi la persona meno adatta, ma se non ne parlo con qualcuno esploderò.-
-Mi dispiace. È tornato in ufficio una ventina di minuti fa. Sicuro di non poterne parlare con me? O se non ti senti di farlo con me, con Katie, o Paul. Presumo che a questo punto riguardi Dom.-
-Non è che io non mi senta di parlarne con te, sei adorabile ed educato e rispettoso e io sto straparlando. È che forse sei ancora meno adatto di Tris.-
Nick sorrise tranquillo. Che deficienti.
-Prometto che mi adatterò a qualsiasi cosa mi dirai.-
Shawn storse il naso -Prometti anche di non prendertela un alcun modo?-
Nick annuì rilassato.
-Mi sono ipoteticamente innamorato di Dom.- Nick annuì pacato trattenendo un risolino (ma va', avrebbe voluto dirgli) e gli porse un bicchiere d'acqua dal tavolino vicino.
-E questo è un problema perché...-
-Perc-Potrebbe non ricambiare, Nick. E non per sminuire gli altri, ma è la persona con cui mi trovo meglio in assoluto, e non voglio che le cose diventino fredde. E poi viviamo insieme. Sai che ansia se va male? E po-.-
-Okay, no.-
-No?-
-Pensi che sarebbe in grado di farti del male in alcun modo, sul serio?-
-No, ma è come se me lo sentissi, e...-
-È solo ansia.-
-E non va via lo stesso. Sono interamente fatto di ansia. E paranoia.  Fammene una colpa.- lo spintonò gentilmente e l'altro ridacchiò.
-Proprio ora che ho trovato qualcuno che mi fa compagnia ansiogena? Oh, non ci penso proprio Flowerboy, nuh-huh.- Shawn annuì concitato e vegamente entusiasta di aver guadagnato un nuovo amico prima di fermarsi di scatto.
-Aspetta, e tu per cosa sei in ansia?- chiese, e Nick ridacchiò.
-Vuoi saperlo un segreto?-domandò, cospiratore.

Nick citofonò una quindicina di volte in casa di Dom e Shawn prima che il biondo aprisse assonnato.
-Nick? Cosa..-
Ma il moro lo stava già stritolando facendolo ridacchiare un po'.
-presumo abbia detto di sì.-suppose  riprendendo l'equilibrio mentre Nick si staccava da lui entusiasticamente.
-Aveva ancora la sua fede!- esclamò entusiasticamente e Shawn ridacchiò.
-Lo so, l'ha tenuta al collo in quella cavolo di catenina finché non ho scoperto che eravate stati sposati.-
-E non me lo hai detto? Sei serio?-
Esclamò indignato dandogli uno spintone proprio mentre Dom passava nel salotto.
-Rissa o posso farmi un caffè?-chiese assonnato.
-Niente rissa, mi sposo e basta-
-Ah ok.- passò avanti e Shawn scosse la testa.
-Allora!- cominciò -entrambi abbiamo sistemato i problemi di cuore. Per cosa abbiamo ansia ora?- chiese e Nick rise piano
-Presumo per i b-... - ma prima che finisse la frase Dom ricomparse.
-COSA HAI INTENZIONE DI FARE?, RIPETI? -
Gli occhi di Nick incontrarono quelli di Shawn prima di scoppiare a ridere. Shawn si fidava ciecamente.

Nick allungò la scatolina verso Shawn, e il biondo fece un piccolo saltello entusiasta portando le mani alla bocca per lo stupore.
-Nick, oh mio Dio.- esclamò quasi in estasi.
-Si lo so, siamo recidivi, me lo ha già detto mia sorella.-
-Non siete recidivi, siete innamorati. Oh Dio. Oh mio Dio.-
-Sai, in quanto ex di Tris dovresti essere un minimo contrario.-ironizzò un filo ansiolitico
-Cosa, dovrei tipo oppormi in nome del nostro amore?A parte il fatto che, anche se fosse, te lo sei comunque sposato prima tu. Poi stavo letteralmente per auto-lasciarmi.
In nome del Vostro amore.- esordí e Nick ridacchiò nervosamente prima di mangiucchiarsi l'unghio del pollice sinistro.
-È solo che non sono bravo col progettare le cose. Io improvviso. Ho sempre improvvisato,e Tris ha organizzato tutto. Anche l'altra volta, era tutto opera sua. E poi sul serio, sei tranquillo giusto?-
Richiese giusto per essere sicuro,
e Shawn gli rivolse uno sguardo curioso ma addolcito dalla tenerezza, il muso ancora nascosto dietro le mani.
-Sisi, sono un pessimo ex, eccetera eccetera, ma ora smetti di impanicarti, hai del lavoro da fare.- affermò serio per poi sedersi sul letto a gambe incrociate. Col tempo anche lui aveva preso l'abitudine di camminare scalzo anche per i corridoi, come se il condominio fosse una grande casa e gli appartamenti la stanzetta di ognuno-gli ricordava in qualche modo l'idea che aveva sempre avuto del dormitorio di un college, o magari una di quelle case enormi da dividere con un fantastilione di fratelli. Realizzò con un mezzo fremito che in un anno e mezzo, aveva trovato una famiglia più stabile pure di quella in cui era nato.
-Ho del lavoro da fare?- Chiese Nick, rinascondendo la scatolina incriminate sotto le camicie nere che usava come divisa.
-Tris non mi ha mai raccontato la proposta. E io voglio sapere.-
Nick ridacchiò, sedendosi sul letto accanto a lui e raccogliendo le gambe al petto.
-Noi due avremmo dovuto parlare così prima. Pensa che alleanza micidiale, buon Dio.-

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