Chapter 6: Six Feet Under
"Io non ti sopporto più, prima o poi ti butto giù dalla finestra!".
"Siamo al primo piano, scema".
"Ti romperesti lo stesso una gamba, deficiente, e almeno per un paio di settimane non vedrei il tuo brutto muso".
Ah, che bello il lunedì mattina, Grace e Larry che battibeccano come sempre, il terzo posto accanto a loro davanti a Clarissa vuoto come sempre ormai rinominato Hegel per ricordarci che siamo nell'aula dove si mangiano wurstel brindando con birra berlinese (anche se in realtá tutto ció che facciamo è sputarci addosso nel tentativo di pronunciare lettere messe a casaccio), Calum accanto a me troppo impegnato a cercarsi un sostituto di Ashton su Grindr e infine Clarissa che sfoglia il suo manuale di arte sconsolata accanto a me.
Chi gliel'abbia fatto fare di prendersi la dobbia laurea mi è ancora poco chiaro.
In tutto questo emergo io, stretta al mio bicchiere di caffè nella speranza che la caffeina faccia qualcosa sui miei neuroni e che calmi i miei ormoni ancora scossi dal sogno di stanotte.
Non ricordo le dinamiche interne, ma ricordo perfettamente che c'erano Abel zucchero, Matty fragola e Luke Hemmings.
E direi che ho detto tutto.
"Questo tizio, IntoTheWoods94, sta cercando in tutti i modi di non avvicinarsi a me! Risponde distaccato, se la tira... Ma cosa crede? Di avercelo placcato d'oro? Solo Lil Wayne potrebbe fare una cosa del genere, giá ha i denti d'oro, tanto vale rendere vera la definizione 'gioielli di famiglia'" sbuffa Calum all'improvviso, sollevando finalmente gli occhi dal cellulare, e davvero, vorrei essere in grado di trattenermi, ma proprio non ci riesco.
"Ask around about her, she don't get emotional, kill off all her feelings, that's why she ain't approachable, she know her pussy got a fan base, a couple niggas with a suit case, suit and tie niggas who play role play, when it comes to money she play no games" comincio a cantare, con tanto di flip di capelli finale, facendo sorridere Calum malizioso, e sta per continuare la canzone cominciando ad atteggiarsi da pimp mal riuscito quando Larry comincia ad applaudire.
"Brava, brava, bravissima! Una nuova Céline Dion!" Esclama, sorridendomi raggiante, e a quelle parole scoppia a ridere.
"Sei davvero disperato, e lei non te la dará. È più probabile che inizi a piovere sushi" sospira Grace, scuotendo tra sè e sè la testa mentre Calum finalmente continua la canzone, facendo muovere tutto il mio corpo.
Abel zucchero fa questo effetto al mio corpo ed ai miei ormoni.
"She lick it up just like a candy, she wanna make them leave their family, she tries to live a life so fancy, she wanna pull up in a Bentley, she ain't got time for lovin', Louis Vuitton her husband, she rather die in lusting, she rather die in the club, till she six feet under" canta, muovendo i fianchi nonostante sia seduto, atteggiandosi proprio come The Weeknd nei suoi video, facendomi sorridere prima che Calum torni in sè, guardando poi Clarissa che sembra voler sprofondare nel manuale di arte.
"La tizia di questa canzone mi ricorda molto Clarissa" esclama, lanciando un'occhiata maliziosa alla diretta interessata che, sentendo il suo nome, alza finalmente la testa dal libro.
"Se la mia vagina avesse una fan base io non avrei passato le ultime due nottate in bianco alla ricerca di quell'angelo sceso in Terra per far urlare gli ormoni di noi comuni mortali, non credi?" Ribatte lei prontamente, e sono pronta ad ascoltare il dibattito che avrá luogo intervenendo con frasi inopportune di Abel zucchero quando il mio cellulare trilla, facendomi abbassare lo sguardo.
Mentre Calum e Clarissa battibeccano, tiro fuori il cellulare sotto il banco, sentendo un attimo l'equilibrio ormonale a cui sono giunta cedere.
L'effetto Luke Hemmings è così forte da essere quasi imbarazzante.
'Sai, pensandoci bene, credo che con Starboy in sottofondo farei volentieri sesso. Ma solo con te, Stargirl'.
Arrossisco senza neanche accorgermene a quelle parole, andando in una discreta iperventilazione cercando di non farla notare ai miei amici perchè Luke Hemmings ha detto alcune cose che proprio non avrebbe dovuto dire per il benessere delle mie ovaie.
Primo, ha detto che farebbe sesso con Starboy in sottofondo, e sesso con Luke Hemmings e Abel zucchero nella stessa frase sono come sventolare eroina e cocaina per i tossicodipendenti.
Secondo, si è ricordato che alla festa l'ho chiamato Starboy, e per questo mi ha chiamato Stargirl nonostante io non lo sia affatto, ma meglio sorvolare.
Terzo, ha detto esplicitamente di voler fare sesso con me.
Che razza di pallone gonfiato. Ma che razza di pallone gonfiato sexy.
"Ehm... Terry? Si puó sapere che hai? Sembra che una mucca stia partorendo, e lo dico perchè ho assistito alla scena" domanda Calum, e a quelle parole alzo lo sguardo sui miei amici che mi guardano spaventati, inclusi Larry e Grace, nonostante Larry abbia sempre un'espressione quasi invasata quando mi guarda.
"Io..." tento di dire, ma sentendo la bocca asciutta mi limito a passare il cellulare a Clarissa, che legge velocemente il messaggio prima di passarlo a Calum, ed immediatamente sulle loro labbra fa capolino un sorriso malizioso.
"Questo ragazzo vuole a tutti i costi entrarti nelle mutande. Non vedevo un tizio così disperato da quando, durante il terzo anno delle superiori, mi sono fatto il quarterback. Era patetico quanto fosse voglioso di avere il mio amichetto" esclama Calum, alzando gli occhi al cielo al ricordo, facendo inarcare un sopracciglio a Clarissa, e vorrei ringraziare questi due per star riportando le mie ovaie a uno stato normale dopo il messaggio di Luke.
"Ancora, Calum? Non ci inganni, sappiamo che sei passivo e ti amiamo per questo. Smettila di atteggiarti da attivo, suvvia" ribatte Clarissa, quando la professoressa fa il suo ingresso tutta stizzita, ma non è questo ad attirare la nostra attenzione, quando la ragazza dietro di lei.
Capelli lilla, occhi verdi così grandi ed intensi da essere visti così da lontano, vestita di nero dalla testa ai piedi.
È la ragazza della festa.
Mi giro immediatamente verso Clarissa che sembra stia avendo un ictus, e senza pensarci due volte le afferro la mano prima di tornare a guardare il suo angelo sceso in Terra.
La ragazza sorride un'ultima volta alla professoressa, che acida quanto i succhi gastrici le rivolge quello che sembra più un grugnito ce un verso d'approvazione, prima che si avvicini a noi, puntando poi al banco vuoto accanto a Larry ed esattamente davanti a Clarissa.
Mi sa che Hegel non le sarà più così antipatico dopo questo.
"Scusate, è libero?" Domanda piano, le sue labbra ancora curvate in un leggero sorriso, mentre cinque paia di occhi sono incollati a lei, due in particolare innamorati.
"Sì, certo, è così libero che lo abbiamo rinominato Hegel" interviene Calum con un un sorriso a trentadue denti, e riesco già a sentire i suoi folli piani per cercare di far mettere insieme l'angelo e Clarissa.
E caso vuole che io saró la sua partner in crime designata.
La ragazza dai capelli lilla annuisce, prendendo poi posto, e probabilmente sentendo ancora gli occhi di tutti su di sè decide di presentarsi.
"Io sono Michelle, e voi siete...?".
Peccato che la risposta che lascia le labbra di Clarissa non sia il suo nome.
"Innamorata".
Mi sa che oggi non sono l'unica che deve fare i conti con i suoi ormoni.
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