Vivere nel passato II
Il Passato è ciò che è stato, il presente è ora e adesso.
Il futuro è ciò che sarà.
Un attimo, un secondo e il presente diviene passato
E il futuro il presente.
(Mia cit.)
Tuffo nel passato: Sei mesi prima dell'arrivo
di Anakin al tempio Jedi
- Ahsoka, Driù! Venite qui. -
Li sento sbuffare, so che stanno approfittando di questi pochi minuti di attesa per giocare a Sabac con Rex e gli altri.
- Non puoi aspettare Darthcoso. - La voce di Ahsoka risulta essere uno strillo acuto.
- Si, maestro un attimo. Non lo chiami più Skycoso? - Anche se Driù parla sotto voce lo sento chiaramente. Quando ci sono Rex e gli altri si sento protetti e spalleggiati per questo si comportano in questa maniera irriverente.
- No Skycoso, dice che non vuole essere chiamato così. -Sussurra Ahsoka avvicinandosi all'orecchio del suo compagno di malefatte.
- Peccato che vi ho sentito e sono dietro di voi.- Braccia incrociate e voce imperscrutabile. Assesto due forti scappellotti a Driù. Sotto lo sguardo contrariato di Rex e gli altri. Sguardi assassini che decido volontariamente di ignorare. Driù si lamenta sottovoce massaggiandosi la zona offesa.
- Ringrazia che non ti punisca oltre. Muovetevi! Se vi chiamo lasciate stare ogni cosa e venite subito da me! E non ti lamentare!- Mantengo una voce arrabbiata e austera, mentre di forza strattonò Driù in piedi.
Ottenuta la loro attenzione li Guido nella stanza accanto. Chiudo la porta: non voglio che nessuno interferisca.
Finalmente soli e lontani dagli sguardi di rimprovero di Rex incrocio le braccia al petto e li guardo severo loro abbassano la testa sanno di avere sbagliato.
- Che c'è? - chiedono timorosamente. Alzo un sopracciglio, ma loro non possono saperlo. Sospiro pesantemente e porto una mano in fronte. Vedo Driù spaventarsi e abbassare gli occhi a terra. Ahsoka di nascosto gli stringe due dita della mano e lui risponde. Questo loro gesto riscalda il mio cuore. Comunque benché il gesto sia dolce non salverà Driù dal castigo. Lo fulmino con la forza si morde le labbra per non urlare Ahsoka volge lo sguardo altrove cercando di mantenersi impassibile mentre il suo amico cade a terra e si contorce dal dolore. Quando reputo che possa bastare smetto. Non ho molto tempo, ma almeno ho reso il messaggio: non ammetterò altre disubbidienze del genere. Attendo che Driù si ricomponga e poi parlo.
- Driù, quando saremo giù dovrai assicurarti di non lasciare mai Ahsoka da sola. Fa in modo che non debba mai... Sai cosa e vedi di non deludermi o combinare guai. E Ahsoka resta sempre vicina a Driù cerca di farlo ragionare e di guidarlo sai è una testa calda.-
- Si maestro. Però anche tu sei una testa calda.- Ashoka non perde mai la voglia di scherzare di rimando Driù che si è rialzato a fatica da terra e tiene la testa bassa la guarda di sottecchi e la supplica con gli occhi di non dire altro.
-Te lo giuro, un giorno io ti...-
- Si, si me le suonerai come si deve. Lo dici da anni. - Ride Ashoka interrompendomi e tirando Driù per un braccio. Velocissimi spariscono dalla mia vista, sorrido. Per una volta posso passare sopra a tutto questo stiamo per andare in missione dopo tutto.
- Ti fanno impazzire eh? - Rex è poggiato con il corpo e braccia incrociate alla parete opposta alla mia. Sono felice che non apra il discorso Driù e punizioni non ho la forza di affrontare questo argomento.
- Lascia perdere. - Un sorriso appare sul suo viso.
- Be, almeno adesso sai cosa facevi provare te a tutti noi! - Aggiunge Fives ridendo.
Vedo comparire due musi adolescenziali super curiosi, - Cioè? - chiedono.
- Sparite! - gli urliamo tutti.
Vado nella cabina di pilotaggio mettendomi ai comandi. Faccio atterrare delicatamente la mia amata astronave e siamo pronti per il nostro grande randevou.
Appena si apre il portellone dell'astronave, nel contempo Rex avvisa il generale Athol, così che sia pronto nel caso in cui vi sia necessità di far entrare in azione i caccia e i transponder.
Questo è un piano complesso, una manovra pericolosa. Vicino a Coruscant e alla rotta Correliana.
Tutto deve andare secondo il piano.
Ripeto mentalmente: devo, ottenere, pacificamente, l'amicizia e il sostegno del clan dei bancari. Se ciò non dovesse avvenire... Potrò contare sui combattivi negoziati.
Davanti a noi sulla piattaforma c'è una delegazione del clan dei banchieri ad accoglierci con passo elegante si avvicina una delegata Muu. I Muu sono alti e magri, hanno braccia lunghe e mani paffute con dita fine e lunghe. Le loro teste sono allungate verso l'alto, non hanno capelli e il naso è appiattito, solo due fori, gli occhi sono scavati e le orecchie quasi inesistenti. Appiccicate alla testa liscia e priva di qualsiasi pelo.
- Ben arrivato, Lord Vader. Il conte Duku e Lord Sidius, ci avevano avvisato del vostro arrivo. Seguitemi, il presidente San Hill vi attende. - I miei apprendisti mi seguono in silenzio stando al mio fianco. I cloni, travestiti da soldati e con i volti coperti dai caschi percorrono la strada accanto a noi.
Per adesso tutto fila liscio.
Percorriamo le vie affollate di commercianti, banchieri, compratori e clienti. Gli alti palazzi svettano verso il cielo. Sette livelli di abitazioni, strade, cunicoli sono sotto ai nostri piedi.
Però il mio obiettivo è l'immenso palazzo ovale che si sta mostrando mano a mano difronte a noi. Questo è ciò che devo conquistare.
Odio la veste di politico sono cento volte meglio come soldato che come politico. Oddio la politica.
- Prego seguitemi all'interno. - La sua voce risuona piatta. La seguiamo all'interno della struttura con grandi vetrate, tavoli e postazioni ovunque su cui sono bancari intenti a contare e gestire nuovi contratti e clienti. Tappeti lussuosi, e scrivanie super eleganti. Non è un ufficio, ma una regia. Tutti i dipendenti sono Muu, tutti super eleganti. Tutti al nostro passaggio alzano la faccia e smettono di lavorare. Sento la loro preoccupazione. Perché la mano nera, la mano della morte di Lord Sidius è lì?
Entriamo nell'ascensore e saliamo all'ultimo piano. Il settantacinquesimo. Appena si apre la porta siamo accolti dall'odore di incenso e da un'immensa stanza ovale. Un tavolo circolare in torno cui sono seduti i responsabili e li è il presidente. Mi vedono e smettono di parlare.
- Ben arrivato Lord Vader. A cosa dobbiamo la sua presenza? Lord Sidius, desidera altri fondi?- Mi domanda laconico e lecchino San Hill.
Coperto dalla maschera sorrido.
- In realtà il mio maestro vuole prendere il comando sul vostro Clan Bancario. - Abbasso con una mossa tutte le serrande. I cloni bloccano le entrate e le uscite i miei allievi sguainano la spada laser.
Mi avvicino al tavolo e mi siedo tranquillamente e pacificamente al posto del presidente. Che spiazzato insieme hai i suoi collaboratori è bloccato in piedi.
- Sedete, signori. Ogni chiamata in uscita è bloccata. I miei incrociatori gestiscono tutte le chiamate, abbiamo i codici per farlo. Nessuno, in tutta la galassia sospetta qualcosa. Adesso, parliamo. Se pensate di poter fuggire, vi avviso: due plotoni composti da droidi e soldati, attendono un mio ordine per attaccare. Inclusi i caccia. Sedete, allora? Magari del thè?- Domando sarcastico. Siedo, sicuro e potente.
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