Vita su Mustafar
Nelle difficoltà, si riconosce chi ci ama.
(Mia Cit.)
Mustafar, Palazzo imperiale.
Sto correndo come un pazzo tra tutti i corridoi della struttura, sorpasso di gran carriera droidi e personale umano devo sbrigarmi non sono in ritardo per gli allenamenti, ma ho la sensazione che Ahsoka sia in difficoltà e abbia bisogno di me.
Da quando abbiamo iniziato ad allenarci con i maestri di Vader Ashoka è messa sotto pressione: la esaminano e scrutano in continuazione portandola al limite in ogni addestramento temo possano comprendere il suo segreto o meglio il nostro segreto. Vader ha affidato a me il compito di proteggerla e proteggere il segreto e sono intenzionato a non fallire, ma la situazione è davvero complessa i maestri di Vader sono senza scrupoli e molto più forti di me passo le notti ad escogitare piani per vegliare su Ahsoka e ad immaginare scenari orribili in cui fallisco e lei viene uccisa: l'ansia mi sta uccidendo come il mal di stomaco perenne e il senso di nausea man mano che mi avvicino sento in lontananza il rumore dei laser che cozzano contro il laser della spada: come immaginavo hanno già iniziato l'addestramento.
Entrando nella grande stanza in cui ci alleniamo, noto che Ahsoka si trova al centro di un cerchio realizzato dai droidi e da piccoli droidi sferici chiamati remoti i droidi e i remoti sparano a ripetizione con i blaster impostati su stordimento la osservo per un attimo mentre para i colpi, del sudore scende lungo la sua fronte. Senza riflettere o aspettare il permesso dei maestri sguaino la spada e con una capriola altissima mi getto nel cerchio. Adesso siamo schiena a schiena.
- Sei in anticipo! - Le sussurro.
- Sono loro a esserlo. -
- Oggi sono calmi? - La voce mi esce più forte del dovuto per colpa di un improvviso colpo di blaster che riesco comunque a parare, ma il maestro Amor probabilmente riesce a sentire la mia domanda perché rabbioso ci urla addosso sbattendo la parte finale del bastone sul pavimento.
- Silenzio! - Indossa un'uniforme nera attillata al petto una spilla rossa e oro sulle spalle un mantello porpora.
- Vader è troppo buono con voi. - Gli fa eco Darth Levian, capelli neri con striature viola lunghi e mossi è umana come Amor indossa un pantalone nero attillato sopra una maglia stretta lunga e bianca che arriva fin sotto all'inguine.
-Concordo. - È il devoriano Skar testa pelata coperta da due enormi corna nere, ne manca una sola Vers anche lei un devoriano.
Restiamo in silenzio: meglio non rispondere nel mentre continuiamo a parare i colpi il maestro ci ha messo in guardia dobbiamo mantenere la calma e non cadere nelle loro provocazioni, questo atteggiamento passivo li fa innervosire e lo sappiamo però ci evita guai peggiori.
Dopo un paio di ore finalmente arriva l'ordine di fermarci, le braccia non le sento quasi più non abbiamo fatto altro che schivare, parare e schiavare tra piroette e salti per non parlare dei colpi stordenti che ogni tanto ci hanno colpito, ho un terribile mal di testa e Ahsoka non deve stare meglio di me.
I maestri avanzano verso di noi ci mettiamo in riga e chiniamo la testa.
- Almeno l'educazione ve l'ha insegnata. - Dice Darth Amor osservo di nascosto Ahsoka stringere i pugni e i denti difronte a quel commento sta per fare una sciocchezza distinto le afferro la mano per tranquillizzarla e farle capire che non deve reagire, vedo le spalle prima rigide rilassarsi. Tuttavia al maestro Amor la scenetta non è sfuggita è così si avvicina furioso con uno strattone ci divide: cado a terra sbattendo le ginocchia
- Sciocco e Debole! - Urla Amor sicuro le prendo però Ahsoka è salva.
- Maestro no, è colpa mia. Chiedo scusa. - rimettendomi in piedi guardo Ahsoka fulminandola con gli occhi così peggiora la situazione.
- Altruista, che carina! - Le fa il verso Skar mentre si avvicina ad Ahsoka sono faccia a faccia.
- Peccato che un Sith non è altruista lui pensa solo a sé stesso, vede il trionfo nella sconfitta di un suo pari perché potrà prenderne il posto, tu non-sei un degno Sith. -Skar sta per alzare le mani su di lei, No! Nessuno ha il diritto di toccarla solo il maestro e lui non lo fa mai, la sua mano si alza per bloccarle il respiro, ma sono più veloce con uno scatto riesco a frappormi tra i due.
- Allora dovrai cambiare piano maestro Skar perché nessuno può punirla tranne il maestro Vader -
- Noi siamo i maestri di Lord Vader. - Mi risponde
- Appunto, i suoi, non i nostri. - Specifico con quel tanto di voce che basta per farmi sentire da tutti, sto mettendo in dubbio la loro autorità questo non porterà a nulla di buono, osservo i maestri avvicinarsi a me deglutisco.
- Come osi mettere in dubbio la nostra autorità minuscolo insetto... Inutile, sciocco e stolto!- La voce di Skar è un misto di rabbia e desiderio di uccidermi.
Cado a terra tenendomi la gola: non respiro.
- Vader ha usato il guanto di seta con voi. Soprattutto con te Ahsoka. -
Io nel frattempo stramazzo al suolo rosso in viso.
- Pensa se lo uccidiamo non avrai più contendenti, non sei contenta? -Domanda sarcastico Amor.
È una domanda a trabocchetto.
-Certo! Avrei un peso in meno però il maestro ci tiene che arriviamo entrambi alla fine.- Anche se Ahsoka è fredda si capisce che sta recitando così la maestra Levian le pone un ulteriore quesito.
- Secondo te merita di esser puntino per aver messo in discussione la nostra autorità? - Nel frattempo Skar mi ha permesso di prendere un po' di aria prima di ricominciare la tortura.
Ahsoka mi guarda con occhi lucidi, io la guardo con occhi imploranti con lo sguardo le chiedo di dire di sì.
- Si certamente. - Levian le carezza un Lekku Il suo bellissimo Lekku bianco e blu che le cade sulla spalla destra la vedo abbassare la testa sconfitta e spaventata.
Scariche di fulmini attraversano il mio corpo da parte a parte il dolore è davvero tanto.
Dopo un po' smette. -Alzati Drù! - all'ordine di Amor con fatica mi alzo tremo dal dolore e sto a stento in piedi però mi conviene ubbidire.
- Per oggi abbiamo termianto il vostro addestramento potete ritirarvi. - Appena Amor pronuncia quelle parole i maestri escono dalla stanza.
Rimasti soli mi lascio cadere Ahsoka subito mi sorregge e delicatamente scendiamo sino a terra sedendoci sul pavimento in legno.
- Sei uno stupido Driù me la sarei cavata. - Afferma mentre mi carezza delicatamente il viso.
- Si certo, ti avrebbero fritta anche se un po' di fritto non sarebbe stato male. - Le dico e ci mettiamo a ridere.
- Mi manca il maestro. -
- Anche a me lui è più gentile. -
- Ti fa così male anche lui, quando ti... Be lo sai? - Mi chiede imbarazzata.
- No, non mi fa così male, Lui non usa così tanta forza e non lo fa così a lungo poi dopo comunque resta un po' con me. - Le sto mentendo. Mi tiro su anche se sarei rimasto per sempre sdraiato tra le sue braccia a guardare i suoi meravigliosi occhi verdi specchiarsi nei miei.
- Perché con te è così e con me no? Il maestro intendo. - In realtà non ci ho mai pensato per me è così e basta, Senza sé e ma se per il maestro è giusto così lo è anche per me, io gli appartengo ogni Sith appartiene al proprio maestro, finché non ne prende il posto Ahsoka però penso che non possa capirlo.
- Penso che tu sia più come una sorella per lui credo, visto che tu non sei... Ecco non sei... Lui ti vede diversa sente che deve proteggerti magari e in realtà anche io sento questo. -
- Si, ma non è giusto: io non devo essere protetta e poi lui vuole bene anche a te e comunque sarei in grado di sopportare anche io tutto quanto. - Ha messo il broncio quanto è carina.
- Ehi, guarda che il maestro ci tiene a me solo che sono un sith e lui pretende di più da me perché mi vede più testa calda poi sa che fra me e te sei tu la coscienziosa, comunque se vuoi la prossima volta ti prendi te tutte le scosse. - Le dico dandole una spallata amichevole non ci credo nemmeno io alle mie parole, non credo il maestro tenga a me tuttavia meglio una bugia.
- Uhmm, no, no a pensarci bene, va bene così. Comunque grazie Driù tu e il maestro ci siete sempre per me. - Di nuovo i nostri occhi si specchiano e mi sembra di potervi scorgere dentro parte della sua splendente anima.
È un momento speciale, un momento che non tornerà. Le prendo il viso tra le mani, la guardo dritta negli occhi poi le sussurrò: Io ci sarò sempre per te Ahsoka non importa quanto siamo diversi e cosa accadrà per te sono pronto a tutto, tu sei speciale per me.
Lei mi guarda, io la guardo. Lentamente ci avviciniamo.
Le nostre labbra adesso sono sempre più vicine, il mio cuore batte come una batteria impazzita mi manca il fiato ci siamo quasi.
- Non posso Driù. Scusami. - Si scansa all'ultimo momento. - Io vorrei davvero però non posso. Non posso. - Sta piangendo
Già non può, non possiamo sono stato uno sciocco.
- Mi dispiace scusami ho sbagliato io. - Le dico abbracciandola: detesto vederla piangere.
-Adesso mio odierai. -
- No, non ti odio e non potrò mai odiarti. Benché il mestiere dei Sith sia odiare tutti io non potrò mai odiare te. - Continuo ad abbracciarla.
Vorrei tanto parlare con il maestro lo vorrei davvero tanto.
A un certo punto mentre siamo abbracciati l'uno all'altra il comlink che prima di partire il maestro mi ha affidato comincia a suonare.
Lo prendo continuando a stare abbracciato ad Ahsoka.
Tutto ciò che vediamo è uno sfondo nero.
- Vedo che state oziando! - Sentiamo una voce da ragazzo non capiamo chi sia.
- Chi sei? Perché mi stai chiamando! - La mia voce è accusatoria e fin troppo autoritaria.
-Driù sono io, Vader, ho avuto il tempo di chiamarvi, adesso sono solo e mi sono sentito di rischiare. -
A quelle parole Ahsoka scatta in piedi e l'incanto finisce, mi posiziono in ginocchio come Vader pretende che io stia di fronte a lui, in ginocchio o in piedi a testa bassa
- Alloora cosa era quello? -
- Quello cosa? - Faccio l'evasivo.
-Driù! Quello era un momento sdolcinato, ecco cosa era. - Ci guardiamo colpevoli. Stiamo per dire qualcosa, ma ci precede Vader.
- Cosa hai fatto Driù? Stai bene? - È davvero preoccupato per me.
- Sì, maestro. -
- No! Non è vero il maestro Amor e gli altri tuoi maestri hanno deciso di renderci la vita insopportabile sono davvero crudeli e loro fanno di tutto per provocarci, soprattutto me e Driù ogni volta ci finisce in mezzo tra capo e collo. -
Anche se non lo vedo so che i suoi occhi indagatori sono su di me.
- Tu Ahsoka come stai? - Le chiede. Speravo almeno in un sono fiero di te, invece mi ignora come sempre.
- Io sto bene maestro. Solo ci manchi senza di te è tutto così noioso. Però io e Driu c'è la caviamo e non facciamo troppi danni. - Ha una faccia da furba di vede quando mente.
- Sarà, secondo me qualcosa hai combinato. - Le dice, il maestro ci conosce troppo bene
- Iooo ecco, in realtà si. Una cosina, piccola... Piccola. Insignificante. -
So che il maestro si infurierà - Ho distrutto mezzo hangar e la tua navicella personale. - Dico tutto d'un fiato non ho dato tempo ad Ahsoka di parlare poi anche se lei avesse confessato comunque le regole sono chiare: Lei sbaglia e io subisco.
Ahsoka mi guarda è arrabbiata con me dall'altra parte c'è silenzio mi sa che gli è venuto un infarto.
- Tu cosa hai fatto? - Sta urlando, ho paura davvero tanta paura però è lontano non può farmi male. Giusto?
- Io ti distruggo Driù, la mia astronave. La mia bellissima astronave. Perché? - È fuori di sé.
- Maestro aspetta non è stato lui sono stata io. È la verità. - Ahsoka mi guarda, non respiro il maestro anche da così lontano riesce con la forza a soffocarmi.
- Ti giuro maestro è solo colpa mia è la verità. Ti prego smettila! Ha mentito per proteggermi. Basta, per favore. - Ho ripreso a respirare siamo entrambi in attesa di una sua mossa.
- Questo da te non me lo sarei mai aspettato sono deluso da te Ashoka. Tuttavia conosci le regole: tu sbagli e lui viene punito, Nonostante questo al mio ritorno avrai anche tu un castigo- Appena dice quelle parole vedo Ashoka rabbuiarsi e piangere per lei Vader è tutto fa ogni cosa solo per renderlo fiero di lei in più sapere che sarò io a pagare il suo errore la distrugge psicologicamente il suo animo altruista la distruggerà.
- Mi dispiace. - Pronuncia quelle parole e corre via sto per alzarmi e correrle dietro però il maestro mi chiama.
- Driù fermo! Ashoka deve stare sola adesso. - Sono così arrabbiato.
- Perché? Perché le hai dovuto dire quelle parole? Che senso hanno! Sei anche lontano. Adesso, starà male finché tu non tornerai o non potrà parlare di nuovo con te potevi non dire niente, potevi fare finta di niente. E invece no! Tu, non puoi mai, fare finta di niente. Ti odio! - Gli sputo addosso tutta la frustrazione che ho dentro di me, il mio tono è accusatore e carico di rabbia.
-Driù! Ahsoka è mia allieva quanto te, scelgo io come comportarmi con i miei allievi. Non osare mai più rivolgerti così a me, mai più! - Nelle sue parole c'è un avvertimento, un brivido percorre la mia schiena è lontano però sento la stessa paura di quando è qui quando tornerà pagherò tutto. Vedo la mano del maestro alzarsi, istintivamente spinto dalla paura chiudo gli occhi in attesa che l'aria venga di nuovo meno però non succede.
- Apri gli occhi Driù non ti faccio niente penso tu ne abbia già prese a sufficienza per oggi si vede. Hai delle occhiaie non dormi la notte? - Quasi a sentirmi in colpa di fronte alla preoccupazione che sta mostrando il maestro abbasso gli occhi come se fosse una colpa provare dolore, mostrarsi debole in fin dei conti per un Sith lo è nonvoglio deludere Vader ancora di più.
- Non riesco ho troppi pensieri cerco ogni giorno di trovare nuovi modi per proteggere il segreto di Ahsoka, come mi hai chiesto te maestro però sto bene non ti devi preoccupare per me non volevo darti preoccupazioni, perdonami ti sto facendo perdere tempo, scusami. - Dico a testa bassa stringo i pugni afferrando con forza il tessuto della tuta nera che indosso il maestro non fiata, non dice nulla. Poi, sento un sospiro di quelli che ultimamente non promettono mai niente di buono.
- Scusa, non volevo qualsiasi cosa ho detto che ti ha fatto arrabbiare o... Non volevo. Scusa per favore mi dispiace non dire niente ai tuoi maestri, per favore. Mi dispiace davvero. - La mia voce è appena percettibile per quanto è bassa.
- Calmati, non dirò nulla ai miei maestri non hai fatto niente di sbagliato, non sto perdendo tempo se non avessi avuto del tempo non vi avrei chiamato, non ti avrei domandato come stai, non sono arrabbiato adesso smettila di tremare e vai da lei. So che vuoi andare e che lei ha bisogno di te. Sei stato bravo oggi nel proteggerla e so che stai facendo del tuo meglio. Sono fiero di te. - Alzo gli occhi il maestro ha detto che è fiero di me ha detto che sono stato bravo. Sorrido felice.
- Grazie. Spero, che torni presto maestro. Ci... Ci manchi. - C'è voluto tutto il mio coraggio per pronunciare quelle parole.
- Driù... -
- Lo so, un buon Sith non mostra i sentimenti è che... Volevo solo...-
- Anche voi mi mancate. Adesso, va da lei. È un ordine.- Davanti alle sue parole sorrido ancora di più. Il maestro ha qualcosa di diverso.
- Si, ciao maestro.- Attacco e corro via. Ashoka è tutto ciò che conta adesso per me.
Anche se, qualcosa nel maestro sembra diverso.
ALLORA DRIU' E AHSOKA SECONDO VOI SI BACERANNO MAI? DRIU' RIUSCIRÀ A PROTEGGERLA? DITEMI COSA NE PENSATE... VI ASPETTO ☺️😉
GRAZIE DI CUORE A TURRI QUANTI VOI CHE STATE LEGGENDO ❤️❤️
RICORDATEVI DI FARMI SAPERE COSA NE PENSATE CON QUALCHE STELLINA.
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