Vacanze
Ricorda. L'unico sbaglio che tu possa fare
è non fare qualcosa per paura di sbagliare.
(Elbert Hubbard)
- Forza! Siete lenti! Ahsoka! Più su quel braccio, Driù hai la difesa bassa! - Guardo Ahsoka e Driù mentre si allenano con le spade.
Lì osservo, sono come la luce e l'ombra Ahsoka è riflessiva, calma, paziente, in lei regna una pace sorprendente, è attenta e analitica. Driu, lui bè... Lui è Driu, mi fa innervosire un giorno sì, e l'altro anche è impulsivo, impaziente, continuamente arrabbiato, strategico e combattivo, formano una squadra indistruttibile. Proprio le loro diversità li hanno resi una squadra affiatata.
Sguaino la spada laser attirando la loro attenzione, -vediamo se siete migliorati in mia assenza.- Non attendono altro, si gettano su di me come due saette. Provano un attacco simultaneo senza ottenere successo, li respingo entrambi con un semplice gesto della mano. Tentano allora di simulare un attacco da destra facendomi credere che avrebbero agito da sinistra. Finiscono entrambi gambe all'aria. Riesco finalmente a costringerli a uno scontro frontale, in meno di dieci minuti sono all'angolo e senza arma in mano. Assesto a entrambi uno scappelloto sulla nuca. -Non dovete permettere a nessuno di mettervi all'angolo.-
Spengo la spada distanziandomi da loro. Con la coda dell'occhio vedo che richiamano le spade e si gettano nuovamente su di me, il primo a finire nuovamente a terra è Driù, Ahsoka perde nuovamente la spada, ma si getta su di me pronta a un corpo a corpo che non avevo previsto. Con la forza la scanso gettandola addosso a Driù. Sento che Driù chiede ad Ahsoka come sta, poi con rabbia sguaina di nuovo la spada e viene all'attacco. Sta volta è diverso i suoi affondi sono forti, precisi, la rabbia verso di me gli sta permettendo di amplificare i suoi poteri. Evito un pugno diretto allo stomaco e una ginocchiata diretta alle parti basse Ahsoka è immobile. Driù è diverso, leggo una tenacia e una rabbia che non avevo mai visto. Capisco che non posso più giocare. Quando si fa avanti per attaccarmi con la spada, tramite la forza costringo la sua arma a spegnersi, lo afferro per il colletto della maglia e con forza lo getto a terra. Tenta di ribellarsi, ma lo blocco con fermezza, ogni suo tentativo di ribellione è inutile, in tutto il suo muoversi mi colpisce con una gomitata nello stomaco, incasso il colpo senza smettere di tenerlo fermo. -Ahh!- Un dolore improvviso dalla mano destra si dirama alla mente. Driù mi ha mozzicato la mano, che adesso non tiene più ferme le sue braccia. Tenta di approfittarne e di rialzarsi, ma con la forza lo spingo a terra, immobilizzandolo.
Non capisco cosa gli sia preso. -Calmati! Smettila!- La voce tradisce il fastidio che questa sceneggiata mi sta dando. Lo colpisco nello stomaco con un pugno nel tentativo di farlo calmare, ma in realtà si agita ancora di più. -Lasciami!- Mi urla arrabbiato, con una voce dura e allo stesso tempo spaventata, ma anche diretta e autoritaria, un onda d'urto di forza scaturisce da Driù, ho appena il tempo di gettarmi su Ahsoka per proteggerla dal colpo. Gli oggetti della stanza volano in aria i mobili si piegano e i muri subiscono un duro colpo. La rabbia di Driù è esplosa. Quando l'onda d'urto termina, abbandono Ahsoka e afferro Driù sbattendolo al muro.
-Devi calmarti.Respira.- Lo osservo mentre spaventato cerca di calmarsi. Quando sento che ha recuperato il controllo lo lascio andare, non prima di avergli rifilato un paio di schiaffo.
-Controlla la tua rabbia, i tuoi sentimenti. Non permettere loro di sopraffarti.- Riprendiamo l'addestramento questa volta prendo un bastone e anche loro: con il bastone posso dispensare colpi senza problemi ogni volta che vedo Driù scagliarsi su di me senza esitazione lo colpisco. Ansante si avvicinano entrambi, Ahsoka è veloce e combattiva, ma non basta la respingono gettandola a terra. Quando si avvicina Driù lo colpiscono duramente alle gambe e nel costato. Cade stringendosi le parti lese dal bastone che sto usando. Senza pensarci due volte gli assesto un manrovescio in faccia.
- Basta così! - al mio ordine Ahsoka si siede a terra ansimante e Driù cade stanco in ginocchio. Mi avvicino a loro Ahsoka si frappone subito tra me e Driù. -Maestro, per favore, non accadrà più sono sicura che Driù saprà gestire meglio i suoi sentimenti la prossima volta.- Con delicatezza la scanso. Sento i suoi occhi su di me, scruta ogni mio gesto. Percepisco la paura di Driù e l'ansia di Ahsoka. Osservo Driù portarsi le mani alla gola mentre lo soffoco -Non ti azzardare mai più a fare una scenata del genere!- Urlo con tutta la rabbia per quel suo gesto sciocco e inutile. -Ahsoka, torna nelle tue stanze.- Ubbidisce a testa bassa. - Silenziosamente la porta si chiude scruto il ragazzino che silenzioso resta fermo. Poteva fare male alla sua amica, - Ti rendi conto che se fosse accaduto in missione avresti potuto mandarla a rotoli? Sto parlando con te ragazzino!- Lo colpisco con i fulmini della forza Si contrae al suolo dolorante smetto per fargli prendere fiato. - Mi spiace perdonami maestro, non perderò mai più il controllo.- Ansima dolorante. - Vattene nelle tue stanze!- un minuto ed è già fuori dalla palestra. Lo guardo con la coda dell'occhio mentre esce, sarà più difficile di ciò che credevo cambiare le vecchie abitudini.
Forse c'è chi può aiutarmi.
Percorro i corridoi bianchi della struttura, ogni soldato al mio passaggio scatta sull'attenti, li saluto, dopo anni ho imparato tutti i loro nomi, un buon comandante, mi disse una volta Rex, sa i nomi di tutti i suoi uomini. Così li farai sentire importanti, conquisterai i loro cuori, si fideranno di te.
Alla fine abbandono i corridoi bianchi di passaggio con solo le luci artificiali a illuminarli, e arrivo davanti alla porta che conduce fuori dalla struttura militare.
Attraverso un lungo ponte che si innalza alto sopra il fiume di lava. Arrivato a metà, mi fermo ad ammirare il fiume che scorre, ma non è calmo, è impetuoso, maestoso, come l'acqua. Come lei anche lui è distruttivo, però a differenza dell'acqua, lui non dona la vita la toglie e basta.
Le montagne che su Naboo sembrano fare da contorno a un quadro paradisiaco, qui sono opprimenti, scure di cenere e carbone, il sole non si vede. Tutto è coperto dalle ceneri magmatiche. Il Palazzo è scuro e si staglia spaventoso e tenebroso con la sua torre a punta, nel cielo oscuro, il mio cuore è pesante, il palazzo è come un'ombra che incombe su tutto, distruggendo la felicità.
Superato il ponte, varco il portone e mi ritrovo nelle stanze del palazzo. Percorro velocemente la strada che mi separa dalle mie stanze private. Saluto gli uomini, salgo la gradinata che conduce agli alloggi superiori, e finalmente la porta che conduce alle mie stanze.
Appena sono dentro, subito mi accoglie una luce soffusa che giunge dalla grande vetrata una vetrata enorme percorre tutta l'area del salone d'ingresso e dà sul mare di lava e le montagne. Prima della camera c'è un'anticamera in cui posso poggiare le cose, poi un corridoio che conduce alla libreria e al salottino, infine alla stanza in cui mi addestro. Più distante si trovano le stanze di Ahsoka e Driù, loro non dormono nei dormitori com gli altri apprendisti.
Supero la stanza di disimpiego, il salotto e arrivo in camera. Appena entro due serve, si inchinano - Padrone -.
Sono due Twi'lek. Corporatura slanciata e magra, hanno la carnagione azzurra e due tentacoli che sporgono dal cranio. - Fuori! - Si inchinano rispettosamente ed escono dalla stanza.
Finalmente solo mi tolgo la maschera tornando a respirare l'aria che mi circonda. Avvio la comunicazione.
- Ani, sei matto a chiamarmi in pieno giorno. - amo la sua voce, dolce, calda, sensuale, mi era mancata.
- Scusami, amore mio, ho un idea volevo portare i miei apprendisti a fare un giro e torneremo dopo due giorni. Stavo pensando che magari potremmo venire, alla tua villa nella regione dei laghi. - La figura di Padmè riprodotta nell'ologramma, mi fissa un pò pensierosa.
- Si, va bene. Sarebbe fantastico! Penso di riuscire a liberarmi per qualche giorno. Non credi però sia pericoloso? Se loro ci tradissero?- la sua espressione è preoccupata
- Tranquilla non lo faranno. - Le sorrido rassicurandola.
- Che sia allora. - le nostre mani si sfiorano tramite l'ologramma. Lei non lo sa, ma tra due giorni, sarà mia moglie.
Finita la comunicazione rimetto la maschera ed esco nuovamente dalle mie stanze per andare in quelle di Ahsoka e Driu. Percorro un breve corridoio e appena la prima porta scorrevole si apre, mi accoglie l'odore dei profumi che usa Ahsoka, una luce neutra, in sottofondo della musica, delle risate serene e un caos tremendo. Panni ovunque, libri gettati alla rinfusa. C'è un disordine che fa paura.
Proseguo la mia avanzata schivando scarpe e panni, persino delle mele, mi appunto mentalmente di dover fare una bella ramanzina a quei due nulla facenti. Questo pensiero, mi riporta con la mente a Coruscant, alla litigata con Obi-Wan per via del disordine che albergava nella nostra stanza condivisa. La porta scorrevole cui sono difronte, al mio tocco si spalanca e la prima cosa a colpirmi è un cuscino volante.
Nella stanza ci sono Driù, Ahsoka, Poll l'apprendista di Kala, Yella la rodiana apprendista del grande inquisitore e infine Bech il padawan della seconda sorella, un bel quadretto quando capiscono a chi hanno lanciato il cuscino, si irrigidiscono all'istante.
Li vedo gettare a terra le loro armi morbidose e disporsi in riga a testa bassa.
- In ginocchio adesso! - Ordino con voce dura e loro eseguono.
- Maestro giuro, sono stato io, loro non c'entrano niente, è solo colpa mia. -
- Quindi, sei sempre te a fare danni. Passa il tempo, ma tu non cambi mai è Driu. Testa bassa ho detto, tutti! - Mantengo un tono di voce duro, mi avvicino e vedo gli altri apprendisti tremare leggermente.
Mi fermo davanti a Driù e gli carezzo i capelli, sussulta il respiro accelera in attesa della punizione.
- La scusa quale sarebbe? Vi avevo forse dato il permesso di far venire altre persone nella mia ala? Queste stanze sono un disastro, un totale caos. Vi sembra adeguato? -
- No, scusa maestro è che ci siamo lasciati andare e... -
- Ahsoka non sto parlando con te, ma con Driù. Voi andate fuori da qua, non dirò niente hai vostri maestri, ritenetevi fortunati. - stringo leggermente la presa sui capelli di Driù, e lui si irrigidisce ancora di più. Ahsoka mantiene la testa bassa, sento la porta scorrevole chiudersi alle mie spalle. Osservo con disappunto i due adolescenti davanti a me - Non vi ho dato il permesso di condurre qui i vostri amici! Da quando fate come vi pare è?- stringo la presa sui capelli di Driù, -Tu vai sul divano- Ashoka ubbidisce mentre Driù resta immobile in ginocchio, - Prima, il caos che hai combinato in palestra e adesso, mi mancate di rispetto in questa maniera vi sembra naturale?- -No, maestro- Ashoka tiene un profilo basso mentre Driù chiude gli occhi quando vede la mano alzarsi, lo schiaffo lo colpisce in pieno arrossando la guancia già rossa. - Scusa maestro- Due parole appena pronunciate, ma che riesco a udire, sospiro cercando di trovare pace. Osservo Driù in ginocchio davanti a me così remissivo e spaventato, rivedo me quando, dolorante, stanco e sconfitto chiedevo scusa, ma nessuno mi ha mai perdonato. Rinuncio dunque a proseguire nel castigo -Non voglio che questo accada mai più. Sul divano anche te.- Ubbidisce mestamente.
- Domani partiamo, vi porterò in un posto magnifico e mi aiuterete in una cosa super difficile va bene? -
- Si maestro. -
Sotto il casco sorrido soddisfatto farò loro una sorpresa indimenticabile, questa sarà l'occasione per rimettere tutto apposto.
Resto con loro ancora un po', Ahsoka si è addormenta. Driù invece è sveglio rannicchiato in un angoletto non parla e non si muove. Io faccio lo stesso. Lo osservo di nascosto dovrei forse parlare con lui del suo attacco di rabbia e di come abbia reagito, non credo sia il caso non adesso almeno, voglio solo godermi questo momento di serenità.
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