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Ritorno a casa

La legge della natura afferma che il più forte padroneggia sul più debole, ma spesso è grazie al più debole se il più forte sopravvive.
Il leone è il re della savana perché è il più forte, ma se l'ape non impollinasse i fiori e le piante, il leone come ogni cosa non sarebbe al mondo.
Occorre l'umiltà di riconoscere l'importanza del più debole.
(Mia cit.)

Le giornate in questo luogo sono volate via, due soli giorno di libertà e serenità hanno cambiato molte cose. Driù e il maestro sono più vicini e sereni io ho ritrovato un po' di pace interiore vedendo che le cose tra di loro stanno andando meglio.
Quando qualcuno che ami soffre, allora soffri anche tu almeno questo è ciò che succede a me non sono un buon Sith, ansi non penso nemmeno di esserlo, però sono legata a Vader da un affetto sincero a lui devo la vita mi ha salvata, amata, protetta e curata quando nessuno avrebbe mai mosso un dito per me. Mi ha dato una casa, uno scopo, un educazione e anche l'amore. Be, l'amore che può dare una persona che come lui di amore ne ha ricevuto davvero poco.

In questi giorni ho visto un maestro diverso: solare e allegro, poi il matrimonio. Il matrimonio è stata la parte migliore. Mentre Padmé e il maestro si scambiavano gli anelli io ho immaginato un giorno lontano me e Driù lì nello stesso posto a scambiarci le fedi.
È solo un sogno però, un sogno irrealizzabile. Si perché, se il maestro non trova una soluzione io e lui dovremo affrontarci e uno di noi morrà.

Questa consapevolezza mi toglie il sonno non sono pronta a uccidere Driù. Lui per me è tutto: Un amico, un fratello è molto altro. Come posso affrontarlo con questa consapevolezza? Non so se avrò mai la capacità di parlare con il mio maestro. Darth Vader, è convinto che io sia perfetta, poi accetterebbe mai i nostri sentimenti? Proprio lui che se dovessimo dimostrarci dei Sith scadenti e rifiutarci di affrontare la prova dovrebbe ucciderci entrambi. Questo per il bene dei Sith, un anello debole rende tutta la catena debole.

Dopo tutto l'ordine dei Sith sta rinascendo sotto la guida degli inquisitori supervisionati attentamente dal nostro maestro e dagli altri.
L'imperatore è attento al fine che nessuno osi spodestarlo dal suo trono quel trono, che così avidamente detiene da anni. Quel trono sporco di sangue, lussuria, avidità, corruzione, odio, cupidigia, quel trono che sa di polvere e marciume, un trono evanescentemperché ogni potere è destinato a dissolversi all'alba di nuove ere.
E presto forse né arriverà un altra.

Mentre penso seduta sulla veranda in legno del cottage,  scorgo Driù e il maestro affaccendarsi per caricare le ultime cose sull'astronave, Padmé ci ha riempiti di doni ci ha trattati un po' come se io e Driù fossimo figli suoi. Voglio vedere come il maestro spiegherà tutte queste cose a Lord Sidius. Quando torneremo a casa le cose saranno diverse almeno spero. Vorrei avere il coraggio di parlare e rivelare le mie ansie.

Eppure, in un mondo in cui ciò che si mostra è più importante di ciò che si è, come posso rivelare la mia debolezza più grande? Come posso mostrarmi imperfetta restando comunque perfetta? Non posso! Quante maschere si indossano ogni giorno  solo per compiacere chi ci è vicino? Solo per soddisfare noi stessi e il nostro ego? Però, quando togliamo la maschera ciò che resta è un volto a metà, una sensazione di vuoto e insoddisfazione. Perché quando mettiamo la maschera, respingiamo il nostro vero io, diventiamo la maschera e ci scordiamo di noi.

Mi alzo quando vedo che Driù mi chiama e corro da lui. Correrò sempre da lui.
- Dimmi rompi scatole! -
- Andiamo dentro, il maestro indossa l'armatura e partiamo. -  Mi sorride alzando la sua mano che subito intreccio con la mia, così mi lascio condurre ovunque lui voglia, con lui posso andare ovunque è la mia ancora e la mia forza, so che per me ci sarà sempre che mi poeteggerà qualsiasi cosa accada.

Quando entriamo vediamo Padmé e il maestro che si abbracciano il maestro ha una pesante maglia nera e dei pantaloni dello stesso materiale e colore. Lentamente Padmé gli allaccia i parastinchi poi prosegue con le altre parti dell'armatura: le gambe, le braccia e il petto.
Quando arriva al volto si ferma. E lo bacia.
Lui non si è voltato nemmeno una volta verso di noi il modificatore di volto è sull'isola della cucina.

Quindi se si volterebbe vedremmo il suo viso e allora la legge di Sidius sarebbe chiara: Morte.
Io e Driù ci guardiamo e abbassiamo la testa ci teniamo a restare vivi, non penso si siano accorti di noi in realtà, tanto sono presi da questo momento.
- Ci vediamo presto amore. Solo non metterti nei guai e non essere troppo severo con Ahsoka e Driù, sono bravi ragazzi. Parla con Ahsoka credo abbia qualcosa che non va. - Come sempre Padmè ha una voce dolcissima e si preoccupa per noi.
- È innamorata come Driù. Entrambi sono innamorati è questo che non va, non so cosa fare. Te ne parlerò più avanti adesso dobbiamo rientrare. -

La semplicità con cui pronuncia quelle frasi mi colpisce guardo Driù e lui mi sorride.
Il maestro sa e non ha mai fatto niente.
- Come vuoi. Però credo dovrai parlarne con loro presto o tardi. Anche perché sono qui e credo abbiano ascoltato gran parte del discorso. - Davanti alle parole di Padmè io e Driù ci facciamo il più piccoli possibili. Adesso chi lo sente il maestro.
- Non si usa più bussare? - Tuona con una voce davvero spaventosa, è molto arrabbiato. Ci tiene tanto alle buone maniere.
- Smettila! Non fare l'esagerato non è successo niente di irreparabile. Metti il casco. Dato che ormai hanno ascoltato, ci sediamo e parliamo. Se non vuoi il casco, metti il modificatore di volto. Altrimenti usa la tua vera faccia. - Anche Padmè ha alzato la voce e con tono sbrigativo ha liquidato la reazione spropositata del maestro, per poi sedersi sul divano.
- Non c'è tempo per questo. - Anche il maestro risponde in maniera sbrigativo, beccandosi un occhiata torva che avrebbe ucciso chiunque.
- Lo troverai. Vuoi cambiare? Si inizia da adesso! Seduti, tutti quanti! - Noi ubbidiamo subito, Disubbidire a lei equivarrebbe a disubbidire al maestro e nessuno di noi vuole scoprire cosa potrebbe accadere in quel caso.

Mal volentieri il maestro mette il modificatore di volto e si siede. Quando ci guarda i suoi occhi sono severi è arrabbiato ha un sopracciglio alzato e da come stringe le mani intorno al suo abito deve avere voglia di fare una sua sfuriata che però sta trattenendo. Lo sentiamo sospirare, distinto guardo Driù che spaventato abbassa subito il volto al suolo, ci manca poco che si mette in ginocchio.
- È colpa mia lo giuro maestro. Sono io che ho trascinato Ahsoka dentro. Mi dispiace.- Per quanto tempo avrà ancora paura del maestro? Non sarà facile il cambiamento e guarire le cicatrici di Driù, ma insieme possiamo farcela.
- Non importa, parliamo di questa cosa. - È scocciato si sente, deglutisco e comincio a parlare liberandomi di un peso che portavo ormai da anni.

Sono un fiume in piena che non smette di parlare le mie paure, le mie ansie, i mie dubbi tutti spiattellati su un vassoio d'argento. Driù parla dopo di me. Stessa pura e angoscia. La paura di deludere il maestro la paura di ferire me, la paura di perdersi a vicenda la paura di non essere in grado del ruolo che stiamo rivestendo come suoi apprendisti, l'ansia delle aspettative. La paura della morte di uno di noi due. Lo spettro del giorno in cui dovremo affrontarci e dirci addio.

- Sapevo da tempo che vi amavate. Poi dopo Aargau ho avuto la conferma dal discorso che ho fatto con Driù.Tenterò di trovare la soluzione a questo disastro. Vi chiedo solo di mantenere la calma fino ad allora vi volete bene e l'ho compreso e accettato, una cosa ve la devo dire però: evitate di farvi cogliere sul fatto o di legarvi troppo.
Mio padre e i miei maestri sono bravissimi a distruggere i legami. Non lo dico perché voglio impedirvi di stare insieme, ma perché l'ho provato sulla mia pelle. Vi ho detto della morte di Shmi, del fatto che fosse come una madre per me. Però non vi ho mai detto che a farmela uccidere fu mio padre. Da bambino poi avevo degli amici, degli schiavi della villa ero molto legato a loro soprattuto a Ellie: li uccisero tutti. Se vi legate e lui lo scopre, farà di tutto per distruggere uno di voi. Così secondo la sua teoria e la legge Sith, diventerete solo più forti. Io vi ho protetto fin dove ho potuto. Sbagliando, ma proteggendovi. Adesso vi chiedo di non fare mosse avventate o sciocche. Attendete troverò una soluzione. Però anche dopo non mostrate i vostri sentimenti mai. - Le parole del maestro sono dure, ma vere. Sono anche comprensive e rassicuranti. Lui sapeva e non ci ha mai giudicati.

- Si maestro. - Esclamiamo insieme io e Driù.
- Avremo modo di riparlarne adesso dobbiamo partire. Mio padre, se tardiamo oltre mi uccide.- Dice più rivolto a Padmé che a noi. Lui che dà solo ordini a destra e a manca. Lui, che solo davanti a suo padre e ai suoi maestri china la testa, si fa comandare così a bacchetta da Padmé è davvero esilarante.
Ripenso alle sue parole. La vita non deve essere stata semplice per lui.

- Va bene. - Dice Padmé dandogli un altro bacio.
Il maestro si alza e si volta mette il casco. Padmé ci saluta e così anche se a malincuore ognuno di noi torna alla sua vera vita.

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