Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Nascita

La vita è retta dal fato, non dalla saggezza
(Detto latino)

BREVE INTRODUZIONE

In una galassia lontana lontana, la pace che regna ormai da anni rischia di crollare sotto le mire egemoniche di un signore dei Sith. Per anni i Sith, sostenitori del lato oscuro della Forza, sono rimasti nascosti in attesa della nascita del Prescelto, colui che, generato dalla Forza stessa, avrebbe potuto decidere le sorti dell'equilibrio tra Jedi e Sith.

Un bambino, il cui potere è desiderato da entrambe le parti perché chi lo possiede può decidere le sorti della galassia.

Il signore dei Sith, Lord Sidius, ha speso anni nella ricerca del Prescelto, ha consultato le Sorelle della Notte: streghe antiche e manipolatrici della Forza, gli Holocron: potenti strumenti Sith o Jedi e tutto questo solo per vedere il suo sogno realizzarsi. Alla fine, dopo anni di duro lavoro, la sua ricerca ha trovato i frutti sperati.

Mentre Lord Sidius, signore dei Sith, continua le sue mire di potere, la Repubblica e i Jedi, convinti della loro forza, proseguono ignari sulla strada di pacificatori e diramano leggi su leggi, eleggendo a loro insaputa un uomo che sarà la loro stessa rovina.

La pace nella galassia si sta legando sempre di più a un filo di una ragnatela resistente, ma sottile, molto sottile. Una tela si sta creando all'interno del Senato Galattico.

Schieramenti vanno formandosi tra i pacifisti, i rivoluzionari, i conservatori, il clan bancario e il clan dei mercanti. Entrambi i clan vedono nei conservatori l'unica via da seguire. Anelano segretamente allo scoppio di una guerra, così potranno aumentare i loro guadagni. Le guerre alle banche e ai mercanti hanno sempre portato immense ricchezze.

È in questa confusione che il potere dei Sith accresce sempre di più e Lord Sidius, disturbato, tesse la sua ragnatela. Egli mira a divenire l'imperatore unico nella galassia. Si muove nell'ombra portando dubbio, incertezza e menzogna con sé, infiltrandosi nelle menti e nei cuori degli uomini corrotti e deboli, attendendo pazientemente la nascita del suo futuro pupillo, il bambino che crescerà come fosse suo figlio.

Tatooine, villa di Lord Sidius, anno 41 BBY.
Giorno nono.

Sono giorni ormai che attendo con trepidazione la nascita del bambino. La Madre Talzin, a capo delle Sorelle della Notte su Tatomir, mi ha assicurato che il bambino che desidero tanto sarebbe nato su questo pianeta da una schiava di nome Shmi. Cinque anni fa, una volta ottenuta questa informazione, mi sono recato su Tatooine alla ricerca di questa donna. Dopo aver domandato in giro ovunque, alla fine l'ho trovata. Utilizzando le mie capacità persuasive da Sith, ho convinto il suo vecchio padrone a cedermi la sua casa, insieme ai suoi servi, senza dover spendere neppure un creditore. Non avrei mai sprecato denaro per una vita così inutile, come quella di una schiava.

Ho atteso per cinque lunghi anni questo momento e, ora che l'ora è finalmente prossima, sono stufo di aspettare. Nel frattempo, ho messo in sicurezza la villa di campagna e ho fatto giungere i miei fedelissimi: Dart Amor e Darth Shiva. Da questo momento in poi, Shiva sarà riconosciuta come mia moglie. Un manipolo di soldati è stato inviato alla villa.

Come ogni Sith, Shiva brama il potere più di ogni altra cosa e, di fronte alla possibilità di diventare la moglie del Signore dei Sith, ha immediatamente accettato la proposta del finto matrimonio. L'ho scelta anche perché, come la vera madre, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. Dopo ore di trattative e decisioni, abbiamo deciso di non sbarazzarci immediatamente della madre del bambino. Sarà lei a prendersi cura di lui. Finché ne avremo bisogno, le permetteremo di restare viva. Tutti gli abitanti della villa hanno il divieto assoluto di rivelare la verità al bambino, pena la morte.

Lo crescerò come un perfetto soldato, un combattente perfetto e un'arma perfetta. Lui sarà solo mio e apparterrà soltanto a me, sarà tutto ciò che desidero.

Fa freddo, la notte su Tatooine è sempre fredda, le poche coperte che ho non coprono il mio corpo da donna incinta. Presto darò alla luce il bambino.

Un bambino, nato senza padre forse per volere della Forza. Piango ogni notte, tremo e ho paura. Quale sarà il destino del mio bambino? Il mio padrone, Lord Sidius, da quando ha scoperto la mia gravidanza involontaria rimane nella sua dimora su Tatooine.

In realtà, ci ha comprati insieme a questa casa cinque anni fa.

Tutti ci manca il nostro vecchio padrone, era buono e comprensivo, non ci faceva mancare niente e ci amava come parte della famiglia. L'opposto di come ci tratta ora Lord Sidius, per lui siamo solo oggetti e nient'altro.

Tuttavia, sono sicura che il padrone stia tramando qualcosa. Da diversi giorni è arrivata alla villa una donna umana come il mio padrone, sento spesso chiacchierare. Quindi cosa stanno cercando di fare? Vogliono forse ingannarlo? Questo è il mio più grande timore. Inganneranno il mio bambino, faranno credere che siano i suoi veri genitori e lui ci crederà, vittima dell'innocenza e della credulità tipiche dei bambini. Il suo bisogno di fidarsi delle persone che ha vicino lo spingerà a credergli, anche se lo cresceranno nella paura, nel dolore, nella rabbia e nell'odio. Non vorrei che accadesse tutto questo, ma sono una schiava e non posso ribellarmi. Ho paura.

Giorno e notte si alternano, numerosi droidi e soldati sono giunti nella villa. Le contrazioni si prolungano sempre di più. Non riesco più ad alzarmi dal letto. L'ansia e la bramosia del mio padrone crescono ogni giorno, così come la mia agonia.

Vorrei essere forte, ma non ci riesco. Vorrei eliminare il bambino o fuggire. Sì, fuggire lontano prima che nasca, ma dove? Sono sola al mondo. Sono una codarda, la paura di essere rintracciata è più forte della mia volontà. Se rimango, il piccolo avrà cibo e un tetto sulla testa, non gli mancherà nulla.

Mi sono arresa all'inevitabile. Forse qualcuno illuminerà la sua strada, forse non sarà tutto perduto.

Urlo come una pazza. Le acque si rompono e il bambino sta per nascere.

Una volta terminato il parto, il droide pone il bambino tra le mie braccia per un attimo e i miei occhi incontrano i suoi, azzurri come il cielo. Un sorriso meraviglioso. -Anakin, la mamma è qui- sussurro dolcemente alle sue piccole orecchie. Bacio i suoi occhi azzurri e le sue manine, che sfiorano il mio viso bagnato dalle lacrime. Un momento perfetto e prezioso, ma troppo breve: di corsa arrivano il padrone e la padrona, mi strappano brutalmente il bambino dalle braccia e lui comincia a piangere disperatamente.

-No, vi prego! È mio figlio, per favore. - Imploro, allungando le braccia verso la donna, protendendomi leggermente dal letto su cui sono sdraiata. Di fronte al mio gesto disperato, il suo volto si contrae in una smorfia divertita. Ridono di me, del mio dolore, delle mie lacrime che copiose bagnano le mie guance. -Lui non saprà mai di te-. La voce del padrone è come una doccia gelida in pieno inverno e sul volto è dipinto un ghigno crudele. Un soldato guarda tutta la scena con aria triste, ma nemmeno lui può fare nulla.

-Vivrai finché ne avremo bisogno-.

Con queste parole, Lord Sidius se ne va.

-Anakin, tu sarai la mia più preziosa arma-. Questo è tutto ciò che mio figlio significa per lui: un'arma.

La sua voce acuminata mi gela il sangue. Ho paura. Cosa sarà di me? Di mio figlio? Appena lui si allontana, il clone avvolto nella sua divisa bianca e con alcuni punti dipinti di blu si avvicina a me: è un uomo affascinante dagli occhi scuri e capelli rasati. Si chiama Rex, abbiamo legato molto in questi nove mesi, lui aveva il dovere di sorvegliarmi insieme ai suoi uomini.

All'inizio svolgeva il suo ruolo in modo impeccabile, ma nel tempo qualcosa è cambiato. Ci siamo avvicinati sempre di più ogni giorno. - Shmi. - Mi dice sedendosi sul mio giaciglio, abbracciandomi tra le sue forti braccia. Scoppio a piangere. Mi hanno sottratto il tesoro più prezioso che una donna possa avere: suo figlio.

-Giurami che lo proteggerai come se fosse tuo. - Gli dico tra i singhiozzi. -Shmi, è tuo figlio, per me è già come se fosse anche mio. Veglierò su di lui fin tanto mi sarà possibile, saremo la sua ombra io e i miei uomini, finché avrò vita non sarà mai solo. Lo amo, come amo te. - Mi dice baciandomi castamente sulle labbra.

Ho spesso sentito i soldati umani parlare dei cloni come oggetti, come esseri privi di pensiero e sentimento, ma non è così. Anche se nascono in laboratori, sviluppano nel tempo una loro coscienza, dei sentimenti e delle idee, per questo di nascosto si danno dei nomi, perché anche loro sono esseri umani con dei sentimenti.

Rex mi ama come fossi la sua luna e io lo amo per tutto quello che in questi nove mesi ha fatto per me: è un sole nato per me nell'oscurità, un sole venuto a illuminare i miei giorni bui.

In lontananza sento il pianto del piccolo, il mio istinto mi dice di correre da lui, ma Rex mi blocca. -Non puoi, Shmi. Tuttavia, so che ti permetteranno di allattarlo e di restare alla villa. Nessuno, però, dovrà mai rivelargli chi è la sua vera madre. - Mi stringe forte a sé, come a voler assorbire il mio dolore. -Tutto pur di stargli vicino. - Poterlo vedere crescere è tutto ciò che conta per me.

Dopo molto, la stanchezza prende il sopravvento e crollo addormentata tra le braccia dell'uomo che amo più di ogni cosa.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro