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La libertà si compra a caro prezzo II


"La guerra è la pace con altri mezzi."
Cit Atlan.



Mentre, le truppe terrestri ribelli su Cristhopsis guidate, dal maestro Jedi Yoda e dalla padawan Lia, si assicurano il perimetro, riportando una vittoria veloce. Nello spazio, la battaglia infuria. Le navi imperiali, sovrastano la flotta ribelle di molte unità. La situazione, non sembra delle migliori. Solo l'executor, con la sua prua rinforzata e il suo armamento sembra essere in grado di resistere. L'ammiraglio Dodonna, è costretto a lasciare l'area spaziale di Cristhopsis, per dare soccorso aereo alla flotta su Corellia, dove la situazione sta diventando in gestibile.

Nel frattempo, su Felucia, i maestri Plo Koon e Mace Windu, avanzano a fatica, protetti dalla forza aerea della squadriglia Phoenix guidata da Jun stato. Le truppe terrestri ribelli, guidate dai due maestri jedi si preparano a invadere il centro di produzione della biomolecola. Un compito delicato. Una sola esplosione, potrebbe far diffondere il virus letale, in tutto il pianeta.


-Qui, è il maestro Windu, mi ricevete?-
- Si, maestro Windu, la riceviamo forte e chiaro.- Una voce di donna, serena, ma tesa risponde alla mia chiamata.
-Senatrice Mon Mothma, ho saputo che il maestro Yoda, ha concluso l'attacco su Cristhopsis. Volevo comunicare, che noi stiamo procedendo all'... Giù, tutti giù.- Una bomba interrompe la mia comunicazione. La vegetazione circostante, composta da alberi altissimi e di ogni colore e di strane piante attorcigliate su loro stesse, prendono fuoco.
-Maestro Windu, Maestro Windu!- La voce di Padmè Amidala, risuona densa di preoccupazione.

Non possiamo rispondere, siamo sotto attacco. Maledetti imperiali! Hanno fortificato per bene questa zona. Un altro caccia bombardiere vola sopra le nostre teste, si sta preparando a sganciare nuove bombe, però la squadriglia Phoenix, interviene prima del lancio. I soldati esultano. L'aria intorno a noi si è fatta molto calda.
-Senatrice Padmè. Stiamo tutti bene. Procediamo all'accerchiamento della zona. Passo e chiudo.-

Non attendo altre informazioni, proseguo. Plo è sull'altro versante con le truppe del generale Tholl. Io e il generale Asthol invece abbiamo aggirato il fiume insieme alle sue truppe. È strano, combattere al fianco di imperiali. È strano avere di nuovo al mio fianco anche dei cloni. I pochi, che sono sopravvissuti dalla guerra precedente. Ammetto, non ho molta fiducia in questi uomini. Lì guardo con estrema sfiducia, tengo d'occhio ogni loro azione e mossa.
-Signore, penso che sia il caso di appostarci, finché continuano i bombardamenti e il generale Plo, non si fa sentire, continuare è un rischio.- Suggerisce un clone. Mi sembra famigliare. Forse è normale, si somigliano tutti.
-Si, penso tu abbia ragione. Dai l'ordine anche ai tuoi generali.- Vedo i soldati, togliersi l'elmo e sedersi a terra. È stata una dura avanzata. Le truppe sono sfinite.

Sono tutti raggruppati, anche il generale Asthol, è con loro. Mentre io mi tengo in disparte. Lì osservo attentamente, cerco di prevenire ogni possibile mossa.
Vedo due cloni avvicinarsi nell'ombra. La mia mano sinistra si tende involontariamente verso la spada laser, che porto legata alla mia tunica marrone.
-Non siete cambiato ha fatto signore. Sempre allerta. Signore, sono il comandante Neyo, del novantunesimo corpo ricognitivo. Appartenevo alla vostra squadra d'azione, durante la grande guerra. E lui è il comandante Wolfe del battaglione d'assalto del comandante Plo. Non abbiamo blaster con noi. Possiamo sedere?-
Adesso che scorgo bene i loro volti, benchè tutti simili tra loro, riconosco le cicatrici sul volto di Neyo e i colori bianchi e rossi della sua armatura, come, i colori bianchi e grigi con lo stemma del lupo sulla fronte del casco del battaglione soprannominato Walf Paack. Faccio loro segno di sedersi.

-Allora, siete vivi. - Mantengo un tono di voce duro e distaccato. Non voglio abbassare la guardia.
-Non siamo rimasti in molti, le nostre due squadre sono state unite. Per rimpiazzare le enormi perdite. Comunque, non sono molti i sopravvissuti alla guerra contro i separatisti e poi all'ordine sessantasei. La produzione di cloni non è stata interrotta però è stata limitata, da quando, l'impero ha iniziato a reclutare soldati umani tra le sue file. Nonostante questo, noi veterani diamo filo da torcere sia alle nuove reclute cloni che a quelle umane, non so se mi spiego.- Mi sorride, soddisfatto.  -Signore, ci dispiace per tutto.- Neyo. Mi guarda, nei suoi occhi ce veramente dispiacere. La sua voce profonda e bassa non nasconde l'imbarazzo del momento.
-Ho solamente una domanda da porvi, un dubbio che mi assilla da giorni ormai. Vorrei comprendere perché quel chip non funziona adesso. Rex ci ha spiegato, una volta finita la fuga da Coruscant, del chip. Però, adesso non sembra voi vogliate uccidermi a tutti i costi. Ansi state collaborando e avete deciso, volontariamente di aiutarci seguendo Vader.- I due cloni mi fissano.
-In realtà, stiamo seguendo il nostro generale. E stiamo eseguendo i suoi ordini. Abbiamo solo scelto, quale generale seguire. Forse per questo il chip non funziona, o semplicemente è stato disattivato dopo l'ordine 66. Molti di noi, hanno tradito poco dopo l'emanazione dell'ordine. Probabilmente poco dopo l'esecuzione dell'ordine il chip è stato nuovamente disattivato.- Quelle di Wallfe sono solamente ipotesi, però potrebbero essere corrette. In assenza di altre spiegazioni, possono bastarmi per adesso.

Forse ha ragione.
-Comunque generale, potete fidarvi di noi. Adesso, perché non vi unite al nostro cerchio? Venite a scaldarvi un pò. A breve, credo il maestro Plo, sarà pronto.

Siamo finalmente giunti in poszione. Gli uomini del generale Tholl, sono davvero capaci. Un buon plotone d'assalto e di ricognizione.
- Plo, credo dovremo fermarci. Gli uomini sono esausti. Il sole è tramontato da un ora, ormai. Le bombe non smettono e attaccare di notte sarebbe una vera follia.- il generale Tholl, ha ragione. Abbiamo impiegato più del dovuto per raggiungere il versante della montagna. Luogo in cui sorge il laboratorio. Sul fiume, dall'altro lato è lo squadrone di Windu. L'alta vegetazione riesce a nasconderci per bene. Fili alti di erba e fiori giganti che si illuminano nell'oscurità. Almeno avremo una visione notturna.
-Si, va bene. Avviso il maestro Windu.Un pò di riposo ci farà bene.- rispondo al generale. Guardo i soldati. Alcuni sono feriti lievemente. Altri più gravemente.

-Windu, sono Plo.-
-Ti ricevo.-
-Siamo arrivati da poco alla nostra posizione. Gli uomini sono stremati. Temo, dovremo attendere un paio di ore, prima dell'attacco.-
-Sono d'accordo. Ci risentiamo tra cinque ore. Attacchiamo prima dell'alba. Passo e chiudo.-
-Va bene.- Chiudo la chiamata con Windu e mi dirigo verso gli uomini.

-L'attacco è posticipato a prima dell'alba. Riposate.- Dico loro.



Su bespin nel frattempo le truppe ribelli riescono ad avanzare. Grazie al sostegno del popolo. Le truppe imperiali, sono allo sbaraglio. Le truppe terrestri riescono a procedere rapidamente verso il loro obbiettivo: i gas dotti.

-Ashoka! Andiamo, di qua!- è Jane. Mi chiama, tra la fitta cortina di polvere, alzata dalle bombe fumogene dei soldati imperiali. Sento solo la sua voce. Nulla di più, tanto basta per permettermi di comprendere dove andare. Chiudo gli occhi e mi concentro solo su di lei. Sparisce il rumore dei blaster, spariscono i rumori delle bombe. C'è solo la sua voce. Mi incammino correndo. Con la spada schivo i proiettili, rinviandoli al mittente.
-Eccomi!-
-Ci siamo, quelli sono i gas dotti!-
-Bene! Sento Driù con la squadra Felix.- Mi allontano, dal tiro di fuoco cui siamo sottoposti. Mi ritiro dietro a dei massi, che mi fanno cosi da scudo. Dei soldati, coprono la mia chiamata. Il fuoco nemico è davvero insistente.

-Driù, Sono Ashoka, mi senti?-
-Si, Ashoka, ti sento e ti vedo. Sei un po' offuscata, e sento un gracchiare in sotto fondo, ma ti sento.-
-Noi, siamo al punto x. Voi dove siete?-
-A trenta metri dalla nostra meta. Chiediamo più tempo. I camminatori stanno bloccando il nostro cammino. Appena ci liberiamo di loro, arriviamo. Vado.-
Torno da Jane.
-Allora?- Più che parlare grida per farsi udire oltre i rumori della battaglia.
-Hanno bisogno di più tempo!- A mia volta alzo la voce altrimenti i frastuoni coprirebbero le parole.
-Possiamo offrire loro massimo un ora!-
-Sarà sufficiente.- Urlo di rimando.
Adesso, dobbiamo mantenere la posizione per la prossima ora. Spero che Driu si sbrighi. Sarà difficile, resistere sotto questo fuoco incessante.

-Comandante Pherix, dobbiamo liberarci di questi camminatori.-
-Si. Lo so signore. La nostra posizione però è davvero svantaggiata. Il nemico è posizionato su un altura che permette loro di avere una buona visuale e difesa, mentre noi siamo scoperti. Però forse, possiamo usare quelle sporgenze rocciose.- Seguo la mano, del generale Pherix. Ha ragione. Usiamo degli arpioni, alcune truppe possono arrampicarsi con me e salire sulle sporgenze rocciose, mentre altre da terra distraggono i nemici. Poi le truppe si calano sopra i camminatori e... Addio camminatori.

-Si può fare. Dammi sei uomini. Lì porto su.-
Il generale non perde tempo. Appena ho i miei sei uomini. Ci arrampichiamo sulla parete rocciosa, protetti dal fuoco amico. Una volta in cima. Attendo pazientemente insieme ai sei soldati, che i camminatori siano sotto di noi. Quando è il momento esatto, scivolo lungo la parete rocciosa e con un salto enorme scendo giù, gli uomini mi seguono. -Andiamo!- Ordino loro.
-Per voi è semplice signore!- mi urla dietro un clone
-Concordo!- Risponde un altro soldato. Non fanno nemmeno in tempo ad arrivare, che ho già sistemato il primo camminatore. La spada laser ha reciso facilmente il boccaporto permettendomi di lanciare gentilmente fuori il suo guidatore. Entro all'interno del mezzo e sparo al secondo camminatore.

-Ecco fatto. Comandante Pherix, possiamo andare. Abbiamo un nuovo amico, con noi!- i sei soldati restano sul camminatore, fanno da guardia.
Avanziamo, con maggiore facilità. Il camminatore alto tre metri e con le sue lunghe zampe bianche, e i suoi blaster a ripetizione, ci sta davvero aiutando molto.
-Signore, potevate farcela benissimo da solo, perchè avete chiesto il nostro aiuto?-
-Così, giusto per non mettermi in mostra, capitano Deth. E poi non posso fare sempre tutto quanto io.-
-E' uguale a Vader.- mormorano i soldati. Un sorriso spunta sul mio viso. Non potevano farmi un complimento migliore.

Faccio esplodere, due o tre punti di blocco. I soldati della squadra speciale, piazzano delle bombe avanti a noi. Così eliminano i cannoni. La squadra di volo copre la nostra avanzata. Adesso che siamo al punto x, il fumo è denso. Non si vede quasi più niente.
-Avviare, visuale notturna.- L'ordine del comandante arriva chiaro ai soldati.

Lo devo ammettere mi è mancato, combattere con i miei uomini. I soldati con cui ho fatto le mie prime missioni.
Una bomba viene lanciata  in direzione del nostro camminatore.
-Fuori! Tutti giù- Urlo. Mentre esco tiro via con me il capitano Deth, salvandolo per un pelo. Il camminatore, esplode in tanti pezzi. Alcuni soldati, vengono colpiti a morte dalle schegge. Dannazione! Il maestro non sarà felice. Però non posso farci niente. È la guerra.
-Tutto bene?-
-Si, signore, grazie.-
Prendo il comlink e contatto Ashoka. Le comunico che siamo arrivati al punto prestabilito. Adesso, siamo pronti.

Anche la squadra aerea concentra la sua offensiva sul punto dei gas dotti. Però dobbiamo fare attenzione. Non dobbiamo provocare delle inutili esplosioni.

-Andiamo! Andiamo! Voi di là, voi dieci con me, voi altri seguite Driù! Muoversi, muoversi!- il comandante Deth, da ordini precisi. Sento la presenza di Ashoka, è vicina.

Nel frattempo su Felucia, è quasi l'alba

-E' ora.- la voce di Wallfe, mi risveglia dal sonno irregolare in cui versavo.
-Andiamo.- Wallfe mi tende un mano per aiutarmi ad alzarmi e l'accetto volentieri. Non vedo l'ora di mettere fine a questa battaglia. In realtà tutto ciò che desidero è la pace. Noi jedi eravamo i protettori della piace, adesso, siamo soldati. La pace, la libertà hanno un prezzo davvero troppo alto alle volte.

-Plo, mi senti? Noi siamo pronti.-
-Anche noi, Mace. Possiamo andare.- Conferma il maestro Plo.
-Andiamo! Generale Asthol, possiamo incamminarci.-
-Avete sentito? Andiamo!- al comando di Asthol i soldati si alzano, alcuni di loro più velocemente di altri. Sono stanchi e mal ridotti. Però dobbiamo farcela. Una chiamata improvvisa, mi riscuote.
I soldati si girano.
-Maestro Windu, mi senti, sono Skywalker.- la sua immagine è distorta.
-Ti sento, ma ti vedo male. Cosa succede?-
-A che punto siete maestro?-
-Stiamo dando inizio alla battaglia.-
-Maestro, sbrigatevi su Corellia hanno bisogno di rinforzi aerei. Noi, non siamo in grado di fornire aiuto. È arrivato l'ammiraglio Thrawn, con la mia vecchia maestra Levian il maestro Obi-Wan è ferito. Dovete, dare manforte a Cassian e Pam. Ashoka e Driù, su Bespin, sono al punto prestabilito e hanno iniziato l'avanzata. Appena avranno preso i gas dotti e ristabilito lo scudo spaziale, verranno da noi.-
-Faremo del nostro meglio, Anakin. Voi resistete. Che la forza sia con voi.- Chiudo la chiamata.

Il comandante mi guarda, poi guarda i suoi uomini.
-Avete sentito? Su Corellia, hanno bisogno di noi, e anche Lord Vader ha bisogno di noi. Forza, muoversi.- I soldati corrono hai loro posti. Avanziamo tra la vegetazione. Lo stesso in questo momento stanno facendo le truppe di Plo. Da nord si sentono rumori di spari è iniziata. I cancelli del laboratorio, sono proprio davanti a noi. La squadra si divide in due. Una parte attaccherà da destra e un altra da sinistra. Fuori dalla protezione della vegetazione veniamo immediatamente attaccati dai soldati.  Con la spada laser difendo i miei uomini che prontamente attivano il bracciale che tengono al polso sinistro che genera piccoli scudi energetici.

I soldati imperiali, presi in una morsa cominciano a  ritirarsi all'interno del laboratorio. I caccia bombardieri sono inutili, non posso sparare rischierebbero di danneggiare il laboratorio e creare un danno di proporzioni immani. La loro battaglia adesso è nel cielo con i nostri caccia.

I soldati, tirano fuori le pistole ascensori, sparano e gli arpioni si impiantano nelle mura del laboratorio, lo stesso faccio io. Velocemente risaliamo le mura. Quando arriviamo in cima. Un soldato sta per sparare un colpo mortale al generale Asthol, però vedo una spada laser, passarlo da parte a parte. È Plo. Il laboratorio è nostro.
Adesso dobbiamo solo assicurarci l'area.

Da lontano intercetto Driù, corro da lui, la battaglia è davvero pressante, da qualche parte ci deve essere anche una fuoriuscita di gas, sentendo la puzza che ce nei dintorni.
Quando sto per raggiungere Driù, una figura alta e scura si para difronte a me. Un lungo mantello nero avvolge tutto il suo corpo. Un brivido corre lungo tutta la mia schiena.
Ancora prima di rivelare la sua identità, già so chi è: il maestro Skar.  Avvolto nella sua divisa nera, con le sue due corna che spuntano dalla testa, il suo colore rosso sbiadito e i due canini affilati.

Sto per gettarmi addosso a lui, quando vedo Driù lanciarsi all'attacco.
-Sta, lontano da lei.- Gli grida.
Mi unisco anche io alla battaglia, di certo non lo lascio solo. Il maestro Skar con la sua spada doppia è davvero un osso duro.
-Siete miei!- Ci dice, con cattiveria e foga, non vede l'ora di eliminarci.
-E se tu fossi nostro?- Udendo il mio tono di sfida e quelle parole si mette a ridere. I colpi di Skar diventano più scanditi e violenti. Driù  si abbassa, per fargli uno sgambetto, il maestro salta. Lo rincorriamo, ci attacca di nuovo e noi pariamo. Non possiamo continuare così. Faccio un salto per spostarmi alle sue spalle, però mi intercetta e con la spada mi ferisce alla spalla. È un taglio profondo, però non ha reciso nulla. Con fatica mi rialzo. Non posso più usare la mia seconda spada laser.

-Resta, ferma Ashoka!- La vista mi si sta appannando. Ma non lo lascerò solo, mi getto nel combattimento a capo fitto, riesco a tagliare a metà la sua spada laser così ora ne ha una sola utilizzabile, furioso Skar mi solleva con la forza e mi lancia contro un grosso masso lì vicino. Sento la testa sbattere e del sangue scivolare da essa. Non riesco a sorreggermi in piedi. Vedo sfogato. Guardo Driù combattere come un forsennato, non l'ho mai visto così arrabbiato, così forte. È come se non fosse lui. Lo vedo parare e colpire a una velocità incredibile. Assesta diverse gomitate al maestro, una dietro l'altra costringendolo a piegarsi su se stesso. Vedo sempre più appannato. Sento solo un urlo agghiacciante poi svengo.

Osservo Ashoka è pallida. Un soldato raggiugne Ashoka afferrandola prima che possa cadere a terra.
Sento la mia rabbia e il mio odio triplicarsi e con loro i miei poteri. Me la pagherà. Skar alzare la sua spada a doppia lama, taglio la doppia impugnatura, schivo con una piroetta un colpo diretto all'addome. Assesto lui un pugno. Una sola cosa rimbomba nella mia mente: eliminalo e corri da Ashoka. Ha bisogno di te. I soldati si sono fatti più vicini.
Skar, si rende conto di essere rimasto solo prova a fuggire, però lo intercetto. Lui si gira pronto a colpirmi, ma io sono più veloce. Abbasso la testa, mi sposto di lato sulla destra e affondo la spada laser nel suo stomaco, poi la tiro via, tagliando di netto la sua testa, che rotola al suolo.
È finita, Skar è morto.

Corro da Ashoka. Sta perdendo molto sangue.
-Si riprenderà signore.-
-Grazie, Pherix.- I soldati mi battono le mani sulla spalla uno per uno, oggi, ho dimostrato di essere il degno apprendista di Darth Vader.

Questa guerra per la libertà sta costando davvero molto. Mi guardo intorno c'è morte e distruzione ovunque. Però è un prezzo che tutti noi siamo disposti a pagare.

Ciaooooo miei cari e care. Grazie di cuore a tutti voi, a chi commenta, a chi mette un mi piace e a chi legge e basta. Grazie per il vostro sostegno che per me è prezioso. Spero che la storia vi stia piacendo.

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