Cottage tra le montagne.
Se ci credi tutto è destinato ad avverarsi, lo devi solo volere.
(Mia cit.)
Appena il portellone della navicella si apre, sento una famigliare sensazione di vuoto nello stomaco, il cuore che inizia a martellare, non ci vediamo da quasi un mese non vedo l'ora di stare nuovamente tra le sue braccia di giocare con lui e poterlo baciare.
Scorgo la sua armatura nera è talmente lucida da risplendere sotto i raggi solari. Quando sta per compiere l'ultimo passo sulla passerella e quindi per toccare il terreno mi fiondo tra le sue braccia, facendogli quasi perdere l'equilibrio gli sorrido respirando appieno il suo profumo. Non posso osservare il suo volto a causa del casco, ma sono sicura che anche lui stia sorridendo. Dietro di lui scorgo i volti perplessi e anche attoniti di due adolescenti un ragazzo e una Troguta.
- Mi sei mancato tantissimo. Recupereremo il tempo perduto promesso Ani.- Le mie labbra sfiorano il casco e sussurrano soavi queste parole, vorrei dire molto altro, ma la presenza dei due adolescenti mi blocca ma quelle parole e il pronunciare il suo nome bastano per far accendere il mio e il suo desiderio la mia è una piccola provocazione innocente e velata.
- Loro sono Driù e Ahsoka giusto? - Cambiò completamente discorso per evitare complicanze.
- Si. - Entrambi ci voltiamo verso di loro che curiosi ci scrutano la ragazza sta per parlare, ma Anakin blocca il suo tentativo sul nascere, alza una mano in segno di stop. La giovane serra le labbra non prima di aver emesso un sonoro sbuffo di disapprovazione.
- Quando saremo dentro vi spiegherò tutto. Padmé hai portato il modificatore di volto? Così potrò stare senza questa, non contravvenendo al volere di mio padre. -
- Si, l'ho portato anche se mi sembra una cavolata. Venite, andiamo dentro! - Prendo per mano i due ragazzi e li trascino con me. Ani mi ha raccontato ogni cosa di loro e del loro rapporto. Delle difficoltà e degli sbagli con Driù. Proveremo a rimediare devo solamente evitare di chiamarlo con il suo vero nome difronte a loro, spero di riuscirci.
I due ragazzi si guardano intorno estasiati, il cottage è situato in una vallata aperta e circondata dalle montagne, l'erba è verdeggiante e le piante in fiore. Il sole è caldo. gli uccellini cantano allegri, un leggiadro vento soffia tra le fronde degli alberi, Il rumore delle cascate che ci circondano e un meraviglioso lago in cui si rispecchiano le montagne, gli alberi e persino una parte del piccolo cottage le cui pareti esterne sono decorate da pietre.
Ho cercato un qualcosa di rustico e accogliente, Di semplice però confortevole e caloroso. Internamente la casa è tutta di legno. Ci sono solo cinque stanze, due camere da letto, due bagni e l'open space per due giorni staremo bene qui entrando l'ambiente è davvero accogliente un semplice divano, un tavolo con sei sedie dei quadri appesi ai muri. Vasi e fiori a colorare l'ambiente.
Conduco Driu e Ahsoka nella loro stanza non è grande però è accogliente, luminosa, pulita e dispone di due letti singoli.
- Spero possa andare bene. Lì c'è un armadio. Vi lascio penso vogliate sistemarvi. - Sto per uscire dalla stanza quando vedo Ani soffermarsi un attimo.
- Non c'era una casa con tre camere? Non è una cosa buona che loro... -
- Taci! Non rompere o finisci sul divano a dormire. - Forse, pronuncio quelle parole con un po' troppa enfasi perché noto che i due adolescenti rimangono pietrificati. Guardano il loro maestro aspettandosi una sua risposta negativa, non c'è bisogno della forza per comprendere che un po' temono Anakin e le sue reazioni, avremo molto lavoro da fare.
- Va bene sia come vuoi. Però, voi due sappiate che vi tengo d'occhio. - Punta due dita prima verso i suoi occhi e poi verso di loro, subito compaiono sul mio volto un piccolo sorriso e una risatina subito soffocata.
Appena chiudiamo la porta sentiamo il rumore di due letti che vengono spostati.
- Credo avrebbero preferito un matrimoniale. -
- Spesso a casa dormono insieme. Ho provato più volte a far Comprendere loro che non è una cosa da bene, ma è inutile, alla fine mi sono arreso, fingo di non sapere che è meglio, altrimenti starei sempre a punirli.- Davanti a quelle ultime parole squadro Ani dalla testa ai piedi guardandolo male come si può punire due persone solamente perché vogliono dormire insieme? Comunque decido di non aprire il discorso, non ho voglio di litigare, c'è altro che si aggira tra le mie idee.
Finalmente andiamo nell nostra piccola stanza con letto matrimoniale e vista sul lago. Appena siamo dentro gli tolgo quel maledetto casco e comincio a baciarlo. Lui fa lo stesso. Velocemente ci spigliamo di ogni cosa e finiamo a fare l'amore.
- Shh, non fare troppo rumore. -
- Il problema è il tuo, non il mio. - Mi risponde Ani con una voce dolce e maliflua, di risposta gli mordo il labbro inferiore.
Bacia ogni centimetro del mio corpo con passione e desiderio mi fa sua prendendomi con decisione e garbo, ci muoviamo come fossimo una sola cosa Ani ha letto è un amante attento e dolce caloroso e dominante, però sa anche quando lasciare il comando a me.
Quando alla fine esausti raggiungiamo il nostro culmine, ci accasciamo stanchi sul letto abbracciati. Così ci addormentiamo.
Quando mi risveglio vedo che il sole è alto in cielo. Forse è quasi ora di pranzo. Rispetto che su Mustafar siamo con un paio di ore di ritardo. Metto solo dei pantaloni leggeri di colore nero e una vestaglia dello stesso colore che lascio aperta.
Prendo il modificatore di volto e lo applico sul viso. Meglio questo che il casco mi guardo allo specchio rimanda un volto giovanile come il mio, ma diverso i miei occhi azzurri sono adesso visibili. Padmé ha trovato un buon modificatore di identità, cambia il mio aspetto però non esageratamente.
Non so dove siano le scarpe così esco scalzo dalla stanza, subito sono accolto dal profumo del cibo e dalle risate di Ahsoka e Driu.
Li guardo cucinare felici.
- Ciao ragazzi. Allora che mangiamo? - Non ho la solita voce metallica. È la seconda volta che sentono la mia voce e che mi vedono senza armatura. Per un attimo restano interdetti poi gli occhi di Ahsoka cominciano a indagare e a scrutarmi, mi sento un po in soggezione.
- Maestro? Sei tu? - Entrambi mi fissano negli occhi sconcertati.
-Sono io.-
- Maestro, come... Insomma questo è un bel cambiamento. - Guardo Driù che davanti al mio sguardo severo comprende che deve tornare al suo posto così abbassa subito gli occhi a terra.
- Si è un bel cambiamento.- Ammetto.
Pranziamo con serenità, inseguito decidiamo di andare a fare una camminata tra le verdeggianti pianure. Ahsoka e Driù non fanno altro che fare domande a cui Padmé risponde allegra. Ogni tanto lancio loro delle occhiate di monito non devono esagerare, ma Padmè manda al diavolo ogni mio rimprovero silenzioso.
Padmé ci conduce su un sentiero di montagna abbastanza articolato, davanti hai nostri occhi appaiono piccole collinette disseminate qua e là, arbusti spontanei sorgono quando ammassati, quando un po' isolati. L'erba è verde e soffice, colorata dalle margherite che sbucano di tanto in tanto in grandi chiazze sul prato.
Alcuni alberi sono in fiore, una leggera brezza soffia di tanto in tanto. Piccole grotte scavate nella roccia decorate dal muschio e abitate da piccoli animaletti fanno da contorno. Ahsoka e Driù a momenti corrono in altri, camminano lentamente, però guardano con entusiasmo tutto ciò che li circonda.
Dopo la lunga strada arriva una salita. Il terreno è cosparso di piccoli sassolini che la rendono scivolosa. Il canto degli uccelli ci accompagna in questo viaggio tra la natura incontaminata di Naboo un piccolo rivolo di acqua scorre accanto a noi.
Alla fine della salita, ci troviamo a osservare un paesaggio mozzafiato.
Le montagne girano tutte intorno a voler quasi formare una cinta di protezione, alcune le più alte hanno la cima innevata, benché le temperature su Naboo si stiano alzando. Piccoli arbusti sono disposti disordinatamente, chiazze variopinte di fiori che decorano il prato verde, delle rocce da cui sgorga una piccola cascata che si getta a perdifiato nel lago di montagna il suono dell'acqua riecheggia nella vallata illuminata dai raggi del sole Il tempo sembra fermarsi. Farfalle colorate volano qua e là, gli uccelli continuano il loro armonioso concerto.
Mi volto, Driù e Ahsoka sono seduti sull'erba e chiacchierano sereni.
- Vi Piace? Vi state divertendo? - Sia io che Padmè ci sediamo a terra accanto a loro.
- Si maestro, è bellissimo qui. -
Abbraccio Padmé felice dandole un bacio sulla fronte e lei in cambio mi tira dei fili di erba addosso, allora comincio a farle il solletico e lei fa altrettanto, finiamo a rotolare per il campo. Lei finisce sopra di me. Quando ride è bellissima.
Vedo Ahsoka spingere Driù. I due rotolano tra l'erba alta giù dalla collina. L'estate è ancora lontana però la primavera è alle porte, il sole splende e fa abbastanza caldo rotolando Driù si è scontrato con me, finiamo a rotolare per un paio di centimetri, quando finalmente ci fermiamo Driù prende immediatamente le distanze posizionandosi inginocchio e a testa bassa. Poco lontano da noi Padmè e Ashoka mi osservano sento i loro occhi su di me.
- Scusa maestro non volevo. - Non avendo il casco si nota che non sono tanto d'accordo con questo gioco. -La prossima volta sta più attento! Siedi e non muoverti!- Ubbidisce senza aprire bocca. Raggiungo le ragazze, Padmè mi fissa arrabbiata -Perché adesso lo hai sgridato? Non ha fatto niente di male!- la guardo malissimo fulminandola con lo sguardo -Deve imparare a stare più attento!- Lei scuote la testa di lato vigorosamente: non è d'accordo. Si alza e va a prendere Driù che timoroso la segue. -Andate a divertirvi a lui ci penso io.- La guardo con sguardo assassino e lei fa lo stesso sto per parlare, ma vengo zittito da un suo bacio improvviso vedo che di nascosto con la mano fa segno ad Ahsoka di portare via Driù e lei lo fa. Restiamo da soli io e lei a guardarci in cagnesco. -Sei qui per fare dei cambiamenti, ma se non ti impegni tutto resterà come prima. Hai detto che non vuoi essere come tuo padre giusto? Allora smetti di essere come lui con Driù!- Dette quelle parole raggiunge i ragazzi lasciandomi solo con i miei pensieri.
Il sole tramonta alto sulle montagne tingendo di rosso, rosa, azzurro e giallo il piccolo lago lì vicino, uno stormo di uccelli sorvola le nuvole colorate dai riflessi del sole, un vento leggero soffia tra le fronde degli alberi. - Maestro, Padmé dice che è ora di tornare.- Un insicuro Driù si palesa difronte a me, lo guardo e senza dirgli nulla mi alzo superandolo.
Quando tutti siamo lavati e cambiati, ci sediamo intorno al divano davanti al camino in mattoni a bere cioccolata calda e a mangiare biscotti, lentamente vedo Ahsoka e Driù addormentarsi. Con Padmè siamo abbracciati e fissiamo i ragazzi. La sua collera nei miei confronti è già sparita.
- Dovrai portarli in braccio in camera, lo sai? -
- Si lo so. - Sospiro guardando Driù e come se avesse letto i miei pensieri Padmè interviene per placare i miei sensi di colpa.
- Ti vogliono bene Ani e tu ne vuoi a loro si vede. Vedrai che si sistemerà tutto anche se ci vorrà tempo dovrai imparare ad essere più paziente con lui-
- Lo spero, avrei potuto fare molto di più. - Le confesso.
- Eri un ragazzino anche tu. Hai fatto tutto ciò che potevi per loro e si vede. Adesso portali a letto, io ti aspetto in camera. Domani ci attende un nuovo giorno. - Padmé si alza dal divano dirigendosi in camera da letto per prima prendo in braccio Ahsoka e poi Driù mettendoli a letto.
Do a ognuno un bacio in fronte, carezzo delicatamente il volto di Ahsoka poi mi siedo per un attimo sul bordo del lato di Driù e lentamente carezzo anche il suo viso.
È molto tempo che la mia mano non carezza il suo volto, la sua guancia ormai sente solo lo scontrarsi duro e irruento del mio guanto con la sua pelle.
- Maestro. - Come sempre i sensi di Driù sono allerta e dopo qualche secondo si è svegliato di soprassalto tirandosi su di scatto le nostre fronti si scontrano, entrambi portiamo la mano sul punto leso. Quando lo guardo abbassa subito gli occhi rivolgendosi alla coperta, - Ah sei sempre così maldestro Driù! - Stringe con le mani il lenzuolo - Mi dispiace signore, stavo dormendo, non potevo saperlo scusa.- Non ha tutti i torti davvero non poteva saperlo. Sta tremando - Hai freddo Driù? - Non risponde sappiamo entrambi che non ha freddo, alzo la mano per carezzato, ma lui fraintende il mio gesto lo vedo nascondersi sotto alle coperte come due anni fa, quando per le prime volte lo punivo. Stringo il pugno, ma provo a mantenere la calma. Scosto la coperta mi avvicino di nuovo con la mano e stavolta resta fermo. -Mi dispiace lo giuro. Mi dispiace per oggi, per prima e anche per essermi nascosto! Scusa.- È un treno in rincorsa. Non rispondo mi avvicino e con la mano carezzo la sua guancia tirandolo piano a sedere per poi abbracciarlo. Sento che si calma ricambiando la stretta.
- E no, non vale ci sono anche io. - Dice Ahsoka unendosi all'abbraccio.
- Sai che c'è vengo anche io. - Ci voltiamo e vediamo arrivare Padmé nella sua bellissima vestaglia azzurra di puro raso.
Finiamo così in un abbraccio a quattro.
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