Controllo
Il segreto del successo sta nell'imparare ad usare il dolore e il piacere
invece di lasciare che il dolore e il piacere usino te.
Se non lo fai tu, sarà la vita a controllarti.
(Cit Anthony Robbins.)
Steso sul letto della stanza che io e Obi-Wan condividiamo, riesamino pezzi della mia vita i ricordi vanno ai maestri, e al mio addestramento. Rifletto su quante volte avrei voluto eliminare i maestri.
Il comlink suona e così devo distogliermi dai miei pensieri chiudo la porta a chiave.
- Vader. - Sento la sua voce e un po' rabbrividisco, Amor è il maestro che più di tutti temo comunque vista la strigliata che ho preso da mio padre, decido di comportarmi come si deve.
- Si maestro? -
- Tuo padre, vedo ti ha rinfrescato la memoria sulle buone maniere. Hai trovato l'holocron? - Mi chiede.
- No, maestro. Non ho avuto tempo di cercare chiedo scusa. - Non so come giustificarmi. Comunque è vero sono stato impegnato con Padmé e che bell'impegno. Quelle giornate così belle, allegre e spensierate trascorse con lei mi hanno permesso di riesaminare molte cose della mia vita.
- Ci stai ascoltando? Ehi! Allora! - È Skar un altro che ci va giù pesante.
- Si, cioè io... Mi sono distratto. - Abbasso la testa in segno di scuse.
- Il tempio Jedi ti sta facendo male. La tua permanenza con loro, ti sta rovinando. Ti abbiamo detto che devi... - Dei passi si avvicinano alla porta.
- Anakin, vieni ad allenarti. Poi, hai detto che volevi farmi vedere come sei migliorato nel combattimento corpo a corpo. Pam e i ragazzi ti stanno aspettando. Sbrigati, tanto ti batto anche oggi.- È Obi-Wan. Un sorriso involontario appare sul mio volto.
- Ti piacerebbe maestro, nei tuoi sogni! Ti ricordo, che l'ultima volta ti ho lasciato vincere, comunque arrivo. - Adoro sfidarlo, In realtà stiamo solo giocando. - Forse erano i tuoi sogni, mio fin troppo giovane apprendista. Non vedo l'ora di batterti. -
- Ti ricordo maestro, che l'ultima volta in cui abbiamo fatto coppia tu chiedevi che io rallentassi.-
- Anakin, l'ultima volta che abbiamo fatto coppia, tu guidavi uno speeder e quasi mi facevi vomitare per la tua smodata velocità. Sbrigati a vestirti. -
- Ma dai non ero io a essere troppo veloce, ma te a essere troppo vecchio, maestro. -
- Bene, bene, da domani guiderò sempre io con la mia guida da vecchio. - Sento Obi-Wan ridere davanti alla sua minaccia invece leggermente sbianco, se guida sempre lui dovremo partire ore e ore prima ogni volta, anche solo per andare al senato.
- Non dirai sul serio, dovremo partire ore prima per andare ovunque. -
- Sbrigati ti aspettiamo testa calda, un giorno quando sarai puntuale sono sicuro che nevicherà anche su Coruscant. - Sorrido davanti all'affermazione del maestro, neve su Coruscant un miracolo.
Quando mi volto a fissare l'ologramma dei miei maestri li vedo con sguardi e volti furiosi.
- Che c'è? Cosa ho fatto? - Chiedo, dopo tutto mi sono comportato normalmente.
- Cosa era quello? -La voce di Amor è un misto tra lo scioccato e l'infuriato
- Quello cosa? Ahh tu dici quello! Stavamo solo scherzando, giocando qui si usa così. Cioè ogni tanto si può anche ridere. - So che a ogni parola mi sto scavando la fossa da solo.
- Tu, ti stai affezionando non è così? Tu ti stai abituando a tutto questo! È per questo che stai tergiversando non è forse vero? - Le parole di Amor, mi bloccano sul posto, si ha ragione è così come potrei non amare un luogo che mi fa sentire libero di essere un ragazzo di venti anni.
- Io... Io, devo andare mi stanno aspettando. -
- Vader, ne parlerò personalmente con tuo padre. - Dice Amor prima di terminare la chiamata. Sono ufficialmente morto.
Da quando Bane è morto, Padmén è regina di Naboo, il mistero di Mandalore svelato e il nuovo accordo con il clan bancario sistemato, il maestro Obi-Wan è tornato e ha ripreso ad addestrarmi, ogni giorno che passo qui è un giorno in più in cui mi allontano da mio padre dalle sue leggi e dal suo potere, ma temo che presto arriverà a chiamarmi di nuovo all'ordine e quel giorno sarà un brutto giorno.
Percorro i corridoi del tempio Jedi, superando alcune aule in cui i padawan più giovani si stanno addestrando, saluto i maestri e altri ragazzi della mia età passo di fronte alla biblioteca ed è in quel momento che vedo un maestro attraversare frettolosamente molti scaffali, e giungere innanzi a una libreria con numerosi volumi digitali, digita qualcosa e la libreria si sposta lo vedo scomparire all'interno, forse è lì che si trova l'holocron, dovrei andare a indagare, continuare la missione.
Ho una scelta da prendere, agire e fare ciò per cui sono venuto oppure, attendere ancora un po' e vivere la vita di un ragazzino scelgo la seconda, dopo tutto che male può farmi?
Quando arrivo nella stanza di addestramento i maestri di Pam, Cassian e Lia sono seduti insieme a Obi-Wan su delle gradinate di legno e li osservano si stanno allenando nel corpo a corpo. Mi unisco subito anche io a loro. Faccio squadra con Cassian.
La cosa che detesto, è quella di dovermi fingere impreparato alle volte devo permettere a Cassian di colpirmi e in altre occasioni fingo di non riuscire a colpirlo anche se nella realtà in cinque, massimo sei mosse lo avrei steso, dopo il corpo a corpo si passa all'addestramento con spada laser, inseguito agli avvenimenti su Naboo mi hanno permesso di tenere la spada.
-Basta così, per oggi ragazzi può bastare-. È il maestro Windu a dare lo stop.
Ci buttiamo a terra scomposti a ridere e a scherzare questo mi ricorda di Driù e Ashoka. È bello essere liberi di ridere e giocare anche con il proprio maestro, e Ashoka lo è anche se con le nuove regole è molto trattenuta anche lei ormai. Invece Driù... Una volta a casa sistemerò tutto continuiamo a ridere e a prenderci in giro, finché non arrivano i maestri a chiamarci all'ordine.
- Andiamo a studiare Anakin, hai molto da recuperare. - Non sono molto convinto delle parole di Obi-Wan comunque lo seguo, passiamo buona parte del pomeriggio in biblioteca a studiare. Usciti dalle mura quasi claustrofobiche della biblioteca, ci dirigiamo sul terrazzo circolare che ospita sempre i nostri allenamenti con la spada, il sole splende alto in cielo oggi è una giornata serena, non una nuvola offusca i raggi solari. Passiamo due ore ad affrontarci. Alla fine, gli ho dato filo da torcere però, mi ha battuto lo stesso.
- Sei troppo avventato ancora Anakin, e ti distrai facilmente. Devi essere più concentrato. Inoltre, ricordati che puoi usare la forza del tuo avversario contro di lui. Al resto penserà la forza di gravità. - Quasi amo i suoi rimproveri.
- Sì, maestro. -
- E sta più attento con la spada laser non puoi perderla ogni volta da lei dipende la tua vita. - Questa volta è più severo. Ci tiene molto alla questione spada laser.
- Sì, maestro. Scusami maestro. - Nella realtà non perderei così facilmente la spada, però se devo fingere, devo farlo bene.
- Maestro Obi-Wan. - una voce di donna alle nostre spalle interrompe il sermone che il maestro stava riprendendo.
- Si Fenisia? - Risponde lei il maestro. Fenisia è una dipendente del tempio la sua famiglia lavora per i Jedi da generazioni.
- Il cancelliere, ha richiesto che il giovane Skywalker possa raggiungerlo nei suoi alloggi Vorrebbe chiedergli alcuni dettagli di ciò che è accaduto su Naboo, per una maggiore sicurezza nella trascrizione dei dati. - Vedo Obi-Wan dubbioso. Sicuramente, si sta domandando il perché il cancelliere faccia così spesso richiesta della mia presenza io prego che il maestro rifiuti la richiesta del cancelliere.
- Be, in realtà adesso siamo impegnati e... -
- Il cancelliere, maestro ha detto di dirvi che è davvero molto importante. Stanno cercando di comprendere dietro Bane chi si possa nascondere. - Alzo un sopracciglio, come se mio padre non lo sapesse già.
- Che sia allora, va Anakin però sta attento. Tutto questo non mi piace.-
Tutta questa storia non mi piace. Perché il cancelliere richiede sempre di Anakin, che siano legati in qualche modo? Qualcosa mi dice che sotto questa storia si nasconde molto altro. La regina Amidala che chiede sempre di lui e quando lo vede non gli stacca gli occhi di dosso. Questo però è un indovinello semplice a cui rispondere, è successo anche a me con Satine è il resto che non comprendo. Forse meditare potrà aiutarmi a ritrovare la calma e a riflettere meglio.
Appena mio figlio varca la soglia dei miei appartamenti lo getto a terra con un'onda di forza. I vetri sono già oscurati, le stanze isolate sonoramente. Adesso sono stanco di lui. L'impatto lo fa sbattere contro il tavolo in vetro che si frantuma in tanti piccoli pezzi, alcuni penetrano le sue carni.
Lo vedo alzare lo sguardo verso di me. I suoi occhi spaventati e colpevoli. Lui crede che io non lo conosca, che non lo controlli, ma non è così. Lui appartiene a me e a me soltanto.
-Vieni, avvicinati. - È titubante però ubbidisce, dopo tutto è un bravo ragazzo ha bisogno di essere messo in riga di tanto in tanto però è un bravo ragazzo. In parte forse il mio cuore duro da signore dei Sith negli anni, si è anche affezionato a lui. L'ho visto crescere. E l'ho modellato a mio piacimento.
- Tu credevi, che non me ne sarei accorto? Credevi che ti avrei concesso la libertà di decidere? Credevi che non avessi messo in conto che giunto qui, ti saresti trovato in una realtà diversa alla quale ti saresti potuto assuefare? Davvero credevi di poter sfuggire al mio controllo? -
Quando mi avvicino si allontana lievemente. Il mio tocco lo ha sempre spaventato, L'età non fa la differenza sa quanto posso fare male quando sono deluso e arrabbiato.
E a me piace, piace questa sua devozione, paura e sottomissione. Si perché lui sarà sempre mio. E tutto questo serve. Le catene che gli ho cucito addosso, sono la sicurezza che non mi lascerà mai, Il prescelto è mio e con lui il potere.
CHIEDO SCUSA PER LA LUNGHEZZA DI QUESTO CAPITOLO, MI SONO LASCIATA ANDARE, SPERO VI PIACCIA.
GRAZIE PER IL VOSTRO SOSTEGNO! ❤️😘
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