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Caos





Riassunto

Mentre le battaglie continuano a imperversare nella galassia il signore dei Sith , Lord Sidius , ordina l'uccisione della futura regina di Naboo: Padmé Amidala. La battaglia su Bespin si è conclusa con la vittoria delle truppe Repubblicane. I separatisti però non demordono e cercano nuovi modi per avanzare, supportati dalla guida del conte Duku. I dissensi con il clan bancario e la morte della regina di Naboo rischiano di far crollare il precario equilibrio in cui si trova la repubblica. Per questo è fondamentale porvi rimedio.
Altre battaglie nel frattempo esplodono nell'orlo esterno, Nevarro, florida cittadina commerciale è infatti soggetta a una dura occupazione separatista che vede quindi l'intervento delle truppe repubblicane, i cloni vengono inviati in ogni luogo della galassia sotto la guida dei generali jedi, nel tentativo di ristabilire l'ordine. Anche Felucia è sotto attacco, in questo pianeta è coltivata una pianta medica indispensabile per le cure degli uomini. Persino Corellia non è sfuggita alle mire separatiste.
Mentre la guerra imperversa sia nell'orlo esterno che in quello interno, continua il mistero di Mandalore. Boka-Tan dopo l'incontro segreto con il maestro jedi Obi-Wan Kenoby ha deciso di restare al fianco della sorella per scongiurare ulteriori attentati, ma anche, nel tentativo di soffocare i sospetti che la vedrebbero coinvolta in questo complotto contro Mandalore, la duchessa Satine e Naboo.

Il solo a prosperare in tutto questo caos resta il clan bancario. La federazione dei mercanti per volere del senato galattico è stata sottoposta a una maggiore tassazione sulle rotte commerciali. L'aumento della tassazione, ha reso infelice e suscettibile Nute Gunray viceré della federazione il quale spinto dalla cupidigia si è rivolto ai separatisti che hanno assunto il comando delle città di Cato Naimoda, Neimodia e Deko Neimodia. Governandole con il pugno di ferro. L'andamento della situazione ha costretto il vicerè a chiedere aiuto al cancelliere Palpatine che sempre preoccupato per L'avvenire e le sorti del suo popolo è intervenuto inviando immediatamente diversi distaccamenti di cloni tra cui il plotone del capitano Rex e Cody.

Nel clima delicato e caotico, si muovono i fili della politica, che immancabilmente si intrecciano con quelli della guerra.

Coruscant, ufficio senatoriale della senatrice Padmé Amidala

Siamo nelle stanze di Padmè ad attendere l'arrivo dei maestri. Il suo ufficio è un luogo accogliente non è troppo piccolo, ma nemmeno enorme. Occhio e croce direi che può accogliere tranquillamente undici persone. Al centro si trova un elegante divano con un prezioso tavolino in fine vetro lavorato con cura. Oltre il divano circolare si intravede chiaramente la scrivania in legno sul ripiano sono disposte ordinatamente numerose carte e fogli, giorni di lavori arretrati o forse di sole poche ore. Alle spalle della scrivania una grande vetrata che si affaccia su una terrazza e poi la città. Diverse piante sono sistemate qua e là per rendere più accogliente questo luogo. Dopo tutto Coruscant è una città di pietra e acciaio e quel poco verde è un miracolo.
Nell'aria si espande un dolce profumo di rose. Il loro odore mi ricorda del bacio che solo qualche ora prima ci siamo scambiati. Si perché Padmè profuma di rose, di peccaminoso e pericoloso. Al solo pensiero di lei sorrido inebetito. Questo amore mi sta facendo perdere di vista il mio obbiettivo.

Nella stanza al momento siamo unicamente io, Pam, Cassian, Lia, il senatore Beil Organa e la senatrice Mon Mothma. Il silenzio nella stanza è interrotto solo da qualche bisbiglio che di tanto in tanto Pam si scambia con Lia sta diventando imbarazzante e opprimente. Oddio il silenzio. Lo so che lo odi, non fai altro che dirlo. Apposto, sto diventando folle, adesso parlo anche da solo. Dedico tutta la mia attenzione a un piccolo vaso di rose carezzando il bocciolo mi pungo istintivamente ritraggo la mano e il piccolo vaso perde l'equilibrio cadendo a terra, o quasi, dato che riesco a bloccare la sua caduta grazie all' uso della forza e hai i miei riflessi sviluppati.
Mentre posiziono al suo posto il piccolo birbante che stava tentando l'evasione la porta si spalanca ed entrano i maestri Jedi. Qualche istante dopo sopraggiunge anche Padmé.
Il suo sguardo appassionato e infuocato corre su di me, ricambio quel contatto di fuoco. Appena i nostri occhi si incontrano un brivido di puro piacere si dirama in tutto il mio corpo. Vorrei farla mia anche adesso. Però resto concentrato sul mio compito. Essere un ottimo imbucato!

- Vi ringrazio per essere tutti qui. Devo comunicarvi una notizia inaspettata. Purtroppo sono stata richiamata a Naboo. I consiglieri non possono più attendere. Tra tre giorni. Tempo di sistemare ogni cosa qui su Coruscant dovrò partire urgentemente. Per quanto abbia tentato di posticipare l'evento non posso più tirarmi indietro. Il mio popolo chiede che io diventi regina di Naboo. Una volta regina però potrò occuparmi della questione di Mandalore direttamente con Satine nonostante l'elezione a regina ho deciso di restare ugualmente rappresentante di Naboo in senato. - Eccoli gli impegni, i doveri. Quei doveri che comprendo fin troppo bene. Organa le sorride e l'abbraccia, lo stesso fa la senatrice Mon Mothma

- Il nostro unico rimpianto sarà quello di non poter assistere alla tua incoronazione Padmé, ma so che sarai meravigliosa. - Se i pensieri potessero fulminare Organa sarebbe un fiammifero bruciato in questo istante. Padmè guarda confusa la senatrice, Beil è stato incaricato di andare su Aargau non Mon Mothma. Di fronte alla sua faccia corrucciata, la senatrice offre immediatamente delle spiegazioni a Padmè.
- Ho deciso di accompagnare Beil su Aargau così potremo ristabilire un nuovo accordo politico. -
- Ovviamente. Questo ha la priorità su tutto. - Padmé le sorride abbracciandola, a interrompere questo momento di effusioni femminili giunge il maestro Windu se a qualcuno spetta il Nobel per il miglior guasta feste o rompi scatole della galassia, quello è Windu!
- Senatrice molti maestri Jedi e padawan sono già impegnati, Obi-Wan ha già un incarico. Io e Plo dovremo accompagnare il senatore Organa e la senatrice Mon Mothma. Però se riuscissimo a far rientrare un maestro in tempo per domani potremo fornire anche a lei la protezione di cui necessità. -

A quelle parole gli occhi di Padmé si spostano inconsciamente o volutamente forse su di me. Capisco dove vuole arrivare e ho un tuffo al cuore. Non oserà tanto. Sono un apprendista Padawan.
- Non c'è bisogno, può venire Anakin con me. Abbiamo quasi la stessa età nessuno sospetterebbe mai che sia un padawan Jedi e quindi passerà inosservato. - Le parole che temevo e allo stesso tempo desideravo che pronunciasse escono dalle sue candide e morbide labbra vellutate. La risposta austera ovviamente non si fa attendere, Windu è pronto alla battaglia.
- No, non mi sembra il caso. Anakin è ancora in addestramento e non possiede una spada laser. La sua partenza non si discute. -
- Esatto non si discute maestro Windu. Dopo tutto il maestro Obi-Wan solo l'altro giorno stava elogiando le abilità del suo giovane padawan. Quindi, è deciso! Sono convinta che troverete una spada laser. Adesso scusatemi, ho molti impegni- Padmè ha praticamente fregato Windu con le sue stesse parole, per poi dare più forza alla sua decisione e non permettere a nessuno di controbattere gira su sé stessa con eleganza uscendo dalla stanza. I maestri presenti restano pietrificati innanzi a quella decisione che non può essere cambiata. Io amo questa donna. È risoluta, combattiva, dolce: è la mia vita.

Ripercorro con Anakin alle calcagna i corridoi che dalle stanze del senato conducono fino ai parcheggi e quindi allo sprinter con cui sono arrivato.
Solo il giorno prima Plapatine il cancelliere pretende di parlare con Anakin, adesso Padmè lo vuole come sua guardia del corpo. Qualcosa non mi torna. Il clan bancario che all'improvviso riduce il denaro. L'assassinio della regina di Naboo, Satine spiata e la spia sembra avere dimora proprio qui, su Coruscant.
C'è un tassello mancante che non riesco a trovare, qualcosa che mi sfugge.

- Maestro, vuoi rallentare! - Non mi fermo ad ascoltarlo, salto dentro lo sprinter e appena anche lui mi ha raggiunto e si trova all'interno della vettura metto in moto.
C'è tensione. In realtà ho così tante domande che mi frullano in mente che avere una preoccupazione in più non ci voleva. Sapere che Anakin è con la senatrice e futura regina di Naboo mi spaventa. Sono giovami, impetuosi e impulsivi. Sono entrambi combattivi e fin troppo sicuri di loro stessi. Temo possano commettere degli errori. Anakin è bravo con la spada laser però è solo all'inizio. Anche questa sua bravura, questo suo padroneggiare tutto e subito. Anche questo è strano.

Quando siamo al tempio Jedi mi dirigo nella stanza del consiglio. - Anakin, attendi qui. Devo parlare da solo con il consiglio. - Lui annuisce con la testa. È strano che non passi al contrattacco. Forse ha compreso il mio stato d'animo.
- Maestri, porto brutte notizie da Mandalore sembra che la duchessa Satine venga spiata. La sorella Bo katan a capo di una organizzazione sovversiva chiamata la ronda della notte che io credevo invischiata in questa storia ha invece da poco salvato la sorella da un attentato alla sua vita. La cattiva notizia è però che la spia sembra trovarsi proprio qui su Coruscant. So solamente che è una mutaforma il cui nome è Fegh. Temo, che il complotto sia più esteso di ciò che credevamo maestro Yoda.
- Indagare noi dobbiamo. Tu su Madalore tornare devi, ragione tu hai io temo. L'omicidio della regina di Naboo, Mandalore, il clan bancario. Tutto ricollegato esso è. Il nesso sfuggito c'è. Su questo riflettere e indagare noi dobbiamo. Altro ti affligge. - Mi dice Yoda.
- Si maestro è così. È Anakin, la senatrice Amidala richiede la sua presenza su Naboo. Dice che così darà meno nell'occhio io temo non sia pronto. -  
- Il Padawan grande capacità ha. La tua insicurezza anche io comprendo, se però la senatrice lui e soltanto lui vuole altro fare non possiamo. Fiducia nel tuo padawan riporre dobbiamo. La maestra Jacartha indagare sulla tua spia dovrà. Tu Obi-Wan su Mandalore tornare devi, la duchessa devi proteggere. Una risposta in tutto questo esserci deve. -


Nel frattempo.... Tempio Jedi, strofa di Obi-Wan

Entro di corsa in stanza, oscuro le vetrate e abbasso la luce. Poggio il comlink a terra. E premo sul pulsante di accensione subito appare l'ologramma di quattro figure davanti a me incappucciate.
- Maestri?-
- Vader è un vero piacere sentire la tua voce...- il suo discorso è interrotto dalla voce di Pam. In questo momento potrei erigerle una statua. Quante volte avrei voluto interromperlo.
-Anakin! Ci sei? Sono Pam! Corri in mensa c'è il tiramisù. Se non ti sbrighi giuro che io, Cassian e Lia mangiamo anche la tua parte. - bussa con così tanto impeto alla porta che penso la voglia buttare giù. Anche loro devono essere tornati da poco al tempio. Sento la porta slittare leggermente all'interno della parete, mi alzo di scatto cercando di richiudere la porta. - Arrivo, arrivo. Non provate a mangiare il mio pezzo di dolce se no oggi in allenamento vi distruggo e di a Lia di tenere le sue mani lontane dal mio tiramisù e... Non spingere Pam, mi sto cambiando sono mezzo nudo. Lo so che sono bello, ma...-
- Che schifo, vestiti e sbrigati abbiamo in mente un piano con gli altri. - Alzo gli occhi al cielo, il loro ultimo piano ci è costato una settimana di castigo.
- No grazie, l'ultima volta abbiamo corso per ore. Andate voi.
- Va bene, il tuo tiramisù lo mangio io allora. -
- Ahh ti odio. Ascolterò il vostro piano, adesso vattene! - È riuscita ad incastrarmi di nuovo.
-Ciao Skycoso. - Quando se ne è andata chiudo a chiave la porta bloccandola dall'interno, mi siedo a terra con la schiena attaccata alla porta buttando fuori tutta la tenzione accumulata con un respiro.
- Maestri, non dovreste chiamarmi così. È rischioso. - Vedo che mi guardano straniti. Non capisco.
- Vader, hai dimenticato le buone maniere? - anche se non la vedo perché è coperta dalla figura ingombrante di Amor riconosco la voce sua voce è la maestra Levian. - No, perché? Comunque cosa volete? - Ho capito dove vogliono arrivare e non mi interessa.
- Maleducato, se fossi là... -

- Non sei qua maestro Skar, ditemi ho fretta. Adesso dovrei essere davanti alla sala del consiglio Jedi. -Sono sbrigativo desidero che il loro ologramma si dissolva come vapore acqueo al sole - Tuo padre vuole che elimini Fegh. Si trova in un appartamento di seconda mano nel quartiere industriale. Ti manderò i dati di dove trovarla deve essere fatto prima che i Jedi trovino qualche pista. Fegh non deve parlare. Sappiamo che a breve Naboo avrà una nuova regina. Il cacciatore di taglie Cad Bane se ne occuperà. Dovrai fornirgli ogni dato necessario. Se Amidala dovesse salire al trono diventerebbe una vera spina nel fianco. - Le parole di Amor mi gelano il sangue. All'improvviso ho freddo e il sole sembra non più così tanto luminoso. Dovrei aiutare mio padre a eliminare la donna che amo? Come posso fare ciò che mi sta ordinando?

- Come desideri maestro, anche se non sarà semplice. Dato che sono in un tempio Jedi. Comunque, ci proverò. -
- Lo farai e basta. Tuo padre ha ragione stai sprecando tempo dietro a stupidaggini e...
-Scusa devo andare. - Interrompo il suo discorso chiudendo la chiamata. Ora sono in guai seri, ma non fa niente ho mille domande che frullano nella testa. Come farò a eseguire il volere di mio padre? Fegh posso eliminarla anche adesso, tuttavia Padmé è la donna che amo. La ragazza che ho sognato per anni. Come posso eliminarla? No, non penso io ne sia capace. Ora ho tre compiti: Uccidere Fegh, proteggere Padmé e aiutare Bein a ucciderla. Uhm la storia si sta complicando. Però diventa interessante.


Anakin mi farà impazzire. Dove diavolo si è cacciato questa volta vorrei tanto saperlo mentre percorro alcuni corridoi cercando con lo sguardo il mio padawan eccolo spuntare con un piatto di tiramisù in mano.
- Ti avevo detto di restare davanti alla stanza del consiglio Anakin. -
- Scusa, maestro. C'era il tiramisù l'ho preso anche per te. - Con serenità come se nulla fosse mi porge il piatto che tiene tra le mani - Tu, sarai la mia rovina. - Inizialmente per quelle mie parole sembra restarci un po' male poi lo vedo scrollare le spalle - Vabbè almeno ti ho preso il tiramisù, se non lo vuoi lo mangio io. - Sospiro esasperato temo, non abbia compreso la gravità della situazione e il rischio in cui sta andando a cacciarsi.

Sto perdendo le staffe. Mi volto e con poca delicatezza lo afferro per un braccio guardandolo severo. Anakin abbassa d'istinto lo sguardo. Fa così tanto lo spavaldo poi basta un niente per fargli abbassare la cresta.
- Forse tu, non hai capito la gravità della situazione. Dovrai andare in missione sotto copertura, senza essere realmente pronto. Dovrai, salvaguardare la senatrice Padmé e restare in incognito. Inoltre la situazione sembra stia precipitando. Quindi adesso smettila di fare lo sciocco e seguimi! In questi tre giorni dovrai studiare tutta la mappo grafia di Naboo, centimetro per centimetro e ogni angolo del palazzo reale. Mi sono spiegato? Anche i cambi di guardia e le turnazioni. Io devo partire nuovamente per Mandalore, ma ti prego Anakin fa come ti dico. - Il mio tono dapprima alto e severo lentamente si è addolcito, sono seriamente in pensiero per Anakin.
- Si maestro scusami. - Ha ancora quello sguardo da cucciolo bastonato. Mi fa sorridere. Con la mano scompiglio i suoi capelli già in disordine e proseguo nel parlargli.
- Andiamo discussione chiusa. Ti porto a prendere i file che ti occorrono in biblioteca poi fila in camera a studiare. Più tardi ti porto la spada laser. -

- Come desideri maestro. - Rispondo mestamente ho capito che oggi Obi-Wan non ha voglia di scherzare è nervoso e preoccupato. Nemmeno mio padre è mai stato così in ansia per me.

Vado nella stanza e poco dopo sopraggiunge Obi-Wan con tantissimi file. Resta un po' con me per aiutarmi.
- Anakin, scusami per prima. È che sono molto nervoso. Adesso devo andare chiamami ogni volta che puoi. - Provo un sincero affetto per quest'uomo che mi considera più di quanto abbia mai fatto papà.
- Va bene maestro. - Lo vedo alzarsi e uscire dalla stanza diretto alla sua navicella che lo condurrà su Mandalore per quanto mi riguarda questa notte ho una missione: Eliminare Fengh.
Attendo che la notte cali poi infilo un lungo mantello nero con il cappuccio a coprire il mio volto. Esco dalla finestra della stanza e silenziosamente evito le guardie del tempio.

Superate le guardie e il perimetro del tempio Jedi raggiungo la zona industriale seguendo le indicazioni dei miei maestri.
Ho ragionato a lungo sul da farsi e sulle mie differenti missioni e ho deciso che darò a Cad Bane la colpa per la morte di Fegh, affibbierò a lui anche la colpa della morte della regina di Naboo. Chiuderò così il cerchio di inutili ricerche che stanno impensierendo papà e che rischiano di portare questi sciocchi troppo vicini alla verità.
Mi apposto in un vicolo e attendo che Fegh entri o esca da casa.
La vedo uscire e quindi non devo fare altro che aspettare che torni. Nel frattempo decido di accomodarmi all'interno del suo squallido appartamento, le scale sono in rovina, le ragnatele ovunque, piccole crepe disegnano percorsi immaginari e retro disegni sulle pareti scolorite dei muri. La porta del suo appartamento la numero 3890 è di un acciaio arrugginito e sbiadito. Apro la porta con la forza e poi la richiudo. Abbasso tutte le serrande. L'ambiente è piccolo e sporco. C'è un solo letto, una sola scrivania e una sola sedia. Poi la piccola cucina. Tutto in un ambiente unico.

Sento bussare alla porta - Avanti, vieni Cad Bane. -
- Un posto squallido. - Bane appartiene alla razza Duros. Viene considerato tra i più crudeli cacciatori di taglie, alto carnagione azzurra e occhi rossi. Due tubi neri poggiati sulle guance. Indossa un pantalone nero, una giacca marrone. In vita due blaster. Un cappello da cowboy in testa e uno stuzzicadenti in bocca.
- Il luogo non conta. La missione è semplice pedinare la senatrice Amidala e ucciderla Bane. - Il tono che uso è asciutto e freddo. Cad incrocia le braccia al petto e mi guarda canzonatorio.
- Cosa ci guadagno?- Con lui non contano le vite umane, ma i crediti di cui disponi e che lo arricchiranno. Che tu stia assoldando Cad per uccidere un uomo, una donna o un animale, non fa differenza, lui li ucciderà in cambio di un lauto compenso.
- Cento milioni di crediti. Cinquanta adesso, cinquanta alla fine. Prendere o lasciare. - Mi alzo e tolgo dalla sua bocca lo stuzzicadenti.
- Acqua? - Gli domando porgendogli un bicchiere. Come al mio solito indosso dei guanti neri di cuoio. Cad invece solo un paio di guanti di cuoio marrone che però lasciano scoperte le dita, questa cosa torna a mio vantaggio. Lui prende il bicchiere e lo poggia sul tavolo senza berne il contenuto. Ciò che mi interessa sono le impronte.
- Molto bene. Sarà fatto. - Lancio il sacchetto di cuoio sul tavolo di fronte a lui che lo afferra soppesandone il peso, sorride soddisfatto portando alle labbra un nuovo stuzzicadenti. Non aggiunge altro. Nell'ombra era arrivato e nell'ombra se ne sta andando.

Solo un'ora dopo rientra Fegh. Appena mi vede comprende la situazione e prova disperatamente a fuggire però è tutto inutile la uccido all'istante sul tavolo lascio lo stecchino di Bane e il bicchiere. Poi apro la sacca che portava con lei e tiro fuori le registrazioni delle chiamate avute con mio padre. Sovrappongo la voce di mio padre a quella di Bane. E modifico anche la figura. Il gioco è fatto. Bane sarà accusato della morte della regina di Naboo. Così tutti gli daranno la caccia. Non avrà tempo per pensare a Padmé.

Se ci penso mi chiedo a che gioco sto giocando?
Non lo so nemmeno io.

Ciao carissimi/e lettori o lettrici!
Alloraaaa adesso che Anakin si sta esponendo per Padmé cosa accadrà secondo voi?
Se la storia vi piace aiutatemi a capirlo con un commento.
Grazie vi amo ❤️

E RICORDATEVI UNA STELLINA

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