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19. Togliere un peso

"L'incomprensione tra le persone è simile a un percorso in un labirinto: più ci si addentra per trovare la via d'uscita e più ci si ingarbuglia."
-Emanuela Breda

È passata circa un'ora da quando l'amica di Ben, che si è presentata a noi con aria di superiorità con il nome di Chanel, si è unita alla nostra serata. Purtroppo ha deciso di sedersi nel privé con noi, ovviamente accanto a Benjamin, obbligandomi a spostarmi più a destra.

Sto provando in tutti i modi a non comportarmi come una sciocca, sto provando a reprimere questa sensazione di gelosia che mi esplode nel petto, ma non riesco. Ogni qualvolta ne ha l'occasione, gli accarezza il ginocchio o il braccio, ridendo a ogni cosa che lui dice, come per conquistare la sua simpatia, mentre io sorseggio il mio drink con la cannuccia, come se questo gesto potesse far passare più velocemente il tempo e far arrivare il momento in cui andremo via di qua, lasciando Chanel qua.

"Ti andrebbe di ballare?" la domanda della biondina mi fa alzare la testa di scatto, in modo tale da poterli osservare. La guardo mentre si alza il vestito fingendo indifferenza e poi si porta i capelli dietro le orecchie, sorridendo con finto imbarazzo.

Sposto lo sguardo su Ben e lo vedo sorriderle in modo malizioso, annuendo in risposta subito dopo, alzandosi e porgendole la mano per andare a ballare. Io sussulto all'istante e spalanco la bocca senza riuscire a trattenermi. Davvero andrà a ballare con lei lasciando me qua?

Sento una fitta al petto che mi punge e quasi mi spezza il fiato, e la cosa non migliora quando vedo lei alzarsi, facendo intrecciare le loro dita. Stringo forte il bicchiere che ho tra le mani e li seguo con lo sguardo, da quando escono dal privé fino a quando si fermano in pista e iniziano a muoversi insieme a ritmo di musica, facendomi storcere e pizzicare il naso.

"Isa... tutto bene?" la voce di Maria mi riporta alla realtà, perciò mi giro verso di lei, obbligandomi a smettere di fissare Ben e la sua amica.

"Sì... penso di sì." probabilmente rispondo così più per convincere me stessa che lei, ma quasi le mani mi tremano mentre parlo, e so che non è difficile capire ciò che sta attraversando la mia mente.

"Secondo me dovresti dirgli chiaramente che ci sei rimasta male." le parole di Mason mi lasciano leggermente interdetta, perché non mi aspettavo assolutamente che esprimesse un'opinione. Sono consapevole del legame che ha con Ben, per questo pensavo non mi desse un consiglio del genere. "Benjamin è un ragazzo d'oro, sta solo affrontando un periodo complicato. E per quanto strano e assurdo possa sembrare in questo momento, lui ci tiene a te. Non ha mai portato nessuna ragazza fuori con noi.."

"Non preoccupatevi... gli parlerò." e sono sincera, certo non posso mettermi a fare una scenata di gelosia, ma posso comunque fargli capire che se deve uscire con altre, preferisco non lo faccia davanti a me. In fin dei conti io sono qua solo per lui, se mi lascia e va a ballare che senso ha che io abbia accettato il suo invito?

Maria e Mason si scambiano uno sguardo dispiaciuto, e per un momento ho la sensazione che stiano comunicando tra loro senza nemmeno aprire la bocca, poi mi regalano un sorriso rassicurante e decidono di non commentare oltre.

Devo ammettere, però, che nonostante non mi stia bene la scelta che ha preso Ben, sono felice di essere rimasta con loro due, perché sono due persone davvero dolci e simpatiche, e sono capaci di rendere più leggero questo momento, non è difficile capire perché Benjamin si illumini parlando di loro.

*****

Osservo il difensore salutare la ragazza che l'ha intrattenuto per tutta la sera, posandomi con la schiena al muro fuori dal locale.
Maria e Mason sono appena andati via, mano nella mano mentre ridevano piano e chiacchieravano, facendomi sorridere e stringere il cuore allo stesso tempo. Sono così belli che non posso non pensare che quello che hanno è ciò che vorrei anche io e che ho sempre sognato.

Sospiro giocherellando con la punta del piede sulla ghiaia, ma poi mi blocco all'istante quando vedo la ragazza avvicinarsi un po' troppo a Benjamin. Posa le sue mani sul suo petto e poi, senza troppi preamboli, annienta le distanze, baciandolo.

Succede tutto nel giro di pochi secondi e mi sembra quasi che qualcuno mi abbia dato un pugno sullo stomaco, infatti il fiato mi si spezza e una forte nausea si proponga in me. Il primo istinto sarebbe quello di vomitare nel cestino che ho accanto, ma la cosa che faccio in realtà è allontanarmi a grandi falcate. Non so nemmeno dove andare, visto che sono venuta in macchina con lui, ma comunque passo accanto a loro, che si stanno ancora baciando in modo tutt'altro che casto, sicura di voler andare il più lontano possibile da qua.

Cammino il più veloce che posso, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime e cerco di non pensare al momento in cui abbiamo fatto sesso prima di venire al locale. Cerco di non darmi della deficiente per aver messo su questa strana relazione con lui che è crollata davanti ai miei occhi nel modo peggiore di tutti.

Sento Ben chiamare il mio nome, ma non mi fermo e non mi volto, assolutamente. Continuo a camminare spedita, con le guance bagnate dalle lacrime che hanno iniziato a scendere indisturbate e le gambe che un po' mi tremano per ciò che ho appena visto. La cosa ridicola è che mi sento tradita quando nemmeno stiamo insieme.

"Isabella, ti prego, aspetta." lo ignoro ancora una volta, ma poi lo sento fare una corsetta e, subito dopo, la sua mano mi afferra il polso, costringendomi a fermarmi. "Isa... ehi."

Faccio cadere lo sguardo sulla sua mano che mi tiene stretta e istintivamente mi libero con uno strattone, allontanandomi di qualche passo. Non voglio mi tocchi dopo che ha baciato lei senza pensare che poche ore fa faceva sesso con me.

"Sto andando via, Chilwell. Lasciami in pace."

"Che ti prende, scusa?" me lo chiede come se davvero non capisse la mia reazione, facendomi sentire ancora più sciocca per qualche minuto. "Perché fai così? Abbiamo passato una bella serata, che succede?"

"Abbiamo passato una bella serata?" Gli faccio eco, quasi scioccata "Ma sei serio? Sei stato tutto il tempo con la tua amica senza nemmeno considerarmi e ora, dopo che l'hai baciata davanti a me, mi dici che abbiamo passato una bella serata?" una risata isterica abbandona le mie labbra, evidenziando il mio disagio e la mia delusione.

"Tu stai reagendo così perché ho baciato e ballato con un'altra?" sembra ancora più confuso di prima, come se non concepisse una cosa del genere "Ma sul serio? Isabella, io e te non stiamo insieme, non capisco perché prendersela tanto."

Le sue parole mi fanno sentire ancora peggio. Mi fanno sentire ridicola. Illusa. Umiliata. Mi fanno sentire come se lui mi avesse usata solo per sfogarsi, senza provare un minimo di interesse per me. Non parlo di sentimenti d'amore, ma almeno un po' di rispetto per una persona che ti porti a letto da un po' ormai.

"Abbiamo fatto sesso nella tua auto prima di venire qua e per tutta la sera, da quando è arrivata Chanel, non mi hai nemmeno rivolto uno sguardo." cerco di non alzare la voce, ma è davvero complicato stare calma in questo momento "Benjamin... io non ho mai preteso nulla da te, ma questo non posso tollerarlo. Non sono una bambola senza sentimenti che puoi tenerti buona solo perché ti aiuta a calmarti."

"Ah..." indietreggia anche lui ora, guardandomi in molto freddo e distaccato. Questo suo sguardo mi fa provare una fitta al petto. "Pensavo avessi capito cosa sei per me. Però va bene, fai come vuoi. Vattene pure, fai la gelosa, ma io non ti ho mai illuso, ho sempre messo in chiaro ciò che non potrò mai darti. Sapevi bene che non voglio una relazione."

Un singhiozzo mi toglie il fiato mentre lo ascolto. Non pensavo che gli avrei mai sentito usare un tono così duro con me, come se non gliene importasse nulla di come mi sento. "Io non ho preteso nulla... solo che- no, sai che c'è? Non ti devo spiegare ancora, tanto ho capito che non ti interessa ascoltarmi, stai facendo l'egoista, sappilo. Da quando ti conosco ho sempre cercato di aiutarti e tu mi ripaghi così?!"

Ride nervosamente per tutta risposta, fregandosene persino di vedermi piangere o che. Sembra quasi essersi messo in difesa e aver iniziato ad attaccare a sua volta per non essere attaccato. "Non dovrai più farlo, tranquilla, ti tolgo questo peso. Qualsiasi cosa ci fosse, è finita."

Mi lancia un'occhiata delusa e poi si allontana, girandosi di spalle e non aggiungendo altro. Cammina per tornare da Chanel, mentre sento un dolore lancinante al petto. Sento una fitta che mi fa portare d'istinto le mani sul cuore, mentre prendo un bel respiro profondo cercando di calmarmi e di far svanire questo dolore.

Ma continuo a piangere, interrottamente. Piango mentre guardo lui che si allontana con lei. Piango mentre vedo le ultime mie settimane cancellarsi velocemente. Piango mentre mi rendo conto che mi sono innamorata di lui e che indietro non avrò mai nulla... e forse è il momento di eliminarlo della mia mente, forse questa è la dimostrazione che devo farlo, perché sennò rischio di avvelenarmi per sempre.

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