9. Fix You
9 giugno - 18.30
Alabama
"Non ricordavo più di avere quest'abito" Accarezzo la lunga gonna nera, osservando il vestito appeso all'anta dell'armadio.
Ricordo di averlo preso anni fa, il mio primo abito elegante, ma non ho mai avuto occasione di usarlo.
Il nero non è un colore che amo più come allora, ma il vestito in sè è veramente fenomenale.
"A Daniel è arrivato il suo?" Chiedo a mia mamma, intenta a farmi sedere e iniziare a piastrarmi i capelli.
Mi guarda attraverso la specchiera, non riuscendo a nascondere una lieve risata "Oh sì. Quella boutique di New York ha mantenuto la sua promessa!" .
La scruto confusa "Perchè ridi mamma?" e lei, in risposta, sorride andora di più, scuotendo poi la testa.
"Niente è solo che, diciamo che sarete un'accoppiata curiosa vestiti così".
Non oso immaginare come possa essersi vestito Daniel ora che ho sentito queste parole.
Insomma, avrà capito che è una serata elegante vero? Ma Daniel sembra tutto fuorché un ragazzo elegante e composto. Insomma, immagino sia già un successo se non si presenterà con la tuta da pilota.
danielricciardo
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danielricciardo Suit up!😎
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lewishamilton Nice outfit bro🥵🥵
Maxverstappen1 🤢
/danielricciardo 🖕🏼🖕🏼🖕🏼
AlabamaTellerOfficial With THIS outfit he really said 'Hold my fucking beer'
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21.05
Scendo le scale, cercando di non ammazzarmi, venendo però distratta dalla vista del mio accompagnatore.
Camicia floreale, abito rosa confetto e sneakers.
Ma la cosa più assurda è che lui, con questo abito assolutamente improbabile e non adeguato, è semplicemente perfetto.
"Sei bellissima" Mi dice quando rimaniamo soli, aprendomi la portiera della macchina, decisamente più tranquilla rispetto alla McLaren che abbiamo lasciato a Los Angeles.
Gli sorrido con un velo di imbarazzo, che nemmeno io so perchè provo, per poi ricambiare il complimento.
Ci mettiamo pochi minuti ad arrivare alla grande sala da ballo allestita annualmente per questa serata.
Il via vai è di gran lunga più frenetico di quanto mi aspettassi, con volti a me sconosciuti e altri che ricordo di aver visto, magari di sfuggita nei corridoi di scuola anni fa.
"Tu sei proprio sicura di volermi qui?" Mi chiede Daniel, che sembra ancora più in ansia di me.
Certo, quando da piccola sognavo questo giorno al mio fianco non c'era alcun pilota australiano semi sconosciuto. Eppure ad ora è l'unica certezza che ho, quindi annuisco aspettando pazientemente che scenda dall'auto e mi apra la portiera.
A braccetto con lui faccio il mio ingresso, nonché debutto, al Youth of June di questo 2021.
La sala, che da bambina ricordavo immensa, non è poi così grande, ma il modo in cui è stata addobbata la rende perfetta.
È pieno di girasoli freschi, di lucine e di candele profumate.
"Non vorrei allarmarti" mi sussurra all'orecchio "Ma penso tu sia stata notata" Con un cenno della testa indica alla nostra destra, dove una ragazza elegantissima mi sta fissando.
Un sorriso enorme sul suo viso, gli occhi lucidi e la mano tremante nel salutarmi.
"Mer!" Urlo io, incurante di aver così attirato gli sguardi di tutti i presenti.
"Bam!" Ribatte lei, con lo stesso entusiasmo, correndomi in contro e stringendomi le braccia attorno al collo, abbracciandomi.
Uno di quegli abbracci che ti rimettono a posto, che ti fanno sentire completamente e inevitabilmente bene.
"Amore mio grandissimo" Dice lei, scostandosi leggermente, quel che basta per poterci guardare negli occhi.
I suoi, azzurro cielo, sono completamente rivestiti di lacrime, le stesse che rischiano di rovinarle un trucco impeccabile.
"Non provare a distruggere quel capolavoro" Esclamo, posandole le mani sulle guance e sorridendole.
Rimango in silenzio per qualche secondo, a gustarmi la felicità. Era tanto tempo che non vivevo questi momenti, così tanto che quasi non li ricordavo più.
È Daniel a risvegliarmi da questo stato di trans, schiarendosi la voce dietro di me e facendomi voltare verso di lui.
"Oh certo! Dan lei è Meredith, la mia migliore amica, la mia persona e la mia anima gemella" Sono al settimo cielo, parlo mangiandomi le parole e ho l'accento più americano che abbia mai avuto. Lo stesso che negli anni ho perso a causa del lavoro.
"Qualche altro titolo?" Risponde ironicamente lui, stringendole la mano sorridente.
"Sopportatrice di scleri" Meredith fa ridere tutti e tre, prima di essere chiamata da altre persone che conosce e ne attirano l'attenzione.
La saluto lasciandola andare con la promessa di ritrovarci durante la serata e passare un po' di tempo insieme.
Io e Daniel ci avviciniamo al bancone con i drink, prendendo due bicchieri a testa e riempiendoli con una delle numerose caraffe presenti.
Nel frattempo, la musica inizia ad essere più alta e le persone riempiono la pista da ballo.
"Sinceramente pensavo più persone venissero ad importunarti" Mi fa notare il ragazzo al mio fianco, dopo che ho scattato il terzo selfie nel corso di un'ora scarsa.
Senza distogliere lo sguardo da chi balla scuoto la testa debolmente "Forse alla fin fine non sono diventata poi una star, eravamo qua per scoprirlo no?" Poso il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, così come fa Daniel poco dopo "E sei delusa?".
Sospiro, afferrandogli la mano e trascinandolo a ballare "No, per niente".
Ovviamente non è vero, tutte queste persone sanno chi sono, sono mie fan e so per certo vorrebbero venire a chiedermi foto e autografi.
Ma, allo stesso tempo, sono ragazzi come me e questa serata è così attesa che perfino Alabama Teller passa in secondo piano.
E davvero, la cosa non mi dispiace affatto.
22.40
"Ragazzi! La notte è ancora giovane, ma noi vogliamo rallentare un po' i ritmi. Prendetevi per mano e ballate un lento come si deve!" Annuncia il DJ, che tra l'altro era un mio compagno di classe, prima di cambiare radicalmente la musica fin'ora fatta suonare.
Nella sala risuona Fix You dei Coldplay, mentre io e Daniel ci avviciniamo sempre di più.
"Signorina, mi concede questo ballo?" Fa un lieve e buffo inchino, prima di afferrarmi la mano e stringermi a sè.
Nonostante i tacchi, sono nettamente più bassa di lui, il che fa si che io posi la testa sulla sua spalla, mentre il suo braccio mi cinge in vita.
I miei respiri rallentano sempre di più, al contrario dei battiti cardiaci.
Non so come spiegarmi la reazione del mio corpo ogniqualvolta entri in contatto con quello di Daniel. È una scossa, potente e concisa, che mi scuote da capo a piedi. Una scarica di adrenalina crescente, che raggiunge un apice, ma proprio in quel momento si spegne, facendomi ricadere in una malinconia inaspettata.
La malinconia di qualcosa che manca, peccato io questo qualcosa non sappia proprio cosa sia.
È un dubbio che vorrei colmare al più presto, ma appena mi sembra di star per raggiungere la soluzione, questa scappa inevitabilmente.
Questa sera, mio malgrado, la situazione non è differente.
Separo la testa dalla spalla di Daniel, alzando il viso per osservare il suo.
I nostri nasi si sfiorano, le mie labbra si schiudono in un sorriso spontaneo e sento la sua presa farsi ancor più salda.
I nostri corpi ora combaciano in quasi ogni angolo, il che mi fa fremere. Vorrei superare ogni ostacolo, vorrei sapere cosa c'è oltre tutto questo.
Ma la mia vita non è un film.
Se lo fosse la canzone risuonerebbe a lungo, abbastanza da fare da colonna sonora ad un lungo bacio e a tutto il resto della serata.
Nella realtà, però, Fix You dura 4 minuti e 55 secondi.
Ed il tempo è terminato.
"Scusami amico, vorrei rubartela per il prossimo ballo" Sento dire alle mie spalle. Seguo lo sguardo di Daniel, posato su chiunque abbia pronunciato quelle parole.
Jackson Morrison.
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