13. Sorpresa
30 giugno 2021
Alabama
"Sei sicuro che a quest'ora non dovresti tipo dormire?"
"Non ti preoccupare Bama, domani sarò fresco come una rosa!"
"Lo spero bene, mister trentadue anni"
Rido osservando il ragazzo fingere un malore dopo la mia affermazione, scuotendo la testa.
Da quasi un mese ormai la situazione è sempre questa. Viviamo di videochiamate, messaggi e foto stupide mandate ad orari impossibili causa jetlag.
Io ho deciso di rimanere a Scranton per un po', è quello che mi serviva per ricaricare le pile. Stare a Hollywood è bello, ma stavo per dimenticarmelo ormai. Ora invece non vedo l'ora di tornare alla mia folle e frenetica vita, con un qualcosa in più.
Daniel è tornato alla sua da tempo, girando l'Europa per i gran premi. Il che non solo ci sta costringendo alle videochiamate, ma ha anche costretto la sottoscritta ad informarsi sulla Formula Uno, a vedere le gare e a rimanere perennemente con il cuore in gola per l'australiano.
Per quanto riguarda qualsiasi cosa ci sia fra noi, non l'abbiamo mai definita veramente. Sappiamo che ci facciamo stare bene a vicenda e questo per ora ci basta.
"Mi dispiace tu non sia qua con me diavoletto".
Ah già, diavoletto. È nato tutto da quando ho detto a Dan che da piccola mi prendevano in giro per i capelli rossi. Riprendevano il fatto che in passato i rossi di capelli fossero collegati al diavolo, come fossero suoi figli o qualcosa di simile.
Daniel, però, riesce a rendere carina qualsiasi cosa faccia o dica. Ed è per questo che quando la prima volta mi ha chiamata diavoletto in italiano, con quel suo accento buffo, me ne sono subito innamorata.
Ma questa è una storia che c'entra ben poco con quella che è in realtà la cosa principale.
Lui pensa io domani non sia lì per il suo compleanno, ignaro del fatto che abbia preso un volo per l'Austria ieri e mi trovi già a pochi chilometri da lui.
Continuando a mentire, seppur per una buona causa, gli sorrido facendo spallucce.
"Ah Dan" Dico quando dopo un altro paio di argomenti stiamo ormai per chiudere la conversazione.
"Comunque è mezzanotte, auguri" Un sorriso gli illumina il volto, mentre osserva l'orologio che ha al polso.
Sento il suo cellulare iniziare a squillare.
"Và pure, immagino sia tua mamma"
"Ci sentiamo domani ok?"
"Buona notte vecchietto".
Lascio con la mano un bacio sulla telecamera del computer, chiudendo poi la videochiamata e buttandomi a peso morto all'indietro sul letto.
Afferro un cuscino abbracciandolo stretto e sorridendo come una stupida.
Perchè? Forse perchè so di essere stata la prima a fargli gli auguri. O più semplicemente perchè so che domani, finalmente, lo rivedrò.
Ed è con questo pensiero che mi addormento, felice come non mai.
1 luglio 2021
Mostro il pass alla camera dei tornelli, mettendo piede nel paddock. Per mia fortuna nonostante sia solo giovedì, è così pieno di gente da poter chiedere continue indicazioni, così da raggiungere il grande hospitality arancione senza perdermi.
Prendo un profondo respiro prima di entrare, guardandomi intorno come immoblizzata. Sono stata ad una sola gara in vita mia e qua, in questa stessa struttura, ho incontrato Fabio. Una lieve ironica risata mi scappa al pensiero di quanto sia cambiata la mia vita da quel giorno a Monaco.
"Scusa, sai dove posso trovare Daniel?" Domando al primo ragazzo che riesco a fermare. Mi risponde che dovrò aspettare qualche minuto perchè il pilota sta finendo di fare alcune interviste. Annuisco e mi faccio accompagnare nella stanza privata di Dan, dove mi siedo e ansiosamente lo aspetto.
Come spesso accade, prima dell'australiano arriva la sua risata, che rimbomba nel corridoio fuori dalla porta. Mi alzo in piedi, ripensando al discorso che mi ripeto ormai da un paio di giorni senza sosta. Insomma, è il suo compleanno e voglio che sia a dir poco perfetto, ma a parte questo, è la prima volta che ci vediamo da Scranton. Da quella meravigliosa e perfetta settimana a casa.
E se le cose non andassero bene? E se fosse stata solo una favola romantica, di quelle che si distruggono scontrandosi con la noiosa e realistica ruotine?
La maniglia si abbassa, spalancando la porta davanti a me e mostrandomi Daniel.
Non guarda subito la stanza entrando, il che mi dà pochi istanti per avere un'espressione stupida, di quelle che hanno sempre gli innamorati, di quelle che io non ho avuto mai.
Deglutisco, mentre i battiti aumentano vertiginosamente.
Ma quanto ci mette a girarsi?
È solo quando i suoi occhi castani finalmente incontrano i miei, che ogni muscolo del mio corpo si rilassa di colpo.
Apre la bocca per dire qualcosa, salvo poi richiuderla e ridere stupito.
"Happy birthday Danny" Dico mordendomi il labbro inferiore e abbassando lo sguardo imbarazzata.
Lo rialzo solo quando sento i passi dell'australiano che si avvicina, decidendo così di tornare a guardarlo in faccia.
Mi ero dimenticata di quanto fosse bello, bello da far male.
"Alabama Teller, tu sei completamente fuori di testa" Si limita a dire, prima di posare le mani sui miei fianchi e alzarmi di forza.
Avvolgo le gambe al suo bacino, stringendo allo stesso tempo le braccia intorno al suo collo.
"Che aspetti?" Gli chiedo dopo qualche secondo, naso a naso, fronte a fronte.
Le sue sopracciglia si aggrottano facendomi scuotere la testa.
"Daniel Ricciardo, pensi di baciarmi o sei troppo vecchio per farlo?" Un altro, ennesimo, grandissimo sorriso gli illumina il volto, prima che le sue labbra si rifacciano serie e si incollino alle mie.
Indietreggia di qualche passo, chiudendo la porta con un calcio e ruotando così da farmici appoggiare la schiena.
"Cosa stai facendo?" Chiedo allegramente, mentre i suoi baci si spostano sul mio collo e le sue braccia mi fanno lentamente scivolare con i piedi a terra. "Riscuoto il mio regalo di compleanno" Sussurra con voce roca. Sono io o l'atmosfera è improvvisamente diventata bollente?
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F1 That's a cake for the birthday boy!
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"Sei sicuro che una cena tra noi due ti basti? Insomma, è il tuo compleanno Dan" Gli domando, cercando di non sembrare più agitata di quanto sia in realtà.
Con l'aiuto di Max ho organizzato una festa a sorpresa per Daniel, ma solo ora mi viene il dubbio potesse preferire qualcosa di più contenuto.
"Non ti preoccupare Bama, una cena con te è tutto ciò che potevo volere" Sorrido forzatamente, sospirando.
Spero stia spudoratamente mentendo anche lui, altrimenti la festa sarà un disastro.
Quando finalmente arriviamo fuori dal ristorante, le luci spente lo fanno fermare sul posto. "Sei sicura che sia qua? Mi sembra piuttosto chiuso" Sorride imbarazzato, probabilmente cercando di non farmi pesare quella che ai suoi occhi è una figuraccia atomica. Insomma, per lui ho prenotato in un ristorante per il giorno sbagliato, il che ci porterebbe a mangiare una pizza fredda in camera, con ogni probabilità.
Per mia fortuna, la realtà è ben diversa da quanto certamente si sta immaginando l'australiano al momento.
Daniel
Trattengo a stento un sorriso quando noto le luci spente nel grande ristorante davanti a noi. So esattamente chi ci sia lì dentro, cosa stiano facendo e perfino il programma della serata. Ecco, diciamo che Max non è il massimo nel tenere un segreto, ma questo Alabama non lo sa e mai dovrà saperlo. So quanto impegno ci ha messo nel prepararmi la festa a sorpresa e tutto voglio fuorchè rovinarle la serata.
"Certo che è il posto giusto! Dovremmo andare a controllare" Mi risponde, con una finta innocenza che mi fa scuotere la testa. È così dannatamente dolce e pura in questi momenti, che quasi mi dimentico di come la nostra storia sia realmente iniziata. Non è fatta per stare in un mondo come quello Hollywoodiano, un mondo crudele, che ti può portare alla gloria un giorno e spedirti all'inferno quello dopo.
Ma non è a questo che voglio pensare ora.
Ci avviciniamo alle porte vetrate del grande edificio, isolato nei boschi fuori dalla città. Intorno a noi solo alberi, verdi prati e distese di fiori estivi.
'Casualmente' la porta è aperta e l'espressione di stupore di Alabama mi fa dubitare della sua carriera di attrice, ma fingo indifferenza e la anticipo entrando nella grande sala.
Le luci si accendono di colpo, mentre tutti i presenti gridano una serie di auguri confusi e indecifrabili. Sorrido sincero, perchè nonostante lo sapessi già, avere tutte queste persone qua al mio fianco non può che farmi piacere.
Poi, mi volto verso la rossa, che nel frattempo mi ha affiancato, cingendomi con un braccio il bacino.
Sorride anche lei, quasi emozionata, alzandosi sulle punte per darmi un rapido bacio.
"Che lo spettacolo abbia inizio" Urlo io, andando a salutare gli altri.
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