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Cap 8

E anche le feste erano passate, in quel momento Adam si trovava nei sotterranei, alle prese con un traditore.

Che dire, quell'uomo non se la stava passando per niente bene, con il crudele Adam il sadico.

Lo chiamavano così, perché diventava una macchina oscura e godeva nell'uccidere e torturare.

Diventava una furia ceca, odiava i traditori.

Chi finiva nelle sue mani, faceva una brutta fine.

Lui era un sadico che non conosceva pietà per nessuno e ancora di più per chi lo tradiva, non dovevano osare tanto.

Eppure lo sapevano lui chi era, e che fine facevano chi lo sfidava e chi lo tradiva ma a quanto pare non recepivano a pieno il messaggio.

-Allora Steven, a chi passavi le mie informazioni? Non o tempo da perdere- Disse con le mani e la camicia insanguinata, della sua vittima.

Lo guardava sorridendo sadicamente, provando piacere nell'uccidere.

Già, non sembrava per niente l'Adam sposato con la piccola e bellissima Arianna.

-Non te lo dirò mai!- Disse urlando e con la vista annebbiata dal suo sangue.

-Va bene, Connor, o bisogno di una doccia, puoi scioglierlo nell'acido, e voi,- disse rivolto a gli altri ragazzi,

-cazzo date una ripulita qua dentro, questo pezzo di merda, ha infestato la stanza del suo fetido sangue e odore.-

Disse con voce furiosa, mentre se ne andava nel bagno per farsi una doccia e darsi finalmente una ripulita da quello schifo.

Dopo una lunga e rilassante e ripulita doccia, uscii per asciugarsi e vestirsi così da poter tornare finalmente dalla sua ninfa, che non la vedeva da oggi a pranzo.

L'aveva vista un po' strana, era un po' pallida, infatti non aveva toccato cibo, e la cosa lo infastidiva parecchio.

Ma la sua donna, gli aveva detto che aveva un po' di nausea, sperava saltato che non fosse di nuovo quella cazzo d'influenza, ma ben altro.

Pensò ghignando maliziosamente, a tale pensiero che gli stava sfiorando la mente in quel momento.

Prese ad asciugarsi e vestirsi, dandosi una sistemata, per poi uscire da quel tugurio, entrando dentro casa.

-Piccola?-

Adam

Mi tolsi il capotto di dosso appendendolo all'entrata, per poi dirigermi verso il salone, non trovandola.

Ma dove cavolo si era cacciata?!

-Amore?-

-Amore sono qui.- La sentii sussurrare con la sua dolce voce, facendomi sorridere inconsciamente, uscendo dal salone dirigendomi verso una porta li vicino che conduceva al bagno.

Entrai in bagno e la vidi seduta sul water della tavoletta abbassata.

Mi avvicinai a lei, accarezzandole dolcemente il viso delicato, per poi alzarle il mento verso di me, in modo che i nostri occhi si intrecciassero fra loro.

-Che stai facendo bambolina?- Chiesi, mentre la vidi alzarsi in piedi e mostrarmi una cosa.

-Amore mio, sono incinta!- Disse sorridendo emozionata mentre mipassava il test di gravidanza che segnava positivo.

Rimasi per un attimo positivamente scioccato, mentre nella mia testa si ripeteva a ruota quella parola quando, posai quell'aggeggio sul lavandino, afferrando Arianna fra le mie braccia, stringendola possessivamente a me, mentre mi avventavo sulle sue labbra come un assetato.

Baciandola con tutto l'amore e la passione che mi stava crescendo e divorando in quel momento.

-Dio, quanto ti amo piccola!- Dissi con voce roca, tornando a baciarla ancora e ancora, mentre le nostre lingue si intrecciavano in una danza lenta e passionale.

Ma all'improvviso lo squillo del mio cellulare, fece finire quell'atmosfera magica che si era creata tra noi, portandoci alla realtà.

Facendoci spostare, mentre afferravo il cellulare infuriato.

-CHE C'E'?!-

Dissi con voce furiosa, mentre ci allontanavamo dal bagno uscendo fuori, dirigendoci verso il salone.

Vidi la mia piccola andare a sedersi sul divano, mentre sentivo uno dei miei uomini comunicarmi, che avevano ripulito tutto e fatto sparire ogni sua traccia.

-Molto bene.- Dissi solamente, per poi staccare la chiamata, sotto lo sguardo incuriosito di mia moglie.

-Tutto bene amore?-

Mi avvicinai al divano, andandomi a sedere al suo fianco, attirandola sulle mie gambe.

-Bine, sufletul meu.- (Tutto bene, anima mia.)

-Mi sei sembrato infuriato.- Disse, guardandomi con quegli occhi da ninfa, preoccupati.

Le scostai una ciocca di capelli dal viso, mettendoglielo dietro l'orecchio, per poi iniziare a cospargere di baci dalla sua guancia, al suo orecchio fino al collo, con baci lenti e sensuali, sentendola sospirare di piacere, facendomi ghignare maliziosamente.

-Ei au momentul nostru și știi cât de mult îl urăsc. Dar, din păcate, când mă sună, trebuie să răspund.

Știi cum funcționează treaba mea, trebuie să răspund. Un om de afaceri înalt închiriat ca mine trebuie să o facă întotdeauna.- (Anno interrotto un nostro momento e tu sai quanto io lo odi. Ma purtroppo quando mi chiamano, devo rispondere.

Sai come funziona il mio lavoro, devo rispondere. Un imprenditore alto locato come me, deve sempre farlo.)

Dissi, in modo convincente e persuasivo, lo so che non dovevo mentirle, ma non era ancora pronta a tutto questo, e più riuscivo a nascondere la mia vera identità meglio era, per lei.

Per entrambi.

La vidi annuire, mentre appoggiava la testa sulla mi spalla, abbracciandomi.

-Mi sei mancato.- La sentii sussurrarmi, lasciandomi subito dopo un bacio sotto al mento.

-Mi-a fost dor de tine,copil.- (Mi sei mancata anche tu, bambina.)

Dissi, mentre presi ad accarezzarle la coscia coperta solo dalle calze leggere, dato che indossava un pantaloncino invernale.

Era anche fin troppo scoperta per i miei gusti.

Ma dato che non era uscita, e quando esce con me può vestirsi come vuole, a patto che solo con me, poteva vestirsi in un certo modo, dato che se qualcuno osa minimamente guardarla, lo faccio fuori senza il minimo rimorso.

La vidi afferrare il telecomando, che chiudeva le porte scorrevoli dai muri della sala, chiudendoci dentro, per poi posarlo sul divano.

-Che intenzioni hai piccola?- Dissi con voce suadente, mentre un sorrisino malizioso si stava facendo largo sulle mie labbra.

La vidi alzarsi dalle mie gambe per poi inginocchiarsi di fronte a me, facendomi divaricare le gambe, in modo che lei si poteva mettere in mezzo.

-Vedo che mio marito a bisogno di rilassarsi, quindi pensavo di aiutarlo in qualche modo.-

Disse con un sorrisetto birichino, mentre prendeva a sbottonarmi in pantaloni.

Amo quando accantona la sua timidezza, mi manda ancora di più fuori di testa, per l'eccitazione.

-Sai che per farmi rilassare, o bisogno delle tue stupende labbra intorno al mio cazzo.-

La vidi arrossire per il modo volgare in cui la stavo parlando, mentre ghignavo maliziosamente e con fare compiaciuto, mentre mi tiravo giù i pantaloni e i boxer neri di Armani.

-Avanti piccola.- Dissi, mentre mi mettevo comodo godendo la visuale della mia donna, in ginocchio.

Completamente sottomessa a me, e al piacere che stava per donarmi.

La vidi afferrare il mio cazzo, che anche da riposo era abbastanza lungo, mentre prese a darmi piacere con la sua delicata mano, mentre abbassava le sue labbra verso le mie palle, iniziandole a leccare e a succhiare, facendomi gemere di piacere.

-Cazzo bambina si! Così piccola!- Dissi con voce roca in preda al piacere.

Quelle labbra fanno meraviglie su di me, proprio come la sua dolcissima passerina.

Fece scorrere la lingua, lungo la mia lunghezza, mentre continuava a segarmi piacevolmente, fino a che non raggiunse la punta del mio pene, accogliendolo nelle sue meravigliose labbra, spingendolo fino a dove poteva accoglierlo.

Cazzo si.. Ero in preda al piacere mentre il mio cazzo si induriva sempre di più.

Afferrai i suoi capelli in modo forte ma dolce allo stesso tempo, non vorrei mai farle del male.

Intimandogli di muoversi in modo in cui doveva, usando il ritmo che più desideravo, mentre le vedevo la sua bocca piena del mio cazzo, che leccava e succhiava mandandomi completamente in estasi.

-Continua così piccola.. Così.. Brava la mia bambina.. Oh si..-

Ero perso, in preda al piacere, mentre sentivo crescere sempre di più il desiderio di esplodere.

Ero vicino..

Oh si..

-Piccola, ci sono..- Dissi iniziando a muovere il mio bacino verso la sua bocca, scopandola.

Fino a che non sentii l'esplosione del mio orgasmo, riempendola della mia essenza.

-Cazzo si!- Dissi urlando di piacere, riversando tutto nella sua splendida bocca.

-Ingoia tutto.- Dissi con voce roca e dominante, mentre mi ritiravo dalle sue labbra e lasciavo la presa su i suoi capelli, vedendola alzare il viso verso di me, mentre la vedevo ingoiare tutto, rendendomi perversamente soddisfatto e appagato da quella vista.

Mentre la vidi leccarsi le labbra con gusto.

L'avvicinai a me con fare brusco, mentre le strappavo letteralmente i pantaloncini e le calze insieme alle mutandine, dopo aver scalciato i miei pantaloni e i boxer.

-Apri le gambe.- Dissi con fare autoritario, mentre la guardavo dritta ne gli occhi, vedendola arrossire timidamente.

Bellissima, una ninfa.

La vidi divaricare le gambe, in modo che potevo mettermi in mezzo.

Appoggiai la mia mano sulla sua splendida passerina, costatando quanto fosse bagnata, facendomi sorridere maliziosamente.

Mi misi seduto più in avanti, divaricandole di più le cosce, mentre la vidi appoggiare le mani sulle mie spalle coperte ancora dalla maglia, per tenersi in equilibrio e li mi deliziai.

Le divaricai delicatamente le grandi labbra con i pollici, iniziando a leccarle tutta la fessura bagnata dai suoi umori, deliziandomi del suo squisito sapore, sentendola squittire di piacere, sotto la mia soddisfazione.

Presi a torturare il suo clitoride sotto il miei colpi di lingua, vedendola contorcersi, per il troppo piacere fino a che, avvertii che era vicino all'orgasmo e mi fermai.

Alzai il viso verso il suo spostandomi, mentre mi leccavo le labbra impregnate del suo miele, strappandomi letteralmente la maglia di dosso.

-Togli tutto.- Dissi con voce roca e dominante, mentre la vidi togliersi la maglia e il reggiseno.

-Mettiti in ginocchio sul divano.-

Una volta seguito il mio ordine, trovandola completamente a carponi sul divano, con le cosce spalancate dandomi una meravigliosa visione di lei completamente aperta e bagnata, andai dietro di lei, appoggiando un ginocchio sul divano, mentre posavo una mia mano sul fianco per tenerla ferma, e con l'altra avvicinavo la mia erezione alla sua entrata così che in un colpo solo le fui completamente dentro, vedendola sobbalzare per il piacere e l'irruenza dell'atto.

-Cazzo si! Così stretta e bagnata, piccola.-

La tirai su, in modo che si trovasse seduta su di me, afferrando quei fantastici seni, iniziando a massaggiare a giocare con i suoi capezzoli, mentre iniziai a muovermi dentro di lei da subito, con fare impetuoso, riempendola di me sempre più a fondo.

-Oddio Adam..-

-Mi senti piccola? Uhm!?-

-Oh si..- La sentii sussurrare completamente abbandonata a me e alle mie spinte forti e profonde.

-Sei mia.-

-Tua.-

Ghignai maliziosamente, mentre continuavo spingermi dentro di lei, sempre di più, sempre più profondamente, era così fantastico stare dentro lei.

Fare l'amore con lei.

Lo farei a tutte le ore, cazzo.

Che meraviglia.

Chiusi gli occhi, beandomi delle sensazioni che i nostri corpi ci regalavano, mentre mi muovevo sempre di più dentro di lei, fino a che sentii il suo orgasmo montare.

Era pronta.

-Vieni piccola, vieni per me.- Dissi con voce roca ed eccitata, mentre presi a muovermi sempre più velocemente ruotando il bacino, sentendola strillare per il forte e intenso piacere, fino a che non avvertii le pareti interne stringersi intorno al mio cazzo duro e bagnarsi sempre di più fino a raggiungere l'apice del piacere.

-Ti tengo piccola.. Ti tengo.- Dissi, muovendomi più dolcemente dentro di lei, accompagnandola in quell'orgasmo sconquassante, mentre la stringevo dolcemente a me.

La vidi abbandonarsi a me, completamente.

-Ora tocca a me.- Dissi, iniziando di nuovo a muovermi con fare frenetico dentro di lei, fino a che, anch'io non raggiunsi il piacere, riversando tutto il mio seme caldo dentro di lei, marchiandola come mia.

-Ti amo Adam..- La sentii sussurrarmi con voce tremante, sorridendo con gli occhi chiusi, mentre cercava di regolare il suo respiro per il piacere appena provato.

-E io amo te piccola mia.- Dissi con il respiro ansante, mentre la stringevo a me, mettendomi seduto sul divano ancora intimamente uniti, godendo del l'unione intima dei nostri colpi, caldi e sudati.

Continua

Mamma mia che caldooooo🥵

Cuoricini 💛buon pomeriggio!⛅️

Ecco qui il nuovo capitolo, spero tanto che vi sia piaciuto.💛

Grazie di cuore per tutti i commenti, le stelline e la messa nell'elenco lettura.💛

Non smetterò mai di ringraziarvi, GRAZIE INFINITAMENTE DI CUORE A OGNUNO DI VOI.

💛💛💛

Buona giornata, al prossimo aggiornamento, un abbraccio grande pieno della felicità che mi donante ogni giorno.💛

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