Cap 6
Arianna e Adam dopo una bella cenetta quella sera, si erano messi sul divano per guardare un film insieme, e per far felice la sua donna, un film di Babbo Natale.
La sua adorabile bambina.
Arianna si era messa semi sdraiata sul divano, mentre Adam era seduto con le gambe accavallate, mentre stringeva a se sua moglie, accarezzandole dolcemente i capelli.
Chi lo avrebbe visto in quel momento, non lo avrebbe riconosciuto.
Sembrava un ragazzo così normale, che non avrebbero mai pensato chi realmente fosse lui.
All'improvviso un vibrare di un cellulare, o meglio del suo cellulare, aveva destato la coppia dall'attenzione e la quiete di quel momento intimo e tutto loro.
-Madre- Disse semplicemente con quel tono duro e freddo.
Arianna tolse il volume dalla televisione così, che Adam potesse parlare tranquillamente con sua madre.
Mentre la mano di Adam continuava ad accarezzare dolcemente i capelli di sua moglie, con un contrasto così strano, dato dal suo tono duro e freddo, insieme a un tocco dolce e delicato.
Sua madre, una donna di alta classe sofisticata e fredda, mentre suo padre freddo e calcolatore, tutti lo temevano.
Se li ricordava bene, li aveva conosciuti il giorno del suo matrimonio dato che i suoi genitori vivevano in America.
Anche se nei confronti di Arianna, l'avevano sempre trattata con dolcezza.
Anche perché se l'avrebbero trattata con freddezza sicuramente Adam si sarebbe infuriato.
Ma stranamente, avevano accettato la ragazza da subito, gli era piaciuta, e ha detta di sua madre, suo figlio aveva fatto un'ottima scelta, sia come donna, che come carattere e bellezza.
Ricordando come la madre di Adam si poneva e parlava, sembrava uscita da un epoca assai antica.
Si riscosse dai suoi pensieri, quando sentii dire da Adam -Vi risaluta anche lei, bene ci vedremo da voi il 24 Dicembre, arrivederci madre.-
Arianna si tirò su a sedere mentre, Adam posava il cellulare infastidito sul tavolino di cristallo di fronte a loro.
Si sentii afferrare per i fianchi, fino a trovarsi seduta sulle sue gambe forti, mentre le spostava i capelli su una spalla, ispirando il suo profumo, lasciandole un bacio subito dopo sulla pelle delicata del collo.
Si sentii stringere possessivamente a lui, capendo che suo marito fosse nervoso e aveva bisogno di lei per calmarsi.
Arianna
Presi ad accarezzare i suoi capelli, passando la mano sul quel ciuffo così sexy su di lui, vedendolo chiudere gli occhi, rilassandosi al mio tocco delicato.
-Tutto bene amore?- Chiesi, fermando un attimo la mia mano.
-Ti prego continua, sufletul meu- Disse con quella sua voce calda e sensuale, il suo marchio di fabbrica.
L'aveva chiamata anima mia, nella sua lingua.
Era così sensuale sulla sua bocca.
Arrossii timidamente a tale pensiero, che avevo appena fatto su mio marito.
Ciò che poi era una cosa normale, essendo mio marito fare certi pensieri, su di lui.
Scossi la testa come a cacciare via quello strano monologo interiore, riprendendolo ad accarezzare in modo dolce e delicato, sentendolo sospirare di piacere, mentre sentivo i muscoli del mio uomo rilassarsi sempre di più.
Ne aveva bisogno, lo vedevo che ne aveva assolutamente bisogno.
-Quindi.. I tuoi verranno qui per Natale?- Chiesi in modo dolce, vedendolo aprire gli occhi color ghiaccio, puntandolo nei miei.
Lo vidi sospirare infastidito.
Continuai ad accarezzarlo, mentre sentivo la sua presa farsi più forte ma dolce al tempo stesso.
-A quanto pare.. Saranno dei nostri. O per lo meno, andremo a mangiare alla villa in campagna che anno qui, la casa dove sono cresciuto.- Disse con un tono freddo e distaccato.
-E' una cosa bella amore no? Almeno rivedi la tua famiglia-
Lo vidi fare un sorrisetto canzonatorio, per poi rispondermi -La mia famiglia sei tu, di loro non me ne può fregare un cazzo. Non sono mai stati dei genitori per me, tutto ciò che od ottenuto l'ottenuto con le mie forze-
Gli accarezzai dolcemente il viso sospirando, come potevo dargli torto?
Insomma non mi hai mai raccontato nulla e quel poco che mi sta dicendo, posso capire che non è facile per lui.
Non lo mai costretto a parlare della sua famiglia, sapendo che non aveva un bel rapporto con loro.
O sempre aspettato che lui si aprisse, senza mai fargli pressione.
-Chissà, che questo Natale potrebbe essere diverso.
Potrebbe far capire gli errori hai tuoi genitori e farvi riavvicinare- Dissi sorridendogli incoraggiante.
Adam
La guardai ne gli occhi, quegli occhi da ninfa che mi facevano perdere continuamente la testa.
-Sei così buona piccola, alle volte penso di non meritarti-
-Smettila, non dire sciocchezze Adam!- La sentii ribattere, mentre continuava ad accarezzarmi.
Così buona e dolce la mia bambina, che se sapesse la verità, non so come reagirebbe.
Sapere di essere la moglie di un mafioso, non uno qualsiasi ma uno dei più temuti al mondo, non credo che uno scricciolo come lei, un fiore così delicato e puro la prenderebbe bene.
Il mio piccolo fiore, che proteggerò sempre.
Verrà il giorno che lo verrà a sapere, spero il più lontano possibile.
Non ero ancora assolutamente pronto per dirgli tutta la verità e sicuramente non gli avrei detto come od ottenuto lei.
Quel patto morirà con me.
-Amore a che pensi?-
-Penso a te, e a quanto sia fottutamente fortunato ad averti trovata.-
Dissi, ed era la pura e semplice verità.
La vidi sorridermi con quel suo sorrisino dolce, che tanto la caratterizzava e che mi aveva fatto innamorare.
Quel sorriso puro e genuino, il suo sguardo pulito.. Essi' ero un fottutissimo bastardo fortunato.
Ghignai maliziosamente a tale pensiero.
Per lo meno avevo accantonato i pensieri su i miei genitori che sarebbero venuti per Natale.
La vidi mettersi a cavalcioni su di me, abbracciandomi, mentre le stringevo possessivamente i fianchi, mentre la vidi nascondere il viso fra il collo e la mia spalla, mentre prese a strusciare con la punta del nasino sulla mia pelle calda del collo.
-Qualcuno è stanco qui.- Dissi con voce canzonatoria, mentre presi ad accarezzarle la pelle del fianco da sotto il suo maglioncino.
-No.. Voglio solo stare così.- La sentii sussurrarmi.
Alle volte ero proprio convinto di aver sposato una bambina, una bambina coccolona.
Ma anche una donna con D maiuscola.
-Sufletul meu..-
-Uhm?!?-
-Che ne dici se ce ne andiamo di sopra?- Dissi con voce calda e sensuale, mentre presi ad far scorrere le mie dita sulla pelle calda della sua schiena in carezze lenti e sensuali, sentendola rabbrividire di piacere sotto il mio tocco.
Mentre con l'altra mano, la spingevo da un fianco verso la mia erezione, mal contenuta e sofferente dentro i miei pantaloni, facendole sentire quanto la desiderassi.
La sentii tremare fra le mie braccia, mentre mi allungai per spegnere il televisore, afferrando subito dopo il mio telefono, mettendolo nella tasca dei pantaloni.
Mi tirai su con lei ancora in braccio, che la stringevo a me, e con uno schiocco di dita dopo essere uscito dalla sala, feci spegnere le luci.
Amo la mia casa super tecnologica.
Mi diressi verso le porte del nostro ascensore ed entrai, emettendo subito il codice che si sarebbe aperto, alle porte nella nostra camera da letto.
Entrai dentro la nostra camera, dirigendomi direttamente in bagno.
-Perché siamo in bagno?- La sentii ridacchiare come una ragazzina, facendomi ghignare maliziosamente.
-Perché o voglia di fare un bel bagno caldo e rilassante con la mia donna.- Dissi mettendola subito dopo giù, mentre presi ad aprire l'acqua della vasca mettendoci un po' di bagno schiuma.
-Capito Boss.-Disse ridendo a mo di battuta.
Non sapendo quanto quella parola fosse veritiera sul mio conto.
-Mi prendi in giro? Lo sai che potrei sculacciarti?!- Dissi alzando un sopracciglio con fare canzonatorio.
-Non lo faresti mai!- Disse sicura di se, mentre prese a spogliarsi, sotto il mio sguardo affamato.
Iniziai a fare lo stesso, mentre gettavo i vestiti dove capitavano, mentre mi avvicinavo a lei come un predatore.
-Sbagli bambolina.. Potrei metterti sulle mie ginocchia e sculacciarti, non dovresti mai sfidarmi amore.-
Dissi con voce roca, resa per il desiderio e per la piega che stava prendendo la situazione.
Mi avvicinai alla vasca, chiudendo la manopola dell'acqua per poi entrare e mettermi comodo, mentre allungavo il braccio verso la mia piccola donna, facendola entrare, facendola mettere seduta fra le mie gambe, mentre la stringevo a me.
La vidi accoccolarsi a me, mentre la stringevo possessivamente, mentre l'acqua calda riscaldava i nostri corpi.
-Amore?-
-Uhm?-
-Stavo pensando.. Che dovremmo uscire domani, per andare a comprare qualcosa per i tuoi genitori per Natale.-
-Tipo niente?- Dissi con fare ironico e allo stesso tempo infastidito.
-Amore..-
-Sufletul meu.. cambiamo discorso.- Dissi con un tono duro e freddo.
La vidi sospirare, accennando un piccolo si con la testa, senza dire una parola.
Mi dispiace essere uno stronzo con lei, ma non tollero che si nomino i miei genitori, che non considero tali.
Presi a far scorrere lentamente le mie mani lungo le sue braccia, in carezze lente, mentre iniziai a tempestargli la pelle del collo bagnata, con baci lenti e sensuali, sentendola rabbrividire di piacere fra le mie braccia, facendomi ghignare maliziosamente.
-"Oh bambina..
Tra poco urlerai di piacere."-
Feci scorrere le mie mani su suoi seni pieni, iniziandoli a massaggiare sensualmente,mentre prendevo a giocare con i suoi capezzoli, che prontamente si stavano indurendo per il piacere, mentre la sentivo gemere, abbandonandosi a me.
-Fată bună .. lasă-mă să simt cât de mult îți place.- (Brava bambina.. Fammi sentire quanto ti piace.)
La sentii tremare fra le mie braccia, oh lo so.. Lo so che gli piace quando le parlo nella mia lingua d'origine.
Con lei tendevo a parlare in Italiano, anche se capiva benissimo la mia lingua.
-Adam..-
-Si bambina..?- Sussurrai con voce suadente, mentre presi a far scorrere una delle mie mani, dal suo seno giù lungo il suo corpo, arrivando fra le sue gambe.
Mi fa impazzire sottomettere la mia donna, specialmente hai piaceri del sesso.
Feci scorrere il medio, fra le sue grandi labbra, sentendola gemere di piacere, facendomi ghignare maliziosamente, -"amo il potere che o su di te piccola."-
Sei mia.
Spostai la mia mano dal suo e indubbiamente mio scrigno del piacere, voltandole il viso verso di me, per poi baciarla come un affamato.
-Vreau să mă călărești.- (Voglio che mi cavalchi piccola.)
Dissi con voce dominante, facendola salire a cavalcioni su di me, facendo sfiorare i nostri sessi vogliosi di unirsi.
Emisi un gemito roco, per il piacere intenso per quello sfioramento dei nostri sessi.
-"Oh bambina, non vedo l ora di sprofondare della tua deliziosa passerina calda, stretta, e così bagnata solo per me."-
La vidi arrossire timidamente sulle guance, mentre appoggiava le mani sulle mie spalle forti, mentre puntavo il mio enorme cazzo nella sua piccola e dolce fessura.
-Abbassati per me bambina.- Dissi con voce roca, mentre entravo dolcemente dentro di lei, fino in fondo riempendola di me.
-Forza, muoviti per me piccola.- Dissi completamente fuori di me per l'eccitazione.
Posai le mie mani su i suoi fianchi, mentre prese a oscillare mandandoci scosse di piacere intenso.
Le mossi i fianchi per farle capire di andare più veloce e così fece.
Cazzo che visione, la mia donna completamente nuda e bagnata su di me che mi scopa.
Non potrei chiedere di meglio.
Mi beai di quella vista, mentre avvicinai la mia bocca al suo seno, iniziandolo a leccare e a succhiare come un affamato, che non mangiava da giorni, mentre la mia bambina continuava a muoversi su di me, sempre più velocemente.
Continuammo ad amarci passionalmente fino a che esausti non arrivammo al culmine del piacere, beandoci del calore reciproco dei nostri corpi.
Amo fare l'amore con lei, unendoci in un solo essere.
Amo farla mia, sempre.
Continua
Arieccomiiiiiiiiiiiiii anche qui, cuoricini miei bellissimi!💛
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.🙈
Grazie INFINITAMENTE di cuore💛 per tutti i commenti, le stelline e la messa nell' elenco lettura.
Non smetterò mai di ringraziarvi di tutto cuore ognuno di voi.
💛💛💛
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