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Cap 4

La mattina seguente, una mano delicata stava accarezzando il petto scolpito di Adam, facendolo rilassare e svegliare, in modo assolutamente rilassato e appagato.

Adam

Aprii gli occhi, spostando lo sguardo assonnato sulla mia bellissima donna, che era persa nei suoi pensieri, mentre era intenta ad accarezzarmi con dolcezza.

Oh bambina.. Che mi scateni.

Infatti i risultati erano, che il mio "amichetto" tra le gambe era bello vigile e dritto.

Allungai il braccio accarezzandole dolcemente il viso un po' accaldato, facendole capire che ero sveglio.

La vidi alzare lo sguardo, quello sguardo da fata che mi mandava in estasi.

-Buna dimineata iubirea mea- (Buongiorno amore mio) sussurrai nella mia lingua madre, con voce roca e calda, sorridendole maliziosamente.

La vidi arrossarsi timidamente sulle guance, mentre mi accoglieva con un sorriso dolcissimo.

Lo so che la fa impazzire, quando parlo nella mia lingua.

-Buongiorno anche a te amore mio, amo quando parli nella tua lingua. Comunque ieri mi sei mancato tantissimo- La sentii dire, mentre metteva su quel adorabile broncio, che mi faceva impazzire.

-Leva quel broncio, se non vuoi che te lo levi io, a modo mio-

Dissi con voce roca, resa dell'eccitazione che mi stava assalendo in quel momento.

Come mi succedeva sempre con lei.

Ero perennemente eccitato e voglioso della mia donna, non mi era mai successo, con nessun'altra prima di lei.

Ma da quando lei è diventata mia, non riesco a stare troppo lontano da lei sia fisicamente che intimamente.

E' vero che sono sempre stato un tipo voglioso e che usava il sesso come valvola di sfogo per qualsiasi cosa, specialmente quando ero incazzato, ma da quando stavo con lei, il mio corpo non conosceva freni.

Ed era vero, che quando incontri la tua anima gemella il tuo corpo lo riconosce, come suo di appartenenza.

E' tutto così diverso e intenso ed eccitante.

Sospirai, posandole un bacio sulla fronte calda, mentre presi ad accarezzarle la schiena da sotto la maglia con fare rilassante -Lo so bambina, ma o avuto da fare- dissi subito dopo.

Lei ancora non sa cosa di preciso faccio.

Allungai il braccio verso il comodino di fianco a me, e presi il termometro per misurarle la febbre.

Mentre le si accoccolava di più a me, passando una gamba nuda fra le mie, andando a strusciarsi accidentalmente proprio lì.

-"Cazzo che voglia che ho di possederla."-

Mi riscossi dai miei pensieri mentre le misi il termometro sotto il braccio, prendendo ad accarezzare la pelle nuda della sua coscia, attendendo il suono del termometro che segnava la temperatura.

Pochi minuti dopo e il termometro prese a suonare.

-38 piccola, non vedo l ora che questa cazzo di febbre se ne vada- Dissi completamente infastidito, mentre mi tiravo su, a sua volta lei, mentre presi un bicchiere e le mise dell'acqua per poi passarle la medicina che prese subito.

-A chi lo dici amore, non ne posso più.-

-Ci credo piccola- Dissi, afferrandola per i fianchi, facendola sedere sulle mie gambe, mentre io mi appoggiavo con la schiena allo schienale del letto, mentre presi il piumone per coprirla bene, vedendola appoggiarsi con la testa sul mio petto nudo e scolpito.

-O voglia di uscire- La sentii sussurrarmi.

-Lo so amore, abbi un po' di pazienza- Dissi, mentre presi ad accarezzare le sue gambe nude da sotto la coperta, sentendola rilassarsi subito.

La mattinata la passarono così a letto a farsi le coccole e una bella colazione, nella loro bolla magica d'amore.

Durante il pomeriggio Adam era andato nel suo ufficio per controllare alcune cose, portandosi con se Arianna, così da poterla tenere d'occhio.

Le era mancata terribilmente il giorno prima e non riusciva a staccarsi un secondo da lei.

Quindi in quel momento si trovavano nel suo ufficio, mentre Arianna era sdraiata sul divano, cercando di leggere ma con scarse difficoltà dal suo Kindle, ma per via dell'influenza non riusciva nemmeno a leggere mezza parola per colpa della stanchezza.

Posò il libro elettronico di fianco a se sbuffando mentre spostava lo sguardo verso suo marito.

Era bellissimo, sembrava un dio greco.

Lo vide alzare gli occhi su quello che stava facendo, puntando i suoi magnifici occhi nei suoi,

sentendosi subito irrimediabilmente nuda sotto il suo sguardo.

L'aveva sempre fatta sentire così.

-Che succede sufletul meu?- (anima mia) Disse, appoggiando la schiena allo schienale della poltrona girevole in cui era seduto.

La vide arrossire timidamente sulle guance, sotto il suo sorrisetto malizioso e divertito.

Amava da impazzire come arrossiva sotto il suo sguardo.

Lo mandava hai matti dal desiderio.

-Niente, volevo leggere ma non ce la faccio-

Adam

Mi passai una mano fra i capelli sospirando, notando che erano le due del pomeriggio passate, spostando poi di nuovo lo sguardo verso di lei.

-Vieni qui.- Dissi con il mio tono caldo e suadente.

La vidi alzarsi, e venire verso di me, mentre tiravo indietro la mia sedia.

L'afferrai per i fianchi, e la misi seduta sulle mie gambe.

-Dovresti riposarti non leggere.-

-Ma non sono stanca!- Disse imbronciandosi, mi veniva da ridere sembrava una bambina.

La mia bellissima bambina.

La feci accoccolare a me, mentre stringevo possessivamente e delicatamente al mio petto, mentre presi a baciarle sensualmente il collo, sentendola sospirare di piacere.

Oh bambina.. Mi sto trattenendo per te, ma tu non mi rendi le cose assolutamente facili.

Cazzo se ti desidero, è due giorni che ho un erezione perenne, che solo con le docce a stento riesco a mandare via, dalla voglia che o di te.

Feci passare la mia mano, sotto il maglioncino che indossava, accarezzandole sensualmente la sua pelle calda e profumata, sentendola sospirare di piacere, mentre le mie mani risalivano fino a incontrare i suoi seni nudi e pieni, privi di reggiseno.

Cazzo.

Li afferrai a mani piene, iniziandoli a massaggiare sensualmente, quei seni abbondanti e miei, mentre presi a stuzzicare i suoi capezzoli, sentendoli indurirsi dal desiderio.

-Adam..- La sentii sussurrare con voce tremante, mentre si inarcava verso le mie mani, che continuavano a massaggiare e stuzzicare sensualmente il suo seno.

-Shhh..-

Sussurrai vicino al suo orecchio, sentendola tremare di piacere sotto il mio potere di dominatore.

Feci uscire le mie mani da sotto il suo maglioncino, spostando le cose dalla scrivania, facendogli segno di sedersi su di essa, non prima di avergli sfilato i leggings e le sue mutandine, lasciandola completamente nuda sotto.

-Vorrei spogliarti nuda bambina.. Ma non voglio che la mia donna prenda freddo.-

Dissi con voce roca ed eccitata, mentre mi alzavo, abbassando il mio pantalone insieme hai miei boxer, afferrando la mia enorme erezione, iniziandomi a massaggiare davanti hai suoi occhi, vedendola arrossire timidamente, d avanti a ciò che stavo facendo, anche se il suo sguardo era eccitato.

Ghignai maliziosamente -Ti piace quello che vedi baby?-

La vidi mordersi nervosamente il labbro inferiore.

-Rispondi- Dissi con voce roca e dominante.

-Si..- La sentii dire con voce tremante per via dell'eccitazione e l'imbarazzo, mentre le allargavo oscenamente le gambe, lasciandola completamente aperta ed esposta alla mia vista.

-Che meraviglia piccola.- Dissi, guardando estasiato il suo fiore schiuso davanti hai miei occhi.

Presi ad accarezzarlo sentendo quanto fosse eccitata.

-Sempre così pronta per me piccola.-

Le afferrai fortemente i fianchi, e con un colpo secco e deciso entrai dentro di lei.

Mi feci strada lungo quello stretto e delicato passaggio, così caldo e bagnato solo per me.

Riempendola e allargandola completamente di me fino infondo.

La vidi appoggiare le mani sulle mie spalle, mentre prese a baciarmi sensualmente la pelle calda del collo, facendomi perdere completamente la ragione, mentre presi da subito a muovermi dentro di lei, con spinte forti e profonde.

-Amore!-

-Si piccola si.. Mi senti..?-

-Si..-

-Sei piena di me, e presto lo sarai del mio seme, perché sei mia.-

Dissi in preda all'eccitazione, mentre continuavo a muovermi dentro di lei, senza controllo.

Spinte forti e profonde e veloci, senza darle tregua, mentre la mia donna gemeva e urlava di piacere sotto i miei colpi forti e decisi.

Fino a che non sentii le sue pareti interne iniziare a stringersi e bagnarsi sempre di più, fino a che, non la sentii urlare raggiungendo il suo apice del piacere.

Continuai a muovermi dentro di lei, accompagnando quel delizioso orgasmo, che stava invadendo il suo delizioso corpo e che presto avrei raggiunto anch'io riempendola di me.

Continuai a muovermi con spinte secche e veloci, fino a che non raggiunsi a mia volta il mio apice, gemendo forte di piacere il suo nome, riversando tutto il mio seme caldo dentro di lei, marchiandola come mia.

-Cazzo, sei mia piccola!-

Dissi con voce roca, mentre la stringevo a me, godendomi quella sensazione di appagamento, grazie alla nostra unione.

-Ti amo- La sentii sussurrare con voce tremante, mentre appoggiava la fronte sul mio petto scolpito, coperto dalla maglia.

-Ti amo anch'io amore.- Dissi, afferrandole il mento, così da farle alzare il viso verso il mio, per poi baciarla con amore, desiderio e passione.

Anche se a malincuore, uscii da quel posto caldo e accogliente, tirandomi su velocemente i boxer e i pantaloni, per poi farla scendere dalla mia scrivania, facendo anche lei lo stesso con le sue mutandine e i leggings.

Mi avvicinai verso il divano, afferrando il plaid per poi tornare verso di lei, mentre mi sedevo sulla poltrona girevole, afferrandola per i fianchi, facendola sedere su di me, sotto il suo sguardo confuso.

Quegli occhioni da fata che mi facevano perdere la testa.

Aprii la coperta mettendogliela addosso, per poi stringerla a me, mentre si accoccolava sulla mia spalla.

La sentii strusciare la punta del suo nasino, sentendola gemere di apprezzamento mentre ispirava il mio odore, facendomi sentire potente.

Mia.

Un'unica parola girava nella mia testa, mentre mi sentivo finalmente rilassato e appagato.

Posai un bacio sopra la sua testa, mentre presi ad accarezzarle il fianco coperto, sentendola sospirare di piacere per le coccole.

-"La mia bambina coccolona."-

Sorrisi maliziosamente, mentre continuavo ad accarezzarla fino a che, non sentii il suo respiro farsi più dolce.

Abbassai lo sguardo trovandola profondamente addormentata.

Ghignai maliziosamente osservandola, -"io ottengo sempre ciò che voglio."-

Pensai mentre mi avvicinavo con la sedia maggiormente alla mia scrivania, riprendendo il mio lavoro, con la mia donna stretta e addormentata su di me.

-"Lei il mio punto debole, la mia forza, la mia luce, nella mia immensa oscurità."-

Continua

Mamma mia cuoricini sto squagliando di caldo, voi?🥵

Comunque a parte il bisogno urgente di mare che non vedo da una vita passiamo ad altro.

🤣🤣🤣

Ecco il nuovo capitolo 💃, spero tanto che vi sia piaciuto, e vi ringrazio immensamente di cuore per tutti i vostri meravigliosi commenti e le stelline.

💛💛💛

Non smetterò mai e poi mai di ringraziarvi, siete delle persone speciali per me.💛

Grazie di cuore di tutto.💛

Buona giornata 🌞, al prossimo aggiornamento cuoricini belli!💛

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