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Cap 26

Prima del capitolo, vi voglio ringraziare veramente con tutto il mio cuore 💓per tutti i bellissimi commenti e le stelline che mi lasciate siete dei tesori immensi.💛

GRAZIE IMMENSAMENTE DI CUORE, Vi adoro!

💛💛💛

Buona lettura cuoricini miei bellissimi!💛

Adam

-Cum dracu este? Cum este posibil ca oamenii mei cei mai buni de încredere să nu le fi găsit! -

-Adam, liniștește-te frate.

- Nu, nu-l pot calma pe Andrew! -

-Aveai un singur lucru de făcut și tu? Ți-au fost dor de ei ???

Ar trebui să-ți plantez un glonț în frunte!

Dacă se întâmplă ceva cu soția și fiul meu, te voi face să regreți că te-ai născut!

Și acum toate ies acum! –

(-Come cazzo è possibile eh?!? Come è possibile che i miei migliori uomini più fidati non li hanno trovati!-

-Adam, calmati fratello.-

-No che non mi calmo Andrew!-

-Avevate solo una cosa da fare e voi. Ve li siete lasciati scappare???

Dovrei piantarvi una pallottola in fronte!

Se succede qualcosa a mia moglie e a mio figlio, vi farò rimpiangere di essere nati!

E adesso uscite tutti fuori ADESSO!- )

Ero letteralmente fuori di me, come cazzo è possibile che i miei migliori uomini, non erano riusciti ad acciuffarli?

Meno male che Arianna non si era accorta di niente.

Uno dei miei uomini nascosti nel mio territorio aveva avvistato una macchina fuori dalla villa.

-"Maledetto turco!

Appena metterò le mani su di te, ti fare sputare sangue!"-

Vidi il mio migliore amico, seduto di fronte alla mia scrivania dove mi trovavo io, del mio locale.

-Andrew se gli succede qualcosa io..- Mi passai nervosamente una mano fra i capelli.

-Non succederà niente Adam, sta tranquillo.

Li troveremo e io mi assicurerò che lo facciano!-

Disse battendo una mano sulla mia scrivania di mogano scuro, mentre si alzava in piedi e si dirigeva alla porta.

-Tona a casa.- Disse solamente per poi uscire.

Mi alzai afferrando il mio cellulare, mettendomelo in tasca, mentre uscivo dal mio ufficio.

Diedi le direttive ad alcuni dei miei uomini e me ne andai.

Uscii fuori dal locale, dirigendomi alla mia macchina.

Aprii lo sportello della macchina ed entrai, mentre afferravo il mio iPhone e chiamai mia moglie, avevo bisogno di sentirla.

-Pronto?-

-Amore, fatti trovare fuori fra dieci minuti, usciamo.-

-Va bene amore, tutto bene?-

Cazzo, poteva avvertire il mio tono di voce.

-Certo che si, andiamo fuori a mangiarci qualcosa.-

-Va bene-

-Perfetto, a fra poco.-

Dissi chiudendo la chiamata, per poi far partire la macchina a una velocità elevata per arrivare al più presto da mia moglie.

Venti minuti dopo ero di fronte casa, uscii dalla macchina rimanendo il motore acceso, mentre osservavo l'aria circostante della mia casa, notando i miei uomini in posizione.

Mi appoggiai alla macchina, mettendo le mani nelle tasche del mio giubbotto di pelle, mentre aspettavo che mia moglie e mio figlio uscissero.

Pochi minuti dopo, la vidi uscire dalla porta di casa, che spingeva il passeggino.

Arrivando verso la mia auto.

Beandomi dell'immagine più bella che i miei occhi potessero mai chiedere di vedere.

E' quel fottuto pezzo di merda, aveva avuto la bella idea di venire a rovinarmela nella mia casa!

Ma l'avrebbe pagata cara!

Nessuno deve osare toccate ciò che è mio!

Nessuno!

Cercai di controllare la mia ira, mentre andavo verso il cofano della macchina per mettere il passeggino dentro, mentre mia moglie prendeva il piccolo Christopher e lo sistemava nel seggiolino.

Caricai il bagagliaio per poi chiuderlo, mentre lanciavo uno sguardo a mio figlio, mentre un sorriso mi spuntava sulle mie labbra a tale visione.

Nessuno ti avrebbe portato via da me, ne te e nella mamma piccolo mio.

Mi avvicinai al mio sportello già precedentemente aperto, ed entrai chiudendolo subito dopo,

sistemandomi, mentre posai lo sguardo sulla mia donna, che si stava mettendo la cintura di sicurezza.

La vidi alzare lo sguardo verso il mio, sorridendomi dolcemente.

-Buonasera bambolina.- Dissi, sorridendo maliziosamente, mentre le afferravo il mento in modo d'avvicinare il suo viso al mio.

Allacciai subito le mie labbra alle sue, dando il via a un bacio pieno di passione e desiderio crescente.

-Mi sei mancata.-

La vidi sorridermi con dolcezza sulle mie labbra, mentre mi stampava altri piccoli baci, anche se poco soddisfacenti dato che erano delicati e a stampo.

-Lo vedo!- Disse ridacchiando come una scolaretta.

-Non farlo che mi fai impazzire di voglia così!-

La vidi arrossire all'istante, facendomi spuntare un erezione nei pantaloni.

Cazzo!

La volevo.

Eccome se la volevo.

E l'avrei avuta, ma più tardi però.

La vidi guardarmi con quello sguardo languido e da cerbiatta da farmi perdere completamente la testa.

-Mi sei mancato anche tu amore mio.- La sentii dirmi, prima di baciarmi, in modo assai molto piacevole per me.

Ci staccammo per mancanza di ossigeno, e ci posizionammo, mentre io mettevo in moto l'auto e partii.

Arianna

Spostai lo sguardo dal finestrino a mio marito, notando come stringeva il volante.

Era nervoso, per non dire furioso.

Si notava come aveva serrato la mascella e come stringeva il volante, sembrava che volesse spezzarlo.

Che fosse successo qualcosa?

-Piccola, se continui a fissarmi credo che mi sciuperai.-

Lo sentii dire con quel suo solito modo da fare da stronzo dominatore, prendendomi in giro.

-Stavo solo ammirando la bellezza di mio marito.- Dissi sorridendogli con dolcezza.

-Oh piccola, dopo mi vedrai in tutto e per tutto.-

-Adam!-

-Si piccola, quello è il mio nome.- Lo vidi sorridermi maliziosamente, mentre posava la mano destra sul mio ginocchio, facendo dei cerchi con il pollice in modo rilassante.

Posai dolcemente la mia mano sulla sua intrecciandola.

Spostai lo sguardo verso lo specchietto retrovisore, dando uno sguardo a Chris, che era tutto concentrato nei suoi discorsetti fatti di mugolii.

Scoppiai a ridere, in modo come era concentrato.

Vidi Adam spostare lo sguardo, anche lui nello specchietto sorridendo.

-Amore di papà, cosa mi stai dicendo? Dimmi, hai tenuto d'occhio la mamma oggi?- Disse ridendo.

Scossi la testa ridacchiando, mentre Chris rispondeva a versetti incompressibili, mentre sorrideva.

-"Amore della mamma sei bellissimo."-

Spostai di nuovo lo sguardo di fronte a me, notando che Adam stava parcheggiando di fronte a un ristorante.

Eravamo arrivati e non me ne ero nemmeno accorta, persa a guardare il mio bellissimo bambino, dallo specchietto retrovisore.

Adam fermo la macchina, scendendo subito dopo, seguita da me, pronti per andare a cena.

"Molte ore dopo.."

Arianna

Stavamo uscendo dal ristorante, mentre Adam teneva stretto il piccolo Chris.

Lo vidi sistemarlo nel seggiolino, per poi andare a posare la carrozzina nel cofano della macchina, mentre io mi sistemavo in macchina, mettendomi la cintura di sicurezza.

Era stata una bella serata, anche se lui non voleva darlo a vedere mostrandosi come al suo solito, so che c'era qualcosa che lo turbava.

Lo conoscevo abbastanza bene, da leggere l'animo turbolento nel suo sguardo.

Sospirai, sapendo che non mi avrebbe mai raccontato nulla del suo lavoro.

Proprio per ciò chi era.

E lo apprezzavo che non mi raccontava certi dettagli, ma se aveva bisogno di parlare di confidarsi io volevo essere il suo supporto, lo avrei ascoltato senza giudicare.

Lanciai uno sguardo a Chris che dormiva già profondamente da un paio d'ore, era una bambino che non dava problemi, non piangeva mai, e si adattava a ogni luogo rumoroso o no.

Lui se la dormiva oppure stava buono, buono.

Sorrisi alla nostra meraviglia, creata con il frutto del nostro amore.

Lo vidi entrare in macchina per poi mettere in moto per tornare a casa.

Arrivammo 20 minuti esatti dopo, stavamo rientrando a casa, Adam si diresse al piano di sopra nella camera di Chris mentre io mi dirigevo nella cucina, per prendermi qualcosa da bere.

Avevo decisamente mangiato troppo stasera, per i miei standard ma avevamo mangiato veramente benissimo era tutto delizioso.

Mi preparai un po' di acqua e limone e mi misi seduta davanti al bancone della cucina, persa nei miei pensieri.

Non avvertii la presenza di mio marito che stava appoggiato allo stipite della porta che mi stava guardando.

-Sufletul meu?- (Anima mia)

Scattai al suono della sua voce così sexy e profonda.

Spostai lo sguardo verso di lui, notando che si era cambiato.

-Amore, scusami ero sovrappensiero-

-Me ne sono accorto.-

Disse solamente, per poi staccarsi dallo stipite della porta venendo verso di me.

Mi girai verso di lui, trovandomelo in tutta sua maestosa e dominanza di fronte a me, che mi stava guardando con quello sguardo di ghiaccio che ardeva.

-"Oh mamma."-

Arrossai istintivamente sulle guance, facendolo ghignare maliziosamente.

-Tutto bene bambina?-

-Si, certo!- Dissi con voce un po' incerta tornando a sorseggiare la mia limonata.

-O mangiato decisamente troppo stasera.-

Dissi, cercando di sviare il mio rossore ad altro.

-Ah si?- Disse con voce bassa e sensuale, abbassandosi verso di me, sentendomi afferrare il viso nella sua mano grande e calda, mentre mi toglieva il bicchiere di mano, poggiandolo sul ripiano.

-Si..-

-Sai baby.. Sei meravigliosa quando cerchi di sviare qualcosa che ti imbarazza, me lo fai decisamente venire duro con la tua timidezza.-

Avvampai ancora di più sulle guance, non so se era possibile ma ciò accadde al mio viso.

-Ho voglia di prenderti su questo ripiano e farti urlare e sfiancare di piacere, fino a che non mi supplicherai di smettere-

Mi morsi nervosamente il labbro inferiore per l'eccitazione che mi stava assalendo dai suoi modi così selvaggi.

-Amore.. Ma..-

-Shhh..- Lo sentii dire con quel suo fare dominante mentre lo vidi abbassarsi i pantaloni della tuta e i boxer scalciandoli, mentre afferrava la sua bestia, davanti al mio sguardo languido e imbarazzato iniziando a segarsi davanti hai miei occhi.

Sentii le mie guance prendere fuoco, mentre spostavo lo sguardo.

-No, non credo proprio piccola, occhi a me.- Disse con voce roca, mentre mi intrappolava fra lui e il ripiano, sfilandosi subito dopo la maglia.

-Inginocchiati baby, voglio scoparti quella deliziosa bocca.-

-"Mi morsi il labbro nervosamente ed eccitata, amo quando mi domina e mi sottomette, anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce, ma lui beh lui mi conosceva bene."-

Mi inginocchiai di fronte a lui, per poi afferrare quella mastodontica bestia nella mia mano, iniziandola a massaggiare sensualmente, facendo su è giù, imponendo un ritmo forte come piaceva a lui, mentre mi abbassavo a leccare e a succhiare i suoi gioielli, sentendolo sospirare di piacere, mentre mi afferrava i capelli in una morsa decisa e ferma, ma delicata allo stesso tempo, dominandomi.

-"Lo vidi abbassare gli occhi verso di me, mentre il suo sguardo di ghiaccio mi imponeva di non lasciare mai il suo sguardo, se non volevo essere punita a modo suo."-

A tale pensiero, mi sentii bagnare nelle mutandine mentre continuavo a succhiare le sue sacche piene e gonfie, pronte a rilasciare il suo seme caldo.

Percorsi con la lingua una scia sensuale da le sue palle lungo poi alla sua lunghezza dominante della sua forte erezione, fino a raggiungere la punta, racchiudendola nelle mie labbra.

Giocai con la lingua sulla cappella, per poi scendere fino a dove potevo accoglierlo nelle mie labbra, iniziando a succhiare, sotto i suoi modi rudi ma delicati allo stesso tempo, dettandomi il ritmo che più lo aggradava.

Lo sentivo gemere roca mente, mentre lo sentivo ingrossarsi sempre i più nella mia bocca.

-Alzati.- Mi disse con quel tono roco e dominante.

Eseguii il suo ordine, mentre mi afferrava per i fianchi e con poca delicatezza mi libero completamente dei miei vestiti, strappandoli, fino a rimanere completamente nuda con i vestiti strappati che giacevano hai miei piedi.

Mi morsi il labbro inferiore imbarazzata ed eccitata al tempo stesso, mentre mi tirava su mettendomi seduta sul ripiano in marmo del bancone.

Mi apri le gambe e senza troppe cerimonie mi penetrò in un colpo solo.

-Oddio!- Urlai in preda alla sorpresa e al piacere della sua immensa invasione dentro di me, sentendomi allargare ad ogni centimetro del suo passaggio fino in fondo.

Era così duro e così forte.

Proprio come lui, il suo sesso rispecchiava in tutto e per tutto Adam Dragomir.

Mi fece sdraiare sul ripiano freddo del bancone, mentre mi teneva le gambe completamente aperte, in una posizione veramente oscena.

Oddio, era così imbarazzante ed eccitante.

Spostai lo sguardo oltre la sua spalla.

-Non farlo baby.- Disse con voce dura e dominante, mentre si allungava su di me, iniziando a muoversi con spinte forti e decise.

-Occhi a me piccola!- Mi ordino, mentre spostavo il mio sguardo al suo caldo e passionale, mentre mi arrendevo a lui, alle sue spinte forti e decise dentro di me, fino a che entrambi non raggiungemmo l'apice del piacere, rendendo le nostre anime unite come in un solo essere.

Continua

-1 alla fine della storia cuoricini, alla prossima!💛

Cuoricini pubblico solo questo, perché sono stata fuori tutto il pomeriggio e non sono riuscita a correggere l altro capitolo dell altra storia mi dispiace.

Comunque preferisco pubblicare ora che dopo a mezzanotte😘
Buonanotte sogni d'oro⭐🌙 per dopo e buona serata😘
al prossimo aggiornamento!💛
Un bacione e un abbraccio grande😘💛

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