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Cap 25

Salve cuoricini 💛miei bellissimiiiiiiiiiiii, come state?💛

Spero con tutto il cuore bene!💛

Vi sono mancata!?🤣💛

A me voi si, tantissimo!💛

Ecco qui il nuovo capitolo, buona lettura, vi adoro e vi abbraccio tutti!

💛💛💛

L'inverno ormai era alle porte.. O meglio dire era già arrivato.

Christopher cresceva a vista d'occhio, riempiendo di gioia gli occhi di Arianna e Adam.

E anche quell'anno era arrivato il giorno dell'anniversario che facevano ogni anno a Dicembre, per camuffare le loro malefatte.

Solo che avevano cambiato i programmi.

Era stato organizzato alla fine di Ottobre nel locale di Adam, per suo volere.

Aveva chiuso tutto il locale, sarebbe stato solo a loro disposizione.

Arianna

Uscii di casa, dopo aver salutato il mio bambino, lasciandolo nelle mani amorevoli di Amelina.

Era dura lasciarlo, però aveva ragione Adam, non poteva venire con noi e dovevo imparare insieme al mio bambino ancora così piccolo, che non poteva essere sempre con noi.

Lo ammetto, era dura per me.

Per lui non tanto, dato che avendo quattro mesi, non si rende ancora conto.

E poi, così per lui crescendo è più facile capire quando non può venire, abituandolo da piccolo.

Uscii fuori dalla porta andando verso il cancello, dove c'era Adam che mi stava aspettando, appoggiato il tutto il suo essere sexy alla macchina.

Una delle tante sue macchine.

Mi avvicinai a lui, sembrava un dio greco.

Lo vidi avvicinarsi a me, con quel suo portamento da dominatore, insieme a quello sguardo da seduttore che sapeva metterti sotto.

Scossi la testa per riprendermi da quei pensieri poco casti anche se giusti sul mio uomo.

-Andiamo, Sufletul meu?- (anima mia)

-Si, possiamo andare amore.- Dissi avvicinandomi a lui, lasciandogli una carezza sul viso, per poi baciarlo velocemente, mentre mi apprestavo a fare il giro della macchina e salire dal lato del passeggero.

Pochi minuti dopo Adam mise in moto e partimmo, verso il suo locale.

Lo vidi allungare lo sguardo verso di me, dopo aver cambiato la marcia accelerando, mentre posava una mano sul mio ginocchio.

-Sei uno schianto piccola.-

Diventai rossa all'istante a quel complimento, mentre sorrisi timidamente.

-Grazie..-

-Mi fai impazzire quando arrossisci, se non dovevamo trovarci in orario, avrei già accostato la macchina e ti avrei scopata!-

-Adam!-

Urlai nel completo imbarazzo sotto la sua risata sexy, spostando la mano dal mio ginocchio, alle mie labbra, lasciandogli una leggera carezza sensuale.

-Sei una meraviglia bambina.-

Spostai lo sguardo verso di lui, sorridendogli dolcemente, mentre afferravo la sua mano, intrecciandola con la sua.

-Ti amo da morire.-

-Ti amo da morire anch'io piccola.-

Disse girandosi un attimo verso di me, guardandomi con quello sguardo penetrante di ghiaccio, sorridendomi, per poi tornare di nuovo con lo sguardo sulla strada.

Venti minuti dopo, stavamo scendendo dalla macchina per dirigerci dentro suo locale, dove era stato allestito per quella serata.

In mezzo a tutte quelle persone, che mi mettevano ansia, non lo avevo detto ad Adam, dopo che avevo scoperto tutta la verità.. Beh ero un po' in ansia.

Jasmine lo sapeva, perché era proprio come me, si sentiva così.

Anche la mia migliore amica stava per arrivare insieme a suo marito, anche lei la seconda gravidanza procedeva alla grande e aveva scoperto che era una bambina, ero così felice per lei.. Per loro.

I capo famiglia si stava avvicinando per salutare Adam, "capo famiglia, semmai capo mafiosi.."

E portargli rispetto.

Sorrisi educata, mentre alcune delle loro moglie le avevo riviste il Dicembre scorso.

Notando bene, parecchi di loro erano tornati anche quest'anno.

No che potevo immaginare che non venissero.

Sospirai silenziosamente, man mano che altri di loro, li vedevo entrare nel locale e prendere posto al tavolo.

Adam parlava con ognuno di loro, mostrando il suo potere e la sua dominanza, facendo sbavare anche questa volta alcune di quelle mogli.

Sbuffai infastidita, mentre vedevo entrare la mia migliore amiche e suo marito.

Gli sorrisi andandogli incontro, mentre Andrew dopo avermi salutata e baciato sua moglie raggiunse Adam.

-Tesoro che succede?-

-Niente, ti va di accompagnarmi in bagno, prima che dobbiamo accomodarci hai tavoli?-

-Certo, andiamo.-

Cinque minuti dopo eravamo nel bagno, uscendo poco dopo dal cubicolo, mentre ci avvicinammo al lavandino per lavarci le mani mi accorsi che Jasmine non mi toglieva gli occhi di dosso.

Le sorrisi attraverso lo specchio.

-Che succede?-

-Oh no tesoro, dovrei chiederlo io a te.-

-Niente tesoro davvero è che.. Non sono molto a mio agio e..-

-Arianna, ti conosco, sei come una sorella, ce dell'altro lo so.-

-Non prendermi per una gelosa marcia ma.. Ogni volta è la stessa storia.-

La vidi guardarmi incuriosita cercando di capire.

-Le moglie di quegli uomini..- Dissi, avvicinandomi per parlare silenziosamente, per non farmi sentire

–sempre la stessa storia, non anno rispetto e ne educazione, guardano mio marito come fosse una succulenta bistecca, mi dà fastidio tutto ciò.-

La vidi sospirare, trattenendo una risatina per ciò che avevo detto, anche se infondo veniva da ridere anche a me.

-Hai appena paragonato Adam come una bistecca?-

-Si non trovavo qualcosa di meno volgare.-

-Ti adoro amica mia.- Disse ridendo, per poi passarmi un braccio sulle spalle, mentre uscivamo dalla porta principale del bagno.

-Sai come sono.. Sono delle represse del cazzo, che vogliono gli uomini delle altre che non avranno mai. Tu ignorale, so che è difficile ti capisco, lo fanno anche con Andrew.-

-Posso picchiarle?-

-Certo, ma poi ti rovineresti questo magnifico vestito, meglio di no, non infettarti con quelle galline.- Scoppiai a ridere, mentre raggiungevamo i nostri mariti che ci stavano attendendo al tavolo.

Qualche ora più tardi eravamo ancora qui, alcuni di loro venivano al nostri tavolo per parlare con Adam e altre volte, lui andava quando lo chiamavano loro o i suoi uomini.

Era snervante tutto ciò.

Non vedevo l ora di tornare a casa, e da come mi guardava Jasmine era del mio stesso avviso.

Persa fra i miei pensieri, non stavo ascoltando nemmeno una parola di Adam, infatti mi ridestai, notando la sua mano che mi sventolava davanti a gli occhi.

-Piccola, ti sei incantata.-

-Si scusami amore, dicevi?-

Sinceramente non mi ero nemmeno accorta quando era ritornato.

-Andiamo, possiamo tornare a casa.-

Sia ringraziato il Signore, non ne potevo più.

Mi alzai dal mio tavolo, afferrando il cappotto e la borsa, e mi apprestai insieme a mio marito che mi aveva appena circondato i fianchi, conducendomi fuori dal suo locale.

Salutai ognuno di loro e salimmo in macchina.

Lanciai uno sguardo fuori dal finestrino mentre Adam aveva messo in moto per tornare a casa.

-Sufletul meu?- (Anima mia)

Lo sentii chiamarmi, mentre posava la sua mano grande e calda sul mio ginocchio, facendomi girare verso di lui.

-Dimmi amore.-

-Tutto bene?-

-Tutto bene amore, perché?-

-Perché stasera la mia donna è stata molto silenziosa e persa nei suoi pensieri, quindi che succede?-

-Niente amore, ero solo un po' distratta tutto qui.-

Dissi, apprestandomi a scendere dalla macchina una volta arrivati e parcheggiato la macchina.

-Sai che non sai mentire?- Disse guardandomi con quello sguardo che ti divorava, e con quel tono di voce che non sapevi come reagire.

-Non ti sto mentendo, e poi sono solo stanca tutto qui.- Dissi, cercando di essere più tranquilla e credibile, mentre entravamo dentro casa.

Ci dirigemmo verso l'ascensore che ci avrebbe condotti al nostro piano.

Adam

L'avevo osservata tutto il tempo, anche se lei credeva che non era così.

-"Oh bambina ti conosco molto bene e in questo momento stai mentendo, con arte ma lo stai facendo.

E tu a me non puoi mentire."-

Entrammo dentro la camera da letto, vedendola andare verso l'armadio per spogliarsi, mentre io non le toglievo gli occhi di dosso, seguendo ogni sua mossa.

-"Cosa mi nascondi bambolina?

O me lo dirai tu,o ci penserò io a modo mio."-

Ghignai maliziosamente, mentre mi avvicinavo a lei come un predatore che aveva appena avvistato la sua preda.

Mi fermai alle sue spalle, ignara di ciò, e la strinsi per i fianchi, in modo deciso, così da non potermi sfuggire, facendole appoggiare la sua morbida schiena nuda, come il resto del suo corpo, rimanendo in intimo, al mio petto duro e scolpito.

-Oddio!- Urlo spaventata e sorpresa, facendomi sorridere maliziosamente, mentre la stringevo sempre più a me con fare possessivo e dominante.

-Mi hai spaventata amore..- La sentii sospirare.

-Ah si?- Sussurrai con voce calda e sensuale, vicino al suo orecchio, spostandole i capelli su l'altra spalla.

Iniziai a mordicchiarli e leccarli sensualmente tutta la pelle del collo, sentendola rabbrividire di piacere nella mia stretta, mentre arretravo di qualche passo, senza mai mollare la presa, fino a trovarmi alla sponda del letto.

Mi misi seduto trascinandola seduta sulla mie gambe, mentre presi a sbottonarle il reggiseno, gettandolo per terra, per poi afferrare quelle meraviglie piene fra le mie mani, iniziandole a massaggiare sensualmente, mentre con i pollici coccolavo le sue gemme dure, rese per l'eccitazione.

La sentivo sospirare di piacere, mentre si abbandonava a me, appoggiando la testa sulla mia spalla.

-Così bambina.. Lasciati andare a me.. Tu mi appartieni.. Sei mia.-

-Si.. Sono tua Adam..-

Feci scorrere le mie mani, lungo i suoi seni al suo addome, al suo ventre piatto, fino a i suoi fianchi, in carezze lente e sensuali, mentre mi gustavo la pelle morbida del collo.

-Allora.. Perché non mi dici cosa ti ha turbato stasera bambina?- Dissi, con voce calda e sensuale e dominante.

-Ma io..-

-Non mentirmi Arianna..- Dissi, con un tono che non ammetteva repliche, pretendevo la verità!

Arrivai hai lati delle sue mutandine e gliele sfilai, tenendola su di me completamente nuda alla mia merce.

-"Oh si.. Così mi piaci piccola, completamente sottomessa a me e al mio volere."-

-Non..-

-Non vuoi che ti punisca vero?!?- Dissi con voce roca vicino al suo orecchio, mentre mi facevo spazio fra le sue gambe, arrivando al suo fiore schiuso, iniziandolo ad accarezzare le sue pieghe calde e bagnate, sentendola gemere di piacere.

Ghignai maliziosamente, notando quanto potere esercitavo sulla mia donna e questa cosa mi faceva sentire potente.

-Vai a sdraiarti sul letto bambina, fallo subito.-

La vidi tremare di piacere al tono della mia voce, vedendola eseguire il mio ordine, andandosi a sdraiare al centro del letto.

Mi alzai, iniziandomi a spogliare velocemente, mentre mi beavo della sua immagine nuda e sensuale.

-Apri le gambe bambina, voglio vedere la tua rosa completamente bagnata e aperta per me.-

Dissi completamente fuori di me per l'eccitazione.

La vidi mordersi il labbro inferiore per l'imbarazzo, mentre le sue guance si coloravano di rosso, ed eseguiva il mio ordine impartitole.

-"Deliziosa."-

Ghignai maliziosamente a tale vista, mentre mi apprestavo a salire sul letto, dopo aver gettato i boxer per terra, arrivando fra le sue cosce, tuffandomici in mezzo con la faccia.

Strusciai la punta del mio naso sulla sua rosa bagnata e profumata, ispirando il suo profumo, mentre le bloccavo le cosce in modo da tenerle spalancate per me.

-Mm.. Profumi fottuta mente di buono piccola.- Dissi completamente impazzito per l'eccitazione.

Iniziai a deporre dei baci delicati sulle sue labbra esterne, sentendola gemere di puro piacere, per poi cacciare la lingua iniziandola a leccare fra quelle sue deliziose pieghe bagnate del suo magnifico e delizioso miele.

-"Mm..

Da perderci la testa, hai un sapore delizioso bambolina."-

Ero andato completamente andato, accecato dal folle desiderio di scoparla e farla urlare, dimostrando a tutti a chi appartenesse lei.

Presi a stuzzicarle il clitoride ormai gonfio di desiderio, con la punta della mia lingua, mentre la sentivo gemere di piacere, completamente sottomessa a me.

Avvertii che era vicinissimo a l'orgasmo e mi fermai di colpo, ghignando maliziosamente, mentre mi tiravo su, allungandomi verso di lei, afferrando prima un seno e poi l'altro iniziandolo a succhiare con devozione.

-Ti prego..-

-No. Non raggiungerai il tuo piacere finché non mi dirai che cosa ti è successo.-

-Ti prego amore sto impazzendo..-

-Oh lo so.- Dissi sulle sue labbra, ghignando maliziosamente, mentre afferravo il mio cazzo, strusciandolo fra le sue pieghe bagnate, fino a che con un colpo secco e improvviso entrai dentro di lei, tutto fino in fondo, riempendola di me e della mia grandezza.

-Oddio!-

La sentii urlare, inarcando i fianchi verso i miei, che prontamente bloccai sdraiandomi su di lei, afferrandole i polsi bloccandoli sopra alla sua testa.

Presi a muovermi dentro di lei, con spinte forti e veloci, riempendola e allargandola a ogni mio affondo sotto i suoi gridi di pura estasi e sotto i miei gemiti rochi e desiderosi.

Di nuovo avvertii che era vicinissimo a l'orgasmo e mi bloccai di nuovo.

-No.. Ti prego..-

-Te lo detto baby, qui comando io, e se non mi dici cosa mi nascondi andremo avanti tutta la notte così.-

-Ma io non ti sto nascondendo niente.-

La sentii dirmi con voce tremante.

Ripresi a muovermi dentro di lei andando avanti in quel modo per parecchie volte, la scopavo forte e veloce, avvertivo il suo arrivo e mi fermavo.

-Oddio.. Non ce la faccio più brucia..-

Mi abbassai verso le sue labbra dal sapore di fragola, leccando glie sensualmente, sentendola tremare sotto di me.

Era al capolinea, non ce la faceva più.

-Ti prego..- La sentii sussurrare con voce tremante, e gli occhi pieni di lacrime d'insoddisfazione.

-"Povera la mia bambina."-

-Lo so che brucia amore, e io o intenzione di alleviare questo bruciore se mi dici cosa ti è preso stasera.- Dissi fermo e deciso inchiodando il mio sguardo di ghiaccio al suo.

-"Lo so, sono una bastardo."-

-Io.. E' che io.. Mi sono sentita un po' a disagio con tutte quelle persone che sono..-

-Come me?- Dissi mentre le accarezzavo il viso arrossato, con dolcezza.

-Si.. Ma.. Ma..-

-Cosa?-

-Ma.. O paura di perderti.. Quelle donne ti mangiavano con gli occhi..-

-Basta. Non mi perderai mai piccola, sei la donna più bella e seducente che io conosca e sei mia, come io sono tuo. E per quanto riguarda quegli uomini, non devi avere paura o essere a disagio sei con me, non ti succederà mai niente piccola.-

Dissi, per poi baciarla con amore e desiderio, mentre ripresi a muovermi dentro di lei, ruotando il bacino andando a toccare punti dentro di lei, più sensibili.

Presi a muovermi da subito con spinte forti e profonde, tenendola inchiodata sotto di me, muovendomi come un pazzo dentro la sua rosa bagnata e stretta e infuocata.

-"La mia bambina."-

Continuai a tempestarla di colpi secchi e profondi fino a che non avvertii le sue pareti interne iniziarsi a contrarsi e bagnarsi sempre di più intorno al mio cazzo duro come il marmo, continuando a muovermi dentro di lei fino a che entrambi non raggiungemmo l apice del piacere.

La sensazione della mia donna che urla e si abbandona a me, avvertendo le pareti interne della sua deliziosa passerina stringersi e bagnarsi in preda a l'orgasmo è una sensazione paradisiaca.

-Oh si..-

Chiusi gli occhi, mentre continuavo a muovermi dentro di lei, riversando tutto il mio seme caldo, marchiandola come mia.

Mi accasciai su di lei, nascondendo il viso, nel suo collo, mentre lei sotto di me faceva lo stesso, stringendola a me.

-Ti amo baby, e non devi temere mai nulla e non devi, mai nascondermi niente, devi parlare con me, sempre.- Dissi, alzando il viso dalla sua spalla, guardandola, mentre spostava lo sguardo lucido verso di me.

-Scusami..-

-Non scusarti bambina.- Dissi per poi allacciare le mie labbra alle sue, baciandola con desiderio e amore.

Le nostre lingue danzavano, mentre il nostro bacio diventava sempre più infuocato.

-"Cazzo piccola, cazzo che mi scateni!"-

Ci separammo per mancanza di ossigeno, rimanendo comunque con le mie labbra sulle sue che si sfioravano, e si cercavano.

-Sei bellissima.- Dissi guardandola ne gli occhi, mentre arrossava timidamente sulle guance.

Le accarezzai il viso senza mai staccare i miei occhi da i suoi.

-Ti amo.- Disse, con lo sguardo incollato al mio, avvertendo il mio cuore e il suo battere all'unisono.

-"E' si, ero l'uomo più fortunato del mondo."-

Continua

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