Cap 2
Arianna
Mi svegliai con l'impellente bisogno di andare in bagno, mi districai dalle coperte e fra le braccia del mio uomo, cercando di non svegliare Adam e scesi dal letto.
Cavolo!
Mi girava la testa.
In effetti non mi sentivo molto informa.
Mi avviai verso il bagno per fare le mie cose, per poi uscire cinque minuti dopo.
Spostai lo sguardo verso l'orologio sul comodino, segnavano appena le sette di mattina.
Sospirai afferrando una maglia di Adam e me la misi, tornando subito dopo vicino al mio Dio greco.
Arrossii timidamente sulle guance al mio pensiero.
Cavolo era terribilmente sexy.
Sembrava che era stato scolpito alla perfezione.
Un fisico perfetto, un colore di pelle color caramello e quegli occhi che ti ammaliavano, per non parlare del suo sorriso.
E poi quelle sue braccia forti e muscolose..
Oh mamma..
Scossi la testa come per riscuotermi dai miei pensieri piccanti e mi sdraiai di fianco a lui, quando lo vidi aprire gli occhi, con quello sguardo tremendamente sexy, anche d'assonnato.
-Ehi..-
-Buongiorno, amore- Sussurrai, mentre sentivo il suo braccio afferrarmi per i fianchi attirandomi a lui.
Mi accoccolai fra le sue braccia, sentendo le labbra di Adam posarsi sulla mia fronte, facendomi sospirare di piacere.
-Piccola, sei calda.-
-In effetti non mi sento propriamente in forma.-
Lo vidi alzarsi dal letto andando verso il bagno, in tutta la sua sensuale nudità.
Oh cavolo, quello è mio marito!?
Non ci potevo ancora credere.
Lo vidi rientrare pochi minuti dopo con un termometro in mano.
Lo vidi guardarmi con quello sguardo intenso che mi sentivo sciogliere come neve al sole.
Lo vidi avvicinarsi al letto, fino a mettersi seduto.
- Vieni qui, bambolina - Disse con quel suo tono così caldo e profondo.
Gli sorrisi, mettendomi seduta, sentendomi subito afferrare per i fianchi, facendomi mettere seduta sulle sue gambe.
-Alza la maglia baby.-
Feci come mi chiese di fare, sentendo subito mettermi il termometro sotto al braccio, abbassandolo subito dopo, mentre mi stringeva a lui con quel suo fare possessivo e dolce allo stesso tempo, accoccolandomi fra le sue forti braccia.
Chi lo avrebbe visto in intimità, si sarebbe impressionato.
Era si un maniaco del controllo, ma con me tirava fuori quella dolcezza che non mostrava mai a nessuno, mi sentivo onorata e fortunata.
Era sempre il solito stronzo possessivo geloso, il classico Alpha, "domino tutto io."
Però aveva questi piccoli gesti, che ti facevano capire tante cose.
Sentii la sua mano calda, tracciare dei cerchi sulla mia coscia nuda, facendomi rilassare.
Mi sentivo così bene fra le sue braccia e al sicuro, quel porto sicuro, dove potermi rifugiare sempre.
Io Arianna Nobile spostata con l'imprenditore più ricco della Romania.
Praticamente aveva tutto lo stato nelle sue mani.
Non gli avevo mai chiesto apertamente di cosa si occupasse il suo lavoro, sapevo a grandi linee, che si occupava d'investimenti e cose varie.
Come il possedimento del suo locale, ma non volevo passare per una moglie invadente e appiccicosa, indagando, chiedendo nello specifico di cosa si occupasse.
Mi fidavo ciecamente di lui.
-Sono passati i cinque minuti, alza il braccio amore- Disse con quella voce calda e sensuale, facendomi avvertire le famose farfalle nello stomaco.
-Cazzo piccola, 38 di febbre.-
Ecco perché non mi sento molto informa, pensai ironicamente.
-Tranquillo amore, è solo un po' d'influenza, è il periodo, fra qualche giorno passa-
Dissi alzandomi in piedi per prendermi un'aspirina.
-Dove credi di andare? Mettiti immediatamente a letto!-
-Ma..-
-Niente ma!-
Adam
Le dissi con un tono fermo, mentre mi avviavo verso il mobile per prendere un'aspirina.
Aprii il cassetto, guardando incuriosito una scatolina.
Ma che cazzo..?
Mi girai di scatto verso di lei, con uno sguardo furioso.
-Che cazzo sono queste Arianna?-
-E' la pillola per regolare il ciclo, le o sempre prese.-
-E anche per non uscire incinta.-
-Si..-
Vidi il suo sguardo farsi dubbioso, non capiva.
-Chi ti ha dato il permesso di prenderle? Mi sembrava strano che in quasi due anni ancora non eri uscita incinta, ma non o detto nulla, perché tante cose erano cambiate nella tua vita, e lo stress che avevo dedotto che ancora il tuo corpo doveva rilassarsi e invece..-
Ero completamente incazzato.
-Amore.. Le o sempre prese.. Non pensavo che tu volessi un bambino non me lo hai mai detto.-
Mi passai nervosamente una mano fra i capelli, mentre afferravo un paio di boxer infilandomeli addosso, mentre cercavo di mantenere la calma.
Calmati, stai calmo.
Lei non sa ancora tu chi sei e non sa come vanno queste cose, "nel tuo mondo".
Cerca di mantenere il controllo Adam.
Mi ripetevo come un mantra.
Ispirai ed espirai per poi spostare di nuovo il mio sguardo su di lei.
-Non prenderle più.- Dissi categorico.
Afferrai l'aspirina, andando verso di lei.
Le riempii un bicchiere d'acqua e glielo porsi.
La vidi che cercava di capire, per quale motivo mi ero infuriato in quel modo.
Oh piccola.. Devi imparare ancora tante cose di me e scoprirle soprattutto.
Mi misi seduto di fianco a lei, accarezzandole dolcemente il viso, mentre la vidi prendere la medicina.
-Sono fatto così.. Amo avere tutto sotto controllo sennò rischio d'impazzire e vedere quello che o visto mi ha fatto uscire di testa.. Non pensavo che prendessi la pillola.. Non dico che tu non la devi prendere ma non ora.. Voglio un figlio.. E lo voglio subito.
Nella mia famiglia, è nostra tradizione fare dei figli molto presto, quasi subito dopo sposati.
Funziona così, è stato un mio errore non spiegartelo.-
-"Devo dirti tante cose.. Ma non è ancora il momento."-
-"Non sei ancora pronta a scoprire chi sia io in realtà e che cosa faccio."-
La vidi accennare un piccolo sorriso.. Sei così buona piccola, che non sai di essere finita nelle braccia di un demone.
-Va bene amore.. Non lo sapevo.. Cioè pensavo che una coppia ne parlasse insomma..-
- Lo so, stava a me dirtelo.
Sei cresciuta in un certo modo con le tue tradizioni, e stava a me spiegarti determinate cose piccola.-
La vidi sospirare, accennando un piccolo sorriso, notando il suo viso arrossato e gli occhi lucidi, sintomo della febbre.
La vidi passarsi le mani sul viso per poi alzarsi.
-Dove credi andare?- Dissi girandomi vero di lei.
-Voglio mettermi un paio di leggings e scendere di sotto, non mi va di rimanere tutto il giorno a letto, non è da me. Nemmeno da piccola, riuscivano a tenermi a letto.- La sentii ridacchiare come una ragazzina, facendomi ghignare maliziosamente.
Posso crederci piccola peste, ma credimi che con me, riesci a stare a letto, pensai ironicamente.
La vidi finire di vestirsi, per poi girarsi verso di me, con quel sorriso dolce, che anche un tipo come me, riusciva a sciogliere.
Anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce.
Mi alzai a mia volta per vestirmi.
Cinque minuti dopo, scendemmo al piano di sotto, dirigendoci verso la sala dove, era apparecchiato per la colazione.
-Buongiorno Adam, Arianna - Disse Amelina sorridendogli per poi proseguire –tesoro, sei così bianca in viso, non ti senti bene?- Disse con fare materno avvicinandosi a lei, toccandogli la fronte.
-Tranquilla, Amelina o già preso qualcosa.-
-Non dovresti stare a letto signorina?-
-No, non mi va- Disse ridendo.
Notai come la mia vecchia balia, osservava mia moglie, credo gli sia piaciuta dal primo momento, che lo portata qui.
Ed è l'unica a cui voglio veramente bene come una mamma, nemmeno alla mia madre biologica, voglio bene come alla mia vecchia balia.
Mia madre, se tale la potevo considerare, non si è mai "preoccupata" di fare da "mamma".
Mi misi seduto, iniziando a fare colazione, sorseggiando il mio caffè bollente, sotto il mio sguardo vigile, notando che Arianna non stava toccando cibo.
-Sufletul meu..-
Vidi il suo bellissimo sguardo posarsi sul mio- Non dovresti almeno mangiare qualcosa?-
Cercai di non assumere un tono troppo duro.
-Non o fame, mangerò più tardi a pranzo.-
Disse, alzando le spalle con fare non curante, mentre si rilassava seduta sulla sedia, mentre accennavo un piccolo si con la testa, continuando la mia colazione.
Mi trovavo nel mio studio da più di un'ora quel pomeriggio, stavo controllando varie cose sul mio PC, riguardanti il mio lavoro, quando avvertii un leggero bussare alla mia porta.
-Avanti.- Dissi con un tono duro.
Vidi la mia bellissima donna entrare timidamente nel mio ufficio, chiudendosi la porta alle sue spalle.
Un sorrisetto mi spuntò sulle labbra vedendola -vieni qui.- Dissi con voce calda e sensuale.
La vidi correre verso di me, mentre mi tiravo indietro con la mia poltrona in pelle nera, in modo da tirarmela su a sedere sulle mie gambe.
L'afferrai per i fianchi, stringendola possessivamente a me, attirandola al mio petto duro e scolpito.
-Come ti senti piccola?-
-Così e così.- Disse guardandomi con quegli occhioni da cerbiatta che mi fanno tanto impazzire.
Più la guardo e più mi compiaccio della mia decisione presa anni fa quando la vidi per la prima volta.
Le afferrai il mento avvicinando il suo viso al mio, per coinvolgerla in un bacio di puro amore e desiderio.
-O ancora del lavoro da fare, vuoi stare qui con me?-
Le chiesi guardandola, mentre vidi un dolcissimo sorriso spuntare su quelle deliziose labbra dal sapore di fragola.
-Si.-
Sembrava una bambina il giorno di Natale, per una semplice cosa detta come quella.
La mia bambina.
Mi spinsi più avanti verso la mia scrivania, mentre si accoccolava a me, notando con piacere quanto le piace stare nascosta fra le mie braccia.
E' una cosa che avevo notato dal primo momento, come se si sentisse al sicuro inebriandosi del mio profumo.
E lo era.
E lo sarebbe sempre stata.
Afferrai alcuni fogli che stavo controllando, mentre con una mano gli facevo delle carezze sulla coscia coperta dai suoi leggings , sentendola rilassarsi fra le mie braccia.
Non so quanto tempo passò che, spostai lo sguardo verso di lei, notando il suo respiro fattosi più dolce, sintomo che si era addormentata.
Le lasciai un bacio sulla fronte, avvertendo quanto fosse calda per la febbre.
Un bussare alla porta del mio ufficio mi distrasse.
Infastidito dall'essere stato disturbato, dissi un seccato -"Avanti"- vedendo entrare Andrew il mio migliore amico, non che un fratello per me.
Eravamo cresciuti insieme.
-Che succede Andrew?-
Chiesi mentre alzava la testa per proferire parola, quando notò che non eravamo soli.
Gli accennai con la testa di poter parlare, dato che mia moglie se la dormiva.
-Adam, abbiamo intercettato gli uomini che ci avevi chiesto, per il carico di droga che avevano rubato.-
-Bene, prendeteli, uccideteli tutti e portatemi il loro capo, lo voglio nei sotterranei al più presto.-
-Si.-
Lo vidi uscire, chiudendo la porta subito dopo, mentre mi passavo una mano sul viso con fare stanco, per poi spostare lo sguardo, su colei che illuminava le mie giornate oscure.
Le lasciai una carezza delicata sul viso, per poi afferrare il mio cellulare e chiamare Ryan.
-Ryan, li hanno trovati, mi raccomando non voglio tracce in giro.-
Dissi solamente per poi staccare la telefonata.
Posai il cellulare sulla scrivania, mentre la vidi tirare un sospiro e svegliarsi.
-Ehi bambolina-
-Amore..-
La sentii sussurrare con voce assonnata, mentre mi lasciava un bacio sul collo, mandandomi in estasi.
Presi ad accarezzarle dolcemente i capelli, sentendola rilassarsi fra le mie braccia.
Era una sensazione fantastica averla fra le mie braccia.
Gente come noi, che siamo abituati a uccidere, soldi, al sesso facile, ma quando incontriamo la nostra luce, in una vita perennemente oscura, non ce la facciamo sfuggire in nessun modo.
Come mi è successo con lei, aveva solamente 13 anni e io 16, la prima volta che lo vista.
E subito o capito che sarebbe stata solo ed esclusivamente mia.
Assurdo vero?
Ma è così che mi sono sentito, quando i miei occhi si posarono su di lei.
Dovevo averla a ogni costo.
Non ponendomi nessun problema su come ottenerla e così è stato.
Ringrazio il giorno, in cui sigillai quel patto.
Continua
Buon pomeriggio cuoricini 💛ecco qui il secondo capitolo, che ero molto indecisa dal pubblicare, perché essendo la mia primissima storia scritta, non volevo fare stravolgimenti di correzioni su frasi o cose varie ecc.. la voglio tenere così com'è.
Ci sono affezionata, perché è la prima storia che mi sono fatta coraggio di scrivere qualche anno fa.. (lasciando stare le date che mi sono messa a modificare)
di mafia, quindi potrebbe suonare banale o infantile non so.
Quindi se non vi piace, fatemi sapere che la tolgo senza problemi.
Vi voglio ringraziare di cuore per tutti i commenti e le stelline, siete delle persone fantastiche, grazie d'infinito cuore.💛
Buona serata vi abbraccio tutti!
😘💛
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