Cap 13
"Qualche giorno più tardi.."
Adam
Avevo appena richiuso la porta della nostra suite dove avevano lasciato il carrello con la nostra colazione, rientrai con quello in camera, portando il carrello stracolmo di roba buona per la mia bellissima fata, vicino al nostro letto, dove stava ancora dormendo profondamente.
Mi avvicinai al letto, allungandomi verso di lei, per poi iniziarle a cospargerle di baci, lungo la sua guancia morbida e delicata fino al collo, sentendola sospirare di piacere nel sonno.
-Sufletul meu..- (Anima mia..)
Sussurrai sensualmente vicino al suo orecchio, per poi scendere di nuovo sul collo, leccandolo sensualmente, mentre la sentivo gemere di piacere.
Avvertivo il mio cazzo duro dolermi nei boxer, cazzo se la volevo!
-Amore..-
La vidi aprire quegli occhioni da ninfa che mi facevano perdere la testa.
Le scostai il piumone di dosso, facendole allargare le gambe in modo da potermi mettermici in mezzo, sdraiandomi su di lei.
Appoggiai le mani hai lati della sua testa, per sostenere il mio peso, mentre il mio sguardo di ghiaccio e fuoco si legava al suo.
-Come ti senti bambina? Passate le nausee di stanotte?- Chiesi, mentre cercavo di mantenere quel briciolo di controllo che mi era rimasto prima di strapparle la mia maglia di dosso e scoparmela con forza.
-Si amore mio..-
La sentii sussurrarmi con voce ancora assonnata, mentre mi accarezzava la mia guancia ispida.
-Bene.-
Dissi solamente, sbarazzandomi velocemente dei miei boxer, liberando finalmente la mia erezione imponente e dolorante, per poi far fare la stessa fine alla maglia che indossava la mia donna.
Mi avventai come un affamato su i suoi seni pieni e morbidi, afferrando un capezzolo fra le mie labbra, iniziandolo a succhiare e a leccare sensualmente, mentre afferravo l'altro con la mia mano sinistra, stringendolo sensualmente.
-Amore!-
La sentii gemere di sorpresa e di piacere, mentre sentivo le sue mani accarezzarmi la schiena con lenti e sensuali carezze, mentre l'altra mano si rifugiava fra i nostri corpi, andando ad afferrare la mia erezione, massaggiandola.
-Cazzo bambina.. O voglia di scoparti e farti urlare! Tutti devono sentire a chi appartieni!-
Dissi ormai completamente fuori di me.
Feci scendere una mia mano fra le sue pieghe morbide e bagnate della sua rosa, iniziandola ad accarezzarla, avvertendo quanto fosse bagnata e pronta per me.
Sorrisi maliziosamente, avvertendo il suo miele sulle mie dita.
Mi spostai da lei, mettendomi in ginocchio sul letto.
-Piccola, mettiti a gattoni, o intenzione di scoparti così!-
Dissi duro e deciso, vedendola arrossarsi timidamente sulle guance, mentre seguiva il mio ordine.
Oh si amo essere un dominatore nella vita, ma soprattutto nel letto con la mia donna, facendole capire sempre a chi appartiene.
A me, solo ed esclusivamente a me.
-Divarica di più le cosce baby.-
Mi piazzai dietro di lei, ammirando quel suo culo sodo e piccolo, mentre le divaricavo le natiche, sentendola sobbalzare per lo spavento.
-Sta buona, non o intenzione di scoparti lì, non ancora almeno..-
Dissi mentre feci passare la punta del mio cazzo fra di esse, chiudendo gli occhi, immaginando di scoparle anche quel punto proibito che prima o poi lo avrei reso mio.
In due anni, non le avevo mai scopato nel sedere, anche se agognavo di prendermi anche quella verginità, ma sapevo che era troppo presto, era alle prima armi, aveva e stava imparando tutto con me, aveva bisogno della mia fiducia, ma adesso il desiderio che agognavo di quel tesoro si stava aprendo come una voragine nel petto che andava colmata.
E prima o poi lo avrei fatto, con la giusta preparazione ovviamente.
-Adam..-
-Sta tranquilla.-
Dissi solamente, mentre afferravo la mia imponente erezione strusciandola fra le sue pieghe calde e bagnate, e poi con una spinta secca entrai completamente dentro di lei, fino in fondo.
Riempendola completamente di me.
-Oddio!-
-Si piccola, mi senti? Sono fottutamente dentro di te, fino in fondo!-
Chiusi gli occhi godendomi della sensazione della sua rosa stretta intorno al mio cazzo duro, sentendola bagnarsi sempre di più intorno a me.
Aprii gli occhi agguantando i suoi fianchi, in modo da tenerla ferma, iniziando a scoparla da subito con forza.
-Oh si..- La sentii gemere di puro piacere la mia piccola donna, mentre si sottometteva a me e al nostro piacere.
-Ti piace che ti scopi così non è vero bambina?-
-Si..-
La strinsi a me, tirandola su, in modo che si trovasse seduta sulle mie gambe muscolose, mentre continuavo a scoparla con forza, mentre stringevo e pizzicavo i suoi seni e i suoi capezzoli duri come caramelle.
Si abbandono completamente a me, appoggiando la sua testa sulla mia spalla, mentre mi muovevo imperterrito dentro di lei, ancora, ancora e ancora.
Affondi decisi e profondi.
-Voglio sentirti urlare bambina.- Dissi con voce roca in preda al piacere e a un passo dalla follia.
Cazzo avevo perso il controllo, ma amavo perdere il controllo con mia moglie e renderla mia in tutti modi possibili.
Perché ciò che era, mia solo e soltanto ed esclusivamente mia.
Mi apparteneva tutto di lei, il suo cuore, il suo corpo e la sua anima.
Come io appartengo a lei.
Le avvolsi i fianchi, muovendomi sempre più forte con spinte sempre più veloci, mentre le mordicchiavo la pelle del collo, lasciandole i segni del mio passaggio e della mia appartenenza.
-Oddio!- La sentii urlare di piacere, mentre avvertivo le pareti interne della sua rosa contrarsi e bagnarsi sempre di più, fino a che un urlo estasiato, annunciava la venuta del suo apice.
Continuai a muovermi dentro di lei come un pazzo fino a che, anch'io non raggiunsi il mio piacere.
Ringhiai di piacere, mentre riversavo tutto il mio seme caldo dentro di lei, marchiandola come mia.
La sentii tremare fra le mie braccia per il forte l'orgasmo appena ricevuto, mentre la stringevo a me, con fare possessivo e delicato allo stesso tempo, mentre ancora uniti posai il mento sulla sua spalla, mentre entrambi cercavamo di riprendere fiato.
"Qualche ora più tardi.."
-Amore?- Mi sentii chiamare dalla mia piccola donna.
-Dimmi.- La vidi entrare nel bagno, mentre spostavo lo sguardo dallo specchio da cui mi stavo facendo la barba, a lei.
Ero da poco uscito dalla doccia, mi ero messo i boxer e i pantaloni e adesso mi stavo facendo la barba.
Posai lo sguardo su di lei, mentre un sorriso.. Uno dei miei sorrisi rari e dolci, cadde sul suo ventre, coperto dal suo maglioncino rosso.
Si stava iniziando a vedere.
Un piccolo e bellissimo rigonfiamento sul suo ventre.
Il frutto del nostro amore.
-Stasera ti devi vedere con i.. Con i tuoi uomini?- La vidi tentennare, anche se non le raccontavo niente e non le avrei mai raccontato niente di ciò che facevo, comunque la notizia che ero un mafioso, era ancora difficile per lei.
-No, mi sono visto prima, perché?- Chiesi, tornando con lo sguardo allo specchio continuando a farmi la barba.
La vidi avvicinarsi, per poi sedersi sul ripiano del bagno, mentre la vidi alzare le spalle.
-Così.. Ti volevo chiedere se stasera si poteva mangiare in camera, non mi andava di scendere giù al ristorante, come facciamo sempre, volevo passare una serata tranquilla fra me e te.-
Mi lavai il viso per poi asciugarmelo, posando l'asciugamano del porta biancheria del bagno, per poi posare lo sguardo su di lei, mentre mi facevo spazio fra le sue gambe, circondandole i fianchi con un braccio mentre, le afferravo il mento tra il pollice e l'indice in modo d'alzarle il suo viso, inchiodando il mio sguardo al suo.
-E' ciò che desidera la mia regina?-
La vidi arrossire timidamente a quell'appellativo, facendomi sorridere maliziosamente, per la sua pura timidezza.
La vidi accennare un piccolo si, mentre mi sorrideva.
-E allora resteremo qui, solo io e te.- Dissi con un tono sicuro, guardandola ne gli occhi, per poi allungarmi verso di lei e baciarla con amore e desiderio.
Ogni giorno scendevamo al ristorante e mangiavamo lì, non usciva da qui da quasi dieci giorni, non potevo rischiare di metterli in pericolo.
La mia donna e il nostro tesoro più prezioso.
Allungai una mano, posandola sul ventre, accarezzandolo con dolcezza e amore, mentre continuavamo a baciarci con desiderio, mentre le nostre lingue danzavano fra di loro, amandosi.
Ci separammo poco dopo, per mancanza di ossigeno, mentre la mia mano grande e calda accarezzava quella dolce rotondità, che stava facendo crescere giorno dopo giorno il nostro bambino/a.
-Grazie.- La sentii sussurrarmi, mentre mi sorrideva con amore.
Sorrisi a mia volta per poi stamparle un altro bacio su quelle soffice labbra dal sapore di fragola.
Avrei fatto di tutto per lei, per la luce dei miei occhi.
Continua
Ed ecco qui anche questo capitoloooooooo!!!!!!💃🏼
Spero tanto che vi sia piaciuto cuoricini belli 💛.🙈
GRAZIE DI CUORE, PER TUTTI I COMMENTI BELLISSIMI, LE STELLINE E LA MESSA NELL'ELENCO LETTURA.💛
SEMBRERO' RIPETITIVA LO SO.
MA NON IMPORTA.
PERCHE' RINGRAZIO OGNUNO DI VOI, CHE OGNI GIORNO MI REGALATE FELICITA'.💛
GRAZIE IMMENSAMENTE DI CUORE.
💛💛💛
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