Cap 11
Arianna
Mi trovavo in centro con Jasmine quel pomeriggio, insieme al piccolo Ramon, avevamo fatto un giro per vari negozi,
Ma mi ero persa assolutamente per un negozio in particolare.
Quello per neonati, sicuramente ci sarei tornata con Adam.
Avevamo passato un intero pomeriggio in giro, per poi fermarci in un bar a prendere tutti e tre della buona cioccolata calda.
Mi mancavano di queste uscite, ma fra vari impegni e "certe gelosie" secondo me, sicuramente infondate non eravamo più potute uscire.
Per una buona uscita tra amiche e chiacchiere varie.
Ora mi trovavo di nazi al locale a luci rosse di mio marito, storsi il nasino, prima di entrare, dopo aver salutato la mia migliore amica e il mio bellissimo nipotino.
Erano ancora chiusi ovviamente, aprivano dalle dieci in poi.
-Signora.- Mi salutò uno dei buttafuori sorridendomi, mentre entravo nel locale ancora apparentemente chiuso, ricambiando il saluto con un sorriso.
Avevo mandato un messaggio ad Adam chiedendogli se era ancora nell'ufficio del locale, con risposta affermativa mi avevo fatto lasciare da Jasmine proprio li.
Ma ovviamente lui non si immaginava della sorpresa che gli stavo per fare.
Mi incamminai verso la porta del suo ufficio e con un lieve bussare aspettai la sua risposta.
-Avanti.- Sentii di dire con un tono duro e dominante, -"sempre il solito"- pensai con ironia aprendo la porta richiudendomela alle mie spalle.
Aspettai che il suo sguardo si sarebbe alzato e posato sul mio.
Lo vidi firmare qualche carta, per poi posare la penna sul tavolo e finalmente il suo sguardo si alzò, posandosi su di me.
Uno sguardo sorpreso!
-Piccola.-
-Sorpresa!-
Sussurrai ridendo divertita dalla sua espressione, veramente comica a parere mio.
Lo vidi alzarsi e dirigersi verso di me, per poi afferrarmi per i fianchi e attirarmi verso il suo corpo duro e caldo.
-Che ci fai qui?-
-Sono uscita con Jasmine e Ramon e mi sono fatta lasciare da te.-
Sorrisi dolce, mentre gli accarezzavo dolcemente il viso ispido dato dalla sua barba rada.
Lo vidi squadrarmi dalla testa a i piedi, mentre lo vidi irrigidirsi all'istante, e ispirare forte.
-Piccola..?-
-Si?-
-Che cazzo ti sei messa per uscire, soprattutto senza di me cazzo!- Lo sentii sbraitare all'improvviso, facendomi alzare gli occhi al cielo, per la sua gelosia infondata.
-Amore, è un semplice vestito per favore.. Invece di arrabbiarti, dovresti essere felice della mia sorpresa.- Sorrisi dolce, cercando di ammorbidirlo, almeno un po'.
-Hai ragione..- Disse con quel tono suadente e caldo, sentendo i brividi di piacere spandersi per tutto il mio corpo.
Mi sentii spingere con la schiena fino al muro, per poi essere bloccata dalla sua virile e sensuale figura.
-Buonasera..- Sussurro con voce calda, mentre si avvicinava sempre di più alle mie labbra, catturandole con le sue, dando il via a un bacio, caldo e passionale.
I suoi baci..
Mi facevano tremare le ginocchia, ogni volta che le sue labbra si posavano sulle mie.
Mi stava baciando, come un affamato alla deriva, sentii la sua lingua massaggiare sensualmente la mia mentre, le mie mani erano finite fra i suoi capelli, tirandoli leggermente, sentendolo gemere con quel suo modo virile, che mi faceva fremere tutta.
Il suo corpo stava possedendo, schiacciando il mio, mentre avvertivo una delle sue mani posarsi sul mio fianco, scendendo lentamente lungo di esso, fino ad arrivare al bordo della gonna del mio vestito, alzandolo leggermente, per poi accarezzarmi sensualmente la coscia.
Stava marcando il territorio, e me lo stava facendo capire.
-Dio.. Adam..- Gemetti sulle sue labbra, appena si distacco un po' per bisogno di ossigeno, sentendolo scendere lentamente sulla pelle delicata del mio collo, spostando i capelli, lasciando baci caldi e sensuali su di esso, facendomi rabbrividire di puro piacere.
-Si, bambina?-
-Mi sei mancato.-
-Non immagini tu a me quanto baby..- Disse con voce roca ed eccitata, mentre continuava a lambirmi sensualmente la pelle del collo fino a quando..
Un bussare alla porta ci fece fermare.
Vidi lo sguardo furioso di Adam, mentre mi sistemava la gonna del vestito.
-Vai a sederti.-
Disse con un torno duro, indicandomi la poltrona in pelle dietro alla sua scrivania.
-"Lui e la sua gelosia."-
Notai il suo sguardo evitando di controbattere, facendo ciò che mi stava chiedendo.
-Avanti.- Disse, con tono duro.
Vidi entrare Andrew, alzando un sopracciglio incuriosito per il modo in cui si era rivolto a lui, per poi passare lo sguardo su di me.
-Ciao piccolina.- Mi sorrise calorosamente, facendomi sorridere a mia volta.
-Ciao Andrew.-
-O interrotto qualcosa?- Disse con un ghigno malizioso sulla faccia, notando Adam ricambiare lo stesso ghigno rispondendo subito dopo -Forse.-
Diventai completamente rossa per l'imbarazzo.
-"Uomini!"-
-Allora me ne vado subito, ero venuto per dirti che è tutto sistemato.-
-Molto bene, grazie torna pure a casa.- Disse Adam, dandogli una pacca sulla spalla per poi uscire subito dopo.
Lo vidi girarsi verso di me con quel sorriso sfacciato, facendomi arrossire ancora di più, se era possibile.
-Lo sai che non abbiamo finito io e te bambolina si?-
Appunto!
Diventai ancora più rossa di quello che già ero, superando tutte le gradazioni di rosso, che potevano esistere nel mondo.
Mi alzai in piedi mentre lo vidi guardare l'ora sul suo iPhone.
-Piccola, che ne dici di mangiare fuori stasera?-
-Dico che è una buona idea!-
Dissi sorridendogli, mentre mi infilavo il capotto pronta per uscire.
Vidi Adam fare lo stesso, per poi intrecciare la sua mano grande e calda alla mia piccola e delicata, uscendo dal suo ufficio, dirigendoci verso la porta d'uscita del suo locale.
Uscimmo dal suo locale dopo che Adam aveva dato disposizioni a uno dei suoi uomini, per poi dirigerci alla sua macchina.
Entrammo in macchina, pronti per andare a cena.
In poco tempo arrivammo a destinazione, uscimmo fuori dalla macchina quando..
Fu un susseguirsi d'immagini e scene confuse e di paura, spari.. Spari ovunque.. Da per tutto.
Le urla..
Adam..
Adam che afferra la pistola mentre mi afferra per la vita trascinandomi dentro la macchina continuando a sparare, mentre metteva di nuovo in moto la sua macchina..
Io.. Io ero letteralmente paralizzata era come se fosse una spettatrice, mentre ci sparavano addosso e Adam correva a tutta velocità mentre chiamava i suoi uomini, per avere aiuto.
Mio Dio!
Che stava succedendo?!
-Piccola abbassati! Stai giù!-
Disse, urlando mentre con una mano guidava e con l'altra sparava.
Che cavolo stava succedendo!?
Presi a tremare di paura, mentre istintivamente, posavo una mano sul ventre, come per tenere al sicuro la vita che stava crescendo dentro di me.
Spari assordanti che ci stavano assalendo, mentre la macchina continuava a correre a tutta velocità per seminare gli uomini che non cessavano un attimo di sparare.
Misi le mani alle orecchie, per coprire il suono assordante degli spari, mentre il mio viso spaventato si inondava di lacrime sentendo la voce di Adam sempre più in lontananza e poi il buio..
Continua
Cuoricini 💛 ecco il nuovo capitolo, spero che vi sia piaciuto.🙈
Grazie di cuore a tutti, per tutti i commenti le stelline, e la messa nell'elenco lettura.💛
GRAZIE INFINITAMENTE DI CUORE, Vi adoro!
💛💛💛
Buon pranzo 🍝cuoricini belli!💛
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro