BAM

Solo un colpo e poi il silenzio.
Il tempo rallenta quasi a fermarsi, i colori svaniscono, solo l'acqua che scroscia rigogliosa tra le tue dita.
Puoi sentire il tuo respiro danzare tra un battito e l'altro.
Improvvisamente il suo grido ti raggiunge, facendoti sfuggire l'elmo di mano che crolla nella pozza d'acqua macchiata di sangue. Ti aveva detto di non togliertelo mai.
Impugni la pistola, non esiti, non stavolta.
Ma è troppo tardi.
Lo ha colpito a morte, e tu lo hai ripagato della stessa moneta.
Quel corpo sconosciuto adesso è a terra e ha smesso di contorcersi, ma anche Mark.
Il respiro ti muore in gola, il tempo rallenta, lo osservi, mentre la macchia di sangue si allaga imbrattando le vesti, defluendo da lui assieme alla sua vita. La stessa che avete condiviso e rubato in quel rudere poche sere prima. Fugge via strappandoti la speranza che arriverete entrambi vivi alla fine di quell'orrore.
Crolli al suo fianco e premi le mani, cercando di controllare quel fluido purpureo che fugge via senza controllo.
Mark solleva lo sguardo verso di te. Ti sembra di essere già morto infinite volte per una sola vita... Invece sei ancora lì, con i piedi ben conficcati nel fango.
Farfugli parole senza senso, promesse dette al vento.
Mark sfiora la guancia con la sua mano pallida come la morte stessa.
Poi un ultimo sorriso bagnato dalle tue lacrime.
Il tempo accelera e fugge via, portandosi anche quella vita, lasciandoti solo a singhiozzare nel silenzio di quel tramonto scarlatto.

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Un altro doloroso ricordo di perdita da Johan. Prima di riemergere dal fronte, prima di incontrare il soldato senza nome.