Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

12

Il suono dei battiti contro la porta destarono Peter dalla sua ciotola di cereali.
Lo trovò sospetto: la spesa l'avevano portata un paio di giorni prima e nessuno poteva entrare o uscire in maniera tradizionale, se non per pura necessità.
Prese un coltello dal vaso rosso, fece segno a May di fare silenzio e nascondersi, poi si avvicinò piano alla porta, intenzionato ad aprirla, ma qualcuno oltre ad essa risultò avere le chiavi e si fece strada.
"Buongiorno famiglia Parker." Disse una donna entrando.
Realizzato che fosse l'agente Hill, il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e abbassò l'arma.
"Salve agente. Cosa la porta qui?" Domandò egli, entrando nel salotto, mentre anche May avanzava dal suo nascondiglio nel corridoio.
"Buongiorno agente Hill, posso offrirle qualcosa?" Chiese cordialmente la donna.
"No grazie, signora Parker. Sono qui per consegnarti il rapporto sui nuovi super, ho ricevuto il modulo di richiesta dalla signorina Marini." Spiegò la donna.
"Già, non posso usare EDITH, perciò...insomma, chiedere mi è sembrato più corretto che far hackerare il vostro sistema." Aggiunse il ricciolo.
"Saggia decisione, mi fa sperare che Tony Stark abbia scelto un erede più ragionevole." Asserì compiaciuta la donna, allungandogli sul tavolo una chiavetta usb.
"Ed ha fatto tutta questa strada solo per questa?" Domandò il ragazzo, girandosi tra le mani il piccolo oggetto.
"No, in effetti. Mi fido della signorina Marini e so che la ritiene promettente, come tutti noi. Il suo potenziale, Peter Parker, è incredibile...per questo ho trovato opportuno guardarci negli occhi mentre le ricordo il valore delle regole, soprattutto considerato che le sue fonti sono quasi completamente federali." Sottolineò la donna.
"Parla come se stesse camminando sulle uova." Osservò zia May, con lingua tagliente, mentre finiva di versarsi una tazza di caffè.
"Sei un ragazzo intelligente, Peter, rifletti bene sul tuo gioco." Ripete, fuori dai denti.
"Lo farò, agente Hill e lei sarà la prima a sapere le mie intenzioni." Rispose egli, sfoggiando il suo aspetto più innocente.
Lei sorrise, fece un paio di cenni per salutare e lasciò l'appartamento con la stessa rapidità con cui si era presentata.
"Irrispettoso irrompere così..." Constatò zia May, con ancora gli occhi sulla porta, ma senza attirare l'attenzione del nipote, il quale era troppo preso dall'analizzare minuziosamente il piccolo oggetto tra le mani.
"Cosa c'è? Sei turbato..."Chiese la donna.
"Ho un ipotesi." Affermò infine lui.
"...ovvero?" Insistette la mora, estenuata dalle sue pause drammatiche-cinematografiche.
"L'agente Hill, il vice di Fury, che si presenta qui con un passepartout per il panorama dei super? In un formato così semplice, per giunta...non è nel loro stile." Spiegò il ragazzo.
"Non so tesoro, inizia mettendolo nel computer." Propose May.
"Certo, zia." Disse in un tono strano, fin troppo serio.
La donna avrebbe voluto fermarlo, cercare di comprendere quel bizzarro atteggiamento, ma qualcosa la tratteneva, una specie di consapevolezza.
"Se compare Claudia, mandala subito da me."Urlò il ragazzo, prima di chiudersi in camera.
Appoggiò la chiavetta sulla scrivania, accese lo stereo al massimo, chiuse le tapparelle e coprì sia lo specchio che il quadretto che decorava la stanza.
Coprì perfino le foto che gli avevano portato da casa sua, poi iniziò a fissare la chiavetta. Il tempo gli sembrò non passare mai, mentre aspettava l'amica, così pensò di passarlo a "farsi bello".
Quando la castana arrivò, finalmente, non lo riconobbe subito: i suoi capelli erano più scuri e tenuti con il gel, per non parlare del guardaroba californiano e gli occhialoni.
"Che diavolo sta succedendo, Pete?" Gli urlò per surclassare la musica.
"Apri un portale, dobbiamo prendere Ned e trovare un computer." Disse il ragazzo accostandosi all'orecchio dell'italiana.
"Perché tutta questa paranoia?" Continuò lei.
"Apri un portale!" Insistette l'eroe, che lei non aveva mai visto così serio.
Ingoiò il rospo e aprì una via per l'Europa.
Il sole stava calando e illuminava a fatica la stradina in cui si trovarono.
"Dove siamo? Italia?" Chiese lui.
"Francia, siamo a Grenoble." Replicò la ragazza.
"Ottimo, hai addosso cose dello SHIELD? Un badge, una spilla, qualsiasi cosa..." Domandò.
"No, Perché? Che succede? Inizi a spaventarmi." Asserì la castana aggottando la fronte.
"Quando ti ho chiesto degli altri super, beh, lo SHIELD ha pensato di cogliere la palla al balzo. Penso che neanche loro sappiano chi siano i super nati negli ultimi cinque anni, dopotutto anche la Hill e Fury hanno blippato - lui stesso mi ha detto di essere all'oscuro di molte cose da quando è tornato..."Spiegò il ricciolo.
"E tu cosa ci dovresti poter fare, di preciso?" Continuò Claudia.
"Se qualcuno ha tenuto d'occhio i nuovi super, quel qualcuno sono gli Avengers, che però usano quasi solo tecnologia Stark." Sottolineò l'altro.
"Dio..."esalò consapevolmente la ragazza.
"Devi trovare Ned, è un ottimo hacker." Disse egli.
"Ok, Pete, ci vediamo qui tra venti minuti...tu fatti un giro." Improvvisò la castana, passandogli cinque euro che aveva in borsa e poi sparendo in un portale.
Quando le ultime scintille si esaurirono, il ragazzo sospirò, abbastanza esausto dall'evoluzione delle circostanze.
Con la morte di Ironman, la disgregazione della vecchia guardia e l'instabilità del mondo, si era creato questo enorme vuoto, questa voragine di potere che lo stava risucchiando.
Non riusciva a togliersi Quentin Beck dalla testa, anche da morto - non solo per la rivelazione - il suo tradimento era come un fantasma.
Quando pensava al momento in cui gli aveva consegnato EDITH gli veniva una voglia folle di picchiarsi da solo, sarebbe tornato indietro nel tempo a potere.
Alla fine, per egoismo, aveva voluto fraintendere il messaggio del signor Stark e non raccogliere il testimone. Era ancora lutto? Paura del ruolo? Inesperienza? Ingenuità?
Sapeva di poter essere uno Spiderman migliore, un Avenger migliore, ma anche dinnanzi al bivio non riusciva a scegliere tra la verità o il tempo di esssere se stesso ancora per un po'.
Ogni sera andava a letto chiedendosi se May lo avrebbe affidato a Spiderman, se si sarebbe fidata così ciecamente dal resistere quando minacce più grandi sarebbero giunte.
Ma ancora, lui avrebbe affidato a un'altro se Michelle e Ned?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro