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011

Giorno Uno.

Yoongi mise lo zaino sulla spalla in una posizione più comoda mentre se ne stava davanti alla porta della sua aula con la benda avvolta strettamente intorno alle nocche.

Era il giorno dopo il concerto e Yoongi era preoccupato dal vedere Jimin. Non che non voleva, aveva solo paura del dolore che poteva ancora esserci negli occhi di Jimin.

Yoongi aggrottò la sopracciglia mentre pensava al modo in cui stava Jimin quando aveva baciato la ragazza. Jimin non deve preoccuparsi, giusto? Ha un fidanzato.

Yoongi fece un lungo respiro prima di aprire la porta della classe, fu accolto da volti di persone di cui in realtà non gli interessava molto. Quando i suoi occhi si posarono sul suo posto, Jimin non c'era.

Si lasciò fuggire un sospiro che aveva trattenuto da quando era entrato nella stanza, era un po' sollevato dal fatto che Jimin non fosse lì a confrontarsi con lui sulle sue azioni.

Però, era ancora un po' preoccupato.

Giorno Due.

Yoongi non perse tempo ad andare in classe. Aveva pensato a lungo e duramente alla notte precedente e su come avrebbe reagito alle domande del più piccolo.

Entrò e rivolse subito lo sguardo verso il banco di Jimin, solo per restarci male quando vide di nuovo il posto vuoto.

Yoongi prese posto, irritato per il prurito che procurava la benda e non prestando attenzione al professore, guardò continuamente dove si sarebbe seduto il ragazzo con gli occhiali e il suo culo  paffuto.

Sospirò e afferrò il telefono dalla tasca per guardare l'ora, "Se almeno quello stupido idiota mi avesse dato il suo numero."

Yoongi gettò il telefono in tasca prima di incrociare le braccia sul banco e appoggiarci la testa per dormire per il resto della classe.

Giorno Tre.

Yoongi spalancò gli occhi quando vide di nuovo il posto vuoto. Ora stava cominciando a preoccuparsi. Qualcosa non andava.

Si mise rapidamente al suo posto e prese la telefono prima di stringerlo a causa della frustrazione, "Perché non ho il tuo dannato numero, Park Jimin?!"

Yoongi mollò la presa e si passò una mano tra i capelli. Era tutta colpa sua? Jimin non veniva a scuola a causa di Yoongi?

Afferrò lo zaino e ci cercò dentro fino a quando prese quello che gli serviva.

Yoongi tenne il foglio di carta bianco e cominciò a scrivere dei testi, pensò che sarebbe stato più facile toglierselo dalla mente così.

Gli stava iniziando a mancare la presenza dell'altro.

Giorno Quattro.

Yoongi camminò lentamente lungo i corridoi, non avendo più alcuna motivazione da quando aveva capito che Jimin non sarebbe stato di nuovo a scuola.

Non si era mai reso conto di quanto solo fosse fino a quando aveva perso tutti. Tutti semplicemente evitavano Yoongi, perché non era qualcuno con cui scherzare.

Ma non Jimin.

Jimin era l'unica persona nella scuola che avrebbe anche guardato male Yoongi. Era grato per questo.

Ricordò la prima volta che aveva visto Jimin. Niente di speciale, aveva appena notato come il più piccolo fissava fuori dalla finestra in classe, come se tutto fosse perfetto. Ammirava il fatto che Jimin sembrava così felice tutto il tempo, forse era per questo che gli faceva così tanto male vederlo così. Si ricordò che si stava confrontando con uno dei suoi vecchi amici sull'essere gay e ricordò come la stessa persona aveva iniziato un litigio solo quando si era girato e aveva deciso di insultare Jimin.

I ricordi gli lasciarono un piccolo sorriso, ma svanì quando guardò il corridoio per arrivare alla sua prossima classe, andò nella direzione opposta.

Girò l'angolo e andò in palestra per poi entrare nello spogliatoio dei ragazzi. Chiuse a chiave la porta e gettò la sua roba sulla panchina più vicina solo per sedercisi proprio accanto.

"Min Yoongi perché sei così stupido." Yoongi si afferrò i capelli con un pugno e li tirò con violenza, maledicendosi mentalmente.

Li lasciò quando sentì dei colpi alla porta, "Occupato, adesso lasciatemi da solo."

Il bussare si fece persistente e Yoongi era sempre più arrabbiato. Alla fine si alzò e sbloccò la porta, aprendola.

"Ti ho già detto che è occu-"

Prima che Yoongi potesse finire la frase, un pugno si scontrò contro la sua mascella.

Yoongi indietreggiò, tenendosi la mascella, alzò gli occhi verso il responsabile.

Fottutamente no.

"Hey, non sei il fidanzato di Jimin?" Yoongi pulì il sangue che usciva dalla sua bocca mentre fissava il ragazzo familiare.

"Sei stupido?" Jungkook afferrò velocemente Yoongi per il colletto e lo tenne dritto, per fare contatto visivo.

"Sei seriamente così stupido?" Jungkook rise amaramente e Yoongi lo guardò male.

"Sono etero," La bocca di Yoongi si spalancò quando la realizzazione passò attraverso tutto il suo corpo, si sentiva più intontito di quanto già era.

Jungkook forzò la presa, "Adesso ascolta, hai fatto del male al mio migliore amico, ma io voglio che tu faccia la cosa giusta."

Yoongi fissò gli occhi furiosi del più piccolo mentre sentiva il sapore metallico del sangue nella bocca, "Non sta venendo a scuola, come dovrei fare?"

Jungkook strinse i denti e lasciò Yoongi, prima di andarsene, "Vai a casa sua, faresti meglio a fare la cosa giusta."

Yoongi guardò il più piccolo mentre si allontanava, sputò il sangue che gli era rimasto sul pavimento. Batté le palpebre un paio di volte prima che registrasse tutto. Il ragazzo era il suo migliore amico e non stavano insieme. Guardò la benda e Yoongi ammise a se stesso che aveva fatto un enorme

Errore.

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