CAPITOLO 31
La pressione mi travolge e mi spazza via, lontana da Spartan. Lontana dal mondo. Vedo tutto buio. Le orecchie fischiano, mentre credo che la testa stia per esplodere da un momento all'altro.
E poi, in fondo a quel buio, una luce. Ci sono delle figure. Sono già morta? A chi importa? Ormai ho perso tutto. Spartan era il mio tutto. Come ha detto Charme, senza di lui io sono niente.
<<Erika. Erika svegliati>> dice una voce. Qualcuno mi scuote. Apro gli occhi, e davanti a me vedo l'ultima persona che mi sarei mai aspettata.
<<Ca...Carlotta? Cosa ci fai tu qui?>> le chiedo. Provo ad alzarmi sui gomiti, ma mi sento tutta indolenzita, così poco dopo ci rinuncio.
<<Mi hai fatto prendere un bello spavento sai? Sara mi ha detto che eri in pericolo e sono corsa il più veloce possibile da te>>.
<<Sara? Cos'è successo? Dov'è Goonter? E Storclus?>>
<<Stai tranquilla, è tutto finito. Menomale che c'era Mike>> mi spiega Sara.
<<Cosa? Mike?! E Spartan? Dov'è Spartan?>> inizio ad urlare. Sento che il mio cuore sta per uscire dal petto da quanto batte forte. Poi di nuovo buio.
***
<<Lasciatela riposare>>.
<<O santo cielo come sta? Cos'ha?>>
<<Si rimetterà presto?>>
Queste frasi suonano intorno a me in continuazione. Non so chi le sta pronunciando. Ma di sicuro è preoccupato per me.
Lentamente sollevo le palpebre. All'inizio la luce mi acceca, poi ci faccio l'abitudine.
<<Guardate si sta svegliando!>> dice qualcuno. La sua voce è piccola, come quella di un bimbo.
<<D...dove sono?>> balbetto.
Pian piano le figure intorno a me si fanno più chiare, fino a quando non riesco a distinguerle del tutto.
Sono nella mia stanza, a Flyworld. Intorno al mio letto ci sono tutti i miei amici:Charme, Maia, Trouble, Calypso e Alyscia, Sally e Mike. Perfino Carlotta e Sara.
<<Principesse. Grazie, ha salvato Flyworld e tutti noi. Le saremo riconoscenti a vita>> parla Charme.
<<Dove sono gli Scrunch?>> domando.
<<È una lunga storia>> dice Sara <<Mentre stavo andando a chiamare aiuto, ho visto entrare nella grotta un ragazzo. Una fata precisamente. Era Mike. L'ho condotto fino alla porta e , quando ha visto che Storclus stava per attaccarti, gli ha lanciato una freccia, uccidendolo. Per quanto riguarda Goonter invece, mia mamma tempo fa mi aveva raccontato che era lui il cuore della terra degli Scrunch. Uccidendo lui, avremmo ucciso tutto il loro mondo. Prima di lanciare il talismano nella sua bocca, gli ho ordinato di esplodere dopo un minuto. E così è stato. Una volta uscita dalla grotta non sapevo dove andare. E cosa fare. Era tutto fermo. Tutto tranne una ragazza che passeggiava in spiaggia. Carlotta. Ho chiesto il suo aiuto e siamo tornate sotto lo scoglio a soccorrerti. Poi Mike ci ha aiutato a riportarti qui, a Flyworld>>.
<<Sara, perché il talismano per te e gli Scrunch era tanto importante?>>
<<Gli Scrunch si servivano del ciondolo per trasformare i cavalli in mostri. Mentre io e mia madre lo utilizzavamo per attingere ai suoi poteri. Sai, né io né lei abbiamo mai provato l'Unione. Mia madre da giovane era talmente arrabbiata per questo, che voleva i poteri come tutte le sue amiche. Così un po' di tempo fa siamo finalmente riuscite a rubare il talismano agli Scrunch...mi dispiace tanto per tutto il dolore che io e mia mamma abbiamo causato>>
<<Charme>> dico, rivolgendomi alla cavalla alata <<Nella grotta, dalla mia mano, sono uscite delle onde sonore. Come...>>
<<Hai perdonato>> mi interrompe lei <<Non so come. Solo tu lo sai. Ma se ha funzionato vuol dire che hai perdonato le persone che ti hanno fatto del male>>.
Già. Forse quando ho ripensato a tutta la mia vita.
<<Spartan!>> urlo. Guardo tutti i presenti intorno a me. Hanno gli occhi bassi. Mentre i miei iniziano a pizzicare.
<<Dov'è ora?>> chiedo, con la voce tremante.
Charme e gli altri si incamminano verso la porta, e io li seguo. Arriviamo nelle scuderie. Mi affaccio in uno dei box. Ed è lì che il mio cuore smette di battere. Spartan è a terra. Non mi sembra respiri. Gli occhi chiusi. I suoi bellissimi occhi.
Apro la porta del box ed entro lentamente, accovacciandomi vicino a lui. Gli passo una mano sul muso, poi scendo al collo e alla groppa, per poi ritornare indietro e ripetere il gesto numerose, infinite volte.
<<Ehi piccolo>> gli sussurro, con le lacrime agli occhi <<Non so se mi senti. Sei stato davvero coraggioso. Non ti sei arreso davanti a nulla.
Con te ho vissuto i momenti più belli della mia vita. Ho finalmente capito cosa vuol dire volare. E me lo hai insegnato tu. Sei l'unico che mi è stato sempre vicino. Tu sei la mia forza. È per te che mi sono alzata da quel letto dopo che vi avevano catturato. È per te se ho deciso di combattere questa guerra. È per te che ho vinto. Hai il cuore di un guerriero. E i guerrieri non si arrendono. Ora il tuo cuore è nelle mie mani. Ma io voglio restituirlo a te. Devo chiederti un ultimo favore. Ti prego, non lasciarmi da sola. Ti prego Spartan, alzati. Ho bisogno di te. Se riesci a sentirmi, ti prego piccolo, fallo per me>>.
Non la smetto di singhiozzare, e non riesco a capire da dove mi stia uscendo la voce. Dove sto trovando la forza, quando la mia ragione di vita se n'è appena andata?
<<Piccolo, ti prego alzati>> ripeto ancora, tra i singhiozzi.
Non si muove, è fermo lì. Il suo corpo freddo.
No, non può finire così.
<<Addio, piccolo mio>> dico, lasciandogli un dolce bacio sul muso. Faccio per alzarmi, ma non ci riesco, e le lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi come fossero fontane. Abbraccio il collo del mio amico, e poso la mia testa sulla sua.
Una delle lacrime si stacca dal mio volto, per andare a finire su quello del morello.
<<Addio piccolo>> ripeto ancora.
Sally e Alyscia entrano nel box, e mi aiutano ad alzarmi. Ma proprio in quell'istante, dal corpo di Spartan si sprigiona una forte luce viola, che ci investe tutti rendendoci ciechi per qualche secondo. Quando riacquistiamo la vista, al centro del box, c'è un grande stallone nero. È in piedi, e risplende di tutta la sua bellezza.
<<O mio dio Spartan!>> grido, saltando al collo del cavallo. Le lacrime iniziano di nuovo a sgorgare. Ma stavolta sono lacrime di felicità.
<<Come...com'è possibile?!>> urlo, riempiendo il morello di baci e abbracciandolo ancora.
<<Ecco il tuo potere, Erika>> risponde Charme <<Il vostro potere. L'Amore!>>.
Non ci posso credere. Pensavo di averlo perso per sempre!!! E invece eccoci qui, di nuovo insieme e più forti che mai!!!
Abbraccio tutti quelli che mi stanno intorno, cavalli compresi.
Poi mi avvicino al box di Piccadilli, proprio di fronte a quello dove giaceva Spartan. Il baio, che ha visto tutto quanto, nitrisce gioioso e, quando gli poso una mano sul muso e lo bacio, nitrisce ancora più forte.
Torno al box di Spartan.
<<Il tuo cavallo ha una cosa da dirti>> mi avvisa Maia <<Dice che ti ringrazia per avergli salvato la vita. E che si pente di aver pensato, anche se solo per un secondo, che fosse tutta colpa tua>>
Ecco cos'era quel velo che non riuscivo a decifrare. Pentimento.
Vado dal morello e lo abbraccio:<<Non importa piccolo. È acqua passata. L'importante è che stai bene>>.
<<Io avrei ancora una domanda>> ci interrompe Sara <<Come hai fatto a capire che io e mia mamma eravamo le nemiche? E come fai a sapere del mio diario?>>
Il libro! È vero me ne ero completamente dimenticata. Corro nel palazzo ed entro in camera mia, afferro lo zaino e e ritorno velocemente alle scuderie. Mi siedo per terra nel box di Spartan, e tutti gli altri fanno lo stesso, mentre i cavalli si affacciano dentro dalla porta.
Tiro fuori il libro dallo zaino e lo faccio vedere a Sara, che nel frattempo ha fatto lo stesso con il suo.
<<Ma...sono uguali!>> esclama quando li vede uno accanto all'altro.
<<Si. Ne esistono solo due>> rispondo, aprendoli <<E sono collegati. Dentro c'è qualcuno che trasferisce ciò che viene scritto sull'altro nel caso uno dei due sia capitato in mani cattive>>.
<<Quindi questo che noi abbiamo usato come diario, in realtà è un libro magico?>>
<<Esatto>>
<<Ehi ehi aspettate un momento>> dice Maia <<Come mai Carlotta era l'unica a potersi muovere,mentre tutta la Terra era ferma?>>.
Già, non ci avevo pensato.
Guardo le pagine del libro, e noto che su una pagina bianca si sta componendo una nuova scritta.
<<Guardate>> avverto gli altri, indicando il foglio con un dito.
La frase che si compone dice "Sono stata io".
È stata la persona all'interno del libro a sbloccare Carlotta? Come ha fatto?
Vorrei tanto sapere chi è...
<<Principessa. Proviamo a scoprire chi c'è là dentro>> mi incita Sally.
Si, ma come?
Il libro, o meglio, la persona nel libro, sembra leggermi nel pensiero, infatti sotto la scritta precedente ne appare un'altra.
"Usa il tuo potere. Usa l'amore"
Mi avvicino a Spartan e poggio una mano sul suo possente collo.
<<Si ma cosa devo fare?>> chiedo ai miei amici.
<<Chiudi gli occhi>> ipotizza Maia.
Faccio come mi dice la fatina, e poco dopo sento le voci dei miei compagni che in coro esclamano un Oh.
Apro gli occhi e vedo che dal libro si stanno scatenando vari fasci di luci. Di ogni colore. Quando questi finiscono, nel box con noi c'è una nuova fata. Ha gli occhi blu come il mare,e i lunghi capelli biondi sono fermi in una treccia.
<<Veronica!!!>> urla Charme, in lacrime.
<<Charme>> le risponde la ragazza, correndo ad abbracciare la sua amica.
<<Mi dispiace. Mi dispiace tanto>> le dice la cavalla alata.
<<Non è stata colpa tua>>.
La scena è davvero commovente, e noto che tutti hanno gli occhi lucidi. Mike compreso!
<<Grazie Principessa>> mi dice Veronica.
<<Grazie a te per i tuoi preziosi aiuti. Come ci sei finita lì dentro?>>
<<Quando quell'uomo ha tirato fuori il talismano e dopo che...è successo quell'incidente, il potere del ciondolo ha portato la mia anima all'interno del libro che tenevo nella borsa. Sono rimasta rinchiusa per tantissimo tempo. Fino ad ora!>> mi spiega.
Guardo il libro e vedo che le pagine sono tutte tornate bianche. Potrei utilizzarlo per comunicare con Flyworld quando sarò ritornata nel mio mondo. Lo ripongo nello zaino e noto che,sul fondo di quest'ultima si trova una lettera.
<<Credo sia venuto il momento di tornare da mia madre. Vi prometto che da oggi in poi...apriremo una scuola nel nostro castello. Si, una scuola dove le fate alle prime armi con i loro poteri potranno venire a studiare. Erika, dì ai miei zii che tornerò presto per ringraziarli e per spiegare loro tutto quanto. Voglio restare a vivere a Picland. Ah, e puoi tenere Piccadilli. Di sicuro starà molto meglio con te>> dice Sara. Dopo aver abbracciato tutti noi, esce dalle scuderie.
"Ciao amica mia, a presto" penso.
<<È arrivata l'ora di andare anche per noi>> dico, guardando Carlotta. Lei mi sorride e mi prende per mano.
<<Principessa. Torni quando vuole. La aspetteremo e la accoglieremo sempre calorosamente>> dice Charme.
<<Grazie, Charme. Mentre non ci sono, affido Flyworld alla principessa Veronica. Abbiatene cura. Tornerò presto, ve lo prometto>>.
Faccio uscire Spartan e Piccadilli dai rispettivi box, e dopo aver abbracciato e ringraziato tutti tra le lacrime, ci avviamo verso l'uscita.
<<Erika aspetta!>> parla una voce alle nostre spalle. Mi blocco di colpo e mi volto. Mike mi prende la mano e ci lascia un bacio:<<Il tempo riprenderà a scorrere non appena uscirete dalla grotta. A presto, Principessa>>.
Resto ferma per un attimo, poi un sorriso spunta sul mio volto.
<<A presto, Mike>> gli rispondo. Torno con la mia amica e i miei due cavalli e insieme ci avviamo verso il muro di alghe. Io con un sorriso stampato sul volto. È stata un'avventura meravigliosa. Certo, ho affrontato dei pericoli molto grossi, ma ho incontrato le persone più speciali del mondo. I miei veri amici. Coloro che ti restano accanto e ti supportano anche quando fai qualche follia.
Carlotta, Spartan, Piccadilli e io attraversiamo il muro, consapevoli che non è stata l'ultima volta in cui abbiamo visitato Flyworld. No. Ce ne saranno ancora molte, molte altre.
<<Erika, mi dispiace tanto per averti mentito, e per averti fatto soffrire con la storia di Matt. Ma ora voglio davvero tornare a essere tua amica. Devo andare, o i miei si preoccuperanno. A presto amica!>> dice, e corre via sventolando una mano per salutarmi.
Ora resta solo una cosa da fare. Trovare un posto dove tenere i miei due cavalli.
<<Spartan, Piccadilli. Voi andate nella grotta sotto lo scoglio, e restateci fino a quando non tornerò questa sera. Vi voglio bene piccoli miei. A dopo>> dico, lasciando a entrambi un bacio sul muso.
Quando sono certa che i due sono al sicuro nella grotta, non so in quale modo il tempo si sblocca, e la gente ritorna a muoversi. Anche se preferisco che questa spiaggia sia deserta, sono contenta che tutto sia tornato come prima.
Corro a casa più veloce che posso e appena entro in casa, tiro un sospiro di sollievo. Mi è mancata questa quiete. Salgo in camera mia e ripongo il libro sulla mensola, poi inizio a svuotare lo zaino e a mettere ogni cosa al proprio posto. Quando mi ricordo della lettera. La prendo e mi siedo sul letto.
Sulla busta, in bella calligrafia, c'è scritto il mio nome. La apro.
" 8 luglio 2016
Cara Erika,
qualche giorno fa, mentre tu eri andata a fare la spesa, io sono andata a trovare gli zii, nella loro casa al mare. Sulla spiaggia, ho visto una cosa che mi ha fatto molto emozionare, e ho capito che sto sbagliando. Lì, sulla calda sabbia, una ragazza correva felice, seguita dal suo cavallo. Ho pensato:<<Come faccio a negare quella felicità ai miei figli?>> e mi sono pentita di ciò che ho sempre impedito a te e a Ricky. E credo anche che tu ormai sia abbastanza grande per sapere la verità.
C'è un motivo se non ho mai voluto che tu e tuo fratello faceste equitazione. Vedi, da piccola anche io come te amavo i cavalli. Ho sempre montato, sin da quando avevo 5 anni. Un giorno però, quando avevo un paio d'anni più di te, mentre ero in sella il mio cavallo cadde nel tentativo di saltare un ostacolo. Io fui schiacciata da lui, e rimasi in coma per tre settimane. Quando mi risvegliai non ne volli più sapere di cavalli e di tutto ciò che riguardava il mondo equestre. Ma l'altro giorno, quando ho visto quella ragazza così spensierata e felice, mi sono ricordata delle emozioni che provavo io in sella alla mia Magic Destiny. Già, è così che si chiamava. Quando una colica me la portò via, qualche mese dopo l'incidente, nonostante tutto stetti molto male.
Ho parlato con papà e ho deciso che per tutto il resto dell'estate andrai a stare dai nonni e potrai imparare a montare. E ti prometto che all'inizio dell'anno scolastico, se avrai buoni voti, due volte a settimana ti porterò da loro per fare le tue lezioni. Quando tuo fratello sarà più grande permetterò le stesse cose anche a lui. Perché credimi, il legame che si crea tra cavaliere e cavallo, è più forte di qualsiasi cosa e può superare tutto, anche la più pericolosa delle cadute.
Spero che mi perdonerai per averti impedito di stare con i cavalli fino ad ora, ma so che sei abbastanza saggia e matura per capire le mie ragioni.
Con tanto amore,
Mamma. "
Alla fine della lettera ho le lacrime agli occhi. Si mamma, ti ho già perdonata.
Sento una chiave che gira nella serratura e mi precipito di sotto.
<<Mamma! Papà! Ricky!>> grido, abbracciandoli tutti e tre <<Mi siete mancati tantissimo!!!>>. Faccio alcune coccole anche a Marley.
<<Erika, siamo stati via solo tre ore. Che ti prende?>> mi chiede papà.
Ah già giusto. Loro non sanno nulla.
<<È solo che...mi sono annoiata. Mamma posso parlarti un attimo per favore?>>
<<Certo. Andiamo in camera tua>>.
E così insieme ci dirigiamo verso la mia stanza e una volta dentro, le mostro la lettera. Mamma sorride e gli occhi le diventano lucidi. Mi guarda. E corro ad abbracciarla.
<<Bambina mia>> mi dice.
<<Grazie mamma>> le rispondo. <<Quando vado dai nonni?>>
<<Domani, quindi sbrigati a fare le valigie. Tutto ciò che ti serve per l'equitazione l'ho già comprato io>>.
<<Wow che bello non ci credo! Grazie grazie grazie! Ma...devo andare!>> dico, ripensando alla promessa fatta a Spartan e Piccadilli. Corro in spiaggia, ancora piena di bagnanti, e mi precipito alla grotta sotto lo scoglio.
<<Spartan? Piccadilli?>> chiamo quando entro. Li trovo entrambi in uno dei box nella galleria, impegnati a mangiare del fieno.
<<Ehi bellezze>> dico accarezzandoli, quando si accorgono della mia presenza <<Domani mattina presto correte. Correte sulla spiaggia più veloce che potete. Spartan, cerca di captare la mia presenza domani e seguitela. Vi aspetto! A domani!!!>>.
E così dicendo ritorno a casa.
LA MATTINA DOPO
Sono le sette e mezza. Stanotte ho dormito poco, troppa agitazione. Alle otto si parte, destinazione casa dei nonni!!! Non vedo l'ora. Mi alzo e velocemente mi lavo e mi vesto. Non voglio neanche fare colazione, ho lo stomaco chiuso. In dieci minuti sono pronta. Così, non sapendo come passare il tempo, prendo il libro magico e inizio a scrivere, o meglio a disegnare. Disegno due bellissimi cavalli che corrono sulla spiaggia. Il vento tra i crini. Sotto ci scrivo una dedica:"È la mia nuova vita. Grazie a voi, che l'avete resa possibile!".
<<Erika, sei pronta? Dobbiamo andare!>> mi grida mia mamma dalla cucina. Non me lo faccio ripetere due volte.
Scendo le scale e vado subito in macchina. Ma poi ricordo di aver scordato la valigia in camera, così ritorno dentro e la recupero.
Alle otto precise partiamo! Non vedo l'ora di arrivare!!!
Manca solo mezz'ora alla casa dei nonni. Ora stiamo viaggiando in mezzo a innumerevoli colline e prati verdi. Mentre sono immersa nei miei pensieri, due figure corrono nei campi di fianco a me. Il mio viso si apre in un'espressione gioiosa e, senza un motivo, inizio a ridere.
Tutti si voltano verso di me, Marley compreso, e io, imbarazzata, non rispondo.
Non potranno mai immaginare che non siamo soli in questo viaggio. Che, proprio accanto a noi, due cavalli corrono per inseguire la presenza di qualcuno. E che quel qualcuno è molto più vicino a loro di quanto potrebbero immaginare.
Per tutto il resto del viaggio, continuo ad ammirare la bellezza di Piccadilli e Spartan al galoppo, desiderando di poter correre con loro. E il mio sorriso si allarga ancora di più quando realizzo che posso farlo davvero, e che non è un sogno.
Prima che me ne renda conto, siamo già arrivati. Scendo dalla macchina e corro ad abbracciare i nonni.
<<Ciao mamma! Ciao papà! Ciao Ricky! E ciao anche a te Marley!>> dico, salutando la mia famiglia che si allontana sempre più con la macchina.
Appena non riesco più a vederli, mi precipito nelle scuderie, aprendo le porte e gridando:<<Ciao a tutti magnifici cavalli! Sarà un'estate fantastica e ci divertiremo un sacco!>>.
Sento dei nitriti che vengono da lontano e li raggiungo. Eccoli qui, i tesori più grandi che io abbia. Provo a farli avvicinare alla casa. Piccadilli è molto tranquillo, ma Spartan non ne vuole sapere. Decido di provare con un cavallo alla volta.
<<Nonno! Nonna! Guardate, possiamo tenerlo?>> supplico i due, avvicinandomi al tondino al fianco del baio.
<<È davvero un bell'esemplare. Dove l'hai trovato?>> esclamano i nonni.
Senza chiedere il loro permesso e non rispondendo alla loro domanda entro nel tondino e salgo su Piccadilli, a pelo. Nonno e nonna si stupiscono, ma poi sorridono quando vedono la mia spensieratezza.
<<Ok possiamo tenerlo, ma solo perché è buono.>>
<<Evvai! Hai sentito Piccadilli? Resterai con noi!>>
<<Piccadilli? Gli hai già dato un nome?>> domanda nonna.
<<Ehm, si! Andiamo bello ti trovo un box dove stare!>> e detto questo lo porto in scuderia. Poi sistemo il suo nuovo box e riempio la magiatoia. Torno da Spartan. Non osa neppure fare un passo. Ma lo capisco.
<<Ho capito piccolo. Tu sei uno spirito libero. Vai e corri, ma ci vedremo ogni giorno, al tramonto, per fare sempre una galoppata insieme>>.
Spartan si avvicina un po' di più a me e si inchina. Io lo bacio e poi lui corre via. Libero.
UN ANNO DOPO
Eccomi qui, esattamente un anno dopo il mio viaggio a Flyworld. Ci torno almeno una volta al mese, insieme a Spartan e Piccadilli.
La scuola è ricominciata, e anche finita. Sono stata promossa con il massimo dei voti. Una grande soddisfazione!
Dopo che sono arrivata a casa dei nonni, i due si sono stupiti di come mi riusciva facile andare a cavallo, come se già lo sapessi fare. Eh eh!
Dopo un mese già saltavo ostacoli di circa un metro, e io e Piccadilli siamo diventati campioni regionali. Chi l'avrebbe mai detto?
Spartan. Non si è mai avvicinato più di tanto alla casa dei nonni, ma ogni tanto andava verso il paddock di Piccadilli e gli teneva compagnia.
Tutti i pomeriggi, al tramonto, ritorna da me, e corriamo ancora. Ancora. E ancora. Insieme! Nel sogno di quella che è la mia nuova vita!
Ma ora voglio dire una cosa a voi, lettori e lettrici di questa storia. Siate voi a scrivere il vostro destino. Inseriteci le cose che più vi piacciono, e tutte le cose che vorreste fare. Proprio come fosse una storia. Perché in realtà è una storia. È la vostra storia. Non lasciate che sia qualcun'altro a scrivere il vostro futuro. Potrebbero essere i vostri amici, parenti, magari i vostri genitori. Non fatelo. Siete voi a doverlo vivere e non loro. Certo, i consigli sono sempre utili, in alcuni momenti davvero indispensabili. Dovete solo scegliere con il cuore e con la testa.
Vivete la vostra vita facendo solo quello che vi rende felici e cercate di lasciare fuori tutto ciò che vi rende negativi.
In poche parole... VIVETE!
~Nota autrice ~
Eccoci qui. Giunti al termine di questa mia prima storia. È in assoluto il capitolo più lungo che io abbia mai scritto. Ma spero ne sia valsa la pena!
Innanzitutto, volevo ringraziarvi per tutte le stelline e i commenti.💬🌟
Grazie a tutti quelli che hanno deciso di leggere questa storia. Grazie a mia cugina, che mi ha supportato, e a mia sorella (ora che leggerà non ci crederà che l'ho scritto davvero😂).
GRAZIE DI CUORE A TUTTI QUANTI!
Vi prometto che tornerò con un'altra storia.
A presto💖
Fede😚
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