È come se qualcuno avesse tagliato il cielo con un paio di forbici, quasi come se fosse un foglio di carta. Ma è quello che ne esce che mi spaventa. Mille e mille elfi volano nel cielo notturno. Ma non sono come gli elfi del cartone animato di mio fratello, buoni e gentili. In faccia hanno un ghigno malefico, che mi fa pensare solo una cosa: dobbiamo metterci in salvo. Salto in groppa a Spartan con un'agilità che non sapevo di avere e lo faccio partire al galoppo. Lo fermo solo quando mi accorgo di un muro di alghe appese a un grande scoglio. Potremmo nasconderci lì dietro fino a quando gli elfi malefici non se ne andranno. Smonto da cavallo e apro un passaggio per far passare Spartan, poi ci entro anche io. La luce mi acceca, ma non mi importa. Voglio soltanto salvarmi. E soprattutto salvare Spartan. Apro una piccola fessura tra le alghe per vedere cosa succede, e noto che uno degli elfi si sta avvicinando al nostro nascondiglio. Richiudo subito l'apertura che avevo creato. L' elfo si avvicina sempre più, fin quando non giunge proprio di fronte al muro. Il cuore mi batte a mille e ho paura che possano sentirsi i miei battiti. Quando l'elfo si allontana, i battiti ritornano regolari, e poso una mano sul collo di Spartan. Lui si volta verso l'origine della forte luce, e solo allora mi accorgo che non siamo soli. Ci saranno forse quindici o venti altri cavalli in quella che sembra una grotta. E ognuno di loro ha in groppa...una fata! Mi sembra di essere in uno dei tanti libri fantasy che ho letto. Tutti i cavalli pian piano si inchinano, e le fate chinano il capo. Sono davvero bellissime, ma non capisco come mai lo fanno, proprio come non capisco il motivo per cui lo faccia Spartan ogni volta che mi vede. Dal fondo della grotta riesco a scorgere qualche albero e un lago. Un lago?! Probabilmente sto immaginando, perché la luce che mi ha accecata poco fa...appartiene al sole. Un grande cavallo bianco si fa strada tra gli altri. Su di lui una fata con un abito color rosa pastello, la quale ha una mano poggiata sul collo dell'animale. Mi è sempre piaciuto quel gesto, perché sono sempre stata dell'idea che si mantiene il contatto con il cavallo. Quando arriva vicino a me e Spartan, inizia a parlare:<<Salve, mia Principessa>> la sua voce è dolce e vellutata, e non so perché mi viene in mente lo zucchero filato <<La stavamo aspettando da molto tempo. Lasciate che mi presenti: mi chiamo Alyscia e sarò la vostra accompagnatrice. Lei è la mia migliore amica, Calypso>> disse infine indicando la sua cavalla e sorridendo affettuosamente. Ok, ammetto di essere un po' confusa. Questa...fata
...mi sta parlando, e per di più mi ha chiamata principessa.
<<Ciao Alyscia, molto lieta di conoscerti. Io sono...>>.
<<So benissimo chi è lei. Tutti qui a Flyworld la conoscono. Lei è la principessa Erika>> mi interrompe.
<<Ecco si, a proposito di questo...beh credo ci sia stato un errore. Io mi chiamo Erika, si, ma...non capisco perché continui a chiamarmi principessa>>.
Dalla folla si alza un vociare e riesco a cogliere delle frasi tipo "non conosce la profezia!" e "allora la profezia non sbagliava!".
<<Principessa, lei è di sicuro molto stanca. La prego, mi segua e la condurrò a palazzo, dove potrà rilassarsi nella sua stanza>>.
<<Non posso!>> mi oppongo e pianto i piedi per terra nel caso volessero portarmi via con la forza. Non si sa mai <<Devo tornare a casa. I miei genitori si staranno preoccupando e io dovrei già essere tornata.>>
<<Non si preoccupi Principessa. Qui il tempo scorre in maniera diversa. Quando tornerà nel suo mondo sarà ancora mezzanotte, anzi, se ce lo permetterà, noi potremmo anche portare il tempo indietro di un'ora. Sarei molto lieta di accompagnare lei e il suo amico Spartan nelle vostre stanze. Vi prego seguitemi>>. Alyscia si avvia verso l'altro lato della caverna, seguita da tutte le altre fate. Io monto in groppa a Spartan e mi abbasso sul suo collo per sussurrargli:<<In che guaio siamo andati a cacciarci?>>. Poi raggiungiamo Calypso e ci affianchiamo a lei. Quando giungiamo a quello che ho capito essere Flyworld, la vista è mozzafiato: ci troviamo su una collina, e a valle si innalza un grande castello di cristallo, che manda riflessi di rosso e arancio a causa del sole. Intorno alla costruzione, numerose case si estendono a perdita d'occhio.
<<Benvenuta a Flyworld, Principessa. Appena entreremo a palazzo la lascerò sotto sorveglianza di Charme, la cavalla alata. Sarà molto contenta di conoscerla, e sarà onorata di potervi raccontare tutto ciò che non sapete. Non prima di aver fatto un riposino però>>.
<<Aspetta aspetta!>> esclamo <<Hai detto che la cavalla alata mi racconterà tutto...quindi vuoi dire che Charme sa parlare?>>.
<<Si. Qui a Flyworld Charme è l'unico esemplare che possiede le ali e il dono della parola. Ecco siamo arrivati>> annuncia Alyscia.

~Nota autrice~
Ciao a tutti. Innanzitutto grazie per le 240 visualizzazioni. Poi volevo dirvi che da questo capitolo in poi cercherò di mettere delle immagini (se riesco a trovarne)! Se vi è piaciuto questo capitolo lasciate una stellina o un commento! Baci alla prossima!😘