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CAPITOLO 12

Appena arrivo in spiaggia, il mio cuore batte all'impazzata. Mi guardo intorno. Posso riprendere a respirare normalmente. Spartan è lì, in acqua, che saltella schizzandosi tutto!
Quando mi vede corre fuori e mi viene incontro. Fa il solito inchino e io lo abbraccio di scatto. Lui rimane un po' sorpreso, così decido di spiegargli.
<<Oh Spartan sono stata così in pensiero! Ho fatto un incubo, dove ti prendevano e ti portavano via! È stato orribile e ho avuto tanta paura che potesse avverarsi. Per fortuna stai bene>>. Spartan sembra capire la mia preoccupazione, infatti strofina il muso sulla mia guancia e mi lecca un pochino. Poi si stende a terra e si osserva la groppa. Non capisco cosa  voglia fare. Quando mi ricordo del cartone animato di Spirit, Cavallo Selvaggio. Uno dei miei cartoni preferiti, da sempre. Anche lui si è osservato la groppa prima di farci salire Piccolo Fiume. Ma questo vorrebbe dire che... Spartan vuole che io lo monti...non ci penso due volte e faccio piano per non spaventarlo. Essendo un cavallo selvaggio di sicuro non sarà mai stato montato, quindi voglio farlo abituare. Monto su e Spartan si alza. Mi sembra di poter toccare il cielo con un dito! Mi aggrappo alla criniera per evitare di cadere, poi sfioro il costato del cavallo per farlo partire al passo. Scopro però che è un po' dispettoso. Forse è perché non è abituato a portare pesi sulla schiena, ma lui parte al trotto e nitrisce divertito quando vede che a stento riesco a mantenere l'equilibrio. Mi ricordo di alcuni libri che ho letto, che dicevano di tenere il ritmo con il cavallo. Lo faccio ripartire e stavolta provo ad andare a tempo. Dopo un paio di tentativi finalmente ci riesco! Anche se il fatto di non avere la sella rende tutto più complicato, mi sembra di saperlo fare da tutta la vita!!! Così gli faccio cambiare andatura. Lo so che forse è un po' presto, ma ho una voglia matta di galoppare sulla spiaggia con lui! Spartan inizia a correre e io l'unica cosa che riesco a pensare è "Sto volando!". Ma poi si ferma di colpo e io, impreparata, cado a terra. Scoppio a ridere e penso che non sarebbe male rifarlo. In fondo son caduta sul morbido. Anche Spartan sembra divertirsi, ma mi permette di risalire e di ricominciare a correre con lui. Siamo una cosa sola! Lo guardo dall'altro e ha l'aria così spensierata! E i suoi occhi... Mi ha fatto paura vederli spenti nel mio "sogno" e ho pensato che forse non li avrei mai più rivisti così pieni di vita...
Cerco di non pensarci e mi godo il momento. Seguo tutti i movimenti del suo corpo, e riesco a sentire ogni muscolo che si contrae sotto di me. È davvero la sensazione più bella del mondo! E mi sembra di saper andare a cavallo da sempre. Ma poi...mi ricordo di Trouble, il puledrino. Così dirigo Spartan verso lo scoglio. Quando scendo dalla sua groppa e vado a sbirciare dietro lo scoglio però, la galleria non c'è. Com'è possibile? Era lì meno di 24 ora fa. Stavolta so che non ho immaginato nulla. Devo riuscire a capire cosa sta accadendo. Non è affatto normale: prima i sogni che si avverano, poi trovo una galleria con svariati box vuoti e un puledrino tutto solo, ci torno poche ore dopo e la galleria è sparita. Qualcosa non quadra. Decido di lasciar perdere ed entro in acqua. Ho sempre indossato il costume sotto ma non ho mai fatto il bagno. All'inizio mi bagno solo le gambe, e lentamente. Non mi è mai piaciuto entrare in acqua di colpo e poi congelare. Anche se evidentemente qualcuno non la pensa come me. Spartan infatti mi spinge con il muso fino a farmi cadere e poi si lancia anche lui in acqua, schizzandomi ancora di più. Devo ammettere che è veramente bello fare il bagno a quest'ora.
<<Sai dovremmo farlo più spesso>> dico a Spartan. Ho il fiatone. Mi avvicino piano e gli prendo il muso tra le mani, poi poggio la testa sulla sua fronte e lo guardo negli occhi. Risplendono di una luce particolare grazie alla luna. Vorrei restare lì in eterno, con i miei occhi nei suoi. Mi scappa una lacrima, poi una seconda, seguite da molte altre ancora. Ma non sono di tristezza. No. Sono di gioia. Ho sempre sentito un vuoto dentro di me. Credevo fosse per la mancanza di una ragazzo nella mia vita. Vedevo tutte le mie compagne sbaciucchiarsi con il proprio fidanzato. Da quando ho incontrato Spartan, sento che non era quello che mi mancava. Ho trovato qualcosa che finalmente mi rende davvero felice, e che prima non avevo. Certo, i miei genitori mi hanno sempre dato tutto l'affetto di cui avevo bisogno. Ma non è la stessa cosa. È come se Spartan ormai abbia occupato una metà del mio cuore, e per quanto i miei genitori potranno impedirmi di vederlo se mai scopriranno della sua esistenza, so che lui sarà sempre con me. Perché lui fa parte di me. Le campane ci costringono a staccarci. Quando si alza un vento improvviso e nel cielo si apre uno squarcio.

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