<<Papà, cosa ci fai qui?>> sussulto. È arrivato così all'improvviso che mi sono spaventata.
<<Erika, la mamma ha detto di tornare a casa, oggi staremo in campagna dai nonni tutto il giorno. Ha detto che potrai iniziare a venire in biblioteca da lunedì.
<<Ah...>> rispondo. Non riesco a staccare gli occhi da quel libro, è come se fosse una calamita che mi attrae. Poi...mi rendo conto di ciò che mio padre ha appena detto:dai nonni. Tutto il giorno. Significa che non potrò uscire a vedere Spartan questa sera!!! Oh, no. Non proprio oggi...
<<Papà... Quando torneremo potrò andare ugualmente in spiaggia, vero?>> chiedo timorosa.
<<Non saprei Erika. Vediamo cosa dice la mamma e poi ne riparliamo. Possiamo andarci tutti insieme magari.>> propone mio padre.
<<Ecco, vedi... Meglio se ne parliamo alla mamma. Lei capirà.>>. Non possono assolutamente venire al mare con me. Non posso permettermi di perdere il mio sogno. Io e papà ci incamminiamo verso l'uscita, dove saluto Bea, la bibliotecaria, con un cenno della mano. Bea è qualche anno più grande di me e ora fa volontariato in biblioteca. Mi ha praticamente vista crescere dato che ho sempre passato molto tempo in questo posto! Mi piace leggere, amo tenere un libro in mano, sfogliarne le pagine e sentire l'odore della carta. Mentre io sono sovrappensiero, saliamo in macchina per tornare a casa.
<<Mamma!Mamma!!!>> la chiamo quando arriviamo.
<<Erika, che succede?>> mi domanda lei.
<<Ti prego, oggi posso andare in spiaggia quando torniamo dalla casa dei nonni? Per favore mamma>> la guardo con occhi imploranti, cercando di farle capire che ne ho bisogno.
<<Certo tesoro, te lo avevo promesso no?>>.
<<Oh grazie!>> lascio andare il respiro, che non sapevo neanche di star trattenendo.
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<Io avevo proposto di andarci insieme.>> si intromette mio padre.
<<No no no! Lascia perdere, stasera ho...un sacco di vestiti da stirare!>> dice mia madre. Capisco che mente, lo sta facendo per lasciarmi da sola, quindi la ringrazio con un bel sorriso! In questi ultimi tempi è molto comprensiva. Menomale direi, perché di solito vuole sempre fare di testa sua. Ricky entra in cucina saltellando mentre dice continuamente:<<Si va in campagna! Si va in campagna!>>.
<<Allora, partiamo?>> chiede mio padre.
<<Siiiii!!!>> rispondiamo tutti in coro, poi ridiamo e finalmente saliamo sull'auto diretti verso la campagna dei nonni. Per tutto il tragitto non faccio che pensare alla galleria. E a quel libro...non vedo l'ora di scoprire cosa contiene! Arriviamo a destinazione. I nonni ogni estate si trasferiscono qui in questa casa in campagna. È molto grande, ma soprattutto immersa nel verde!
<<Ciao nonna Carla! Ciao nonno Paolo!>> saluta il mio fratellino, correndo loro incontro. I nonni salutano tutti noi, poi il nonno dice:<<Allora, siete pronti per passare una giornata fantastica?>>.
Ricky inizia a saltellare e a correre con le braccia aperte, fingendo di essere un aeroplanino. Io aiuto la mamma e la nonna ad apparecchiare, mentre Ricky, papà è il nonno si mettono a chiacchierare sotto il grande albero di gelsi, che fa ombra al tavolo in marmo dove mangiamo sempre. Per pranzo ci sono tante cose buone: pasta con le cozze, carne, insalata e patatine fritte, e per dessert una deliziosa cheesecake!
<<Venite bambini!>> dice mio nonno alla fine <<Voglio farvi vedere cosa abbiamo fatto nella nuova terra che abbiamo comprato>>. Camminiamo al fianco del nonno, il quale ci conduce lungo uno steccato in legno. Passiamo per un piccolo recinto e giungiamo ad un capannone. Nonno Paolo ci incita ad entrare. Ciò che vedo dentro mi lascia senza parole: fiori di ogni forma e colore popolano quella che è una serra. Rose, viole, margherite e altre piante di cui neanche conosco il nome. Sono davvero meravigliose.
<<Bello vero?>> chiede il nonno.
Io mi limito ad annuire. Proseguiamo la camminata e arriviamo ad un grande recinto. Il nonno ci invita a chiudere gli occhi e si allontana da noi. Quando ci dice di riaprirli, lo spettacolo che mi si para davanti è ancora più mozzafiato di quello visto poco fa: cavalli! Ci sono almeno 15 cavalli che corrono attraverso il grande recinto! Non ci posso credere, è stupendo!!!
<<Io e la nonna abbiamo deciso di aprire un allevamento di cavalli!>> ci informa il nonno.
Ricky inizia a urlare dalla gioia e torna verso la casa. Io lo seguo.
<<Mamma!!! Cavalli, cavalli!!!>> grida Ricky quando raggiunge la mamma.
<<Cosa? Sul serio mamma? >> si rivolge alla nonna con aria severa.
<<Si. Abbiamo deciso di aprire un allevamento. E poi se vogliono i bambini possono imparare a montare>>.
<<No>> è la risposta categorica di mia mamma <<Sai come la penso e non cambierò idea>>.
Ecco, lo sapevo. Dal viso di Ricky scompare il sorriso, e il mio fratellino va a giocare con Marley per mascherare la sua delusione. Se devo essere sincera anche a me dispiace. Finalmente ho la fortuna di poter imparare a montare...ma ovviamente mi è vietato...
Nel tardo pomeriggio torniamo a casa. Per tutto il tragitto nessuno ha spiccicato parola. L'atmosfera si era fatta davvero pesante. Per fortuna arriviamo abbastanza in fretta. Appena entro in camera mi  cambio per andare a correre. Non sto più nella pelle. Voglio scoprire se a Spartan è successo qualcosa.